Il voto del dirigente vale doppio?

Ciao a tutti, non so se questa è la sezione giusta, ma comunque...
Ho un dubbio relativo agli scrutini di fine anno: è successo in passato che, per alcuni studenti in bilico tra la promozione e la bocciatura, il CDC non sia riuscito a prendere una decisione all'unanimità e quindi si è dovuto procedere alla votazione.
In queste occasioni il dirigente scolastico ha votato sostenendo che il suo voto vale doppio (in quanto dirigente scolastico), decidendo di fatto l'esito dello scrutinio in più di un'occasione.
Francamente questa cosa mi ha lasciato un po' perplesso, e vorrei sapere se c'è un preciso riferimento normativo che regola la cosa, dato che probabilmente si ripeterà la situazione nel prossimo scrutinio.
Qualcuno ne sa qualcosa più di me?
Grazie

https://www.tuttoscuola.com/il-voto-del-presidente-vale-sempre-il-doppio/
https://www.tecnicadellascuola.it/scrutini-in-caso-di-parita-il-voto-del-presidente-prevale
https://www.gildavenezia.it/scrutini-in-caso-di-parita-prevale-il-voto-del-presidente/

Ok grazie, buono a sapersi.

Ho un altro quesito:
se nel cdc è presente un docente che insegna due (o più) materie nella classe, il suo voto vale quanto quello di chi insegna una sola materia?

Si.

Purtroppo vale il doppio..e nel 99% dei casi questo voto è a favore di promozione di persone che avrebbero mille motivi di essere bocciati

e spesso la motivazione è "non voglio rogne"

ecinf42 ha scritto:e spesso la motivazione è "non voglio rogne"

Se un DS trova un cdc spaccato in 2, dal momento che non conosce lo studente in questione, vota ovviamente a favore dello studente. Un DS che farebbe altrimenti non lo vorrei.

Da cosa deriva questo " ovviamente"?
Uno dei segreti di fatima è proprio questo " non conosco il ragazzo, per cui voto per la promozione"
Why??

mac67 ha scritto:

ecinf42 ha scritto:e spesso la motivazione è "non voglio rogne"

Se un DS trova un cdc spaccato in 2, dal momento che non conosce lo studente in questione, vota ovviamente a favore dello studente. Un DS che farebbe altrimenti non lo vorrei.

In dubio pro reo.

Io mi chiedo sempre cosa significhi "pro"

E' favorevole all'ignorante l'essere promosso alla classe successiva e rimanere ignorante a vita ?

Mio figlio lo boccerei ma comprendo che esistano persone più superficiali di me.

stringiamciacoorte ha scritto:

mac67 ha scritto:

ecinf42 ha scritto:e spesso la motivazione è "non voglio rogne"

Se un DS trova un cdc spaccato in 2, dal momento che non conosce lo studente in questione, vota ovviamente a favore dello studente. Un DS che farebbe altrimenti non lo vorrei.

In dubio pro reo.

Io mi chiedo sempre cosa significhi "pro"

Io invece mi chiedo cosa significhi "reo", in casi come questo, e perché mai si debba fare il paragone con i casi giudiziari, visto che la bocciatura non è una punizione per aver commesso delle colpe, ma è la presa d'atto che gli obiettivi non sono stati raggiunti e che le condizioni per andare alla classe successiva non ci sono, anche nel caso in cui lo studente sia in buona fede e non abbia fatto niente di male di proposito. Se uno non sa niente, si dovrebbe prendere atto che non sa niente e valutare quello, indipendentemente dal fatto che sia "tutta colpa sua" o no.

Questa storia secondo cui dare le insufficienze sia ammissibile solo se l'alunno si è comportato da "cattivo", è una mistificazione bella e buona.

[quote="mac67"]

che farebbe altrimenti non lo vorrei

[/quote]

farebbe ?

https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_1627.html

La badessa ha scritto:Da cosa deriva questo " ovviamente"?
Uno dei segreti di fatima è proprio questo " non conosco il ragazzo, per cui voto per la promozione"
Why??

che è un po' come dire "non conosco il ragazzo quindi voto la bocciatura"...
Non nascondiamoci che il punto è un CdC diviso a metà che non riesce da solo a bocciare Pierino, non il voto del presidente.

Quali valutazioni potrebbe fare il DS? Ve ne propongo qualcuna e vedrete che sarete spaccati anche voi:

1. quali materie stanno nella metà del pollice verso e quali nella metà del pollice alzato? Valutazione inammissibile, siamo tutti uguali... non sia mai! Crucifige!
2. quali docenti stanno nella metà del pollice verso e quali nella metà del pollice alzato? Di quali mi fido di più? Valutazione inammissibile e pure faziosa!
3. come mi è stato descritto Pierino? Ovviamente in due modi diversi e opposti, quella del pollice verso e quella del pollice alzato.

Certo che chi non ha raggiunto gli obiettivi dovrebbe ripetere l'anno, ma un consiglio che si è già espresso a metà, ha già superato quella fase di discussione.
Il favor rei non è un parametro così assurdo in una situazione del genere

paniscus_2.1 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

mac67 ha scritto:

ecinf42 ha scritto:e spesso la motivazione è "non voglio rogne"

Se un DS trova un cdc spaccato in 2, dal momento che non conosce lo studente in questione, vota ovviamente a favore dello studente. Un DS che farebbe altrimenti non lo vorrei.

In dubio pro reo.

Io mi chiedo sempre cosa significhi "pro"

Io invece mi chiedo cosa significhi "reo", in casi come questo, e perché mai si debba fare il paragone con i casi giudiziari, visto che la bocciatura non è una punizione per aver commesso delle colpe, ma è la presa d'atto che gli obiettivi non sono stati raggiunti e che le condizioni per andare alla classe successiva non ci sono, anche nel caso in cui lo studente sia in buona fede e non abbia fatto niente di male di proposito. Se uno non sa niente, si dovrebbe prendere atto che non sa niente e valutare quello, indipendentemente dal fatto che sia "tutta colpa sua" o no.

Questa storia secondo cui dare le insufficienze sia ammissibile solo se l'alunno si è comportato da "cattivo", è una mistificazione bella e buona.

cattivo in latino non è reus, ma malus o improbus.
Reus significa responsabile di qualcosa (nel caso del detto suppongo responsabile del reato, quindi imputato).
Il cattivo italiano viene da captivus che sarebbe prigioniero, come captivus diaboli

lucetta10 ha scritto:Quali valutazioni potrebbe fare il DS?

Questo è il punto; un DS che boccia a prescindere o che promuove a prescindere sbaglia a prescindere.
Un DS che ascolta e che poi decide in scienza e coscienza, qualunque decisione prenda ha fatto quel che ha potuto e quindi ha lavorato bene.

L'errore sta nell'assumere la decisione come atto dovuto; tanto varrebbe modificare la normativa togliendo il diritto di voto al DS e indicando che la bocciatura si decide solo con la maggioranza netta (50% uguale promozione).

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Quali valutazioni potrebbe fare il DS?

Questo è il punto; un DS che boccia a prescindere o che promuove a prescindere sbaglia a prescindere.
Un DS che ascolta e che poi decide in scienza e coscienza, qualunque decisione prenda ha fatto quel che ha potuto e quindi ha lavorato bene.

L'errore sta nell'assumere la decisione come atto dovuto; tanto varrebbe modificare la normativa togliendo il diritto di voto al DS e indicando che la bocciatura si decide solo con la maggioranza netta (50% uguale promozione).

E siamo d'accordo, ma che discussione ascolterà?
Quella da cui non è tratto un ragno dal buco con degnissimi pareri opposti relativi a un alunno che non si conosce.

In una situazione del genere il DS diventa giocoforza un arbitro in una contesa, unica soluzione stabilire veramente che 50% equivale a promozione... o bocciatura...

ecinf42 ha scritto:Ciao a tutti, non so se questa è la sezione giusta, ma comunque...
Ho un dubbio relativo agli scrutini di fine anno: è successo in passato che, per alcuni studenti in bilico tra la promozione e la bocciatura,  il CDC non sia riuscito a prendere una decisione all'unanimità e quindi si è dovuto procedere alla votazione.
In queste occasioni il dirigente scolastico ha votato sostenendo che il suo voto vale doppio (in quanto dirigente scolastico), decidendo di fatto l'esito dello scrutinio in più di un'occasione.
Francamente questa cosa mi ha lasciato un po' perplesso, e vorrei sapere se c'è un preciso riferimento normativo che regola la cosa, dato che probabilmente si ripeterà la situazione nel prossimo scrutinio.
Qualcuno ne sa qualcosa più di me?
Grazie

Non vale doppio, prevale SOLO in caso di parità. Se non c'è parità si decide regolarmente a maggioranza

lucetta10 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Quali valutazioni potrebbe fare il DS?

Questo è il punto; un DS che boccia a prescindere o che promuove a prescindere sbaglia a prescindere.
Un DS che ascolta e che poi decide in scienza e coscienza, qualunque decisione prenda ha fatto quel che ha potuto e quindi ha lavorato bene.

L'errore sta nell'assumere la decisione come atto dovuto; tanto varrebbe modificare la normativa togliendo il diritto di voto al DS e indicando che la bocciatura si decide solo con la maggioranza netta (50% uguale promozione).

E siamo d'accordo, ma che discussione ascolterà?
Quella da cui non è tratto un ragno dal buco con degnissimi pareri opposti relativi a un alunno che non si conosce.  

In una situazione del genere il DS diventa giocoforza un arbitro in una contesa, unica soluzione stabilire veramente che 50% equivale a promozione... o bocciatura...

E' nella natura delle cose.

Del resto il "reo" ha anche lui le sue colpe, se avesse studiato la discussione non si sarebbe posta.

Io spiego ai miei ragazzi che per mettere i voti faccio tutto il possibile per non farmi influenzare da simpatie ed antipatie; mi è capitato di mettere votacci ad alunni che stimavo e votoni ad alunni che disprezzavo.
Spiego anche che se in cdc mi si chiede (voto di consiglio) se il 5 di latino deve diventare 6 o no, io che non conosco il latino posso solo votare A SIMPATIA.
Se vuoi comportarti in maniera tale da risultarmi antipatico fai pure, ma contemporaneamente studia latino o peggio per te.

I ragazzi che si mettono nelle mani del DS sono capre antipatiche ed hanno poco da lamentarsi; il DS  può decidere nella sua mente (assolutamente senza dichiararlo) che il voto della prof di ginnastica conta meno di quella di arte, che il voto del prof di storia e filosofia dovrebbe valere doppio, che matematica ha una propedeuticità superiore a scienza della Terra ecc ecc, e se proprio non riesce a decidere può sempre aprire un libro a caso e rilevare se il numero del capitolo che esce è pari (promosso) o dispari (bocciato).

Se eventi casuali come la caduta di un meteorite possono determinare l'estinzione dei dinosauri allora possono anche decidere le bocciature.

Ogni tanto riciccia questo argomento.
La questione è molto semplice: nel consiglio di classe allargato a tutti i componenti votanti, quindi anche il preside, valgono le teste e non le discipline: ogni persona conta uno.
In caso di parità il voto del dirigente diventa determinante; se ad esempio quattro docenti sono per la promozione e cinque per la bocciature e anche il dirigente si pronuncia a favore della promozione, si ha un 5 contro 5, ma prevale la promozione perché votata anche dal dirigente. Se invece i favorevoli alla promozione compreso il dirigente sono 5 e i contrari 6 il voto del dirigente, che NON VALE DOPPIO, non può riequilibrare la situazione a favore della promozione.
Il motivo per cui si contano le teste e non le materie e neanche le ore è molto semplice: il voto viene dato dalle persone, non dalle discipline. Questo evita anche che gli insegnanti con più ore condizionino eccessivamente l'esito della votazione.

herman il lattoniere ha scritto:Ogni tanto riciccia questo argomento.
La questione è molto semplice: nel consiglio di classe allargato a tutti i componenti votanti, quindi anche il preside, valgono le teste e non le discipline: ogni persona conta uno.
In caso di parità il voto del dirigente diventa determinante; se ad esempio quattro docenti sono per la promozione e cinque per la bocciature e anche il dirigente si pronuncia a favore della promozione, si ha un 5 contro 5, ma prevale la promozione perché votata anche dal dirigente. Se invece i favorevoli alla promozione compreso il dirigente sono 5 e i contrari 6 il voto del dirigente, che NON VALE DOPPIO, non può riequilibrare la situazione a favore della promozione.
Il motivo per cui si contano le teste e non le materie e neanche le ore è molto semplice: il voto viene dato dalle persone, non dalle discipline. Questo evita anche che gli insegnanti con più ore condizionino eccessivamente l'esito della votazione.

Però il sostegno vota uno anche se sono 700 teste quindi prevale la disciplina (che tra l'altro non esprime valutazione specifica). Lo strumento musicale vota solo il suo alunno e non quello degli altri strumenti e quindi in 4 esprimono un solo voto e anche qui prevale la disciplina.
Per non parlare del fatto che possono esistere cdc in cui una testa esprime tre discipline e cdc in cui le teste per le discipline diventano tre, a seconda dell'organizzazione delle cattedre...

Esistono diverse sfumature di grigio

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Quali valutazioni potrebbe fare il DS?

Questo è il punto; un DS che boccia a prescindere o che promuove a prescindere sbaglia a prescindere.
Un DS che ascolta e che poi decide in scienza e coscienza, qualunque decisione prenda ha fatto quel che ha potuto e quindi ha lavorato bene.

L'errore sta nell'assumere la decisione come atto dovuto; tanto varrebbe modificare la normativa togliendo il diritto di voto al DS e indicando che la bocciatura si decide solo con la maggioranza netta (50% uguale promozione).

E siamo d'accordo, ma che discussione ascolterà?
Quella da cui non è tratto un ragno dal buco con degnissimi pareri opposti relativi a un alunno che non si conosce.  

In una situazione del genere il DS diventa giocoforza un arbitro in una contesa, unica soluzione stabilire veramente che 50% equivale a promozione... o bocciatura...

E' nella natura delle cose.

Del resto il "reo" ha anche lui le sue colpe, se avesse studiato la discussione non si sarebbe posta.

Io spiego ai miei ragazzi che per mettere i voti faccio tutto il possibile per non farmi influenzare da simpatie ed antipatie; mi è capitato di mettere votacci ad alunni che stimavo e votoni ad alunni che disprezzavo.
Spiego anche che se in cdc mi si chiede (voto di consiglio) se il 5 di latino deve diventare 6 o no, io che non conosco il latino posso solo votare A SIMPATIA.
Se vuoi comportarti in maniera tale da risultarmi antipatico fai pure, ma contemporaneamente studia latino o peggio per te.

I ragazzi che si mettono nelle mani del DS sono capre antipatiche ed hanno poco da lamentarsi; il DS  può decidere nella sua mente (assolutamente senza dichiararlo) che il voto della prof di ginnastica conta meno di quella di arte, che il voto del prof di storia e filosofia dovrebbe valere doppio, che matematica ha una propedeuticità superiore a scienza della Terra ecc ecc, e se proprio non riesce a decidere può sempre aprire un libro a caso e rilevare se il numero del capitolo che esce è pari (promosso) o dispari (bocciato).

Se eventi casuali come la caduta di un meteorite possono determinare l'estinzione dei dinosauri allora possono anche decidere le bocciature.

d'altra parte non è diverso in qualunque altra assemblea, dal condominio in su: in situazione di parità, chi presiede fa pesare il suo voto sulla decisione finale e i criteri sono variabili e imperscrutabili, nemmeno i consigli di classe dovrebbero arrivare al punto da mettersi nelle mani del DS!

Gianfranco ha scritto:

ecinf42 ha scritto:Ciao a tutti, non so se questa è la sezione giusta, ma comunque...
Ho un dubbio relativo agli scrutini di fine anno: ...

Non vale doppio, prevale SOLO in caso di parità. Se non c'è parità si decide regolarmente a maggioranza

In caso di parità, in passato è capitato, in competizioni sportive, anche il lancio della monetina. Normalmente si va ai supplementari, ecco nel caso di uno studente in cui c'è parità di giudizi (pro e contro) perché non decidere per un recupero obbligatorio?

lucetta10 ha scritto:
cattivo in latino non è reus, ma malus o improbus.
Reus significa responsabile di qualcosa (nel caso del detto suppongo responsabile del reato, quindi imputato).
Il cattivo italiano viene da captivus che sarebbe prigioniero, come captivus diaboli

Forse non ci potrai credere, ma questa la sapevo.

Infatti poche righe prima avevo parlato di "punizione per aver commesso delle colpe", che comunque non dovrebbe avere a che fare con le motivazioni della bocciatura.

lucetta10 ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:Ogni tanto riciccia questo argomento.
La questione è molto semplice: nel consiglio di classe allargato a tutti i componenti votanti, quindi anche il preside, valgono le teste e non le discipline: ogni persona conta uno.
In caso di parità il voto del dirigente diventa determinante; se ad esempio quattro docenti sono per la promozione e cinque per la bocciature e anche il dirigente si pronuncia a favore della promozione, si ha un 5 contro 5, ma prevale la promozione perché votata anche dal dirigente. Se invece i favorevoli alla promozione compreso il dirigente sono 5 e i contrari 6 il voto del dirigente, che NON VALE DOPPIO, non può riequilibrare la situazione a favore della promozione.
Il motivo per cui si contano le teste e non le materie e neanche le ore è molto semplice: il voto viene dato dalle persone, non dalle discipline. Questo evita anche che gli insegnanti con più ore condizionino eccessivamente l'esito della votazione.

Però il sostegno vota uno anche se sono 700 teste quindi prevale la disciplina (che tra l'altro non esprime valutazione specifica). Lo strumento musicale vota solo il suo alunno e non quello degli altri strumenti e quindi in 4 esprimono un solo voto e anche qui prevale la disciplina.
Per non parlare del fatto che possono esistere cdc in cui una testa esprime tre discipline e cdc in cui le teste per le discipline diventano tre, a seconda dell'organizzazione delle cattedre...

Esistono diverse sfumature di grigio

ma il principio è chiaro: una testa un voto. Se italiano, storia e geografia sono affidate a tre persone diverse nello stesso cdc voteranno tre persone; se invece l'alunno fa alternativa, chiaramente, il docente di IRC non voterà, perché non conosce l'alunno; se l'alunno ha due docenti di sostegno, insieme esprimeranno un solo voto (perché uniti in un'unica cattedra). Il voto non è sul rendimento nella disciplina, ma sulla valutazione soggettiva di ciascun membro del cdc sulla sua possibilità di accedere alla classe successiva, o anche sulla valutazione del comportamento e simili. A me capita spesso di votare per la promozione anche se l'alunno ha insufficienze nella mia disciplina, o per la ripetizione dell'anno anche se se la cava nella mia materia, in base alla situazione complessiva. Quando il professore X, che conosce l'alunno, viene messo di fronte ai voti nelle singole discipline, valuta in coscienza se esprimersi in modo più favorevole all'alunno o meno favorevole.

La badessa ha scritto:Da cosa deriva questo " ovviamente"?

Non conosco lo/la studente, ho un consiglio di classe che per metà mi dice che può continuare. Sulla base di che cosa decido di fargli ripetere l'anno, con tutto quel che comporta? Sono la persona meno indicata per dire che deve ripetere l'anno.

Sono i docenti che devono prendere questa decisione e hanno tutti gli elementi per farlo. Peccato che non sappiano vedere il quadro d'assieme e si limitano a dire "con me ha 6, promosso".

herman il lattoniere ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:Ogni tanto riciccia questo argomento.
La questione è molto semplice: nel consiglio di classe allargato a tutti i componenti votanti, quindi anche il preside, valgono le teste e non le discipline: ogni persona conta uno.
In caso di parità il voto del dirigente diventa determinante; se ad esempio quattro docenti sono per la promozione e cinque per la bocciature e anche il dirigente si pronuncia a favore della promozione, si ha un 5 contro 5, ma prevale la promozione perché votata anche dal dirigente. Se invece i favorevoli alla promozione compreso il dirigente sono 5 e i contrari 6 il voto del dirigente, che NON VALE DOPPIO, non può riequilibrare la situazione a favore della promozione.
Il motivo per cui si contano le teste e non le materie e neanche le ore è molto semplice: il voto viene dato dalle persone, non dalle discipline. Questo evita anche che gli insegnanti con più ore condizionino eccessivamente l'esito della votazione.

Però il sostegno vota uno anche se sono 700 teste quindi prevale la disciplina (che tra l'altro non esprime valutazione specifica). Lo strumento musicale vota solo il suo alunno e non quello degli altri strumenti e quindi in 4 esprimono un solo voto e anche qui prevale la disciplina.
Per non parlare del fatto che possono esistere cdc in cui una testa esprime tre discipline e cdc in cui le teste per le discipline diventano tre, a seconda dell'organizzazione delle cattedre...

Esistono diverse sfumature di grigio

ma il principio è chiaro: una testa un voto. Se italiano, storia e geografia sono affidate a tre persone diverse nello stesso cdc voteranno tre persone; se invece l'alunno fa alternativa, chiaramente, il docente di IRC non voterà, perché non conosce l'alunno; se l'alunno ha due docenti di sostegno, insieme esprimeranno un solo voto (perché uniti in un'unica cattedra). Il voto non è sul rendimento nella disciplina, ma sulla valutazione soggettiva di ciascun membro del cdc sulla sua possibilità di accedere alla classe successiva, o anche sulla valutazione del comportamento e simili. A me capita spesso di votare per la promozione anche se l'alunno ha insufficienze nella mia disciplina, o per la ripetizione dell'anno anche se se la cava nella mia materia, in base alla situazione complessiva. Quando il professore X, che conosce l'alunno, viene messo di fronte ai voti nelle singole discipline, valuta in coscienza se esprimersi in modo più favorevole all'alunno o meno favorevole.

Ma certo! Il problema non è solo il numero ma la qualità delle teste.
Ad avercene il voto risolutivo del presidente non varrebbe niente... per me quest'anno i travasi di bile da esame sono iniziati prima... come la primavera!