Legge 104 e trasferimento provinciale

Promemoria primo messaggio :

Buon giorno
Farò domanda di trasferimento provinciale pur essendo nel vincolo quinquennale
Nell’ordinanza è scritto che le condizioni devono essersi verificate prima
Ma non specifica quanto tempo prima
Giusto?
Grazie

Gianfranco ha scritto:È che non hanno modificato il modulo e le informazioni che servono per valutare l'ammissibilità della domanda si trovano negli allegati. Se vuoi rivolgerti al giudice del lavoro serve certamente il rigetto dell'istanza. Se l'intenzione è questa, è corretta la procedura di presentare la domanda e poi rivolgerti al tribunale

Giusto.
Io però sentirei anche un'associazione... Bisogna cercare di abbreviare i tempi.
Ripeto, parlo per esperienza diretta e col senno di poi non escludo che se fossimo stati più informati e se avessimo agito tempestivamente forse mio marito sarebbe tornato a casa prima. All'epoca si trattava del blocco triennale sulla provincia di immissione in ruolo e nostro figlio con 104 era ancora minorenne.

Stefania Biancani ha scritto:

Gianfranco ha scritto:È che non hanno modificato il modulo e le informazioni che servono per valutare l'ammissibilità della domanda si trovano negli allegati. Se vuoi rivolgerti al giudice del lavoro serve certamente il rigetto dell'istanza. Se l'intenzione è questa, è corretta la procedura di presentare la domanda e poi rivolgerti al tribunale

Giusto.
Io però sentirei anche un'associazione... ...

Premesso che ogni condivisione di informazioni è utile,
un'associazione in che senso può essere utile o meglio fare la differenza? Per aver avuto a che fare con situazioni simili?

Sì, Franco, io ho sperimentato con mano l'esperienza delle associazioni "di categoria" quando si tratta di diritti negati.

La 104 è questione delicata e tra abusi (ahimé) e scarsa conoscenza del suo contenuto è fin troppo facile che ci si trovi smarriti. Sapessi quante cose sono venute fuori nel tempo...
Spesso le persone non si rendono nemmeno conto. La stessa ordinanza, che secondo me confligge palesemente con la legge (ma non ho competenze giuridiche: resta un'opione personale) credo che sia stata scritta così per pura ignoranza della normativa.

Quindi io farei così: al di là dell'invio della domanda, trova un'associazione che sia legata alla patologia di chi assisti o un'associazione che si batta per i diritti degli invalidi e prova a scrivere o a fare una telefonata spiegando il tuo caso. Magari informati anche tramite il sito handylex.org, che per la normativa è eccellente.
Insomma, metti le mani avanti in modo da essere preparato ad affrontare un eventuale ricorso. I legali che operano per le associazioni di volontariato spesso operano con tariffe agevolate, il che aiuta.

Voglio dire, Franco, che qui più che i diritti del docente (di cui si occupa il sindacato) prevalgono i diritti dell'invalido ad essere assistito (e su questo punto sono esperte le associazioni di invalidi).

Stefania Biancani ha scritto:...

Quindi io farei così: al di là dell'invio della domanda, trova un'associazione che sia legata alla patologia di chi assisti o un'associazione che si batta per i diritti degli invalidi e prova a scrivere o a fare una telefonata spiegando il tuo caso. Magari informati anche tramite il sito handylex.org, che per la normativa è eccellente.
Insomma, metti le mani avanti in modo da essere preparato ad affrontare un eventuale ricorso. I legali che operano per le associazioni di volontariato spesso operano con tariffe agevolate, il che aiuta.

Quando e se sarà il momento chiederò se hanno le competenze giuste, se hanno assistito casi simili (immagino di sì), se al limite possono essere coadiuvati.