Culpa in vigilando ...

Può un docente della scuola (poco importa se funzione strumentale e/o coordinatore di classe e/o collaboratore del DS, se il DS è in istituto ecc…) autorizzare alcuni alunni di una classe a partecipare ad altra attività didattica come progetti incontri con esperti ecc… (ovviamente precedentemente deliberati) utilizzando una comunicazione scritta e firmata di suo pugno e a suo nome? (ma attenzione: deliberati come attività da svolgere, non come numero di partecipanti/data/durata ecc…)

Le comunicazioni che riguardano queste attività devono essere circolari (e quindi ordini di servizio con tanto di protocollo e firma del DS) o possono essere semplici comunicazioni via WhatsApp/bacheca di argo e/o strumenti simili (mail ecc …), perché - in linea di massima – già deliberate?

Ma cosa più importante, se un insegnante autorizza ad uscire/preleva un ragazzo da una classe per farlo partecipare a dette attività o se tali "assenze" (attività fuori classe) vengono socializzate mediante i canali pocanzi esposti (mail, WA, messaggi in bacheca del RE) decade, dal collega in classe, l’onere della culpa in vigilando? (non trovo riferimenti normativi a sostegno di questa tesi).

In realtà quest’ultimo aspetto è l’unico che mi interessa.

Le attività aggiuntive sono facoltative e richieste dagli alunni (e quindi dalle famiglie se minorenni). È evidente che se non è stata richiesta non va fatta. Le misure organizzative per attuarle sono di competenza del DS o di persona da lui delegata. La comunicazione istituzionale avviene tramite circolare le quali possono essere anche veicolate col RE o via mail. Certamente WhatsApp non è uno strumento di comunicazione istituzionale. Se si tratta di attività organizzate in concomitanza con l'orario scolastico (cosa molto difficile), è opportuno annotare nel registro la mancanza in classe degli alunni coinvolti e il motivo della temporanea assenza

Parlo di attività svolte all'interno dell'istituto scolastico (tipo il Murales della pace, Open Day, incontro con l'esperto di turno, partecipazione al progetto "Salviamo l'ambiente-Green School" ecc ...) svolte tutte in concomitanza con l'orario scolastico.

Il (mio) problema sta proprio lì.

Dal momento che, di fatto, non c'è una circolare a sancire l'ordine di servizio che - per come la vedo io - permette all'allievo di spostarsi dalla classe per raggiungere il luogo dell'evento e al docente di "scrollarsi" il fardello della culpa in vigilando, mi chiedevo se il modus operando descritto sia lecito o meno ma soprattutto come il docente in classe debba/possa tutelarsi dalla culpa in vigilando.
Non credo che la mail sia il corretto veicolo per una formale comunicazione istituzionale, sia perché l'ordinamento non lo prevede, sia perché manca manca l'indispensabile requisito della presa visione.
Ad ogni modo, se si utilizzasse la mail, questa dovrebbe avere in allegato il file pdf recante il protocollo e digitalmente firmato dal DS ... e c'è differenza tra un pdf firmato digitalmente ed un pdf prodotto da salva come di Word ...
In ogni caso non c'è nessuna delle due: semplici mail inviate da colleghi incaricati del progetto (qualunque esso sia).

Il dubbio rimane: l'eventuale culpa in vigilando è mia che "permetto" all'allievo di allontanarsi (senza un ordine di servizio - a mio avviso - conforme) oppure del docente che - via mail - mi informa che l'alunno è "autorizzato" a partecipare all'evento?