Collegi e riunioni in videoconferenza: obblighi.

Promemoria primo messaggio :

Viene dato per scontato o quasi che tutti abbiano una connessione che permetta di fare lezione e incontri in diretta, io ho una chiavetta a consumo e praticamente se mi collego in diretta la scarico subito... col rischio poi di non riuscire nemmeno a fare le cose basilari su classroom, con gli alunni. Adesso il DS da noi vuole fare i collegi in videoconferenza, ma si può? Tanti insegnanti anziani da noi sanno a mala pena leggere le mail. Che obblighi abbiamo in questo senso? Stessa cosa gli alunni, mica tutti hanno lo stesso tipo di connessione o di dispositivo per lavorare bene online.

ha visto il votaccio sul registro elettronico e si è risentita molto, ripeto, invece di andare a piedi nel più lontano santuario della sua città a ringraziare la Madonna che suo figlio sarà comunque ammesso nonostante non abbia MAI aperto un libro in vita sua , non ha avuto nulla di meglio da fare che attaccarmi...prima dimentico questo affronto prima starò meglio...continuo ad essere basita...

[quote="quota 100"]ha visto il votaccio sul registro elettronico e si è risentita molto, ripeto, invece di andare a piedi nel più lontano santuario della sua città a ringraziare la Madonna che suo figlio sarà comunque ammesso nonostante non abbia MAI aperto un libro in vita sua , non ha avuto nulla di meglio da fare  che attaccarmi...prima dimentico questo affronto prima starò meglio...continuo ad essere basita...[/quote]

La cosa peggiore in queste situazioni è costatare l'assoluta indifferenza dei colleghi (colleghi de che?) e del DS (abbreviazione che sta per "despota servile"): nessuno ma proprio nessuno muove mai un dito per difendere il docente malcapitato che ha subito un affronto, non solo "morale" ma anche e soprattutto "materiale" (è stata messa in dubbio la sua parola). Anzi se poi si arriva allo scrutinio finale, chi "grida la verità dai tetti" viene subito messo a tacere con la clava del "voto di consiglio"! In 36 anni ne ho viste di queste pantomime: c'è chi dice aprioristicamente che si deve decidere se vogliamo salvare questi poveri virgulti, salvare da che se non dalla loro mostruosa ignoranza e strafottenza? C'è chi si appella alla multietnicità, quando gli alunni non sono di nazionalità italiana e per questo "pare brutto" fermarli! C'è chi porta a giustificazione la mancata formazione o la contrazione delle classi, come se una massa di ignoranti fosse preferibile ad una classe fatta da gente perbene che conosce il proprio dovere e prende la scuola sul serio! C'è chi...

anche io, in decenni di insegnamento, ne ho viste di ogni...mai però avrei pensato che potesse succedermi ciò che ho descritto, per fortuna, almeno nella scuola, non serbo rancore, do la colpa all' "ignoranza" del genitore, umiliato per avere un figlio "asino" e che è convinto di avere agito nel giusto, come si suol dire...la ragione è degli scemi....e si va avanti...bene o male ma si va avanti....e come diceva eduardo...ha da passà a nuttata....

[quote="quota 100"]anche io, in decenni di insegnamento, ne ho viste di ogni...mai però avrei pensato  che potesse succedermi ciò che ho descritto,  per fortuna, almeno nella scuola, non serbo rancore, do la colpa all' "ignoranza" del genitore, umiliato per avere un figlio "asino" e che è convinto di avere agito nel giusto, come si suol dire...la ragione è degli scemi....e si va avanti...bene o male ma si va avanti....e come diceva eduardo...ha da passà a nuttata....[/quote]
La ignoranza dei genitori deriva dal fatto che la scuola, da molto tempo, ha delegato ad altri il compito di educare e le conseguenze si vedono: a più riprese siamo stati indicati come "i fortunati che non hanno perso il posto" nel 2008, quelli che prestano un "servizio" e devono produrre "bulloni" non cittadini, quelli il cui lavoro veniva ironizzato da ministri che dicevano "provate a dare da mangiare un libro ai vostri ragazzi" ed altre amenità di cui è lastricato il percorso della scuola nell'ultimo ventennio (ed anche oltre). Parafrasando la necessità di evangelizzazione del vecchio continente, qui dobbiamo "evangelizzare" prima di tutto i genitori e con essi l'opinione pubblica che ci considera ancora "sugagnostr" (succhia inchiostro-ndr) dimenticandosi del fatto che tutti ma proprio tutti devono qualcosa alla scuola.

caro procopio, ti dirò, cerco di dimenticare velocemente questo spiacevole incidente, e non dico nemmeno che sarà la vita ad insegnar loro come ci si comporta, perchè con le leggi sulla pensione che ci sono ora, possono benissimo vivere alle spalle dei genitori sino almeno a 40 anni, e poi....Dio vede e provvede....