[Governo degli ottimati] Reclutamento: la quadratura del cerchio

Appare ormai chiaro quale sia il motivo del contendere sulla questione del reclutamento tra le fazioni del supergovernissimo; appare ormai altrettanto (praticamente) certo che non vi sarà per l'anno scolastico 2020/21 nessun cambiamento per quanto attiene le assunzioni (poche immissioni in ruolo, graduatorie con aspiranti residui aventi più di 36 mesi di servizio ancora precari, valanga di contratti dati a non abilitati).

In particolare, le due parti vogliono:

1) Lega: assunzione immediata per chi ha 36 mesi di servizio nella scuola pubblica, indipendentemente dal possesso di titoli di ablitazione e/o concorsuali, da conseguire eventualmente in intinere

2) M5S: assunzione da concorsi, svuotando le vecche graduatorie e attingendo alle nuove future costituende graduatorie dei concorsi in essere

Il punto è semplice: ma ci vuole un q.i. di 180 per capire che basta fare 1+2?

ovvero:

assunzione immediata  di tutti coloro che abbiano vinto un concorso e abbiano lavorato per 36 mesi per coprire tutti i posti liberi e vacanti?

Certo, al nord rimarrebbero le solite secchiate di cattedre vuote date ai non abilitati e neolaureati (grazie, vincolo quinquennale!) ma al centro e al sud i docenti che sono titolati e hanno i 36 mesi e "praticamente" fanno parte dell'organico di fatto permanentemente passerebbero in organico di diritto.
Per non parlare del fatto che per scongiurare questo basterebbe eliminare il salva posti di lavoro al nord, ovvero il vincolo quinquennale per i neoimmessi.

Morale della favola: non saper fare 1+2 in questo caso significherebbe inequivocabilmente che il famoso piano assunzioni delleuropa (tutto attaccato) NON esiste.

Amen.

Mi spieghi sta cosa del vincolo quinquennale ?
Immagino che tu sostenga che il vincolo quinquennale scoraggia il farsi assumere al nord; ma se lo tolgono non è che dal sud arrivano per un anno e poi tornano giù lasciando nuovamente vuote le cattedre al nord ?

Le cattedre vuote al nord ci sono sempre state, anche quando il vincolo non c'era.

Ti spiego subito: il vincolo quinquennale ha fatto fallire la call veloce e il processo di mobilità dei docenti dal sud al nord, scoraggiandone di fatto lo spostamento. Parole non mie, ma di politici e sindacalisti vari (trovati tu le dichiarazioni rese a decine negli ultimi mesi).

Invece precedentemente il precariato al nord era certamente presente ma non in maniera così drammatica: infatti i docenti del sud si spostavano temporaneamente al nord per qualche anno (quanti dipendeva dalla sede, dalla classe di concorso, dal turnover, etc.), per poi tornare a lavorare a casa loro ed essere sostituiti da altri docenti del sud che facevano lo stesso iter.
Adesso invece si torna addirittura alla chiamata dei laureandi, visto che le ex terze fasce del nord (attualmente GPS IIa fascia) risultano quasi tutte impiegate.

Quindi tu preferisci lo scenario in cui c'è poco precariato al sud e c'è normale precariato al nord oppure lo scenario in cui c'è molto precariato "professionalizzato" al sud e al nord una drammatica e strutturale carenza di docenti?

Enoc ha scritto:Quindi tu preferisci lo scenario in cui c'è poco precariato al sud e c'è normale precariato al nord oppure lo scenario in cui c'è molto precariato "professionalizzato" al sud e al nord una drammatica e strutturale carenza di docenti?

Ho sempre sostenuto che il saliscendi che hai descritto non danneggia tanto i precari del nord quanto quelli del sud che non possono trasferirsi e che vedono un ritardo nella loro immissione in ruolo a causa dei rientri (salta fila).

Ho anche sempre sostenuto che venire al nord è una sofferenza al momento del distacco, ma una volta che sei salito e ci sei stato un paio d'anni, se torni al sud fai una gran fesseria; torni in un area economicamente depressa e condanni i tuoi figli a fare la stessa vitaccia che hai fatto tu.

Ringrazio i miei genitori di essere venuti su negli anni 60, prima che nascessi, e che non sono più tornati al paesello (paesello di merda, isolato fra le montagne) evitando a me di dover fare l'emigrante.

Poi ognuno fa le sue scelte e paga i suoi prezzi.

stringiamciacoorte ha scritto:

Enoc ha scritto:Quindi tu preferisci lo scenario in cui c'è poco precariato al sud e c'è normale precariato al nord oppure lo scenario in cui c'è molto precariato "professionalizzato" al sud e al nord una drammatica e strutturale carenza di docenti?

Ho sempre sostenuto che il saliscendi che hai descritto non danneggia tanto i precari del nord quanto quelli del sud che non possono trasferirsi e che vedono un ritardo nella loro immissione in ruolo a causa dei rientri (salta fila).

Ho anche sempre sostenuto che venire al nord è una sofferenza al momento del distacco, ma una volta che sei salito e ci sei stato un paio d'anni, se torni al sud fai una gran fesseria; torni in un area economicamente depressa e condanni i tuoi figli a fare la stessa vitaccia che hai fatto tu.

Ringrazio i miei genitori di essere venuti su negli anni 60, prima che nascessi, e che non sono più tornati al paesello (paesello di merda, isolato fra le montagne) evitando a me di dover fare l'emigrante.

Poi ognuno fa le sue scelte e paga i suoi prezzi.

Cuore ingrato. Ti sei giocato la possibilità di una cittadinanza onoraria.

franco71 ha scritto:Cuore ingrato. Ti sei giocato la possibilità di una cittadinanza onoraria.

Se i miei genitori fossero stati di Lipari o Capri ...

Capri è una cosa, capre è un'altra

stringiamciacoorte ha scritto:

Enoc ha scritto:Quindi tu preferisci lo scenario in cui c'è poco precariato al sud e c'è normale precariato al nord oppure lo scenario in cui c'è molto precariato "professionalizzato" al sud e al nord una drammatica e strutturale carenza di docenti?

Ho sempre sostenuto che il saliscendi che hai descritto non danneggia tanto i precari del nord quanto quelli del sud che non possono trasferirsi e che vedono un ritardo nella loro immissione in ruolo a causa dei rientri (salta fila).

Ho anche sempre sostenuto che venire al nord è una sofferenza al momento del distacco, ma una volta che sei salito e ci sei stato un paio d'anni, se torni al sud fai una gran fesseria; torni in un area economicamente depressa e condanni i tuoi figli a fare la stessa vitaccia che hai fatto tu.



Ringrazio i miei genitori di essere venuti su negli anni 60, prima che nascessi, e che non sono più tornati al paesello (paesello di merda, isolato fra le montagne) evitando a me di dover fare l'emigrante.

Poi ognuno fa le sue scelte e paga i suoi prezzi.

I paeselli isolati tra le montagne ci sono sull Aspromonte al sud come in Piemonte, tanto per dirne una.  Confrontare Roccapalumba di sopra con Torino non mi sembra un buon modo per confrontare il nord e il sud, altrimenti rilancio con Morinesio in val maira con Reggio Calabria.
Paesini isolati con 4 anime, situati in zone oltretutto lontane dai circuiti turistici, ci sono al nord come al sud.
Sicuramente si nota che sono ere geologiche che stai a Torino,  e vivi ancora di stereotipi nord sud ormai totalmente fuori tempo massimo

stringiamciacoorte ha scritto:

franco71 ha scritto:Cuore ingrato. Ti sei giocato la possibilità di una cittadinanza onoraria.

Se i miei genitori fossero stati di Lipari o Capri ...

Capri è una cosa, capre è un'altra

Se fosse solo una questione di vacanze, di attaccamento alle proprie radici o di scelta di vita ti darei ragione. Purtroppo quanto a servizi  i problemi nelle isole rispetto al paesino sulla terraferma capita siano anche peggiori:
https://www.vocedipopolo.it/2021/04/lipari-punto-nascite-chiuso-e-bimba-nasce-in-attesa-dellelisoccorso/
Sulla situazione dei paesi arroccati sull'Appennino settentrionale o nelle zone montane do ragione alla badessa. C'è un "divario nord-sud" anche nello stesso nord.

La badessa ha scritto:I paeselli isolati tra le montagne ci sono sull Aspromonte al sud come in Piemonte, tanto per dirne una.  Confrontare Roccapalumba di sopra con Torino non mi sembra un buon modo per confrontare il nord e il sud, altrimenti rilancio con Morinesio in val maira con Reggio Calabria.
Paesini isolati con 4 anime, situati in zone oltretutto lontane dai circuiti turistici, ci sono al nord come al sud.
Sicuramente si nota che sono ere geologiche che stai a Torino,  e vivi ancora di stereotipi nord sud ormai totalmente fuori tempo massimo

Ho passato quasi tutte le vacanze della mia vita in Calabria e mi ci sono anche sposato; conosco la Calabria meglio dei calabresi perchè la conosco dall'esterno e dall'interno.
Ancora oggi i calabresi cercano fortuna salendo al nord, non ho mai visto un piemontese cercare fortuna in Calabria.

Poche balle, chi vive in Calabria ha il freno a mano tirato; ringrazio i miei genitori per non avermi posto in quelle condizioni e mi intristiscono i genitori o i futuri genitori che dopo aver sostenuto le fatiche dell'allontanamento dagli affetti, pongono i propri figli reali o potenziali nelle condizioni di doverli emulare.