Prova pratica: modalità di valutazione

Ho chiesto a vari colleghi ma non ho ottenuto risposte certe.

Secondo voi, le prove pratiche di laboratorio che confluiscono come valutazione nello scrutinio devono essere per forza scritte (relazione)? Oppure è possibile richiedere di svolgere un certo compito pratico senza relazione a cui assistere ed assegnare un voto?

Inoltre, altro scenario. Supponiamo di far svolgere un lavoro ad uno studente al pc (sempre relativo ad una verifica pratica): questo lavoro deve essere stampato, valutato con voto e giudizio, o è possibile direttamente registrare il voto guardando semplicemente a schermo il lavoro svolto dallo studente?

Grazie.

Capisco i dubbi. Finché si tratta di una prova pratica che produce un qualsiasi elaborato (come un disegno per fare l'esempio delle mie discipline) è più semplice dimostrare la corispondenza della valutazione al compito richiesto.

I riferimenti migliori potrebbero fornirli i colleghi di scienze motorie, di musica (dove prevista) o di altre tipologie di laboratori, ovviamente.

In ogni caso consiglio di predisporre una buona scheda/griglia di osservazione/valutazione. In modo da avere, per ogni singolo, dei parametri di riferimento da conservare e dai quali far scaturire il voto da attribuire. Rendi partecipi i ragazzi di questo metodo di valutazione, rendendo chiari i descrittori che userai mentre li osservi.

Che differenza c'è con un voto orale?

Infatti poche. Nella interrogazione teoricamente il resto della classe segue l'esposizione. Nei laboratori non sempre il singolo riesce a capire cosa hanno prodotto anche gli altri, dipende dalla specifica attività, dal tipo di labortorio, dalle postazioni e dagli strumenti disponibli.
In questo senso è sempre bene, a fine lavori, soffermarsi per un confronto pre-valutazione e invitare anche i ragazzi ad una breve autovalutazione.

Ah, se prodotto al PC, senza stampare subito penso sia bene salvare il file di ognuno con Nome_Cognome, o almeno una schermata. Non sono da consegnare ma è bene conservare per un po' anche questi riferimenti.
Io facevo così in laboratorio Autocad.

Non ci sono riferimenti normativi? Un voto messo nel mdo da me descritto è contestabile?

lucetta10 ha scritto:Che differenza c'è con un voto orale?

Appunto, l'ITP è un docente a tutti gli effetti e valuta come qualsiasi altro docente, anche con un orale.

L'unica differenza è il voto in pagella che essendo unico per la materia teorica e quella pratica deve essere frutto di un accordo; solitamente l'accordo si trova senza problemi, ma appunto a partire da voti già assegnati dall'ITP in assoluta autonomia.

pratico non e' orale
evidentemente chi pone questa domanda
non ha le idee chiare

detto questo
se la prova e' svolta al PC
conviene sempre strutturarla come file
salvabile e al limite stampabile

poi possono esserci altri casi
si deve valutare caso per caso

una saldatura in meccanica,
un circuito elettronico funzionante in un certo modo
devono essere valutati opportunamente

e cosi' via

Pratica non è di certo esclusivamente di laboratorio… che file salviamo per la prova di educazione fisica?
Il punto è la necessità di depositare un verifica conservabile,  e questa necessità non esiste in questo caso… se qualcuno mi sa citare una norma che dica il contrario la ascolto volentieri, magari mi sbaglio

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Che differenza c'è con un voto orale?

Appunto, l'ITP è un docente a tutti gli effetti e valuta come qualsiasi altro docente, anche con un orale.
...

Il docente itp assegna un voto, su registro, indicato come pratico a differenza dello scritto e dell'orale assegnato dal docente teorico. La sua quindi è una tipologia di prova distinta da uno scritto ed un orale. Tipicamente una prova di laboratorio su cui redigere una relazione scritta.

franco71 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Che differenza c'è con un voto orale?

Appunto, l'ITP è un docente a tutti gli effetti e valuta come qualsiasi altro docente, anche con un orale.
...

Il docente itp assegna un voto, su registro, indicato come pratico a differenza dello scritto e dell'orale assegnato dal docente teorico. La sua quindi è una tipologia di prova distinta da uno scritto ed un orale. Tipicamente una prova di laboratorio su cui redigere una relazione scritta.

Scusate ma mi pare ovvio che non stessi chiedendo quale sia la differenza tra un voto orale e uno pratico, come altri hanno colto.
Non c’è differenza nella conservazione della prova. Se non ci si pone il problema della registrazione dell’interrogazione, perché porsi quello della documentazione della prova pratica?

un circuito elettronico una saldatura
un abito creato e realizzato al sistema moda (e cosi' via)
non sono la scuola di carta e delle parole

Nella mia risposta mi riferivo alle discipline tecnico-professionali delle superiori. Non so altre discipline come si regolano. Però non credo che per educazione fisica, ad esempio, sul registro elettronico risulti in maniera esplicita un voto pratico, ma un voto orale e non è previsto un docente itp o il docente di educazione fisica non è equiparato ad un itp. Quindi il suo voto orale può benissimo basarsi su un esercizio ginnico.

franco71 ha scritto:Nella mia risposta mi riferivo alle discipline tecnico-professionali delle superiori. Non so altre discipline come si regolano. Però non credo che per educazione fisica, ad esempio, sul registro elettronico risulti in maniera esplicita un voto pratico, ma un voto orale e non è previsto un docente itp o il docente di educazione fisica non è equiparato ad un itp. Quindi il suo voto orale può benissimo basarsi su un esercizio ginnico.

…e un voto pratico su una prova non conservabile ma sulla pratica di una abilità. O no?

Forse non ho capito il tuo punto. Lo studente esegue una prova pratica, che fornisce anche degli elementi (extra) di valutazione al docente, per esempio sulla manualità. Il voto pratico è chiaramente mediato da un atto scritto (la relazione) e che implicitamente contiene la prova eseguita (i dati e la coerenza di quei dati raccolti).

franco71 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Che differenza c'è con un voto orale?

Appunto, l'ITP è un docente a tutti gli effetti e valuta come qualsiasi altro docente, anche con un orale.
...

Il docente itp assegna un voto, su registro, indicato come pratico a differenza dello scritto e dell'orale assegnato dal docente teorico. La sua quindi è una tipologia di prova distinta da uno scritto ed un orale. Tipicamente una prova di laboratorio su cui redigere una relazione scritta.

Lui ha parlato di prova di laboratorio, solo svolta dal vivo e discussa verbalmente; non è un orale in senso stretto.

La relazione scritta è la forma più consueta ma non credo sia obbligatoria.

Uno studente monta un circuito elettronico davanti all'ITP e lo fa funzionare o mostra come sa usare determinate funzioni di Word o Excel. L'ITP mette un voto pratico basato sull'osservazione della pratica dello studente, ma senza "pezzo di carta".

Questa prassi è errata o no?

charman ha scritto:Uno studente monta un circuito elettronico davanti all'ITP e lo fa funzionare o mostra come sa usare determinate funzioni di Word o Excel. ...

Forse la mia visione è distorta dal fatto che sono abituato a collaborare con colleghi che chiedono la relazione e c'è una raccolta dati da elaborare o osservazioni sperimentali da ordinare. Sinceramente se uno studente deve montare un circuito o solo saper aprire dei programmi la valutazione può non richiedere una relazione scritta. Forse ci si può basare anche da come nei concorsi viene valutata la prova pratica, so di classi di concorso dove vanno in ogni caso "consegnati dei numeri", ci può stare allo stesso tempo che se si  deve far dimostrare il funzionamento di qualcosa può bastare una valutazione basata sull'osservazione e che forse è meno opinabile di una valutazione per le materie orali perchè, nell'esempio che hai riportato sopra, il circuito o funziona o non funziona.

charman ha scritto:Uno studente monta un circuito elettronico davanti all'ITP e lo fa funzionare o mostra come sa usare determinate funzioni di Word o Excel. L'ITP mette un voto pratico basato sull'osservazione della pratica dello studente, ma senza "pezzo di carta".

Questa prassi è errata o no?

Non è errata, in passato si faceva solo così.

Ma oggi si consiglia di documentare l'osservazione da cui scaturisce il voto.
In pratica puoi evitarti le relazioni da correggere ogni volta, e soprattutto evitarle ai ragazzi. Ma sarai TU allora a relazionare in breve, con metodo. Come ti dicevo prima l'ideale è una griglia ben strutturata, (che usi come riferimento) tramite la quale poi ricavi dei giudizi corrispondenti a valori numerici da 1 a n, per esempio relativi a: A. Corrispondenza al compito assegnato; B. Abilità nell'uso degli strumenti; C. Completezza e corretto funzionamento; ecc... Metti in colonna e fai la somma o la media secondo quanto stabilisce la stessa rubrica di osservazione/valutazione.

In sostanza sono le solite raccomandazioni date a TUTTI i docenti durante i nuovi corsi di formazione, in particolare nell'anno di ingresso in ruolo.
Quindi non so se stai ragionando da precario o meno, ma sappi che questo tipo di osservazione è fortemente raccomandata.
Andare "a braccio", nelle prove di laboratorio non è il massimo.
In uno stage o praticantato serio, quando si apprende lavorando già, è in questo modo che il supervisore osserva, valuta e relaziona ai capi responsabili.

Ok, ho capito: ma come si collega la griglia al particolare lavoro? Se qualcuno un domani volesse "controllare" quel voto, non avrebbe il riferimento da cui quella griglia è scaturita.

in pratica devi motivare bene il voto, lo devi grigliare

charman ha scritto:Ok, ho capito: ma come si collega la griglia al particolare lavoro? Se qualcuno un domani volesse "controllare" quel voto, non avrebbe il riferimento da cui quella griglia è scaturita.

https://www.usrlazio.it/_file/documenti/concorso_docenti_2016/griglie_di_valutazione/B17_griglia_di_valutazione_prova_pratica.pdf

http://www.istruzione.lombardia.gov.it/wp-content/uploads/2016/06/Griglia-valutazione-Prova-Pratica-B15.pdf

charman ha scritto:Ok, ho capito: ma come si collega la griglia al particolare lavoro? Se qualcuno un domani volesse "controllare" quel voto, non avrebbe il riferimento da cui quella griglia è scaturita.

Sarai tu stesso a prepararla, adattando indicatori e descrittori alle tue prove. Solitamente ogni dipartimento ne condivide almeno una di base. Altrimenti online ci sono vari esempi di rubriche di valutazione che puoi rimodulare secondo le tue esigenze.
Un lavoro che fai una volta e che poi ti facilita il resto, con la possibilità di ri-adattarla alle varie attività.
La condividi con i ragazzi prima delle attività del corso e la carichi sul registro elettronico.

lucetta10 ha scritto:in pratica devi motivare bene il voto, lo devi grigliare

Esatto, era la battuta più gettonata durante la formazione. Se non grigli non sa di niente.

C'era anche il lavoro specifico con ipotesi di casi problematici... che io definivo farcito ai frutti di bes.

Sì, ma poi bisogna conservare sia griglia che prova effettuata?

come si faceva con le prove di esame