Monte ore di assenza I Quadrimestre: superata la soglia del 25%

Salve a tutti. Nel consiglio di una classe seconda media, alcuni colleghi si stanno allarmando perché almeno un terzo della classe ( 8 alunni) hanno maturato assenze , nel I Quadrimestre, che o si avvicinano o hanno superato il 25% del monte orario di diverse discipline (da 2 a 4 materie). Sono assenze maturate dalla paura, comprensibile, delle famiglie che i figli possano contagiarsi ( nonostante , ad ora, non abbiamo mai avuto cluster e tutti i positivi si sono contagiati per attività al di fuori della scuola). La deroga è pensata per quelle assenze dove vi siano comprovate motivazioni di salute ( ricoveri, attestata situazione di fragilità per patologie etc). I ragazzi e le ragazze in questione non hanno alcuna certificazione ( la classica 'motivi familiari'). C'è rischio che l'anno scolastico, ossia la promozione , possa essere compromesso?

Il monte ore per la validità dell'anno scolastico si calcola globalmente, non per singole discipline

Gianfranco ha scritto:Il monte ore per la validità dell'anno scolastico si calcola globalmente, non per singole discipline

No, il monte ore deve tenere presente anche il tetto massimo per ogni singola disciplina. Se, ad esempio, nel monte ore delle discipline che hanno 1 ora a settimana, si raggiunge il 25% di assenza, c'è il rischio. Devono essere soddisfatte entrambe le condizioni : non sforamento del 25% del monte ore totali e del monte ore di ogni singola disciplina. Parlo con cognizione di causa in quanto, qualche anno fa, ci fu il caso di un alunno che aveva raggiunto il 30% di assenza ( ma a marzo) in una disciplina che aveva un monte orario di 33 e venne bocciato . Il problema è stato sollevato ora perchè , in un contesto così particolare, come quello pandemico , le motivazioni familiari potrebbero avere una loro fondatezza.

La norma di riferimento è l'art. 5 del D.Lgs. 62/2017. Qualsiasi tipo di deroga può essere definita solo dal collegio dei docenti. Chiaramente la deroga non può essere più restrittiva rispetto al dettato normativo

Ma appunto... In piena pandemia cosa vuoi che valgano le normali regole riguardanti le assenze? Non mi porrei proprio il probelma se non in casi di totale assenza scolastica.

Gianfranco ha scritto:La norma di riferimento è l'art. 5 del D.Lgs. 62/2017. Qualsiasi tipo di deroga può essere definita solo dal collegio dei docenti. Chiaramente la deroga non può essere più restrittiva rispetto al dettato normativo

Nell'Istituto in questione, il regolamento, relativo alla frequenza, esplicitamente dichiara l'obbligatorietà del 25% , del totale e del monte ore delle discipline ( questo , probabilmente, perchè si erano registrate situazioni 'anomale', con molte ore di assenza, per cui alcune discipline erano considerate , erroneamente, di minore importanza ). Come deterrente 'ha funzionato' fino alla pandemia. Non è stato, però, contemplato nessun tipo di 'giustificazione' per le famiglie, se non quella di scegliere l'opzione dell'homeschooling, ma da inizio anno e non 'a proprio piacimento'.

Il limite massimo di assenze è definito dalla norma e riguarda il monte ore totale (art. 5: rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attivita' oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe). Il collegio può solo alzarlo definendo i casi particolari per cui si può derogare e la modalità con cui documentare i relativi casi. Qualunque altra delibera contraria alla norma viene esposta facilmente all'intervento del giudice amministrativo, ove il suo intervento dovesse essere richiesto dalle famiglie

Cozza ha scritto:Ma appunto... In piena pandemia cosa vuoi che valgano le normali regole riguardanti le assenze? Non mi porrei proprio il probelma se non in casi di totale assenza scolastica.

Piena pandemia?
Ma dove ma quando  
Petdonami,ma grazie a colleghi come te che al solo sentir la parola " positivo" o " covid" giustificano qualsiasi assenza degli studenti, siamo arrivati al punto che questi ci marciano allegramente.
Referente covid: NON SIAMO OVVIAMENTE IN GRADO DI  VERIFICARE AL 100% TUTTE LE DICHIARAZIONI DEI RAGAZZI CIRCA IL LORO STATO, IL LORO ESSERE CONTATTI STRETTI O SITUAZIONI AMBIGUE
..e purtroppo anche alcuni colleghi ( e maestre elementari!)
Eeehhh il covid.... il periodo difficile , vorrai mica chiedere perché luigino non viene a scuola da 10 giorni? O viene un giorno si e 3 no? Mi ha detto che ha un nonno ( probabilmente immaginario) in intensa terapia , lasciamolo stare povera stella
( poi puta caso pubblica su instagram storie
dove lo si  vede a spasso allegramente con amici e a fare festini a casa di questo e quello, come già riferitomi dai compagni in un paio di casi)
Ma nooooo cosa vai a pensare...povero cucciolo travolto dalla pandemia, poverino soffre per la nonna morta di covid ( o, piu realisticamente, nel 1992 prima che lui nascesse...)

Concordo con gatto sull'incipit: tutti gli esperti che fino ad ora venivano presi come punto di riferimento si stanno esprimendo in tal senso, e cioè che la pandemia si sta trasformando in condizione endemica. TUTTI. In Italia come all'estero.

I numeri "gonfiati" dei bollettini servono per ingannare, impaurire e ottenere il risultato di far vaccinare anche quelli (o buona parte di) che non lo vorrebbero fare, e per incidere sulla opinione pubblica, in modo tale che si crei una frattura maggiore tra vaccinati e non, e che i primi siano messi in condizione di accusare i non vaccinati per quei numeri così alti (se proprio non si vuole ammettere che il ricovero per covid viene sovvenzionato in misura diversa da quello ordinario, e quindi lo stesso ospedale ha interesse a farlo).
Questa è la mia interpretazione sui numeri, e non solo la mia, ma sulla situazione di endemia sono tutti concordi, tra esperti.

Chiaramente non si possono escludere varianti future più pericolose, così come nuove pandemie (ce lo ricorda ancora una volta Bill Gates, di nuovo!) ma, allo stato attuale, è quello che si sente dire da moltissimi medici (non certo da Speranza e i suoi), a cominciare dai più noti.

Per i vaccinati stanno pensando di alleggerire la stretta, e così per la normativa e protocolli scolastici, che hanno raggiunto livelli di aberrazione totale.

Non mi metto certo a investigare sul perché è sul percome. Ma se in una classe ho 12 assenti e nove certificati di positività da farmacia, un ricovero in ospedale e una dichiarazione, quella sì sulla fiducia, di un tampone casalingo di perdurata positività... Io li considero tutti assenti per covid, anche quell'unica assente perché la sorella è positiva e lei, pur con le tre dosi, è rimasta a casa per precauzione per scelta della famiglia.
Mi stanno arrivando meno mail da parte della referente covid. Confermo quindi l'impressione generale dei numeri che sono in calo... Ma, almeno da me, sono ancora tanti i ragazzini a casa (e se i secchioni mandano mail avvertendo di non essere in grado di fare dad da casa perché con la febbre a 39,5 rimangono a letto a dormire...io gli credo). Che ci sia chi ci marcia è possibilissimo. Come ci avrebbe marciato prima limitandosi a mal di stomaco, mal di testa ecc...

Junio78 ha scritto:

Cozza ha scritto:Ma appunto... In piena pandemia cosa vuoi che valgano le normali regole riguardanti le assenze? Non mi porrei proprio il probelma se non in casi di totale assenza scolastica.

Piena pandemia?
Ma dove ma quando  
Petdonami,ma grazie a colleghi come te che al solo sentir la parola " positivo" o " covid" giustificano qualsiasi assenza degli studenti, siamo arrivati al punto che questi ci marciano allegramente.
Referente covid: NON SIAMO OVVIAMENTE IN GRADO DI  VERIFICARE AL 100% TUTTE LE DICHIARAZIONI DEI RAGAZZI CIRCA IL LORO STATO, IL LORO ESSERE CONTATTI STRETTI O SITUAZIONI AMBIGUE
..e purtroppo anche alcuni colleghi ( e maestre elementari!)
Eeehhh il covid.... il periodo difficile , vorrai mica chiedere perché luigino non viene a scuola da 10 giorni? O viene un giorno si e 3 no? Mi ha detto che ha un nonno ( probabilmente immaginario) in intensa terapia , lasciamolo stare povera stella
( poi puta caso pubblica su instagram storie
dove lo si  vede a spasso allegramente con amici e a fare festini a casa di questo e quello, come già riferitomi dai compagni in un paio di casi)
Ma nooooo cosa vai a pensare...povero cucciolo travolto dalla pandemia,  poverino soffre per la nonna morta di covid ( o, piu realisticamente, nel 1992 prima che lui nascesse...)