RICHIESTA DI ORDNE DI SERVIZIO SCRITTO EX ART. 17 DPR Nº3/1957 PER INADEMPIMENTO CONTRATTUALE

Sono rientrato dopo il 30 aprile con 151 giorni di assenza (per grave patologia) ed ho chiesto ed ottenuto di essere messo a disposizione ex art. 37 CCNL .
Il 19/5/2021 (giorno del rientro in servizio) il DS mi mette a disposizione poi il 21/5 mi telefona mentre mi trovavo in un letto d'ospedale e mi dice che devo tornare ad essere titolare perhè a suo dire non sono riusciti ad inserire il contratto del supplente nel SIDI e che conseguentemente questo significava che non potevo essere messo a disposizione.
Io facevo protocollare un atto di rimostranza ex art. 17 DPR Nº 3/1957.
Poi avevo un colloquio con il DS che sottilmente mi minacciava di gravi conseguenze nel caso non avessi ottemperato all'ordine orale.
Ad ora non ho ricevuto l'ordine di servizio scritto.
Posso legittimamente resistere all'ordine orale e ritenere di essere a disposizione secondo voi?
Grazie.

Roxpull ha scritto:... il 21/5 mi telefona mentre mi trovavo in un letto d'ospedale...

Mi spiace per i tuoi problemi di salute, ma non puoi rientrare a disposizione se non puoi garantire la tua presenza in servizio per 18 ore settimanali, con un quadro orario definito per sostituzioni temporanee.
Il problema non è che il tuo supplente debba terminare l'anno, su questo non ci sono dubbi, ma che tu non puoi dichiararti a disposizione se poi non sei davvero disponibile.
Capisco che possa essere un problema la riduzione dello stipendio per malattia, ma non puoi aspettarti nulla di diverso.

fradacla ha scritto:

Roxpull ha scritto:... il 21/5 mi telefona mentre mi trovavo in un letto d'ospedale...

Mi spiace per i tuoi problemi di salute, ma non puoi rientrare a disposizione se non puoi garantire la tua presenza in servizio per 18 ore settimanali, con un quadro orario definito per sostituzioni temporanee.
Il problema non è che il tuo supplente debba terminare l'anno, su questo non ci sono dubbi, ma che tu non puoi dichiararti a disposizione se poi non sei davvero disponibile.
Capisco che possa essere un problema la riduzione dello stipendio per malattia, ma non puoi aspettarti nulla di diverso.

Cosa ti fa pensare che  non posso garantire la presenza in servizio per 18 ore settimanali, con un quadro orario definito per sostituzioni temporanee?
Ieri ho scoperto qual'è il vero problema che mi stavano nascondendo da tempo...
Il supplente non c'è, è stato messo in fuga con azioni di mobbing lavorativo.
Non potevano garantire la continuità didattica confermando il supplente, perchè lui non ne vuole più sapere di firmare un nuovo contratto o almeno, questo è quanto mi è stato riferito dagli studenti.
Gli studenti mi hanno detto che è scappato molto tempo prima che io ritornassi in servizio.
Sicchè avrei dovuto essere docente supplente o docente titolare delle mie classi?
L'ordine di servizio scritto non mi è mai stato fatto perchè il DS avrebbe dovuto assumersi la responsabilità della violazione contrattuale.
In questo caso non avrebbero dovuto chimare un nuovo supplente e tenermi comunque a disposizione?

Su hai scritto "grave patologia". Se è tra quelle riconosciute, i periodi di malattia non rientrano nel comporto

Roxpull ha scritto:
Cosa ti fa pensare che  non posso garantire la presenza in servizio per 18 ore settimanali, con un quadro orario definito per sostituzioni temporanee?

Hai detto che, mentre eri (teoricamente) a disposizione, il DS ti ha telefonato e tu eri in un letto d'ospedale.
Se si è in ospedale, in un letto, quindi ricoverati, non c'è santo che tenga, la condizione è quella di malattia, che fa a pugni con lo stato di lavoratore in servizio a disposizione.

Non ti preoccupare che non arriverà niente di scritto, i presidini conoscono bene la normativa e sanno anche che "verba volant"; certo aspettati che l'anno prossimo non avrai vita facile e il tuo operato dovrà essere più che impeccabile...

Roxpull ha scritto:
Non potevano garantire la continuità didattica confermando il supplente, perchè lui non ne vuole più sapere di firmare un nuovo contratto o almeno, questo è quanto mi è stato riferito dagli studenti.
Gli studenti mi hanno detto che è scappato molto tempo prima che io ritornassi in servizio.

In questo caso non avrebbero dovuto chimare un nuovo supplente e tenermi comunque a disposizione?

Con gli ulteriori elementi che emergono cade anche l'ipotesi della presunta violazione dell'art. 37 ai danni del collega supplente. Se manca la volontà da parte del supplente di accettare la proroga del contratto, non c'è nessun motivo per nominare un altro supplente con il titolare regolarmente in servizio

Chiaramente tutto il post è una grande panzana della nostra amica che ha solo cambiato nick. Come dicevo in altro post è arrivata l'estate e, purtroppo, qualcuno ha molto tempo libero.

caesar753 ha scritto:Non ti preoccupare che non arriverà niente di scritto, i presidini conoscono bene la normativa e sanno anche che "verba volant"; certo aspettati che l'anno prossimo non avrai vita facile e il tuo operato dovrà essere più che impeccabile...

Vivere la scuola come la vive qualcuno deve essere una tortura infinita. E' un vero peccato che la carriera, qualche volta, venga scelta come ripiego.

fradacla ha scritto:

Roxpull ha scritto:
Cosa ti fa pensare che  non posso garantire la presenza in servizio per 18 ore settimanali, con un quadro orario definito per sostituzioni temporanee?

Hai detto che, mentre eri (teoricamente) a disposizione, il DS ti ha telefonato e tu eri in un letto d'ospedale.
Se si è in ospedale, in un letto, quindi ricoverati, non c'è santo che tenga, la condizione è quella di malattia, che fa a pugni con lo stato di lavoratore in servizio a disposizione.

Ero in day hospital.
E non faccio a pugni!

milla 2 ha scritto:Su hai scritto "grave patologia". Se è tra quelle riconosciute, i periodi di malattia non rientrano nel comporto

Si giusto!
Ma non sto usando ancora la carta della grave patologia.
Anche perchè credo che sia complicato farsela riconoscere e che bisogna chiedere una visita alla commissione medica dell'INPS.
È una grave patologia ma non ho chiesto ancora il riconoscimento dell'INPS.

caesar753 ha scritto:Non ti preoccupare che non arriverà niente di scritto, i presidini conoscono bene la normativa e sanno anche che "verba volant"; certo aspettati che l'anno prossimo non avrai vita facile e il tuo operato dovrà essere più che impeccabile...

Hai proprio ragione.....
Sanno come fare a non assumersi mai nessuna responsabilità e scaricare sempre tutto sui subalterni.
A voce mi ha minacciato di gravi conseguenze...
Da oltre un mese ho fatto atti di rimostranza per avere ordini scritti...
Ma di ordini scritti non me ne ha mai dati.....
ha evitato accuratemente...
Ha dato ordine al vice di non redigere neppure i fogli di disposizione!!
Neanche quelli!!!
Come dovrei fare a sapere se e dove sono di supplenza se non ci sono i fogli di disposizione?
Non mettono i fogli di disposizione apposta, sia mai che qualcuno cerchi di capirci qualcosa e non fare soltanto quello che gli dicono.
La vice mi ha detto espressamente che devo fare semplicemente tutto quello che mi ordinano a voce e quindi anche quello che mi ordina lei facendomi implicitamente credere che lei è mio superiore gerarchico, ma come tutti sanno soltanto il DS ci è superiore gerarchico.
Secondo loro dovrei essere sempre pronto a fare ogni fesseria che mi dicono e in questo modo le responsabilità cadrebbero esclusivamente su di me e non su di loro.
E mi ha detto chiaramente che quest'anno mi sta facendo pagare delle cose dell'anno scorso!

Informati, non credo sia qualcosa di complicato, prova a chiedere al tuo medico di base. Pensa che non avresti problemi ad assentarti per la tua salute, non ti verrebbero conteggiati i gg. come malattia e la retribuzione sarebbe al 100%

gugu ha scritto:

caesar753 ha scritto:Non ti preoccupare che non arriverà niente di scritto, i presidini conoscono bene la normativa e sanno anche che "verba volant"; certo aspettati che l'anno prossimo non avrai vita facile e il tuo operato dovrà essere più che impeccabile...

Vivere la scuola come la vive qualcuno deve essere una tortura infinita. E' un vero peccato che la carriera, qualche volta, venga scelta come ripiego.

Secondo  quelli come te che scelgono la professione per carriera e per scelta entrano a far parte del sistema di potere potere, capiscono presto che devono entrare nei favori del DS.
Capiscono soltanto che il sistema giusto per fare carriera è fare soltanto e tutto quello che gli viene ordinato , non importa che sia giusto o sbagliato non importa che faccia soffrire qualcuno.

L'unica cosa che importa a quelli come te è il tornaconto personale in potere, soldi e altre utilità.
Perchè quelli come te si chiamano cinici!
Deve essere una tortura infinita perchè i prepotenti come te che sanno come accaparrarsi il potere torturano gli altri colleghi.
Parafrasando il Principe De Curtis pensi di essere un uomo o un caporale?!
Generalmente nessun caporale ha meriti personali.
Non è più capace degli altri.
Non ha doti personali.
Di solito non lavora o se lo fa lo fa soltanto minimamamente.
Vedrai che d'ora in poi le torture arriveranno anche e soprattutto a te perchè tutto quello che fai torna indietro moltiplicato per 10.

Gianfranco ha scritto:

Roxpull ha scritto:
Non potevano garantire la continuità didattica confermando il supplente, perchè lui non ne vuole più sapere di firmare un nuovo contratto o almeno, questo è quanto mi è stato riferito dagli studenti.
Gli studenti mi hanno detto che è scappato molto tempo prima che io ritornassi in servizio.

In questo caso non avrebbero dovuto chimare un nuovo supplente e tenermi comunque a disposizione?

Con gli ulteriori elementi che emergono cade anche l'ipotesi della presunta violazione dell'art. 37 ai danni del collega supplente. Se manca la volontà da parte del supplente di accettare la proroga del contratto, non c'è nessun motivo per nominare un altro supplente con il titolare regolarmente in servizio

Saputello Einstein crede di saper fare anche sherlock holmes ma non ci azzecca proprio niente.
Fatti un bel corso di logica vedrai che poi scriverai meno stronzate...
Forse!
Leggiti l'art. 37 e dimmi cosa ti fa pensare che il tutto sia subordinato all'accettazione del supplente a sottoscrivere il contratto!

gugu ha scritto:Chiaramente tutto il post è una grande panzana della nostra amica che ha solo cambiato nick. Come dicevo in altro post è arrivata l'estate e, purtroppo, qualcuno ha molto tempo libero.

Io non capisco cosa vuoi dire ma capisco che stai delirando.....
Capisco anche che siete due sorelle bandiera....

milla 2 ha scritto:Informati, non credo sia qualcosa di complicato, prova a chiedere al tuo medico di base. Pensa che non avresti problemi ad assentarti per la tua salute, non ti verrebbero conteggiati i gg. come malattia e la retribuzione sarebbe al 100%

Mi sono informato grazie.
“La certificazione medica prodotta dal dipendente deve, pertanto, contenere l’indicazione della grave patologia e della relativa terapia che deve essere effettuata, e deve essere rilasciata dalla competente Struttura Sanitaria Pubblica–Ufficio di Medicina Legale o equiparato-. In modo specifico e puntuale nella certificazione deve essere indicato: a)che trattasi di “grave patologia”;b)il tipo di terapia cui il lavoratore è sottoposto ed i suoi eventuali effetti “invalidanti”.E’, necessario, quindi, che nella certificazione risulti in maniera chiara e inequivocabile che il dipendente sta praticando delle terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti richieste da una grave patologia, indicando chiaramente i periodi di durata di tale attività. (…) Ad ulteriore precisazione, si ritiene che le certificazioni sopra richiamate, non possono essere di contenuto generico ma debbono riportare in modo chiaro e inequivocabile indicazioni specifiche in termini di grave patologia e conseguente terapia. Non possono addursi in merito motivazioni legate a motivi di riservatezza e di privacy In caso di mancata ostensione da parte del lavoratore dei dati ritenuti necessari, l’istituzione scolastica interessata potrà quindi non riconoscere le garanzie contrattuali sopra richiamate, dandone comunicazione all’interessato”.