Seconda Laurea in Scienze della Formazione primaria o provare d insegnare per classi di concorso nella secondaria?

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti,
sono nuova in questo forum... vi chiedo prezioso supporto.

Questa settimana, dopo varie valutazioni, ho pensato di provare scienze della formazione primaria verso l'insegnamento nelle scuola primarie.
Ma mi piacerebbe avere delle risposte ai seguenti quesiti:

1- Se tutto fila liscio dovrei conseguire la laurea nel 2025/2026 (speriamo qualcosa in meno avendo già una laurea in psicologia), avrei ancora delle buone prospettive di lavoro nella primaria? avete evidenza di numeriche/statistiche?

2- Mi sono anche informata per il conseguimento dei CFU mancanti per l'insegnamento nella secondaria: nell'eventualità dovessi  farcela, ci sono possibilità di lavoro in merito alla classe di concorso A 18?

3- Data la vostra esperienza, mi consigliate un percorso che mi inserisca nella scuola primaria o nella secondaria?

Vi ringrazio per l'attenzione e spero in una vostra risposta.

Gin89 ha scritto:

ragazze
il lavoro d'ufficio se non piace ti logora
(insegnare) lo farei per una grande passione,
andrei a guadagnare pure meno di quello che prendo
ma mi sveglierei felice la mattina
Grazie per qualsiasi consiglio

rispondo anche se non sono una ragazza

anche il lavoro da insegnante e' usurante

https://www.orizzontescuola.it/author/vittorio-lodolo-doria-2/

pochi soldi
poche soddisfazioni
molti doveri
molte responsabilita'

poi piu' sono piccoli e piu' la responsabilita' aumenta

(5058)

Ciao! So che questa discussione non è recente ma non posso non chiedere quali sono stati gli sviluppi visto che mi trovo in una situazione molto simile!
Anche io laurea in psicologia, ho preso i crediti mancanti per la cdc A18 e sono riuscita a iscrivermi in gps.
Tuttavia credo che con il mio punteggio non potrò sperare in convocazioni consistenti.
Pertanto stavo pensando di tentare la strada di sfp!
Per caso sei riuscita ad entrare? Ti hanno convalidato degli esami?

Grazie mille se vorrai condividere la tua esperienza :blush:
Buona giornata!

Con SFP (che per molti è la seconda laurea dopo psicologia/scienze educazione etc) senza specializzazione sul sostegno  nel nord italia lavori da MAD con ottime possibilità di avere  direttamente contratti al 30 06.
Con la specializzazione sul sostegno puoi puntare anche a contratti fino al 31 08.

Se in graduatoria praticamente lavori sicuro (e in graduatoria ci sei già dal TERZO anno di SFP se in regola con esami).


E' così da anni (almeno dal 2015) dovrebbe essere così anche negli anni venturi a meno di profondi cambi normativi (titolo accesso in graduatoria solo diplomati magistrali e SFP) che il legislatore pare non voglia porre in essere.

Insomma se ti piace insegnare alle elementari non vi deve essere alcun dubbio sulla convenienza di prendersi la laurea in SFP (che ha anche il plus di essere laurea abilitante), che peraltro richiede solo frequenza obbligatoria dei laboratori, col resto che i può fare da non frequentante.

Milli_lilli ha scritto:Ciao! So che questa discussione non è recente ma non posso non chiedere quali sono stati gli sviluppi visto che mi trovo in una situazione molto simile!
Anche io laurea in psicologia, ho preso i crediti mancanti per la cdc A18 e sono riuscita a iscrivermi in gps.
Tuttavia credo che con il mio punteggio non potrò sperare in convocazioni consistenti.
Pertanto stavo pensando di tentare la strada di sfp!
Per caso sei riuscita ad entrare? Ti hanno convalidato degli esami?

Grazie mille se vorrai condividere la tua esperienza :blush:
Buona giornata!

Rispondo per esperienza diretta. La A-18 è satura e lavorare con un punteggio medio basso è praticamente impossibile ovunque.
Sfp invece è un'ottima strada per l'insegnamento!
Il riconoscimento degli esami è prerogativa di ogni singola università ma non mi aspetterei grandi riconoscimenti in quanto sfp ha tante materie pedagogiche (che di solito a psicologia si fanno poco) e materie umanistiche e scientifiche (che psicologia praticamente non ha).
Da ricordare poi la selettività all'accesso (numero programmato a livello nazionale - come medicina per dire) e l'obbligo di frequenza di laboratori e tirocini.