Interessante riflessione su Analisi Logica, Democrazia, Ricolfi e Mastrocola

https://www.huffingtonpost.it/entry/se-non-si-conosce-lanalisi-logica-non-si-capiscono-democrazia-e-pandemia_it_61c836cae4b0bcd2194b1338

herman il lattoniere ha scritto:https://www.huffingtonpost.it/entry/se-non-si-conosce-lanalisi-logica-non-si-capiscono-democrazia-e-pandemia_it_61c836cae4b0bcd2194b1338

Un campionario di sciocchezze in libertà difficile da commentare. Tante idee, e ben confuse. Se voleva essere una lode all'analisi logica, ha fallito in pieno.

può darsi, ma mi sa che non l'hai letto davvero... cvd

Che l'accantonamento dell'analisi logica sia propria dei tempi della crisi della democrazia e dell'emergere del populismo è una teoria molto suggestiva.

L'analisi logica non è solo lo studio della correttezza sintattica ma anche un paradigma di organizzazione del pensiero, e soprattutto del pensiero complesso.

In un'epoca che ragiona per slogan e messaggi sempre rassicuranti (da "in via di prima acquisizione" della scuola primaria in poi) e che ha disabituato al pensiero divergente, è facile che il discorso complesso (e le situazioni complesse come quella che viviamo) non siano più accessibili a molti, che semplicemente non percepiscono qualcosa che sfugga a un sistema binario (che non a caso è quello dell'informatica, il nuovo paradigma culturale che si vorrebbe imporre anche alla scuola), ovvero l'esatto opposto dell'analisi logica!

lucetta10 ha scritto:... che semplicemente non percepiscono qualcosa che sfugga a un sistema binario (che non a caso è quello dell'informatica, il nuovo paradigma culturale che si vorrebbe imporre anche alla scuola), ovvero l'esatto opposto dell'analisi logica!

Non avventurarti in campi poco conosciuti. Analisi logica e informatica sono parenti stretti.

non so, la lingua scritta e parlata, almeno l'italiano, ha una sintassi molto più elastica di quella informatica.
Ma in generale la tesi dell'autore dell'articolo è semplice e condivisibile: se non si viene messi in grado di comprendere un testo, nella sua complessità e nelle sue sfumature, gli strumenti di comprensione del reale diventano estremamente poveri, con conseguenti problemi per la democrazia. Stiamo assistendo a una nuova forma di analfabetismo alla quale la scuola non riesce a porre rimedio, perché invece di porsi come un terreno "altro", di coltura e di cultura, insegue la società su un substrato che non le compete.
Anzi, per quanto mi riguarda l'analisi logica non è certo il problema principale: utilissima in un contesto in cui la lettura è praticata e incoraggiata sin dalla più tenera età, diventa un po' come l'arrampicata sul quadro svedese per l'alunno goffo e sovrappeso che ha come unica attività fisica quella del pollice su uno schermo... insomma forse andrebbero ristabilite delle priorità più chiare, anche nella scuola.

mac67 ha scritto:

lucetta10 ha scritto:... che semplicemente non percepiscono qualcosa che sfugga a un sistema binario (che non a caso è quello dell'informatica, il nuovo paradigma culturale che si vorrebbe imporre anche alla scuola), ovvero l'esatto opposto dell'analisi logica!

Non avventurarti in campi poco conosciuti. Analisi logica e informatica sono parenti stretti.

probabilmente nelle intenzioni dei creatori e dei padri nobili della disciplina, ma ormai l'informatica "di massa" e la digitalizzazione "per tutti" non è certo il pensiero computazionale dei programmatori, e la proposta dell'informatica è decisamente alternativa al pensiero complesso.

Ci sarà sicuramente un tema di banalizzazione dell'informatica, non ne dubito, ma la proposta che se ne fa è costantemente accompagnata da una richiesta di "semplificazione" (il termine che più ricorre se si tratta l'argomento), agevolazione, orizzonte ludico ecc. e il computer è ormai lo strumento "compensativo" per eccellenza.
Quello che qualche anno fa Asor Rosa definiva la "tecnologia ignorante"

herman il lattoniere ha scritto:non so, la lingua scritta e parlata, almeno l'italiano, ha una sintassi molto più elastica di quella informatica.
Ma in generale la tesi dell'autore dell'articolo è semplice e condivisibile: se non si viene messi in grado di comprendere un testo, nella sua complessità e nelle sue sfumature, gli strumenti di comprensione del reale diventano estremamente poveri, con conseguenti problemi per la democrazia. Stiamo assistendo a una nuova forma di analfabetismo alla quale la scuola non riesce a porre rimedio, perché invece di porsi come un terreno "altro", di coltura e di cultura, insegue la società su un substrato che non le compete.
Anzi, per quanto mi riguarda l'analisi logica non è certo il problema principale: utilissima in un contesto in cui la lettura è praticata e incoraggiata sin dalla più tenera età, diventa un po' come l'arrampicata sul quadro svedese per l'alunno goffo e sovrappeso che ha come unica attività fisica quella del pollice su uno schermo... insomma forse andrebbero ristabilite delle priorità più chiare, anche nella scuola.

non ci si può però fermare al solo versante "ricettivo".

Il reale sta diventando meno complesso perchè non si riescono nemmeno a "strutturare" messaggi complessi, si tende sempre più alla banalizzazione e, peggio, agli accoppiamenti arditi, perchè c'è continuamente bisogno di ricondurre i fenomeni nuovi a qualcosa di noto, anche se non c'entra niente. Basta guardare alcuni/tanti interventi del "nostro" felino, che è l'emblema di un certo "funzionamento": se in tivvù non usano la mascherina, perchè la devo usare io in classe? E allora il bar? e le foibe?

Per tornare alle incomprensioni riguardo al covid, guardate alla campagna informativa.
All'inizio la gente era "confusa" perchè ormai non si ammette più un pensiero che sia "in fieri", che cambi, che richieda adattamenti rispetto all'orizzonte noto. Chiedeva risposte univoche come quelle di google (dove molti si sono effettivamente "rifugiati"), perchè disinformazione coincide ormai con "mancanza di una informazione semplice e univoca" per cui non serva interpretare, tutt'al più si può dire "non ci credo perchè non è vero" in modo apodittico.
E allora si è passati al noto: i vip che si vaccinano e chiedono di imitarli... sintassi semplice, frasi nominali

I più blasonati detrattori del green pass, che siano novax o meno, sono gli eminenti filosofi capiscioni del web che ben conosciamo (Cacciari, Fusaro); volete dirmi che hanno studiato poca analisi logica ?

L'analisi logica per poter essere portata a termine richiede capacità intellettuali e dunque si tende ad individuare tra "la gente sveglia" e "chi sa fare l'analisi logica" due insiemi fortemente sovrapposti; questo non significa che l'analisi logica stimoli l'intelligenza nè che nella discussione da talk show si possa eseguire in tempo reale l'analisi logica sulle frasi pronunciate per poterne giudicare (ripeto in tempo reale) la correttezza.

Non sarà riportando in auge oggi lo studio dell'analisi logica (tra i bambini) che tra 15 anni avremo adulti più svegli; non sarà con l'analisi logica che renderemo superfluo in tempi rapidi l'obbligo vaccinale.

lucetta10 ha scritto:E allora si è passati al noto: i vip che si vaccinano e chiedono di imitarli... sintassi semplice, frasi nominali

Nutro lo stesso disprezzo per chi non si vaccina solo perchè non si vaccina Pinco Pallo e chi si vaccina solo perchè si vaccina Pillo Panco.

stringiamciacoorte ha scritto:I più blasonati detrattori del green pass, che siano novax o meno, sono gli eminenti filosofi capiscioni del web che ben conosciamo (Cacciari, Fusaro); volete dirmi che hanno studiato poca analisi logica ?

L'analisi logica per poter essere portata a termine richiede capacità intellettuali e dunque si tende ad individuare tra "la gente sveglia" e "chi sa fare l'analisi logica" due insiemi fortemente sovrapposti; questo non significa che l'analisi logica stimoli l'intelligenza nè che nella discussione da talk show si possa eseguire in tempo reale l'analisi logica sulle frasi pronunciate per poterne giudicare (ripeto in tempo reale) la correttezza.

Non sarà riportando in auge oggi lo studio dell'analisi logica (tra i bambini) che tra 15 anni avremo adulti più svegli; non sarà con l'analisi logica che renderemo superfluo in tempi rapidi l'obbligo vaccinale.

L'analisi logica è come il vaccino, non risolve tutto ma aiuta moltissimo.

baustelle ha scritto:L'analisi logica è come il vaccino, non risolve tutto ma aiuta moltissimo.

Ma se uno è contro l'analisi logia è un noanalogic ? Noanal per gli amici ?

stringiamciacoorte ha scritto:I più blasonati detrattori del green pass, che siano novax o meno, sono gli eminenti filosofi capiscioni del web che ben conosciamo (Cacciari, Fusaro); volete dirmi che hanno studiato poca analisi logica ?
...

Premesso che non metto nello stesso calderone Cacciari e Fusaro:
https://www.bufale.net/diego-fusaro-dimostra-involontariamente-lefficacia-dei-vaccini/
"Qui non basta un’analisi filosofica per capire quanto i vaccini stiano aiutando ad evitare morti ed ospedalizzazioni, è semplice matematica e forse per questo Diego Fusaro non ha ben compreso"

figurarsi se i "soliti" non tiravano fuori il vaccino, anche quando non necessario...e i soliti commenti sui filosofi...io non seguo né Cacciari né tantomeno Fusaro, eppure a volte ci si ritrova ad avere autonomamente delle medesime posizioni. Sapranno i soliti capirlo con la logica? ne dubito...

sempreconfusa1 ha scritto:figurarsi se i "soliti" non tiravano fuori il vaccino, anche quando non necessario...e i soliti commenti sui filosofi...io non seguo né Cacciari né tantomeno Fusaro, eppure a volte ci si ritrova ad avere autonomamente delle medesime posizioni. Sapranno i soliti capirlo con la logica? ne dubito...

Se hai letto l'articolo, vi è citato l'atteggiamento verso il covid; tirare in ballo i filosofi è doveroso se si vuol far credere che "l'analisi logica ci salverà"

stringiamciacoorte ha scritto:

sempreconfusa1 ha scritto:figurarsi se i "soliti" non tiravano fuori il vaccino, anche quando non necessario...e i soliti commenti sui filosofi...io non seguo né Cacciari né tantomeno Fusaro, eppure a volte ci si ritrova ad avere autonomamente delle medesime posizioni. Sapranno i soliti capirlo con la logica? ne dubito...

Se hai letto l'articolo, vi è citato l'atteggiamento verso il covid; tirare in ballo i filosofi è doveroso se si vuol far credere che "l'analisi logica ci salverà"

quale sarebbe il nesso tra filosofi e analisi logica? con la laurea in filosofia non si può neanche insegnare grammatica, ne sa di più un laureato in sfp, ce lo sapevi?

Non mi pare proprio che il senso sia che l'analisi logica ci salverà, piuttosto che per colpa della marginalizzazione dell'analisi logica nella formazione di base, molti adulti non colgono il senso di un articolo di media complessità...
e lo sanno tutti che ci salverà il coding

lucetta10 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

sempreconfusa1 ha scritto:figurarsi se i "soliti" non tiravano fuori il vaccino, anche quando non necessario...e i soliti commenti sui filosofi...io non seguo né Cacciari né tantomeno Fusaro, eppure a volte ci si ritrova ad avere autonomamente delle medesime posizioni. Sapranno i soliti capirlo con la logica? ne dubito...

Se hai letto l'articolo, vi è citato l'atteggiamento verso il covid; tirare in ballo i filosofi è doveroso se si vuol far credere che "l'analisi logica ci salverà"

quale sarebbe il nesso tra filosofi e analisi logica? con la laurea in filosofia non si può neanche insegnare grammatica, ne sa di più un laureato in sfp, ce lo sapevi?

Non mi pare proprio che il senso sia che l'analisi logica ci salverà, piuttosto che per colpa della marginalizzazione dell'analisi logica nella formazione di base, molti adulti non colgono il senso di un articolo di media complessità...
e lo sanno tutti che ci salverà il coding

Non me lo far cercare, o in quell'articolo o in interventi successivi qualcuno scrive che Draghi prende sagge decisioni anche perchè dai gesuiti ha fatto analisi logica; sticazzi ! Io ne ho fatta poca ! Sarà per quello che non so ragionare ... però ora che ci penso (non che ci ragiono) i filosofi sono umanisti, hanno fatto il classico, non come me che ho fatto il tecnico, li hanno sfondati di analisi logica ed in più, a loro dire, la filosofia insegna a ragionare; STRONZATE !
L'analisi logica non insegna a ragionare ma ad analizzare la struttura delle frasi, e la filosofia ... lasciamo stare, non fatemi sbroccare; sono sicuro che il Mein Kamph di Hitler fosse ineccepibile dal punto di vista dell'analisi logica e presentava la filosofia nazionalsocialista.

A volte la merda è concime, a volte è solo merda

Draghi non c'entra niente. Non bisogna essere esperti di analisi logica ma basta avere delle solite basi che tu, stringiamoci, probabilmente hai, come tutti quelli che hanno fatto le medie fino agli anni 80 . Senza quelle non si riescono a formulare o capire pensieri complessi, anche se da sole non bastano, bisogna avere anche un po' di sale in zucca.

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

sempreconfusa1 ha scritto:figurarsi se i "soliti" non tiravano fuori il vaccino, anche quando non necessario...e i soliti commenti sui filosofi...io non seguo né Cacciari né tantomeno Fusaro, eppure a volte ci si ritrova ad avere autonomamente delle medesime posizioni. Sapranno i soliti capirlo con la logica? ne dubito...

Se hai letto l'articolo, vi è citato l'atteggiamento verso il covid; tirare in ballo i filosofi è doveroso se si vuol far credere che "l'analisi logica ci salverà"

quale sarebbe il nesso tra filosofi e analisi logica? con la laurea in filosofia non si può neanche insegnare grammatica, ne sa di più un laureato in sfp, ce lo sapevi?

Non mi pare proprio che il senso sia che l'analisi logica ci salverà, piuttosto che per colpa della marginalizzazione dell'analisi logica nella formazione di base, molti adulti non colgono il senso di un articolo di media complessità...
e lo sanno tutti che ci salverà il coding

Non me lo far cercare, o in quell'articolo o in interventi successivi qualcuno scrive che Draghi prende sagge decisioni anche perchè dai gesuiti ha fatto analisi logica; sticazzi ! Io ne ho fatta poca ! Sarà per quello che non so ragionare ... però ora che ci penso (non che ci ragiono) i filosofi sono umanisti, hanno fatto il classico, non come me che ho fatto il tecnico, li hanno sfondati di analisi logica ed in più, a loro dire, la filosofia insegna a ragionare; STRONZATE !
L'analisi logica non insegna a ragionare ma ad analizzare la struttura delle frasi, e la filosofia ... lasciamo stare, non fatemi sbroccare; sono sicuro che il Mein Kamph di Hitler fosse ineccepibile dal punto di vista dell'analisi logica e presentava la filosofia nazionalsocialista.

A volte la merda è concime, a volte è solo merda

l'analisi logica si fa alle elementari, alle medie e in qualunque scuola superiore, tecnico compreso, perchè è grammatica di base e struttura più o meno tutto quello che si riesce a imparare a scuola, dall'interrogazione al chiedere di andare in bagno. Esiste perfino il metodo globale che insegna la lettoscrittura con la sintassi, e non è certo una stramberia degli ultimi anni.
Non è chiaro perchè tu sia partito lancia in resta per la solita noiosa tirata astiosa contro i saperi umanistici... consolati che nel mondo attuale vincono i saperi tecnici e l'umanità migliora a vista d'occhio!

Se poi pensi e dichiari di avere fatto poca analisi logica perchè sei un povero bambino dell'istituto tecnico che andava a scuola sotto la neve mentre quelli del classico gli sfrecciavano affianco in vespa tutti pettinati; converrai che la tua opinione su ciò a cui serve vale abbastanza poco, più o meno come se io mi mettessi a condurre una crociata convinta sull'inutilità della pallavolo.

Faccio solo notare che il ragionamento non è necessariamente ragionamento "buono" e votato a probi fini edificanti, come dimostra la tua tirata di cui sopra: posso blaterare di nazionalsocialismo o rivendicare l'inutilità di un sapere che mi vanto di non possedere, strutturando una sintassi decente oppure franta e puntellata di reticenze rancorose... ma dubito che possa danneggiare sapere che contrappuntare di reticenze rancorose e frasi frante un discorso insulso comunica ben poca saldezza di pensiero. E poco vale un finalino sentenzioso tra due punti fermi che magari si vorrebbe accompagnato dall'ovazione di chi legge o ascolta.

Il pensiero è verbale, me ne farei una ragione, chi struttura una sintassi meno complessa e possiede un vocabolario meno ampio, è più stupido. Quale che sia il campo in cui si applichi è condannato. Il buon Gramsci sosteneva che il congiuntivo (che si sa usare solo con una salda conoscenza della sintassi complessa) è la clava in mano ai padroni.
Ma il sospetto forte è che tu non abbia ben chiaro di cosa si stia parlando e immagini gli odiati liceali a memorizzare inebetiti tassonomie di complementi e volgerli magari (orrore!) in latino.

Se poi ti attrae tanto la possibilità di infilare anche la solita reprimenda contro i filosofi in questo discorsetto da Bertoldo, direi che l'applicazione dovrebbe essere piuttosto sul concetto di democrazia, ben filosofico, e sugli esiti attuali, che è l'altro punto di cui si discute

stringiamciacoorte ha scritto:

sempreconfusa1 ha scritto:figurarsi se i "soliti" non tiravano fuori il vaccino, anche quando non necessario...e i soliti commenti sui filosofi...io non seguo né Cacciari né tantomeno Fusaro, eppure a volte ci si ritrova ad avere autonomamente delle medesime posizioni. Sapranno i soliti capirlo con la logica? ne dubito...

Se hai letto l'articolo, vi è citato l'atteggiamento verso il covid; tirare in ballo i filosofi è doveroso se si vuol far credere che "l'analisi logica ci salverà"

Ah, vabbé. No, l'articolo non l'ho ancora letto, perché ci sono momenti in cui non riesco a visualizzare facilmente link o altre pagine senza che si blocchi tutto, oppure perché vado di fretta e ci ritorno in un secondo (o terzo) momento (però mi riferivo anche al link di franco).
That's all connessione

Ecco, e dopo averlo letto, penso più o meno la stessa cosa, anche se il problema è a monte, grazie alla portentosa metafora fatta dall'articolista.
Concordo con uno dei primi commenti: una interpretazione davvero molto discutibile, il passaggio dall'analisi dello stato della scuola attuale a quello sanitario come spinta alla vaccinazione, nonché alla apologia del draghi politico, salvatore della democrazia.
Una collana di cose che stanno poco insieme, ma molto in linea con la comunicazione governativa, niente sorprende.
Esempi in sintesi:

1) Come a dire che solo i non vaccinati studierebbero nella scuola progressista descritta, e non sanno interpretare la realtà, mentre invece i vaccinati studiano altrove (dalle suore, forse?mah).
E' vero che poi viene ricomposta la frattura quando parla di competenti e incompetenti che comunicano ormai nello stesso modo, ma quello che manca, in tanta "approfondita" analisi, è il ricordare che molta parte della comunità scientifica aveva anche altre idee sul fatto che il vaccino non fosse l'unica strada da privilegiare, ma quella parte è stata fortemente contrastata, emarginata e silenziata.
Ora però se ne parla di nuovo, anche se timidamente, essendo evidente a tutti che le dosi da somministrare si stanno moltiplicando e quindi pian piano ci si arriverà facendo finta che -da prima- non lo si poteva sapere...sarebbe bastato ascoltarsi di più, cosa che in una democrazia, generalmente, si fa.

2) Come a dire che draghi è lì per unire e sanare le divergenze; la mia lettura è diversa, tutti vogliono partecipare alla stangata ma nessuno vuole la responsabilità, per mantenere i voti (o quantomeno, per mantenerli il più possibile).
Per esempio, la riforma fiscale passata in silenzio, di cui parte importante è quella del catasto, o la transizione ecologica che, se da una parte sembra una speranza per il futuro, dall'altra è una porta spalancata per il nucleare, senza che i cittadini abbiano alcuna voce in capitolo, e possano esprimersi in merito.
Dobbiamo rinunciare alle fonti fossili perché inquinano? La versione ufficiale è quella ma, piuttosto, motivo altrettanto importante è che perché prima o poi finiscono e inoltre non si vuole più una certa dipendenza come fino ad ora abbiamo avuto, essendo fortemente legati alle importazioni.
Il risultato è che il nucleare verrà implementato e reso probabilemnte la prima fonte di energia con la "giustificazione" che non emette co2, però quanto a inquinamento diciamo che la transizione non è che ci lascia granché soddisfatti...

3) La comunicazione univoca non è rappresentativa di democrazia, quindi non capisco cosa voglia dire informarsi su google, come se fosse sinonimo di disinformazione a prescindere, se non il solito utilizzare il ritornello che vedrebbe tutti i contestatori come lettori acefali che non sanno fare alcun discernimento.

Se spostassimo ogni tanto il focus dal piano individuale a quello sociale e accantonassimo un attimo il tema dell'analisi logica ci accorgeremmo che il problema generale, ripreso anche dall'articolo, è quello di una diffusa incapacità di lettura.

Questo dato di fatto difficilmente contestabile non dipende tanto dalle propensioni individuali o dall'intelligenza o da un malinteso anticonformismo, ma dal modo in cui il mondo della rete crea e deforma le opinioni. Ci sono ormai decine di libri, saggi, articoli sulla questione che chiunque, volendo, può consultare e che hanno introdotto espressioni come "filter bubble", "echo-chamber", "bias cognitivo", "polarizzazione", "bait-click" e così via.

Così come la persona obesa di solito non è tale a causa di disfunzioni metaboliche né di una attitudine soggettiva da guardare con disprezzo, ma di una cattiva alimentazione di origine "culturale", legata all'invitante offerta e alla disponibilità di cibi di cattiva qualità a basso costo, e così come vengono creati in tenera età, soprattutto in famiglia, gli anticorpi contro la sovralimentazione (cura di sè, attività fisica, modelli, alimentazione variata), analogamente la responsabilità di una "sovrainformazione" di cattiva qualità non vanno cercate nel singolo individuo, ma nel modello culturale ed economico che sovrasta tutti noi.

In questo senso gli anticorpi contro la sovrainformazione si creano negli spazi ancora non del tutto sovrastati dal golem tecnologico: lo spazio fisico sperimentato attraverso il corpo, la famiglia, la scuola; si creano anche con pratiche e tecniche come quelle dell'analisi logica, ma soprattutto attraverso l'esercizio della lettura libera e non mediata dalle tecnologie che, per motivi principalmente economici, orientano le nostre scelte.

Trovo fuorviante citare ad esempi positivi o negativi le posizioni divergenti di personaggi di indubbio spessore culturale, come Cacciari o Agamben, che ben interpretano con tecniche sofistiche posizioni di dissenso e minoritarie che, in democrazia, non possono essere spente. Il problema non sono loro, ma i milioni di persone che in rete, grazie ai meccanismi di filtraggio selettivo delle informazioni, trovano solo conferme ai propri pregiudizi e assumono comportamenti nei fatti antisociali, in una sorta di stordimento che li porta anche a contestare le evidenze empiriche sotto gli occhi di tutti, non solo di ristrette comunità di esperti.

Il problema della comunicazione univoca è l'altra faccia della medaglia della sovrainformazione, e come quest'ultima ha come anticorpo l'esercizio della lettura libera e critica, possibilmente non mediata tecnologicamente, possibilmente sempre condita con l'ironia. Così come le voci di dissenso, anche l'informazione mainstream è spessissimo di cattiva qualità e assume i connotati della propaganda: basta constatare la quantità di narrazioni agiografiche su taluni personaggi considerati come salvifici e infallibili (ognuno interpreti come crede quel "taluni"). Ecco, basterebbe dotarsi di un pizzico di ironia e della volontà di guardare le cose da più punti di vista, compresi quelli diversi dal proprio, per uscire da schemi di pensiero apologetici o demonizzatori a senso unico. Leggere, leggere, leggere; anche quello che non piace.

simpatica vignetta che illustra il concetto

herman il lattoniere ha scritto:simpatica vignetta che illustra il concetto

Ci ho messo un po' a capire che "no DAD" significava "no papà" e non "no didattica a distanza". Bias cognitivo ?

herman il lattoniere ha scritto:

Ci sono ormai decine di libri, saggi, articoli sulla questione che chiunque, volendo, può consultare e che hanno introdotto espressioni come "filter bubble", "echo-chamber", "bias cognitivo", "polarizzazione", "bait-click" e così via.
(...)
modello culturale ed economico che sovrasta tutti noi.
(...)
In questo senso gli anticorpi contro la sovrainformazione si creano negli spazi ancora non del tutto sovrastati dal golem tecnologico: lo spazio fisico sperimentato attraverso il corpo, la famiglia, la scuola; si creano anche con pratiche e tecniche come quelle dell'analisi logica, ma soprattutto attraverso l'esercizio della lettura libera e non mediata dalle tecnologie che, per motivi principalmente economici, orientano le nostre scelte.
(...)
Il problema della comunicazione univoca è l'altra faccia della medaglia della sovrainformazione, e come quest'ultima ha come anticorpo l'esercizio della lettura libera e critica, possibilmente non mediata tecnologicamente, possibilmente sempre condita con l'ironia. Così come le voci di dissenso, anche l'informazione mainstream è spessissimo di cattiva qualità e assume i connotati della propaganda: basta constatare la quantità di narrazioni agiografiche su taluni personaggi considerati come salvifici e infallibili (ognuno interpreti come crede quel "taluni"). Ecco, basterebbe dotarsi di un pizzico di ironia e della volontà di guardare le cose da più punti di vista, compresi quelli diversi dal proprio, per uscire da schemi di pensiero apologetici o demonizzatori a senso unico. Leggere, leggere, leggere; anche quello che non piace.

Si dà il caso che sia proprio lo spazio fisico ad essere la vittima "illustre" di questo tempo pandemico; è proprio questa condizione di confino che ha convogliato abitudini collettive sempre più dipendenti dal virtuale: acquisti; intrattenimento; cultura e informazione. Dunque trovo difficile che tali abitudini vengano abbandonate nel futuro immediato.
Poi se vogliamo anche il "Grande Reset"  è un libro, eppure quel che contiene viene spesso definito come bufala, solo perché alcuni che ne conoscono bene il contenuto ne parlano anche sul web.
Sono d'accordo sulle problematiche esposte, ma non arriverei a generalizzare: se attraverso internet vengo a conoscenza della tale sentenza, della tale ricerca scientifica che contesta dati ufficiali, oppure semplicemente di una circolare ministeriale che dice che i test salivari sono utili per il tracciamento, ma poi nella realtà te li fa pagare una settantina di euro, non è che mi sto formando sulla base di opinioni deformate, distorte dal sistema.

Ci sono poi quelli che leggono le pietre...dei marciapiedi. Lettura migliore? Non credo.
Quanto poi alla scuola... alla famiglia, etc, giova ricordare che se non ci si vaccina non si può più varcare la soglia, oramai. Questo è un fatto.