Un DSA può essere rinviato a settembre nonostante il PDP?

Buongiorno. Mi faccio portavoce di una collega in forte difficoltà. E' insegnante di matematica e tra le sue studentesse vi è una con discalculia. La collega è molto brava e disponibile da premettere. Mi ha detto che nonostante gli aiuti, le agevolazioni ( chiedere se preferiva all'interrogazione fare esercizi scritti o ripetere la teoria) la concessione di strumenti dispensativi e compensativi previsti dal PDP (che la studentessa non ha mai utilizzato dicendo che non ne sapeva niente)  la concessione di più tempo per la consegna on line di esercizi ( la ragazza ne ha consegnati solo la metà di quelli assegnati) ecc. ecc  a pochi giorni dal termine dell'anno scolastico avendo una grave insufficienza non sa cosa fare. Lei nella situazione attuale si troverebbe nelle condizioni di lasciarle il debito ma la madre è agguerrita dicendo che non può farlo perché è certificata. Da premettere che in classe c'è un'altra compagna con lo stesso problema e certificata che comunque con tutti gli accorgimenti del caso va bene.
Vorrei sapere se alla luce di quanto espresso si puo' rinviare a settembre. Io credo di si ma vorrei una conferma anche perché insegnando alle scuole medie da noi non ci si pone il problema
Grazie

Ma di cosa stiamo a parlare, visto che quest'anno non si potrebbe comunque rimandare a settembre nessuno?

In ogni caso, parlando in generale, non per la situazione di quest'anno: se i risultati dello studente risultano oggettivamente scarsi ANCHE rispetto al PDP che è stato stilato apposta per lui, che i genitori hanno firmato, e che non hanno mai chiesto di modificare in corso d'opera, e visto il sistematico rifiuto dello studente di utilizzare strumenti personalizzati, gli si può benissimo dare un'insufficienza, e perfino bocciarlo, anche se è certificato DSA. E ci mancherebbe che la certificazione costituisse una garanzia assoluta di diritto alla sufficienza... se la farebbero fare proprio TUTTI, cosa che già adesso è già relativamente diffusa, ma non ancora in maniera tanto totalizzante!

L'unica cosa a cui si dve stare attentissimi, in caso di paura di ricorsi, è che si sia puntualmente provveduto, in corso d'anno, a informare i genitori che le cose si stavano mettendo male. Se la famiglia ha firmato il PDP e la studentessa dice di "non sapere di avercelo" e di non voler usare ausili perché "nessuno le aveva spiegato" il perché ne aveva diritto, spero che la famiglia sia stata contattata molto prima e che l'insegnante si sia accertata di come stavano veramente le cose.

Se invece la ragazza sapeva benissimo del PDP e degli strumenti compensativi previsti (ma non li voleva usare perché magari si vergognava, e non voleva che venissero a saperlo i compagni, o roba del genere) e quindi ha raccontato balle agli insegnanti, esiste la possibilità che le abbia raccontate in maniera adeguatamente simmetrica anche ai genitori (magari dicendo in casa che era stata l'insegnante a non volerglieli concedere)... e allora sì che sono cavoli, se la cosa non era stata chiarita prima!

Quoto paniscus_2.1. Noi abbiamo bocciato.

E io due anni fa ho rimandato a settembre una dsa.

nel pdp sono indicati gli obiettivi che l'alunno deve raggiungere. Se non li raggiunge, il voto non può essere positivo

rimandati e bocciati senza appello. al netto del rispetto del pdp e di tutte le misure dispensative e strumenti compensativi. Piccolo consiglio, se posso permettermi: evitare di mettere TUTTE le misure/strumenti nel pdp, nella falsa sicurezza di "stare a posto, le ho dato tutto" perchè se poi si boccia...TUTTE le misure DEVONO essere state messe in campo; quindi meglio poche, reali ed effettivamente usate.

Concordo con tutti, la collega di Meveire (che avrà certamente messo in atto tutto quello che andava messo in atto) potrà serenamente esprime valutazione insufficiente. Per quel che vale... A settembre la studentessa farà il recupero nelle modalita che il Collegio avrà deliberato. E se non recupera ne riparlerà il suo cdc a giugno 2020.