Supplenze brevi e lavoro co.co.co.

Buongiorno! Vorrei porVi i seguenti quesiti:

- la mancata risposta a una mail di convocazione (per docenti o per Ata) equivale alla rinuncia? E cosa accade se si è giù impegnati in un'altra supplenza e si risponde che appunto si sta già lavorando? Anche questa è una rinuncia, giusto?

- è possibile avere un contratto di lavoro parasubordinato/a progetto (co.co.co) nel privato e accettare contemporaneamente una supplenza breve, svolgendo quindi i due lavori, per un periodo di tempo limitato, ovviamente senza che il lavoro nel privato ostacoli in nessun modo l'attività e il servizio da docente? Occorre in ogni caso realizzare una dichiarazione sottoscritta da consegnare in segreteria o solo se la scuola lo richiede?

Grazie

Buon lavoro

Hai avuto notizie in merito al quesito 2? Grazie

https://www.orizzontescuola.it/il-ruolo-del-docente-quali-attivita-sono-incompatibili-e-quali-incarichi-si-possono-svolgere-linee-guida/

Riguardo al punto 1,

sì, non rispondere equivale a rinuncia (alla segreteria non interessa il motivo). Se però si sta già lavorando non si incorre in alcuna sanzione, mentre la rinuncia alla proposta se non occupati comporta finire in coda alla graduatoria per quella cdc e per quella scuola.
(Nel caso si sia interessati a eventuale completamento orario, allora rispondere è ovviamente necessario; rispondere in modo negativo è qualcosa che si può anche evitare, se non interessati).

A me è capitato varie volte di rinunciare, principalmente perché scuole da raggiungere con i mezzi pubblici (cercavo di trovare alloggio nei pressi, ma non mi è riuscito) e non ho risposto.
In qualche occasione, è stata la scuola stessa a richiedere di non rispondere, se non interessati, per non intasare la casella di posta con email superflue.