Liceità richiesta dichiarazione COVID scuola

E' corretto che una scuola chieda a tutto il personale, ogni mattina, di firmare un foglio dove si dichiara di non avere sintomi influenzali, di non essere in quarantena ma, soprattutto, di non avere avuto contatti con positivi negli ultimi 14 giorni?

Questa dichiarazione si scontra palesemente con l'attuale riduzione della quarantena (7-10 giorni) nonché con quei casi in cui il docente non viene considerato contatto stretto in caso di studente positivo ma deve comunque sottoporsi al tampone (vedi protocollo di Regione Lombardia ad esempio).

Come si devono comportare i docenti che dovessero trovarsi in queste dubbie circostanze?

gugu ha scritto:E' corretto che una scuola chieda a tutto il personale, ogni mattina, di firmare un foglio dove si dichiara di non avere sintomi influenzali, di non essere in quarantena ma, soprattutto, di non avere avuto contatti con positivi negli ultimi 14 giorni?

E' una di quelle dichiarazioni indegne ed indecorose che contiene la frase
"di non essere stato a contatto con persone positive al Covid-19, per quanto di loro conoscenza, negli ultimi 14 giorni" ?

Loro chi ? Loro le persone positive ? Noi dobbiamo dichiarare che LORO non erano a conoscenza ? E che ne sappiamo ? Magari lo sapevano e non ce l'hanno detto.

Forse quel loro dovrebbe essere cambiato con un "MIA" ?

Un deficiente ha scritto quell'autodichiarazione l'anno scorso (prima della maturità) ed altri burocrati da 4 soldi l'hanno copiata e riproposta in continuazione, senza leggerla o peggio senza capirla.

Ti stupisce che oggi un imbecille della stessa forza non si sia posto il problema dei 14/7-10 giorni ?

Nella migliore delle ipotesi avevano già stampato millantamila fogli ed ora non vogliono sprecarli confidando che tutti firmino senza leggere e che quei fogli finiranno ammassati in un angolo per poi essere buttati senza che nessuno li abbia mai cagati neanche di striscio.

E poi ci si lamenta se Greta ha sempre l'espressione corrucciata

gugu ha scritto:
Come si devono comportare i docenti che dovessero trovarsi in queste dubbie circostanze?

Cosa farei io? Barrerei quel 14 e ci scriverei sopra il numero corretto. Se vuoi essere più formale usi la penna rossa e fai la tua sigla vicino alla correzione. Si faceva così per correggere anche nei documenti degli esami di stato, quando era scritto tutto a mano e non si poteva cancellare.
L'anno scorso, alle elezioni dei genitori nei consigli di classe, una mamma ha detto che non poteva firmare il modulo in quanto infermiera nel reparto COVID dell'ospedale. Il preside è rimasto un attimo spiazzato perché non se l'aspettava, io invece me lo aspettavo perché abbiamo un ospedale COVID medio-grande vicino a scuola, allora ho detto: "Nessun problema", ho barrato quella voce, aggiunto una nota in fondo pagina, la signora ha firmato. Poi anche il preside mi ha ringraziato per aver preso in mano la situazione.

@melia ha scritto:

gugu ha scritto:
Come si devono comportare i docenti che dovessero trovarsi in queste dubbie circostanze?

Cosa farei io? Barrerei quel 14 e ci scriverei sopra il numero corretto. Se vuoi essere più formale usi la penna rossa e fai la tua sigla vicino alla correzione. Si faceva così per correggere anche nei documenti degli esami di stato, quando era scritto tutto a mano e non si poteva cancellare.
L'anno scorso, alle elezioni dei genitori nei consigli di classe, una mamma ha detto che non poteva firmare il modulo in quanto infermiera nel reparto COVID dell'ospedale. Il preside è rimasto un attimo spiazzato perché non se l'aspettava, io invece me lo aspettavo perché abbiamo un ospedale COVID medio-grande vicino a scuola, allora ho detto: "Nessun problema", ho barrato quella voce, aggiunto una nota in fondo pagina, la signora ha firmato. Poi anche il preside mi ha ringraziato per aver preso in mano la situazione.

Questa tua iniziativa ha risolto il problema dell'infermiera che non ha firmato il falso ma ha aggravato il problema del DS che sostanzialmente ha superato la legge che afferma "le persone rischiose devono cautelativamente stare fuori dalla scuola" sostituendolo con "le persone rischiose devono cautelativamente stare fuori dalla scuola a meno che il rischio non sia dovuto ad un nobile motivo"

La legge è sbagliata e costringe ad interpretazioni fantasiose; per fortuna quel modulo vale meno della carta igienica (perchè non è morbido) ed eluderne l'importanza non causa alcun danno.

affermazioni : >

mie note

> firmare un foglio

e' sempre una bella cosa

> dove si dichiara di non avere sintomi influenzali

adesso anche la normale influenza
e' diventata una trappola mortale sempre ?

ci vorrebbe l'elenco ottimo

< non presentare ora nessun sintomo come
febbre, tosse, difficolta' respiratorie, dolori muscolari (? ? ?),
mal di gola o difficolta’ a percepire profumi ed odori (^_^) >

(notare la < o > sbagliata al posto della < e >)

(ovviamente la doppia negazione
non e' una affermazione bensi' un rafforzamento
(ci mancherebbe) della negazione)

https://www.asticlinic.it/wp-content/uploads/2020/05/STATO-DI-SALUTE-COVID-19.pdf

il problema e' che gli stati di salute
non potrebbero (in un paese serio) essere autocertificati

https://www.procura.milano.giustizia.it/autocertificazione.html

> di non essere in quarantena

questa e' l'unica sensata

> soprattutto,
di non avere avuto contatti con positivi negli ultimi 14 giorni

n giorni sarebbe meglio

con n variabile
a seconda di come tira il vento ai piani alti di roma

poi non ho mai capito
l'assenza del valore di quanto uno e' positivo

cioe' tra avere sul conto corrente
+ 1 eurino e + 1 milione di eurini c'e' un poco di scarto

(253)

gugu ha scritto:E' corretto che una scuola chieda a tutto il personale, ogni mattina, di firmare un foglio dove si dichiara di non avere sintomi influenzali, di non essere in quarantena ma, soprattutto, di non avere avuto contatti con positivi negli ultimi 14 giorni?

Questa dichiarazione si scontra palesemente con l'attuale riduzione della quarantena (7-10 giorni) nonché con quei casi in cui il docente non viene considerato contatto stretto in caso di studente positivo ma deve comunque sottoporsi al tampone (vedi protocollo di Regione Lombardia ad esempio).

Come si devono comportare i docenti che dovessero trovarsi in queste dubbie circostanze?

secondo me sono due cose diverse.

una cosa è la quarantena (nel modulo non è specificato di quanti giorni)
altro il contatto, per il quale rimane il limite dei 14 giorni come periodo considerato massimo di incubazione del virus

Non vedo neanche il contrasto con il protocollo.
Se il docente non sa di aver avuto contatti con positivi sottoscrive altrimenti sottoscrive l'iter seguito da protocollo.

stringiamciacoorte ha scritto:
Questa tua iniziativa ha risolto il problema dell'infermiera che non ha firmato il falso ma ha aggravato il problema del DS che sostanzialmente ha superato la legge che afferma "le persone rischiose devono cautelativamente stare fuori dalla scuola" ...

Hai ragione, non ho detto che nella nota c'era scritto che la signora aveva fatto il tampone, negativo ovviamente, il giorno prima.