Il problema dei laboratori

Buonasera,
lavoro un un Liceo Scientifico e formulo un'ipotesi:
1.La scuola decide di usufruire della possibilità di svolgere i laboratori di scienze in presenza, poniamo martedì dalle 10 alle 12.
2.I docenti che hanno gli studenti dalle 8 alle 10 e dalle 12 alle 13 perdono le ore con la classe? E' chiaro che per legge non potranno fare loro lezione in presenza, ma è altresì chiaro che gli studenti non avranno il tempo materiale di tornare e a casa e collegarsi al computer.

Credo che la questione dei laboratori si applichi ai tecnici e ai professionali dove ci sono insegnamenti propriamente laboratoriali, non ai licei.

[quote="pepe"]Credo che la questione dei laboratori si applichi ai tecnici e ai professionali dove ci sono insegnamenti propriamente laboratoriali, non ai licei.[/quote]

Vorrei che così fosse, ma non ho visto che ciò sia specificato. Da noi c'è un ampio laboratorio di Scienze e i "sempregiovani" si sono già offerti per questa impresa.

In caso di lezioni in presenza nei termini consentiti, è chiaro che l'organizzazione dell'orario va rimodulata in modo da essere funzionale. Il problema vero è l'interpretazione della frase "qualora sia richiesto l’uso di laboratori"

Visto che si parla di liceo scientifico, in linea di principio potreste fare ogni tanto una giornata in presenza con 2 ore di lab. di scienze naturali e 2 ore di lab. di fisica (e alle scienze applicate ci sarebbe pure informatica che certamente fa ampio e sistematico uso del laboratorio) perché chiaramente non si può far sì che gli studenti facciano in presenza due ore e a distanza quelle precedenti o successive.

Io però credo che il dpcm si riferisca alle materie di natura (quasi) esclusivamente laboratoriale, quali quelle presenti in tecnici e professionali (e che infatti prevedono la presenza di un ITP, figura non prevista nei licei). Semmai, pur non essendo una materia considerata laboratoriale in senso stretto, a me pare che scienze motorie sia tra le discipline davvero snaturate dalle DAD.