maternità e superamento dell'anno di prova

Ciao. Avrei bisogno di sapere se è possibile superare l'anno di prova in gravidanza, con la data presunta del parto stimata l' 8 aprile.
Grazie mille a chi potrà aiutarmi.

se non arrivi ai 180 gg , l'anno non è valido

Sì, ma ho dei dubbi sul conteggio dei giorni, o quanto meno vorrei una conferma.
Considerato un servizio normale su 5 giorni la settimana, contando domeniche, giorno libero, vacanze per intero, i giorni dal 1 settembre all'inizio delle attività, ecc..., sarebbe corretto affermare che dal 1 settembre ai primi di febbraio possono essere maturati ( a meno di malattie o assenze non contemplate) 6 mesi di servizio, ovvero i 180 giorni richiesti?
Se poi dall'8 febbraio iniziasse il periodo di congedo obbligatorio e il primo mese dello stesso entrasse nel conteggio, sarebbe anche possibile assentarsi (es. per malattia o per astensione anticipata) fino a circa un mese durante il periodo (1 settembre - inizio febbraio) precedente, vedendo poi gli stessi giorni "recuperati" nel primo mese di obbligatoria.
Sbaglio qualcosa in questo ragionamento?
Grazie ancora.

Chiedo scusa, devo rettificare quanto detto.
I sei mesi sarebbero maturati ai primi di marzo, NON ai primi di febbraio.
Quindi nessuna possibile assenza per malattia per tutti i primi 7 mesi di gravidanza.
Mi sembra improbabile riuscirci....

l'anno di prova può essere rimandato, perché ti preoccupi così?

Mi preoccupo tanto perchè vorrei poter chiedere un periodo di aspettativa non retribuita al termine dei 6 mesi di congedo parentale, in modo da non essere costretta a separarmi dal bambino quando avrà solo 1 anno o poco più, anche considerato che non potrò contare su nonni o parenti.
Non so se sono bene informata, ma mi risulta che ottenere tale aspettativa (della durata fino a 1 anno) sia prerogativa dei docenti che abbiano superato l'anno di prova. A meno che non sia facoltà del Dirigente Scolastico concederla anche ai docenti che non l'abbiano superato.... A questa domanda non ho mai trovato una risposta certa e non so a chi rivolgermi per trovarla!

l'aspettativa per motivi di famiglia deve essere concessa dal ds, anche senza l'anno di prova; meglio se la chiedi fino al 30 giugno, così il ds passa la cattedra all'AT per le nomine a TD; parlagli appena hai scelto la sede del ruolo

Quella per motivi di famiglia, che può essere chiesta anche dai docenti a TD, è a discrezione del ds che può o no concedrla e che può revocarla una volta concessa. L'aspettativa va quindi motivata.

Quella a cui forse si riferisce la collega ("dopo aver superato l'anno di prova"), è quella per "anno sabbatico".

Tale apsettativa rientra sempre fra quelle per motivi di famiglia e di lavoro, ma si differenzia perché spetta sì a tutto il personale docente e dirigente della scuola, ma a condizione del superamento del periodo di prova. Quindi ai docenti di ruolo cha bbiano superato l'anno di prova.

Anche questa è un'aspettativa non retribuita, ma fino a un massimo di 1 anno ogni 10 (compreso il primo decennio).

In questo caso spetta di diritto e il ds non ha discrezionalità.

Grazie mille ad entrambi. Avessi scritto prima!!!! Sto cominciando a respirare solo ora.
Mettendo insieme le due risposte (il "DEVE" di Giulia e quanto detto da Paolo1974), mi sembra di intendere che il congedo per motivi di famiglia è sì a discrezione del Dirigente, ma che probabilmente, chiedendo di assentarmi un altro intero anno scolastico dopo il mezzo anno di gravidanza (eventualm. astens. antic. e poi obbligat.) e il successivo di congedi parentali, non interrompendo quindi la continuità didattica tra un anno e il successivo, non disturbando il corso dell'anno scolastico e non comportando alcun costo per l'amministrazione, il preside non avrebbe grosse ragioni per negarmelo.
Mi resta da capire se il mancato superamento dell'anno di prova per più anni possa pregiudicare la permanenza sulla stessa sede prescelta (e vicino a casa), ovvero se ogni anno il mio posto rientrerà nelle operazioni di mobilità, fino a che sarà superato l'anno di prova. Indi per cui, potrei vedermi catapultata chissà dove, con due bambini piccoli, l'ultimo di 2 anni.... Ma forse dovrei scrivere all'interno di un altro argomento, non vorrei abusare...
Grazie ancora.

Da qualche parte, tempo fa, avevo letto che se una lavoratrice si trova in obbligatoria nel periodo in cui vengono svolti i seminari formativi per l'anno di prova può esserne esonerata e superarlo comunque, se ci sono i 180 giorni di effettivo servizio.
E' così? Chi saprebbe indicarmi un riferimento normativo?

frasma ha scritto:Da qualche parte, tempo fa, avevo letto che se una lavoratrice si trova in obbligatoria nel periodo in cui vengono svolti i seminari formativi per l'anno di prova può esserne esonerata e superarlo comunque, se ci sono i 180 giorni di effettivo servizio.
E' così? Chi saprebbe indicarmi un riferimento normativo?

circolare MIUR n. 357 del 2.11.1984

La lavoratrice madre in astensione obbligatoria che abbia compiuto i 180 giorni di servizio nell’anno scolastico, può sostenere la discussione della relazione finale col Comitato per la valutazione del servizio anche in periodo d’astensione obbligatoria, previa autorizzazione del suo medico di fiducia, al fine di veder definito il superamento dell’anno di formazione con la relazione del Capo d’istituto.



Nello specifico la nota riguarda la discussione della relazione, quindi si dà per scontato che la docente abbia svolto "normalmente" la formazione in presenza. e' ormai però prassi consolidata fare riferimento a questa nota anche per la formazione in presenza.

Quindi il docente in astensione obbligatoria/interdizione può svolgere il corso in presenza, ma deve presentare il parere (favorevole) dell’ispettorato del lavoro.

Paolo1974 ha scritto:

frasma ha scritto:Da qualche parte, tempo fa, avevo letto che se una lavoratrice si trova in obbligatoria nel periodo in cui vengono svolti i seminari formativi per l'anno di prova può esserne esonerata e superarlo comunque, se ci sono i 180 giorni di effettivo servizio.
E' così? Chi saprebbe indicarmi un riferimento normativo?

circolare MIUR n. 357 del 2.11.1984

La lavoratrice madre in astensione obbligatoria che abbia compiuto i 180 giorni di servizio nell’anno scolastico, può sostenere la discussione della relazione finale col Comitato per la valutazione del servizio anche in periodo d’astensione obbligatoria, previa autorizzazione del suo medico di fiducia, al fine di veder definito il superamento dell’anno di formazione con la relazione del Capo d’istituto.



Nello specifico la nota riguarda la discussione della relazione, quindi si dà per scontato che la docente abbia svolto "normalmente" la formazione in presenza. e' ormai però prassi consolidata fare riferimento a questa nota anche per la formazione in presenza.

Quindi il docente in astensione obbligatoria/interdizione può svolgere il corso in presenza, ma deve presentare il parere (favorevole) dell’ispettorato del lavoro.

Grazie mille!