Preparazione verifiche - docente di sostegno

Cari colleghi, buonasera.
Volevo chiedere un parere.
Al momento di preparare una verifica scritta, l'insegnante della materia afferma che la preparazione del compito per l'alunno con disabilità spetti esclusivamente al docente di sostegno (in parole povere: se ne vuol lavare le mani): è nei suoi diritti comportarsi in questa maniera?
Grazie a tutti

Assolutamente no. Ci dici per favore il grado di scuola di appartenenza e la programmazione svolta?

Cerchiamo di ragionare a bocce ferme. Se il pei dello studente è, anche se solo in parte, corrispondente alla disciplina insegnata, credo che l'insegnante disciplinare debba lavorare sulla prova. A volte, però, il pei è così slegato dal programma della classe che il docente disciplinare rischia di assegnare prove slegate o troppo difficili rispetto a quello che riesce a svolgere lo studente. Ricordo due ragazzine di quinta secondaria una faceva i problemini della mamma che compra le uova mentre l'altra riusciva a leggere un grafico, il resto della classe era alle derivate. Nel primo caso sarebbe stato opportuno che il compito fosse preparato dall'insegnante di sostegno, nel secondo caso dal docente curricolare, lo so la cosa migliore sarebbe stata riuscire a prepararli insieme, ma con tutte le cose da fare non è sempre possibile.

Se mi posso permettere di integrare il tuo commento Amelia Io penso che nel primo caso la cosa migliore sia rivedere insieme la prova data la classe E adeguarla agli obiettivi prefissati nel Pei e modificare le modalità di svolgimento secondo la personalizzazione prevista nello stesso documento. Il docente di sostegno è esperto in metodologia didattica per la disabilità ma non è esperto della disciplina, a meno che non sia la sua. Per quanto riguarda invece la prova differenziata allora lì si deve ragionare sulla giusta distribuzione dei ruoli. quando la programmazione è molto ma molto differenziata è più giusto secondo me che l'insegnante di sostegno prepari la prova. È l'insegnante che lavora direttamente con il ragazzo e sa quali obiettivi vuole verificare

Grazie carla75 per i chiarimenti, hai centrato la questione e hai spiegato moooolto meglio di quanto sono stata in grado di fare io. Non sono esperta di sostegno, non ho mai avuto in classe studenti con programma differenziato, nè con programma ad obiettivi minimi, tranne un paio di casi di difficoltà fisiche, che non influivano sulle competenze disciplinari. Ho però fatto esami di maturità a studenti di entrambe le tipologie e mi sono basata più sul buon senso che altro.