Curriculum dello studente
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Re: Curriculum dello studente
Il curriculum è una cosa sbagliata in sé, che insieme al libro di Bianchi e ad altre sue recenti dichiarazioni (es. quelle sullo skills mismatch) tratteggia un'idea di scuola asservita al sistema economico e produttivo, del tutto estranea alla scuola che invece avevano in mente gli estensori e i firmatari della nostra costituzione.
Una semplice analisi statistica dei dati sui laureati, sull'abbandono scolastico, sulla scelta della scuola superiore e sulla realtà del mondo del lavoro e le professionalità richieste smonterebbe in due minuti la narrazione capziosa secondo cui la scuola non forma al lavoro (anche ammettendo l'assurdità che sia questo il suo compito).
La scuola primaria sta miseramente fallendo il suo compito di fornire i saperi di base e la scuola secondaria di primo grado è in grande difficoltà, gli istituti tecnici dopo i tagli della Gelmini sono diventati un girone infernale per la decantazione sociale, ma per Bianchi, Draghi e pifferai magici col megafono dei giornali confindustriali (tutti) l'unico problema sembra essere il giusto e inevitabile disallineamento tra le esigenze costituzionali della scuola e quelle del mondo produttivo, la stessa sopravvivenza dei licei, soprattutto di quello classico, e l'esistenza di corsi di laurea non abbastanza professionalizzanti.
Ma se ci sono ancora molti studenti che scelgono corsi di laurea non immediatamente spendibili sul mondo del lavoro e se le facoltà continuano a offrirglieli, davvero si pensa che il problema siano le scelte degli studenti e delle facoltà e non un sistema produttivo che non è in grado di fornire lavori decenti né ai laureati o diplomati tecnici, né a quelli con percorsi di studio "non professionalizzanti", come gli studi umanistici? Allo stesso modo se un sacco di gente, come evidenziato dalla pandemia, ha scelto di aprire bar o b&b e non di investire in attività produttive classiche, vogliamo davvero pensare che il problema sia loro e non del sistema produttivo? E se abbiamo i cosiddetti "bamboccioni" che restano a casa fino a 40 anni davvero si deve dare la colpa alla loro pigrizia e non a un sistema economico-produttivo che gli impedisce di avere redditi sufficentemente congrui e stabili da affrancarsi?
Una semplice analisi statistica dei dati sui laureati, sull'abbandono scolastico, sulla scelta della scuola superiore e sulla realtà del mondo del lavoro e le professionalità richieste smonterebbe in due minuti la narrazione capziosa secondo cui la scuola non forma al lavoro (anche ammettendo l'assurdità che sia questo il suo compito).
La scuola primaria sta miseramente fallendo il suo compito di fornire i saperi di base e la scuola secondaria di primo grado è in grande difficoltà, gli istituti tecnici dopo i tagli della Gelmini sono diventati un girone infernale per la decantazione sociale, ma per Bianchi, Draghi e pifferai magici col megafono dei giornali confindustriali (tutti) l'unico problema sembra essere il giusto e inevitabile disallineamento tra le esigenze costituzionali della scuola e quelle del mondo produttivo, la stessa sopravvivenza dei licei, soprattutto di quello classico, e l'esistenza di corsi di laurea non abbastanza professionalizzanti.
Ma se ci sono ancora molti studenti che scelgono corsi di laurea non immediatamente spendibili sul mondo del lavoro e se le facoltà continuano a offrirglieli, davvero si pensa che il problema siano le scelte degli studenti e delle facoltà e non un sistema produttivo che non è in grado di fornire lavori decenti né ai laureati o diplomati tecnici, né a quelli con percorsi di studio "non professionalizzanti", come gli studi umanistici? Allo stesso modo se un sacco di gente, come evidenziato dalla pandemia, ha scelto di aprire bar o b&b e non di investire in attività produttive classiche, vogliamo davvero pensare che il problema sia loro e non del sistema produttivo? E se abbiamo i cosiddetti "bamboccioni" che restano a casa fino a 40 anni davvero si deve dare la colpa alla loro pigrizia e non a un sistema economico-produttivo che gli impedisce di avere redditi sufficentemente congrui e stabili da affrancarsi?
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
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Re: Curriculum dello studente
herman il lattoniere ha scritto:Il curriculum è una cosa sbagliata in sé, che insieme al libro di Bianchi e ad altre sue recenti dichiarazioni (es. quelle sullo skills mismatch) tratteggia un'idea di scuola asservita al sistema economico e produttivo, del tutto estranea alla scuola che invece avevano in mente gli estensori e i firmatari della nostra costituzione.
Ecco, è esattamente quello che penso anch'io... ma oggi le uniche argomentazioni di CRITICA contro qualcosa che vengono considerate accettabili sono quelle che fanno riferimento ai punti-vittima o ai punti-poverino o ai punti-discriminazione, le questioni di principio generali non contano.
Le uniche critiche che ho sentito contro questa storia, sia dal vivo che sui forum, per quanto eticamente ragionevoli, sono sempre solo giocate sulla paura della discriminazione di categorie svantaggiate. Il curriculum non va bene perché potrebbe penalizzare i ragazzi di famiglie povere, perché potrebbe penalizzare gli stranieri, perché potrebbe penalizzare quelli con DSA o BES vari, eccetera. Ma quasi nessuno che si azzardi a dire che l'idea di fondo del curriculum è discutibile e controproducente per tutti, non solo per le categorie svantaggiate. Una inutile corsa alla "schedatura" massiccia di dati personali raccolti quando il ragazzo era minorenne è un problema di per sé, non c'è bisogno di avere problemi di apprendimento o condizione sociale bassa.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
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Re: Curriculum dello studente
Anche io dubito che qualcuno legga questo "curriculum": a quale azienda vuoi che importi se andavi a calcetto o agli scout, facevi canottaggio o volontariato o partecipavi ai circoli letterari anarchici? All'azienda al massimo interessa che tu sia una persona versatile e che non ti metta a piantar grane. Così come nessuna azienda o essere umano in generale legge le certificazioni delle competenze che si fanno in terza media o alle superiori, che al massimo sono vaghe idee dei docenti su vaghe inclinazioni degli alunni, anche perché il concetto stesso di "competenza" è un po' come la corazzata Potemkin, una cagata pazzesca. Eppure sono anni che tutti noi, dal primo ministro all'ultimo neoarrivato tra i precari, ci inchiniamo ai vestiti nuovi del re e facciamo finta che la nostra sia una scuola "per competenze", ammesso che voglia dire qualcosa, e non una scuola strutturata sui saperi come è sempre stata e come ci ostiniamo a continuare a farla. Quindi in definitiva solo lavoro aggiuntivo per noi, totalmente inutile, con cui qualcuno si farà bello dicendo che lui sì che ha avvicinato la scuola al mondo del lavoro. Ma perché non avviciniamo al mondo del lavoro, piuttosto, le famiglie, dove i genitori potrebbero benissimo insegnare ai figli le arti del tornitore, del contabile o della lattoneria? O anche i cinema, che potrebbero far precedere la proiezione dei film con un decalogo per il colloquio, o le parrocchie, che potrebbero approfondire le vicende di San Giuseppe falegname. C'è un'assurdità irriducibile in tanta ostinazione.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Curriculum dello studente
Sempre nell'ottica di fornire alle aziende degli esecutori belli e pronti, proattivi e resilienti e soprattutto non rompicoglioni, tale Vittadini propone di certificare le "soft skills", cioè il carattere, l'ottimismo e simile, in una deriva certificatoria sempre più orwelliana che separi introversi, creativi e contestatori dai "bravi".
https://www.roars.it/online/il-curriculum-dello-studente-i-voti-al-carattere-e-i-test-invalsi/?fbclid=IwAR1mVITiVoMlOnatkrM4uB2zSVbBVCP1T5NChKcQ-TSRre7hgI-cnizyFw0
https://www.roars.it/online/il-curriculum-dello-studente-i-voti-al-carattere-e-i-test-invalsi/?fbclid=IwAR1mVITiVoMlOnatkrM4uB2zSVbBVCP1T5NChKcQ-TSRre7hgI-cnizyFw0
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Curriculum dello studente
attenzione che la riforma Moratti conteneva dentro tanta ideologia di cui traccia è rimasta eccome... ad esempio l'idea che la scuola, i programmi, le proposte, i voti dovessero essere individualizzati per ogni alunno (il che avrebbe voluto dire, oltre all'impossibilità pratica di fare scuola, anche l'abolizione del valore legale del titolo di studio e un presunto diritto di ogni alunno a una didattica targetizzata su di lui, cosa che invece è abbastanza rimasta)
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Curriculum dello studente
stringiamciacoorte ha scritto:lucetta10 ha scritto:herman il lattoniere ha scritto:https://www.roars.it/online/il-curriculum-dello-studente-i-voti-al-carattere-e-i-test-invalsi/?fbclid=IwAR1mVITiVoMlOnatkrM4uB2zSVbBVCP1T5NChKcQ-TSRre7hgI-cnizyFw0
Oddio che pena la faccetta della bimbetta al centro della mappa (mi pare lontana dalla maturità tra l'altro!)...
Non mi farei il sangue amaro per queste cose, sono in larga parte la solita fuffa confermativa che si autoalimenta e che di norma la scuola rigetta quasi spontaneamente.
Esatto, si parlano addosso; se se la facessero addosso potremmo prendere le loro mutande, ripulirle ed ottenere dell'ottimo fertilizzante; con le parole non abbiamo neanche quella possibilità.
Rimane il fatto che si considera normale caricarci ogni anno di sempre più gravosi e più articolati impegni di burocrazia in più.
Dovremmo per questo essere contenti perché tanto quella roba è solo finta e "non la legge nessuno"?
Se non la legge nessuno, si potrebbe anche fare a meno di farla, in assoluto, no?
Non so voi, ma io mi sento ANCORA più umiliata e presa in giro, dal fatto di dovermi accollare una fatica o una seccatura in più sapendo in partenza che non serve a niente. Se almeno servisse a qualcosa, la sopporterei meglio, ma sapere che non serve a niente è peggio...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Curriculum dello studente
Bene, e io rimango dell'idea che se una cosa è solo fuffa e non serve a niente e nessuno ci crede e tutti sanno che è finta, a maggior ragione la si dovrebbe eliminare, invece di dire "eh, che problema ci sarà mai, accontentiamoli e facciamola lo stesso, tanto non se la fila nessuno!"
Per me, essere costretta a fare qualcosa che non solo non piace a me, ma che so per certo che non serve a nulla nemmeno ad altri e che nessun altro prende sul serio, è un'aggravante, non certo un sollievo...
Per me, essere costretta a fare qualcosa che non solo non piace a me, ma che so per certo che non serve a nulla nemmeno ad altri e che nessun altro prende sul serio, è un'aggravante, non certo un sollievo...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Curriculum dello studente
paniscus_2.1 ha scritto:
Le uniche critiche che ho sentito contro questa storia, sia dal vivo che sui forum, per quanto eticamente ragionevoli, sono sempre solo giocate sulla paura della discriminazione di categorie svantaggiate....
... Ma quasi nessuno che si azzardi a dire che l'idea di fondo del curriculum è discutibile e controproducente per tutti, non solo per le categorie svantaggiate. Una inutile corsa alla "schedatura" massiccia di dati personali raccolti quando il ragazzo era minorenne è un problema di per sé, non c'è bisogno di avere problemi di apprendimento o condizione sociale bassa.
Concordo in pieno.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
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