Il codiv come scusa per passare al 3.0

Oggi il DS al collegio ci ha fatto vedere i nuovi banchi “acquistati per il covid“, in realtà altro non sono che i banchi a trapezio utili a creare le isole (per chiacchiere e “lavoro di gruppo“) delle aule 3.0. Hanno usato come scusa il covid per cambiare l’assetto delle aule, in direzione costruttivista (distruttivista). Ci avrei scommesso!

Non ho capito chi avrebbe cambiato l'assetto delle aule. L'ambiente di apprendimento viene predisposto dai docenti

Il MIUR vuole che si vada in quella direzione, ma essendoci ancora la “libertà di insegnamento”, non può farlo in modo coercitivo diretto, lo fa attraverso piccoli cambiamenti che vengono introdotti pian piano e attraverso un indottrinamento continuo. Siccome l’acquisto di questi nuovi banchi comportava un investimento notevole e nella scuola ci sarebbero altre priorità, quale migliore occasione per propinarli facendoli passare come spesa “virtuosa” per combattere il virus?

Boh, l'acquisto dell'arredo scolastico viene richiesto dalle singole scuole in autonomia, non lo fa il Miur. Mi sembra più una scelta del DS della scuola. Non vedo come tutto ciò possa intaccare l'autonomia didattica.

I DS non decidono niente in autonomia, vengono indottrinati più di noi attraverso riunioni continue nelle alte sfere... poi ovviamente c’è il DS che si azzerbina di più o di meno ai dettami che vengono dall’alto, ma la direzione in cui si va è quella. È come l’esempio della rana che viene cotta a fuoco lento, all’inizio l’acqua è fredda... non ci si rende conto, ma basta guardare indietro di 20/30 anni è capisci tutto.

Il lavoro di gruppo è una metodologia pedagogica vecchissima e discutibile: purtroppo mio marito l’ha subito al liceo, io alle elementari, con danni che abbiamo poi dovuto rimediare nel proseguo del nostro percorso di studio. Mia madre lo usava alle medie negli anni ‘80. Non riesco a capire perché i ds si incaponiscano su una metodologia poco efficace e che è di difficile valutazione. Persino alla SSIS i miei docenti la sconsigliavano... Scusate lo sfogo, ma avendola subita sulla mia pelle e a mio svantaggio quando sento parlare di lavoro di gruppo e cooperative learning mi viene l’orticaria...

Per me fatto a piccole dosi non è negativo, io un paio di lavori all’anno li faccio con questa metodologia, quello che trovo assurdo è che venga promosso dalla pedagogia contemporanea come unica strada possibile. L’unica spiegazione che mi do è che sia una strategia per mantenere la gente profondamente ignorante e allo stesso tempo per annullare l’individualità del singolo. Oltretutto in queste classi 3.0 il docente viene messo alla pari degli studenti, non ha cattedra (tra un po’ la faranno sparire)... abbiamo detto tutto!

Io l'hanno passato avevo un aula con i banchi trapezoidale, sono versatili puoi impostare l'assetto della classe come vuoi tu.

Io insegnando anche disegno li trovo scomodi

Bisognerebbe dimostrare, alternativamente, che i "vecchi" metodi siano migliori dei nuovi.
Probabile né l'uno né l'altro. E poi i banchi, dopo il covid, uno potrà disporli come vuole.

Comunque, a giudicare dal diffuso analfabetismo funzionale e dagli anni o hanni passati, avrei dubbi che la "vecchia" squola sia un esempio così fulgido di didattica. Qualcosa che non funziona c'è. Ed il setting potrebbe essere parte del problema.

Per me la vecchia scuola italiana rispetto a quella di oggi gli da un 10 a zero, ma non solo per i banchi per tutto l’insieme. Le uniche innovazioni veramente utili che ci sono state, a mio parere, sono internet, la LIM e i vari devices, oltre ovviamente ai computer potentissimi che abbiamo oggi che sono fantastici.

Per il rispetto e la giusta considerazione che c'erano per il corpo docente, certamente sì.
In quanto all'efficacia didattica, ho i miei dubbi.

Il mondo è molto cambiato e sta cambiando in modo accelerato.
Si stanno facendo sbagli nella ricerca di nuove metodologie, certamente sì.
Ma i problemi sono grossi quanto montagne.
Almeno tanto quanto il corporativismo e l'inerzia di tutto l'insieme.

Tra l’altro in questo momento causa covid non si potrà ricorrere all’apprendimento cooperativo...

Non cambierà nulla così repentinamente: banchi o non banchi, la scuola la fanno i docenti.
Bisognerà attendere almeno un'altra mezza generazione e tutta la nuova terminologia sarà assorbita in modo sostanzialmente acritico. Avviene sempre così con i nuovi paradigmi. Ci saranno storture ed errori e si tenterà poi di rinnovare ancora.

Per il momento, vista l'età media, si possono continuare a proporre lezioni direttive e frontali per quasi il 100% del tempo, come avviene nella prassi, anche usando banchi multiformi, LIM e tablet o eliminando le "classi pollaio". Ad esempio, assistere alla compilazione della rubrica per le competenze a fine anno da parte di molti prof di ruolo, è un qualcosa che insegna veramente tanto ad un giovane aspirante collega che sta studiando queste cose per i concorsi. L'anno scorso sono uscito davvero un po' frastornato dall'ultimo consiglio di classe.

A scuola non si può usare un solo approccio, al lavoro individuale di deve affiancare anche quello di gruppo, dipende dall'attività, da quello che gli studenti devono imparare. Alla primaria, io, per esempio, a scienze di solito comincio con dei laboratori e i bambini lavorano insieme e poi concludo l'attività con un lavoro individuale. Una modalità di questo tipo, ovviamente, allunga i tempi, ma il tempo in più non è tempo perso. Certo quest'anno non si potrà fare, qualcosa ci si dovrà inventare.

[quote="hypernova"]Per me fatto a piccole dosi non è negativo, io un paio di lavori all’anno li faccio con questa metodologia, quello che trovo assurdo è che venga promosso dalla pedagogia contemporanea come unica strada possibile. L’unica spiegazione che mi do è che sia una strategia per mantenere la gente profondamente ignorante e allo stesso tempo per annullare l’individualità del singolo. Oltretutto in queste classi 3.0 il docente viene messo alla pari degli studenti, non ha cattedra (tra un po’ la faranno sparire)... abbiamo detto tutto![/quote]

e comunque il lavoro di gruppo si può benissimo fare anche con i banchi quadrati o rettangolari, lo si è sempre fatto

non conosco le misure esatte del banco trapezoidale, ma mi sembra più piccolo di quelli standard, quindi porterebbe gli studenti a essere più vicini l'uno all'altro e non il contrario, per cui ai fini del distanziamento non serve a niente.

Saranno usati solo mantenendoli in fila a distanza, e NON per fare i lavoretti di gruppo a pianta esagonale.

Per cui, assolutamente inutili, si poteva continuare a usare quelli quadrati!

Hai ragione paniscus, la scuola ha bisogno di altro.

Chi dife che l analfabetismo funzionale c era già cona " scuola di un tempo" probabilmente è nato nel 95 o dopo. È assolutamente evidente come fino agli anni 80-90 la scuola fosse seria,selettiva e soprattutto fosse scuola, non oratorio. Si guardino su YouTube i filmati di RAI Storia suo giovani: interviste in alcune scuole fatte tra i 70 e gli 80, da cui emerge una proprietà lessicale e di linguaggio Assolutamente scomparsi oggi. Confrontate anche i testi scolastici dell epoca, i temi di .maturita con quelli odierni. C è un abisso

[quote="paniscus_2.1"][quote="hypernova"]Per me fatto a piccole dosi non è negativo, io un paio di lavori all’anno li faccio con questa metodologia, quello che trovo assurdo è che venga promosso dalla pedagogia contemporanea come unica strada possibile. L’unica spiegazione che mi do è che sia una strategia per mantenere la gente profondamente ignorante e allo stesso tempo per annullare l’individualità del singolo. Oltretutto in queste classi 3.0 il docente viene messo alla pari degli studenti, non ha cattedra (tra un po’ la faranno sparire)... abbiamo detto tutto![/quote]

e comunque il lavoro di gruppo si può benissimo fare anche con i banchi quadrati o rettangolari, lo si è sempre fatto

non conosco le misure esatte del banco trapezoidale, ma mi sembra più piccolo di quelli standard, quindi porterebbe gli studenti a essere più vicini l'uno all'altro e non il contrario, per cui ai fini del distanziamento non serve a niente.

Saranno usati solo mantenendoli in fila a distanza, e NON per fare i lavoretti di gruppo a pianta esagonale.

Per cui, assolutamente inutili, si poteva continuare a usare quelli quadrati![/quote]

E' stato dimostrato che 6 è il numero perfetto per il cooperative learning ?

Il banco trapezoidale è perfetto per i gruppi da 6 (se ha un angolo) o per quelli da 8 (con un altro angolo); per tutte le configurazioni diverse non vale una cippa; non mi dite che i banchi quadrati non si possano riunire in gruppi di 6 o 8 !

Soldi buttati nel cesso.

E comunque, siamo d'accordo che chi sostiene che un certo tipo di tavolino sia ottimo per realizzare una didattica innovativa con la metodologia del lavoro di gruppo, e CONTEMPORANEAMENTE sostiene che lo stesso tavolino sia adeguato per riuscire a realizzare il distanziamento fisico, è un bugiardo spudorato?

Come è possibile che qualcuno ci sia cascato fino al punto di ordinarli davvero?

Perche' devono pagare gli amici

Ma nei banchi a trapezio il bimbino sta seduto dalla parte della base maggiore o da quella della base minore?

[quote="caesar753"]Ma nei banchi a trapezio il bimbino sta seduto dalla parte della base maggiore o da quella della base minore?[/quote]

Dipende dall'indice di massa corporea

[quote="paniscus_2.1"]E comunque, siamo d'accordo che chi sostiene che un certo tipo di tavolino sia ottimo per realizzare una didattica innovativa con la metodologia del lavoro di gruppo, e CONTEMPORANEAMENTE sostiene che lo stesso tavolino sia adeguato per riuscire a realizzare il distanziamento fisico, è un bugiardo spudorato?

Come è possibile che qualcuno ci sia cascato fino al punto di ordinarli davvero?[/quote]

Partecipate mio dolore: anche la mia DS.

[quote="caesar753"]Ma nei banchi a trapezio il bimbino sta seduto dalla parte della base maggiore o da quella della base minore?[/quote]

Pensa con un banco triangolare a sedersi dalla parte della punta.

Re Artù la sapeva lunga !