Assenza in lab, docente teorico o itp

Promemoria primo messaggio :

Non avendo avuto risposte in "Ferie, assenze ...", riposto qui, dato che la sezione Riforme è un porto franco dove capita e capitano di tutto/i.

Nelle discipline dove è prevista la compresenza, cosa comporta per l'attività di laboratorio l'assenza del docente itp o di quello teorico, può essere svolta solo in presenza di uno dei due? Mi interessava soprattutto il caso in cui è assente il docente teorico, può il docente itp svolgere l' ora (o le ore) in laboratorio in piena autonomia o la normativa prevede la presenza obbligatoria di tutte e due le figure e di quella dell'assistente tecnico? Esistono in materia dei riferimenti normativi nazionali o le scuole possono adottare regolamenti propri? Grazie.

Evidentemente, come ho scritto in un precedente post, aveva un diploma che gli ha consentito l'accesso alla B016. Ci saranno stati i controlli del caso sul possesso del titolo di accesso al concorso. Se qualcuno ha prove contrarie, denunci.

Oggi la problematica degli ITP è nel reclutamento ,il processo di trasformazione tecnologica e digitale che abbiamo avuto industria 4.0 ,non basta più per insegnare con il semplice diploma,(ne conosco alcuni che insegnano con diploma preso nei vari diplomifici privati).
ITP sta per istruttore tecnico pratico ,ma se il 95% degli ITP non ha lavorato nemmeno un giorno in azienda ,come può insegnare la pratica a scuola.
Le regole di ingaggio per gli ITP dovranno essere il diploma + aver lavorato almeno 5 anni in azienda,altrimenti sono solo degli stipendi regalati.

Il lavoro in azienda non c'entra niente, dal punto di vista normativo, con la formazione di un ITP. E' la scuola a dover fornire gli strumenti per affrontare questo percorso lavorativo nell'insegnamento non l'azienda. Pretendere una formazione aziendale per lavorare a scuola significherebbe abdicare dal proprio ruolo, da parte del sistema scolastico. C'è il percorso PCTO per creare connessioni con il mondo del lavoro.
Una proposta più sensata è quella che preveda, per diventare ITP, una formazione biennale post diploma, delle mini-lauree abilitanti in cui sia previsto anche un tirocinio più strutturato e serio nelle aziende.

franco71 ha scritto:Il lavoro in azienda non c'entra niente, dal punto di vista normativo, con la formazione di un ITP. E' la scuola a dover fornire gli strumenti per affrontare questo percorso lavorativo nell'insegnamento non l'azienda. Pretendere una formazione aziendale per lavorare a scuola significherebbe abdicare dal proprio ruolo, da parte del sistema scolastico. C'è il percorso PCTO per creare connessioni con il mondo del lavoro.
Una proposta più sensata è quella che preveda, per diventare ITP, una formazione biennale post diploma, delle mini-lauree abilitanti in cui sia previsto anche un tirocinio più strutturato e serio nelle aziende.

Potrebbe essere una soluzione,ma spiegami come un ITP di cucina all'alberghiero possa insegnare a cucinare se non ha mai lavorato e visto una cucina di albergo o di ristorante.Ma scherziamo sono degli stipendi facili che da lo Stato,tanto poi imparano con il percorso PCTO dove poi lo stesso ITP impara qualcosa.
Stesso discorso per gli altri insegnamenti pratici dei tecnici.

Willyx ha scritto:Nella mia scuola (itst) se è assente un docente, l'altro porta la classe in laboratorio e fa lezione da solo.
Per l'impreparazione degli itp (50%), se hai quello sbagliato semplicemente non gli fai fare lezione e fai direttamente tutto tu ( teorico). Soldi sprecati in buste paghe lo so...
Gli itp non adatti di solito hanno classi prime seconde e massimo terze

quindi anche gli insegnanti di lingue, matematica, diritto, etc che insegnano in classi prime sono inadatti....
quando leggo queste castronerie capisco perché i docenti non hanno la considerazione che meritano.... per fortuna sono pochi....

Zippo ha scritto:

franco71 ha scritto:Il lavoro in azienda non c'entra niente, dal punto di vista normativo, con la formazione di un ITP. E' la scuola a dover fornire gli strumenti per affrontare questo percorso lavorativo nell'insegnamento non l'azienda. Pretendere una formazione aziendale per lavorare a scuola significherebbe abdicare dal proprio ruolo, da parte del sistema scolastico. C'è il percorso PCTO per creare connessioni con il mondo del lavoro.
Una proposta più sensata è quella che preveda, per diventare ITP, una formazione biennale post diploma, delle mini-lauree abilitanti in cui sia previsto anche un tirocinio più strutturato e serio nelle aziende.

Potrebbe essere  una soluzione,ma spiegami come un ITP  di cucina all'alberghiero possa insegnare a cucinare  se non ha mai lavorato e visto una cucina di albergo o di ristorante.Ma scherziamo sono degli stipendi facili che da lo Stato,tanto poi imparano con il percorso PCTO dove poi lo stesso ITP impara qualcosa.
Stesso discorso per gli altri insegnamenti pratici dei tecnici.

Bisogna prevedere dei tirocini seri in azienda, magari retribuiti nei periodi estivi. Chi certifica all'itp neodiplomato che lavora per tot anni in azienda? Daresti il potere alle aziende di decidere chi deve insegnare e chi no. E' necessario passare sempre attraverso la scuola.