articolo [l'assistente tecnico itinerante]

https://www.orizzontescuola.it/lassistente-tecnico-itinerante-un-tecnico-che-turna-su-una-scuola-diversa-ogni-giorno-turi-uil-scuola-tutto-questo-in-barba-a-ogni-contratto/

Articolo interessante ma si sarebbero dovuti svegliare quando la figura è stata introdotta con queste modalità, no dopo. Viene un po' da ridere amaramente perché i sindacati hanno appoggiato questa cosa assurda. Non vedo l'ora che finisca quest'anno per tornare (spero) a fare il mio normale lavoro in qualche istituto superiore.

Dal punto di vista sindacale, e da quello dei tanti aspiranti al lavoro, la cosa importante era istituire questi (tanti) posti di lavoro.
Il resto è sacrosanto, ma da affrontare in seconda battuta rispetto al garantire uno stipendio a tanta gente ed un minimo di assistenza agli IC, che con la DAD erano praticamente “in braghe di tela”.
Adesso è il momento giusto per affrontare il problema dell’organizzazione e gestione di questo lavoro.

Lo posso capire certo. Non sputo nel piatto dove mangio perché sono entrato di ruolo quest'anno grazie a questi posti in più (sarei entrato sicuramente a prescindere nel giro di un paio d'anni ma meglio prima che dopo), però è davvero un lavoro senza senso a tratti. La speranza è che di anno in anno si migliori qualcosa (se il sistema è questo almeno un rimborso spese andrebbe previsto ad esempio).

[quote="Claudio32"]Lo posso capire certo. Non sputo nel piatto dove mangio perché sono entrato di ruolo quest'anno grazie a questi posti in più (sarei entrato sicuramente a prescindere nel giro di un paio d'anni ma meglio prima che dopo), però è davvero un lavoro senza senso a tratti. La speranza è che di anno in anno si migliori qualcosa (se il sistema è questo almeno un rimborso spese andrebbe previsto ad esempio).[/quote]
Se il detto mal comune mezzo gaudio può renderti meno triste per quello che stai passando.
Il C.S. che finisce in una CPIA (centri territoriali) succede questo, fai domanda su un codice univoco in una determinata città, ma che è comunque alle dipendenze di un ente centrale. In qualsiasi momento (in barba ai sindacati e ai contratti) ti chiede di sopperire alla mancanza di personale andando nella sede centrale. Stiamo parlando di una distanza di 50 km, e con il caro benzina e mezzi pubblici potete immaginare.
La risposta non cercarla nei sindacati ma dentro di te...!

Claudio32 ha scritto:Lo posso capire certo. Non sputo nel piatto dove mangio perché sono entrato di ruolo quest'anno grazie a questi posti in più (sarei entrato sicuramente a prescindere nel giro di un paio d'anni ma meglio prima che dopo), però è davvero un lavoro senza senso a tratti. La speranza è che di anno in anno si migliori qualcosa (se il sistema è questo almeno un rimborso spese andrebbe previsto ad esempio).

Quello dovrebbe essere il minimo! Visto lo stipendio astronomico non è concepibile che un dipendente viaggi a destra ed a manca a proprie spese!
Oltre a ciò però andrebbe organizzata una gestione di rete da remoto, che possa ridurre al minimo la necessità di spostamento, parlo quindi di investimenti strutturali, perché al momento gli IC, se va bene, vanno a carburo come durante la guerra.

Sfigato l'AT itinerante ma il 90% dei suoi colleghi si gratta le palle.Un po do pazienza e sacrificio poi si trasferirà e anche lui farà parte del 90% di un grande ammortizzatore sociale ,la scuola

Ancora più assurda questa situazione dei collaboratori. Io il massimo che ho potuto fare è stato mettere solo Istituti Superiori nella domanda di mobilità e speriamo bene

[quote="zippo"]Sfigato l'AT itinerante ma il 90% dei suoi colleghi si gratta le palle.Un po do pazienza e sacrificio poi si trasferirà e anche lui farà parte del 90% di un grande ammortizzatore sociale ,la scuola[/quote]
Tra i tanti ammortizzatori sociali, almeno chi va a scuola si deve alzare la mattina, spessissimo prendere un mezzo pubblico dopo aver pagato abbonamento, fare 36 ore di presenza e stare alla mercè di facili battute degli astanti.
E comunque, fare 40 km per andare in un altra scuola a spese proprie non è giustificato assolutamente, e se la norma non prevede un rimborso non vedo perchè uno non debba lottare per vedersi garantire un diritto solo in virtù di un facile pensare esterno.

G1970Luisa ha scritto:

zippo ha scritto:Sfigato l'AT itinerante ma il 90% dei suoi colleghi si gratta le palle.Un po do pazienza e sacrificio poi si trasferirà e anche lui farà parte del 90% di un grande ammortizzatore sociale ,la scuola

Tra i tanti ammortizzatori sociali, almeno chi va a scuola si deve alzare la mattina, spessissimo prendere un mezzo pubblico dopo aver pagato abbonamento, fare 36 ore di presenza e stare alla mercè di facili battute degli astanti.
E comunque, fare 40 km per andare in un altra scuola a spese proprie non è giustificato assolutamente, e se la norma non prevede un rimborso non vedo perchè uno non debba lottare per vedersi garantire un diritto solo in virtù di un facile pensare esterno.

meno stancante il top degli ammortizzatori sociali il reddito di cittadinanza è a zero kilometri

G1970Luisa ha scritto:

Claudio32 ha scritto:Lo posso capire certo. Non sputo nel piatto dove mangio perché sono entrato di ruolo quest'anno grazie a questi posti in più (sarei entrato sicuramente a prescindere nel giro di un paio d'anni ma meglio prima che dopo), però è davvero un lavoro senza senso a tratti. La speranza è che di anno in anno si migliori qualcosa (se il sistema è questo almeno un rimborso spese andrebbe previsto ad esempio).

Se il detto mal comune mezzo gaudio può renderti meno triste per quello che stai passando.
Il C.S. che finisce in una CPIA (centri territoriali) succede questo, fai domanda su un codice univoco in una determinata città, ma che è comunque alle dipendenze di un ente centrale. In qualsiasi momento (in barba ai sindacati e ai contratti) ti chiede di sopperire alla mancanza di personale andando nella sede centrale. Stiamo parlando di una distanza di 50 km, e con il caro benzina e mezzi pubblici potete immaginare.
La risposta non cercarla nei sindacati ma dentro di te...!

E' diverso, il CPIA è un istituto con diversi plessi, mentre il tecnico ha diversi istituti e decine di plessi in teoria. in pratica non deve assolutamente andare negli altri istituti visto che il contratto non lo prevede