Sarà vero?

Promemoria primo messaggio :

Posto qui il link ad un articolo pubblicato oggi su una testa giornalistica e lascio ad ognuno le proprie considerazioni: https://www.iltempo.it/politica/2020/12/06/news/lucia-azzolina-dati-covid-scuola-fake-news-contagi-il-tempo-wired-cts-agostino-miozzo-franco-bechis-25455639/?fbclid=IwAR3MIo4fib7-eI_-xNP9yA-ZZvYmEzoh5HbqTyYDF58QMcu9XKgMlxlEkVw

[quote="gugu"]Arcuri ha appena detto che i docenti saranno vaccinati con priorità, subito dopo gli anziani. Evidentemente perché siamo fortemente a rischio contagio.
Ciò vuol dire che per Marzo potremmo ricevere il vaccino e riaprire le scuole prima di Pasqua.
Visto che Azzolina vuole il recupero a Giugno per le lezioni perse, si perdano tutte quelle di Gennaio allungando le vacanze di Natale; si recupereranno in presenza a Giugno. Non mi pare un brutto compromesso. [/quote]

A casa mia "con priorità" ha un significato molto diverso che a casa di Arcuri.

Arcuri ha detto che verranno vaccinati subito i medici ed il personale sanitario (e ci mancherebbe altro), poi i vecchissimi e malandati, poi i vecchi, poi i malandati e poi il personale scolastico e le forze dell'ordine.

In un'intervista è andato oltre ed ha dato qualche numero: le prime 4 categorie contano 20 milioni di persone (su 60 milioni).

Che sia giusto così o meno lo lascio decidere ad altri ma non insultate la mia intelligenza dicendo che 20 milionesimo significa "con priorità"; significa solo che non sono l'ultima ruota del carro. "E grazie al cazzo !" oserei dire.

[quote="stringiamciacoorte"]Un libro non di statistica pura ma che affrontava problemi in cui la statistica era importante, nella prefazione diceva una cosa che suonava più o meno così (non ricordo i dettagli, l'ho letto alla fine degli anni 80): "Boltzman e Piripicchio sono stati due dei più grandi padri della statistica, uno è morto in manicomio ed uno si è suicidato; allo studio della statistica bisogna approcciarsi con grande cautela".

Comprendo che la gente comune disquisisca di dati statistici con superficialità ma che lo facciano il governo, i dirigenti ministeriali ed il CTS francamento lo reputo intollerabile.

Per dire che la scuola è innocente o per dire che è colpevole (a ragion veduta), bisogna selezionare due aree del paese simili, per comportamenti sociali e per situazione iniziale, in uno aprire la scuola e nell'altro non farlo, attendere almeno 3 settimane, meglio un mese o un mese e mezzo, e vedere quali differenze si manifestano.

Se non di fa questo si sparano solo cazzate, cazzate aperturiste o cazzate chiusiviste; piuttosto è meglio a quel punto parlare di fenomeni veri e presunti invece che di rilevazioni non significative (tipo asserire che i ragazzi fuori dalla scuola socializzano senza mascherina se sei chiusivista o che se chiudi le scuole poi si ammassano nei centri commerciali se sei aperturista).

Le statistiche mal fatte:

1) confrontano l'incidenza dei contagi tra i giovani e gli adulti, dimenticando che i giovani non fanno solo la scuola di diverso dagli adulti
2) si dimenticano che il tracciamento è saltato
3) si dimenticano che rilevare i contagi tra i vecchi è facile perchè schiattano, tra gli adulti è difficile perchè non tutti si ammalano e tra i giovani è difficilissimo perchè il contagio gli scivola addosso
4) che per ogni ragazzo contagiato a scuola, poi rilevi il contagio tra i suoi familiari, che gonfiano le statistiche dei contagiati non a scuola, minimizzando indebitamente il problema del contagio scolastico

e mille altri fattori.[/quote]

D'accordo con la tua impostazione: queste discussioni su dati statistici parziali non hanno alcun senso.
Preciso solo per il punto 4 che non è detto che tutti i familiari si ammalino. Sono a conoscenza di casi di familiari positivi e di studenti per fortuna rimasti negativi. Naturalmente può succedere anche il contrario, ma non ci sono automatismi.

[quote="stringiamciacoorte"][quote="gugu"]Arcuri ha appena detto che i docenti saranno vaccinati con priorità, subito dopo gli anziani. Evidentemente perché siamo fortemente a rischio contagio.
Ciò vuol dire che per Marzo potremmo ricevere il vaccino e riaprire le scuole prima di Pasqua.
Visto che Azzolina vuole il recupero a Giugno per le lezioni perse, si perdano tutte quelle di Gennaio allungando le vacanze di Natale; si recupereranno in presenza a Giugno. Non mi pare un brutto compromesso. [/quote]

A casa mia "con priorità" ha un significato molto diverso che a casa di Arcuri.

Arcuri ha detto che verranno vaccinati subito i medici ed il personale sanitario (e ci mancherebbe altro), poi i vecchissimi e malandati, poi i vecchi, poi i malandati e poi il personale scolastico e le forze dell'ordine.

In un'intervista è andato oltre ed ha dato qualche numero: le prime 4 categorie contano 20 milioni di persone (su 60 milioni).

Che sia giusto così o meno lo lascio decidere ad altri ma non insultate la mia intelligenza dicendo che 20 milionesimo significa "con priorità"; significa solo che non sono l'ultima ruota del carro. "E grazie al cazzo !" oserei dire.[/quote]

Beh... per esempio ti faccio notare che Arcuri non è tra le priorità.
Quale di questa categorie vorresti scavalcare?

[quote="stringiamciacoorte"]Arcuri ha detto che verranno vaccinati subito i medici ed il personale sanitario (e ci mancherebbe altro), poi i vecchissimi e malandati, poi i vecchi, poi i malandati e poi il personale scolastico e le forze dell'ordine.
[/quote]

Io forse riuscirò a rientrare tra i malandati, quindi potrei essere vaccinato prima di tutti quelli che si dimostrano così spaventati dalla riapertura. Si vedrà.

[quote="lucetta10"]Beh... per esempio ti faccio notare che Arcuri non è tra le priorità.
Quale di questa categorie vorresti scavalcare? [/quote]

Se vuoi saperlo te lo dico, ma non ne ho fatto una questione di priorità sbagliata, solo di priorità falsa, una questione di rispetto.

Io sono convinto che i giovani siano forte veicolo di contagio, ti sembrerò pazzo ma dopo i medici vaccinerei (pena l'immediata esclusione da scuola) tutti gli alunni, ridandogli la libertà, il diritto allo studio e la possibilità di vivere la loro fanciullezza/adolescenza che dura poco e non torna più.
Se io devo rinunciare ad un anno dei 40 che dura la mia età matura non è grave, se un adolescente deve rinunciare ad un anno dei 5 che dura la sua adolescenza rinuncia al 20%

Noi docenti possiamo andare a scuola sereni se gli alunni non sono più pericolosi, i nonni possono stare tranquilli se escono di casa con la mascherina e se non gli entra in casa un nipote pericoloso ecc ecc.

Poi proseguirei con i lavoratori, (tutti, in ordine alfabetico) ed infine con i non lavoratori (90% vecchi pensionati) cominciando dai più giovani.

Sì lo so, sono eccentrico.

[quote="Dec"][quote="stringiamciacoorte"]Arcuri ha detto che verranno vaccinati subito i medici ed il personale sanitario (e ci mancherebbe altro), poi i vecchissimi e malandati, poi i vecchi, poi i malandati e poi il personale scolastico e le forze dell'ordine.
[/quote]

Io forse riuscirò a rientrare tra i malandati, quindi potrei essere vaccinato prima di tutti quelli che si dimostrano così spaventati dalla riapertura. Si vedrà.[/quote]

Prendo tutte le mattine la pillola per la pressione; anche se a livello lieve sono un "iperteso", forse mi vaccinano con maggior priorità, ma lo considero sbagliato.

Io no, anche se il tuo discorso sui giovani lo capisco.

[quote="stringiamciacoorte"][quote="lucetta10"]Beh... per esempio ti faccio notare che Arcuri non è tra le priorità.
Quale di questa categorie vorresti scavalcare? [/quote]

Se vuoi saperlo te lo dico, ma non ne ho fatto una questione di priorità sbagliata, solo di priorità falsa, una questione di rispetto.

Io sono convinto che i giovani siano forte veicolo di contagio, ti sembrerò pazzo ma dopo i medici vaccinerei (pena l'immediata esclusione da scuola) tutti gli alunni, ridandogli la libertà, il diritto allo studio e la possibilità di vivere la loro fanciullezza/adolescenza che dura poco e non torna più.
Se io devo rinunciare ad un anno dei 40 che dura la mia età matura non è grave, se un adolescente deve rinunciare ad un anno dei 5 che dura la sua adolescenza rinuncia al 20%

Noi docenti possiamo andare a scuola sereni se gli alunni non sono più pericolosi, i nonni possono stare tranquilli se escono di casa con la mascherina e se non gli entra in casa un nipote pericoloso ecc ecc.

Poi proseguirei con i lavoratori, (tutti, in ordine alfabetico) ed infine con i non lavoratori (90% vecchi pensionati) cominciando dai più giovani.

Sì lo so, sono eccentrico.[/quote]

ma se vaccini me, te, l'infermiera Silvana, il preside e il vigile urbano che col covid rischiano la polmonite bilaterale, ridai in ogni caso la libertà ai ragazzi che la sfangano di solito con poco, e che, condivido, sono prioritari

Non sono esperto di elaborazione dati e di statistica, ma posto qui, a titolo informativo, il link ad un articolo della rivista "Wired":
https://www.wired.it/attualita/scuola/2020/11/30/scuola-coronavirus-contagi-italia/?refresh_ce=

Al suo interno vi è un grafico secondo il quale, come si legge nella didascalia, l'"indicatore di gravità della situazione nelle scuole" se maggiore di uno indica che l'incidenza è più alta nelle scuole, se minore di uno indica che l'incidenza è maggiore nella popolazione generale.
Qui il link al grafico "interattivo" (basta cliccare sulla regione per conoscere il relativo valore del suddetto indice): https://public.tableau.com/profile/riccardo.saporiti#!/vizhome/Indicatoredigravitdelcontagionellescuole/Dashboard1

Da quello che ho letto nella mia regione siamo sotto l'1, il che vorrebbe dire che non ci dovrebbe essere nessun dubbio sul fatto di riaprire alle stesse condizioni di settembre. Io invece sono un po' più cauto e dico che è meglio studiare delle soluzioni per riaprire senza correre inutili rischi.

[quote="Dec"]Da quello che ho letto nella mia regione siamo sotto l'1, il che vorrebbe dire che non ci dovrebbe essere nessun dubbio sul fatto di riaprire alle stesse condizioni di settembre. Io invece sono un po' più cauto e dico che è meglio studiare delle soluzioni per riaprire senza correre inutili rischi.[/quote]

Hai ragione a dire prudenza.

In effetti sono 2 i criteri : l'incidenza generale ( sulle ascisse ) e l'ncidenza nelle scuole ( sulle ordinate ).

Il Veneto va bene come incidenza nelle scuole ( è in basso ), ma va meno bene come come incidenza generale ( è a destra).

La Calabria ( mia regione) va bene come incidenza generale ( è a sinistra ) ma va meno bene, ufficialmente, come incidenza nelle scuole. Anzi ti dico che nelle scuole va male, perchè i contagi non sono monitorati dalle ASL.

[quote="Valutativo"][quote="Dec"]Da quello che ho letto nella mia regione siamo sotto l'1, il che vorrebbe dire che non ci dovrebbe essere nessun dubbio sul fatto di riaprire alle stesse condizioni di settembre. Io invece sono un po' più cauto e dico che è meglio studiare delle soluzioni per riaprire senza correre inutili rischi.[/quote]

Hai ragione a dire prudenza.

In effetti sono 2 i criteri : l'incidenza generale ( sulle ascisse ) e l'ncidenza nelle scuole ( sulle ordinate ).

Il Veneto va bene come incidenza nelle scuole ( è in basso ), ma va meno bene come come incidenza generale ( è a destra).

La Calabria ( mia regione) va bene come incidenza generale ( è a sinistra ) ma va meno bene, ufficialmente, come incidenza nelle scuole. Anzi ti dico che nelle scuole va male, perchè i contagi non sono monitorati dalle ASL.[/quote]

Per quello che ho capito, i due dati combinati (incidenza nelle scuole ed incidenza generale) sono sintetizzati nella posizione del punto colorato rappresentativo della situazione regionale: in base a questo grafico tutte le regioni non sono messe bene perché' l'indicatore di gravità del contagio nelle scuole è inferiore ad uno solo per Campania (0,689), Veneto (0,856) e Venezia Giulia (0,892).

[quote="Valutativo"][quote="@melia"] ..................
Ti faccio l'esempio della mia scuola, che come dati si offre bene:
un centinaio di studenti infetti su 1200 e almeno 3 docenti su un centinaio. Per i ragazzi il dato è superiore a quello provinciale. Per i docenti è più basso, ma potrebbe essere solo un problema di privacy, magari sono qualcuno in più e io non lo so.
..........................................[/quote]

100 studenti su 1200 è circa 8% , una percentuale enorme se pensiamo che in in Italia su 60 milioni i contagiati sono 800.000 , cioè circa 1,3 %.[/quote]

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Anche la parte quotata è solo parziale e significa che non hai capito una cippa.
Su 100 studenti positivi, quelli che FORSE si sono contagiati a scuola, sono in totale 10 = 3 + 3 + 4

[quote]solo 3 classi sono da considerare focolai, perché nel periodo di frequenza c'erano più malati contemporaneamente (3, 3, 4)[/quote]

gli altri si sono contagiati fuori scuola.

[quote="stringiamciacoorte"][quote="lucetta10"]Beh... per esempio ti faccio notare che Arcuri non è tra le priorità.
Quale di questa categorie vorresti scavalcare? [/quote]

Se vuoi saperlo te lo dico, ma non ne ho fatto una questione di priorità sbagliata, solo di priorità falsa, una questione di rispetto.

Io sono convinto che i giovani siano forte veicolo di contagio, ti sembrerò pazzo ma dopo i medici vaccinerei (pena l'immediata esclusione da scuola) tutti gli alunni, ridandogli la libertà, il diritto allo studio e la possibilità di vivere la loro fanciullezza/adolescenza che dura poco e non torna più.
...[/quote]
In ogni caso essere vaccinati non preclude la possibilità di contrarre il virus ed essere contagiosi anche se con cariche virali basse. E' necessario aumentare le difese immunitarie prima alle categorie fragili (anziani, immunodepressi etc).

[quote="Procopio"][quote="Valutativo"]

Hai ragione a dire prudenza.

In effetti sono 2 i criteri : l'incidenza generale ( sulle ascisse ) e l'ncidenza nelle scuole ( sulle ordinate ).

Il Veneto va bene come incidenza nelle scuole ( è in basso ), ma va meno bene come come incidenza generale ( è a destra).

La Calabria ( mia regione) va bene come incidenza generale ( è a sinistra ) ma va meno bene, ufficialmente, come incidenza nelle scuole. Anzi ti dico che nelle scuole va male, perchè i contagi non sono monitorati dalle ASL.[/quote]

Per quello che ho capito, i due dati combinati (incidenza nelle scuole ed incidenza generale) sono sintetizzati nella posizione del punto colorato rappresentativo della situazione regionale: in base a questo grafico tutte le regioni non sono messe bene perché' l'indicatore di gravità del contagio nelle scuole è inferiore ad uno solo per Campania (0,689), Veneto (0,856) e Venezia Giulia (0,892).[/quote]

Mi rendo conto che per alcuni sia molto duro ammetterlo ma questo grafico indica anche che la Campania, tenendo chiuse "tutte" le scuole compreso primo ciclo, ha riportato l' "indicatore di gravità"(rapporto tra incidenza nelle scuole e quella nella popolazione generale) più basso d'Italia. Questo dimostra che il "modello Campania" sulla gestione delle scuole ha funzionato al contrario di ciò che ha pensato chi ha ritenuto di cestinarlo frettolosamente.

La situazione della Campania è complessa ma i dati ci dicono che se non avesse chiuso tutte le scuole sarebbe stata drammatica.

E quando parliamo di incidenza del contagio parliamo di danni economici ma sopratutto di vite umane che ci hanno lasciato e che ci lasceranno immolate sull' altare della scuola. Mi domando come potremmo spiegare questo un giorno ai nostri alunni a cui diciamo di tenere tanto. Sopratutto a quegli alunni che hanno subito un lutto in famiglia. Ma tutto questo non importa a chi si abbevera alla propaganda governativa giurando ad essa fede incondizionata. E mi rendo anche conto che per alcuni sia "disdicevole" parlare di vite umane spezzate.

Con una statistica "pane e salame" posso condividere l'esperienza di Amelia. Anche nella mia scuola (media) ci sono stati focolai nelle classi (3,4 alunni con o senza docente infetti contemporaneamente), ma rappresentano una piccola minoranza del totale degli infetti, contagiatisi per lo più dai propri conviventi.
I casi di positività di quest'ultimo tipo (parecchi) sono stati seguiti da tamponi collettivi del decimo giorno, che non hanno mai rivelato diffusione delle infezioni ad alcun altro alunno o docente, grazie anche alle mascherine sempre indossate e alle finestre sempre aperte.
Però bisogna anche vedere come si leggono le statistiche: alle medie gli alunni vanno a piedi o accompagnati dai genitori, quindi raramente prendono mezzi pubblici col rischio di veicolare il contagio; inoltre la vita sociale degli alunni delle medie, per quanto siano impegnati in sport e frequentino altre case, non è paragonabile a quella dei ragazzi delle superiori.
E' indubbio però che mettere insieme in una stanza persone dai 3 ai 18 anni non possa che incidere negativamente sulla diffusione del contagio, anche attraverso portatori sani, i famosi asintomatici scoperti da Crisanti a inizio pandemia, così come non si può escludere che i familiari infetti siano stati contagiati proprio dai loro figli studenti, che magari sono rimasti asintomatici e si sono negativizzati prima di eseguire i test. Per come la vedo io i modelli ideologici non funzionano: sia l'apertura totale, sia la chiusura totale sono ipotesi che creano più problemi di quanti non ne risolvano. Bisognerebbe per me invece optare per aperture parziali e a turnazione, con un netto miglioramento dei sistemi di prevenzione a scuola, dei trasporti, delle misure antiassembramento.

[quote="Valutativo"][quote="Dec"]Da quello che ho letto nella mia regione siamo sotto l'1, il che vorrebbe dire che non ci dovrebbe essere nessun dubbio sul fatto di riaprire alle stesse condizioni di settembre. Io invece sono un po' più cauto e dico che è meglio studiare delle soluzioni per riaprire senza correre inutili rischi.[/quote]

Hai ragione a dire prudenza.

In effetti sono 2 i criteri : l'incidenza generale ( sulle ascisse ) e l'ncidenza nelle scuole ( sulle ordinate ).

Il Veneto va bene come incidenza nelle scuole ( è in basso ), ma va meno bene come come incidenza generale ( è a destra).

La Calabria ( mia regione) va bene come incidenza generale ( è a sinistra ) ma va meno bene, ufficialmente, come incidenza nelle scuole. Anzi ti dico che nelle scuole va male, perchè i contagi non sono monitorati dalle ASL.[/quote]

Il problema è che in molte zone questi dati sono troppo parziali e un paragone tra regioni ha quindi poco senso.
Dipende molto da come sia stata monitorata la situazione fuori dalla scuola, e il fatto che fino a ieri la Calabria fosse zona rossa dice che il tracciamento non funziona e che non si riesce a processare i tamponi. In Veneto la situazione è invece notoriamente ben monitorata.
In una situazione del genre non ha molto senso prendere decisioni valide per tutti

in Calabria esiste un problema di tracciamento  ma riguarda sia la situazione della scuola che quella fuori della scuola. Non credo che le ASL funzionino bene solo per le scuole. Se le ASl vanno in tilt questo si ripercuote anche nel tracciamento scolastico. Questo lo vedo anche nella regione del nord dove lavoro. Quindi  la rilevazione dei casi in Calabria è per difetto nelle scuole quanto fuori mentre in Veneto la rilevazione dei casi è più completa sia dentro che fuori le scuole . Ma alla fine il rapporto tra positivi nella scuola e fuori resta invariato in entrambe le regioni  e le statistiche fatte restano attendibili.

[quote="Procopio"][quote="Valutativo"][quote="Dec"]Da quello che ho letto nella mia regione siamo sotto l'1, il che vorrebbe dire che non ci dovrebbe essere nessun dubbio sul fatto di riaprire alle stesse condizioni di settembre. Io invece sono un po' più cauto e dico che è meglio studiare delle soluzioni per riaprire senza correre inutili rischi.[/quote]

Hai ragione a dire prudenza.

In effetti sono 2 i criteri : l'incidenza generale ( sulle ascisse ) e l'ncidenza nelle scuole ( sulle ordinate ).

Il Veneto va bene come incidenza nelle scuole ( è in basso ), ma va meno bene come come incidenza generale ( è a destra).

La Calabria ( mia regione) va bene come incidenza generale ( è a sinistra ) ma va meno bene, ufficialmente, come incidenza nelle scuole. Anzi ti dico che nelle scuole va male, perchè i contagi non sono monitorati dalle ASL.[/quote]

Per quello che ho capito, i due dati combinati (incidenza nelle scuole ed incidenza generale) sono sintetizzati nella posizione del punto colorato rappresentativo della situazione regionale: in base a questo grafico tutte le regioni non sono messe bene perché' l'indicatore di gravità del contagio nelle scuole è inferiore ad uno solo per Campania (0,689), Veneto (0,856) e Venezia Giulia (0,892).[/quote]

Caro Procopio, condivido con una precisazione di cui ti chiedo conferma.

i dati sono 2 originali e un terzo derivato.

1) incidenza generale data dall'ascissa del Punto Regione;
2) incidenza nelle scuole data dall'ordinata del punto Regione;
3) rapporto Ordinata/Ascissa rappresentato dal COLORE del punto Regione ( azzurro se minore di 1; marrone se maggiore di 1): l'indicatore di gravità del contagio nelle scuole è inferiore ad uno solo per Campania (0,689), Veneto (0,856) e Venezia Giulia (0,892).

Secondo me vanno valutati tutti e 3 i parametri.

[quote="Aristideprof"]in Calabria esiste un problema di tracciamento  ma riguarda sia la situazione della scuola che quella fuori della scuola. Non credo che le ASL funzionino bene solo per le scuole. Se le ASl vanno in tilt questo si ripercuote anche nel tracciamento scolastico. Questo lo vedo anche nella regione del nord dove lavoro. Quindi  la rilevazione dei casi in Calabria è per difetto nelle scuole quanto fuori mentre in Veneto la rilevazione dei casi è più completa sia dentro che fuori le scuole . Ma alla fine il rapporto tra positivi nella scuola e fuori resta invariato in entrambe le regioni  e le statistiche fatte restano attendibili.[/quote]

siamo però nel campo delle supposizioni non più del rilevamento statistico, chi può dire a cosa corrisponda "per difetto"? e non vedo per quale motivo non ci possa essere migliore tracciamento della situazione nelle scuole

[quote="Valutativo"][quote="Procopio"][quote="Valutativo"][quote="Dec"]Da quello che ho letto nella mia regione siamo sotto l'1, il che vorrebbe dire che non ci dovrebbe essere nessun dubbio sul fatto di riaprire alle stesse condizioni di settembre. Io invece sono un po' più cauto e dico che è meglio studiare delle soluzioni per riaprire senza correre inutili rischi.[/quote]

Hai ragione a dire prudenza.

In effetti sono 2 i criteri : l'incidenza generale ( sulle ascisse ) e l'ncidenza nelle scuole ( sulle ordinate ).

Il Veneto va bene come incidenza nelle scuole ( è in basso ), ma va meno bene come come incidenza generale ( è a destra).

La Calabria ( mia regione) va bene come incidenza generale ( è a sinistra ) ma va meno bene, ufficialmente, come incidenza nelle scuole. Anzi ti dico che nelle scuole va male, perchè i contagi non sono monitorati dalle ASL.[/quote]

Per quello che ho capito, i due dati combinati (incidenza nelle scuole ed incidenza generale) sono sintetizzati nella posizione del punto colorato rappresentativo della situazione regionale: in base a questo grafico tutte le regioni non sono messe bene perché' l'indicatore di gravità del contagio nelle scuole è inferiore ad uno solo per Campania (0,689), Veneto (0,856) e Venezia Giulia (0,892).[/quote]

Caro Procopio, condivido con una precisazione di cui ti chiedo conferma.

i dati sono 2 originali e un terzo derivato.

1) incidenza generale data dall'ascissa del Punto Regione;
2) incidenza nelle scuole data dall'ordinata del punto Regione;
3) rapporto Ordinata/Ascissa rappresentato dal COLORE del punto Regione ( azzurro se minore di 1; marrone se maggiore di 1): l'indicatore di gravità del contagio nelle scuole è inferiore ad uno solo per Campania (0,689), Veneto (0,856) e Venezia Giulia (0,892).

Secondo me vanno valutati tutti e 3 i parametri.[/quote]

Non essendo l'autore ma ritenendo utile condividerlo, mi sono limitato a postare il link al grafico. Aggiungo che il grafico è comparso all'interno di un articolo della rivista Wired, questo: https://www.wired.it/attualita/scuola/2020/11/30/scuola-coronavirus-contagi-italia/?refresh_ce=

[quote="@melia"]... Ovviamente la Statistica, diceva un collega, è come la pelle dei co****ni, ognuno la può tirare dalla parte che gli conviene per fare emergere il dato che più gli interessa.
.../quote]
Un libretto interessante sull'argomento della manipolazione dei dati, vecchiotto (del '54) ma attuale: "How to lie with statistics" di Darrell Huff.

[quote="Dec"]Visto che si postano sistematicamente tutti i dati che dimostrerebbero l'incidenza delle scuole nei contagi (forzandoli quando non dimostrano questo), posto anche questo che viene da una giunta regionale che non credo possa essere sospettata di vicinanza al governo e alla ministra:
https://www.orizzontescuola.it/friuli-venezia-giulia-e-zona-gialla-fedriga-presenta-nuova-ordinanza-su-1-856-focolai-attivi-52-sono-nelle-scuole/[/quote]
Quello che sta succedendo in Friuli non rientra in questi dati. O meglio, questi dati sono solo la punta dell'iceberg. Perché, molto semplicemente, da quando le regioni si tingono e l'economia fa a pugni con il rosso, ci sono classi con positivi che fanno quarantena e zero tamponi. Alunni a casa per genitori positivi che non vengono testati e rientrano a scuola dopo 14 gg di quarantena. È meglio non avere i dati reali. Poi però gli ospedali stanno collassando ma evviva, siamo tornati in zona gialla, ollè. Sono furiosa, come mamma e come docente.