E dei premi ai docenti che garantiscono la continuità ne vogliamo parlare?

Che trovata geniale! Il docente fuori sede ha più spese ( gas, luce, affitto, biglietti aerei) e invece di aiutare lui, questi premiano quelli che lavorano tranquillamente sotto casa. Ci vedo un vero e proprio  attacco al sud, visto che sono i docenti del Sud uelli che fanno domanda di mobilità praticamente tutti gli anni fino alla pensione vista la penuria di posti e visti i continui tagli all'istruzione. E volendo potrebbe esserci anche un attacco alla famiglia alla faccia della Costituzione

... di cosa stiamo parlando? Ne parlerei (forse) se capissi

Parliamo di questo:

https://www.orizzontescuola.it/se-non-fai-domanda-di-mobilita-avrai-premi-nello-stipendio-decreto-in-gazzetta-ufficiale/

Personalmente non sono d’accordo con questa decisione, come non sono d’accordo con le diverse novità che trapelano dalla riforma…
Ho iniziato a lavorare a scuola 31 anni fa, quando la burocrazia, gli incarichi aggiuntivi e la mentalità aziendale erano quasi del tutto inesistenti nell’ambiente scolastico ed era bellissimo.
Ormai si va sempre più incontro all’idea di rendere l’insegnante un dipendente aziendale, con obiettivi da raggiungere con l’assunzione di incarichi che esulano dall’insegnamento.
Questa non è più scuola, l’insegnante dovrebbe lavorare in classe e a casa per la preparazione delle lezioni e la correzione delle verifiche; il resto è tutta mentalità aziendale che non ha nulla a che vedere con la didattica e l’insegnamento e che non giova agli alunni.
Stanno rovinando uno dei mestieri più belli al mondo.

TerMat ha scritto:Parliamo di questo:

https://www.orizzontescuola.it/se-non-fai-domanda-di-mobilita-avrai-premi-nello-stipendio-decreto-in-gazzetta-ufficiale/

Personalmente non sono d’accordo con questa decisione, come non sono d’accordo con le diverse novità che trapelano dalla riforma…
Ho iniziato a lavorare a scuola 31 anni fa, quando la burocrazia, gli incarichi aggiuntivi e la mentalità aziendale erano quasi del tutto inesistenti nell’ambiente scolastico ed era bellissimo.
Ormai si va sempre più incontro all’idea di rendere l’insegnante un dipendente aziendale, con obiettivi da raggiungere con l’assunzione di incarichi che esulano dall’insegnamento.
Questa non è più scuola, l’insegnante dovrebbe lavorare in classe e a casa per la preparazione delle lezioni e la correzione delle verifiche; il resto è tutta mentalità aziendale che non ha nulla a che vedere con la didattica e l’insegnamento e che non giova agli alunni.
Stanno rovinando uno dei mestieri più belli al mondo.

È proprio per questo che investire tempo e denaro per diventare di ruolo è un azzardo

L'idea sarebbe quella di garantire la continuità didattica, ma se tanto poi i DS stessi non la permettono facendoci fare il saltello da una classe all'altra, da una sezione all'altra, è tutto inutile. Ne gioveranno solamente i fortunati come me, che non hanno alcuna intenzione di chiedere trasferimento.

fntscnzt ha scritto:L'idea sarebbe quella di garantire la continuità didattica, ma se tanto poi i DS stessi non la permettono facendoci fare il saltello da una classe all'altra, da una sezione all'altra, è tutto inutile. Ne gioveranno solamente i fortunati come me, che non hanno alcuna intenzione di chiedere trasferimento.

Il problema sono i colleghi del Sud, che trovando le cdc delle loro regioni sature, comprensibilmente vanno a prendere il ruolo al Nord premeditando di rientrare subito dopo.
Per non parlare di quelli che si fanno 1 o 2 mesi di certificato per stare giù con i parenti.
Queste pratiche creano un enorme casino perchè se il posto l'hanno preso al Nord, significa che serve li.
Il vincolo è un tentativo di arginare questo problema e questa idea di incentivare a non fare domanda va nell'ottica di incentivare i colleghi a trasferirsi definitivamente.
Purtroppo ragazzi, il Sud è saturo perchè tutti si buttano nel pubblico quindi chi vuole il ruolo dovrebbe mettersi nell'ottica di emigrare definitivamente, non di lasciare la famiglia giù e lavorare h24 per trovare il modo di "scendere".

MarcoTerzi82 ha scritto:

fntscnzt ha scritto:L'idea sarebbe quella di garantire la continuità didattica, ma se tanto poi i DS stessi non la permettono facendoci fare il saltello da una classe all'altra, da una sezione all'altra, è tutto inutile. Ne gioveranno solamente i fortunati come me, che non hanno alcuna intenzione di chiedere trasferimento.

Il problema sono i colleghi del Sud, che trovando le cdc delle loro regioni sature, comprensibilmente vanno a prendere il ruolo al Nord premeditando di rientrare subito dopo.
Per non parlare di quelli che si fanno 1 o 2 mesi di certificato per stare giù con i parenti.
Queste pratiche creano un enorme casino perchè se il posto l'hanno preso al Nord, significa che serve li.
Il vincolo è un tentativo di arginare questo problema e questa idea di incentivare a non fare domanda va nell'ottica di incentivare i colleghi a trasferirsi definitivamente.
Purtroppo ragazzi, il Sud è saturo perchè tutti si buttano nel pubblico quindi chi vuole il ruolo dovrebbe mettersi nell'ottica di emigrare definitivamente, non di lasciare la famiglia giù e lavorare h24 per trovare il modo di "scendere".

Io invece, visto il trattamento riservato, spero che nessun collega del Sud vada al Nord ne a fare le supplenze per coprire i buchi ne di ruolo per  permettere alla scuola di andare avanti. Non chiedo di ringraziare i docenti che permettono il funzionamento della scuola che siano di ruolo o a tempo determinato ma penalizzati mi sembra eccessivo. Ma tanto loro vogliono il fallimento della scuola, questo è  chiaro

Ancora con sta lagna dei poveri docenti del sud, che lagna appunto. Il trasferimento non riguarda solo loro ma anche chi volesse spostarsi dalla Lombardia al Friuli per esempio. E se dobbiamo parlare del poveri insegnanti meridionali maltrattati allora per par condicio parliamo anche di quelli che tornano giù per le vacanze di Natale e poi miracolosamente si ammalano proprio mentre sono giù e rientrano a febbraio. Sono polemiche inutili che vanno avanti da decenni.

boston ha scritto:Ancora con sta lagna dei poveri docenti del sud, che lagna appunto. Il trasferimento non riguarda solo loro ma anche chi volesse spostarsi dalla Lombardia al Friuli per esempio. E se dobbiamo parlare del poveri insegnanti meridionali maltrattati allora per par condicio parliamo anche di quelli che tornano giù per le vacanze di Natale e poi miracolosamente si ammalano proprio mentre sono giù e rientrano a febbraio. Sono polemiche inutili che vanno avanti da decenni.

Quante ne sai! Proprio polemiche inutili, è vero.

Il Siciliano che vuole rientrare nella provincia di residenza dopo aver lavorato anni a Milano ovviamente non è molto diverso dal collega Friulano che punta allo stesso obiettivo. Certo... sempre che siano di pari età, magari molto giovani entrambi e senza moglie e figli a distanza. Perché se così non è la differenza la potrai vedere nella fatica data dai km macinati da uno ripetto all'altro, ogni festa comandata, se non addirittura ogni fine settimana (o ogni due) come ho visto fare. Direi che con una simile vitaccia beccarsi l'influenza di stagione, proprio durante le vacanze di Natale, diventa un classico, tanto temuto quanto puntualmente realizzato.

Tornando all'articolo, secondo l'idea pubblicata in Gazzetta (che non voglio nemmeno leggere) se non fai domanda di mobilità ti "premiano"... ma benissimo, cominciamo a quantificare. Ce la facciamo a spostare tutta la famiglia nel giro di tre o quattro anni? Accendiamo un nuovo mutuo? Giusto per capirci.
Come mai quando si tratta dell'indennità per gli esami di stato a tot km dalla sede di ruolo, il ministero sa che ci sono esigenze, disagi che vanno compensati, almeno un minimo, mentre per tutto il resto le cose possono procedere come "al solito"?

Ciccio.8 ha scritto: Ce la facciamo a spostare tutta la famiglia nel giro di tre o quattro anni? Accendiamo un nuovo mutuo? Giusto per capirci.
Come mai quando si tratta dell'indennità per gli esami di stato a tot km dalla sede di ruolo, il ministero sa che ci sono esigenze, disagi che vanno compensati, almeno un minimo, mentre per tutto il resto le cose possono procedere come "al solito"?

Parli con uno che introdurrebbe le gabbie salariali perchè 1.600€ a Catanzaro non sono 1.600€ a Brescia.
Detto questo, è anche vero che non è solo una questione economica ma anche culturale. Siamo stanziali, vogliamo vivere vicino ai genitori, abbiamo un attaccamento morboso con la famiglia e per carità, tutto lecito, il problema nasce quando si vorrebbe manipolare l'economia per avere un posto di lavoro sotto casa.
Se non sei disposto a stare al Nord , non vai a prendere il ruolo lassù. E' molto semplice.

MarcoTerzi82 ha scritto:

Ciccio.8 ha scritto: Ce la facciamo a spostare tutta la famiglia nel giro di tre o quattro anni? Accendiamo un nuovo mutuo? Giusto per capirci.
Come mai quando si tratta dell'indennità per gli esami di stato a tot km dalla sede di ruolo, il ministero sa che ci sono esigenze, disagi che vanno compensati, almeno un minimo, mentre per tutto il resto le cose possono procedere come "al solito"?

Parli con uno che introdurrebbe le gabbie salariali perchè 1.600€ a Catanzaro non sono 1.600€ a Brescia.
Detto questo, è anche vero che non è solo una questione economica ma anche culturale. Siamo stanziali, vogliamo vivere vicino ai genitori, abbiamo un attaccamento morboso con la famiglia e per carità, tutto lecito, il problema nasce quando si vorrebbe manipolare l'economia per avere un posto di lavoro sotto casa.
Se non sei disposto a stare al Nord , non vai a prendere il ruolo lassù. E' molto semplice.

EBBASTA con sto " siamo " , " vogliamo"
Ma parla per te! 
Io non sono stanziale, non vivo vicino a mia madre e ci sto alla larga, non sono sposato ,non ho mutuo ( un' altra bella catena che ci si avvolge al collo per decenni) e non voglio il ruolo.
Il mondo è variegato , all amarena, ognuno parli per sé e non per categorie

Oppenheimer ha scritto:

MarcoTerzi82 ha scritto:

Ciccio.8 ha scritto: Ce la facciamo a spostare tutta la famiglia nel giro di tre o quattro anni? Accendiamo un nuovo mutuo? Giusto per capirci.
Come mai quando si tratta dell'indennità per gli esami di stato a tot km dalla sede di ruolo, il ministero sa che ci sono esigenze, disagi che vanno compensati, almeno un minimo, mentre per tutto il resto le cose possono procedere come "al solito"?

Parli con uno che introdurrebbe le gabbie salariali perchè 1.600€ a Catanzaro non sono 1.600€ a Brescia.
Detto questo, è anche vero che non è solo una questione economica ma anche culturale. Siamo stanziali, vogliamo vivere vicino ai genitori, abbiamo un attaccamento morboso con la famiglia e per carità, tutto lecito, il problema nasce quando si vorrebbe manipolare l'economia per avere un posto di lavoro sotto casa.
Se non sei disposto a stare al Nord , non vai a prendere il ruolo lassù. E' molto semplice.

EBBASTA con sto " siamo " , " vogliamo"
Ma parla per te! 
Io non sono stanziale, non vivo vicino a mia madre e ci sto alla larga, non sono sposato ,non ho mutuo ( un' altra bella catena che ci si avvolge al collo per decenni) e non voglio il ruolo.
Il mondo è variegato , all amarena, ognuno parli per sé e non per categorie

Parlare per me quando si parla di cultura di un popolo non ha senso.

MarcoTerzi82 ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:

MarcoTerzi82 ha scritto:

Ciccio.8 ha scritto: Ce la facciamo a spostare tutta la famiglia nel giro di tre o quattro anni? Accendiamo un nuovo mutuo? Giusto per capirci.
Come mai quando si tratta dell'indennità per gli esami di stato a tot km dalla sede di ruolo, il ministero sa che ci sono esigenze, disagi che vanno compensati, almeno un minimo, mentre per tutto il resto le cose possono procedere come "al solito"?

Parli con uno che introdurrebbe le gabbie salariali perchè 1.600€ a Catanzaro non sono 1.600€ a Brescia.
Detto questo, è anche vero che non è solo una questione economica ma anche culturale. Siamo stanziali, vogliamo vivere vicino ai genitori, abbiamo un attaccamento morboso con la famiglia e per carità, tutto lecito, il problema nasce quando si vorrebbe manipolare l'economia per avere un posto di lavoro sotto casa.
Se non sei disposto a stare al Nord , non vai a prendere il ruolo lassù. E' molto semplice.

EBBASTA con sto " siamo " , " vogliamo"
Ma parla per te! 
Io non sono stanziale, non vivo vicino a mia madre e ci sto alla larga, non sono sposato ,non ho mutuo ( un' altra bella catena che ci si avvolge al collo per decenni) e non voglio il ruolo.
Il mondo è variegato , all amarena, ognuno parli per sé e non per categorie

Parlare per me quando si parla di cultura di un popolo non ha senso.

Ma di quale popolo? Di sto miscuglio di arabinormannibarbaricaucasicicelti? Ma per favore

Non è solo una questione Nord Sud. Con questa manovra i docenti che volessero passare da un professionale di periferia al liceo del centro, perché magari sono al limite del burnout, vengono scoraggiati con la questione economica. Ci vedo un ricatto economico e al tempo stesso una
discriminazione tra i docenti.

Nera ha scritto:Non è solo una questione Nord Sud. Con questa manovra i docenti che volessero passare da un professionale di periferia al liceo del centro, perché magari sono al limite del burnout, vengono scoraggiati con la questione economica. Ci vedo un ricatto economico e al tempo stesso una
discriminazione tra i docenti.

Beh, basta rimanere precari e rifiutare la chiamata dalle scuole peggiori.. 
Contro il logorio della vita moderna, RIMANI PRECARIO

Nera ha scritto:Non è solo una questione Nord Sud. Con questa manovra i docenti che volessero passare da un professionale di periferia al liceo del centro, perché magari sono al limite del burnout, vengono scoraggiati con la questione economica.

Una ventina di anni fa lo avevano fatto con il punteggio. Lo ricordo perché è stato l'unico anno che ho chiesto trasferimento dalla provincia di servizio a quella di residenza, mi hanno preso 10 punti della graduatoria.

Molti non l'hanno ancora capito o non vogliono capirlo.

1. Il lavoro c'è dove l'economia "tira", e quel posto non è il sud. https://i.ibb.co/Wx0kwNt/Schermata-2022-04-26-alle-16-00-37.png
https://infogram.com/pil-pro-capite-1h7z2l9pd89g2ow

2. Siamo in declino demografico da anni, il numero di studenti inizia già a diminuire in ogni ordine e grado.

3. In UE ci tengono in riga, pasti gratis con soldi pubblici non esistono più, quei pochi che esistono verranno limitati negli anni a venire.


Scuola, in Italia crolla il numero degli alunni: si allontana il rientro a casa dei docenti fuorisede e la stabilizzazione dei precari - Articolo in pdf

@melia ha scritto:

Nera ha scritto:Non è solo una questione Nord Sud. Con questa manovra i docenti che volessero passare da un professionale di periferia al liceo del centro, perché magari sono al limite del burnout, vengono scoraggiati con la questione economica.

Una ventina di anni fa lo avevano fatto con il punteggio. Lo ricordo perché è stato l'unico anno che ho chiesto trasferimento dalla provincia di servizio a quella di residenza, mi hanno preso 10 punti della graduatoria.

Questo c'è ancora oggi, se chiedi il trasferimento perdi tutto il punteggio di continuità, che se non sbaglio vale il 50% del punteggio annuale.

MarcoTerzi82 ha scritto:
[...]
Parli con uno che introdurrebbe le gabbie salariali perchè 1.600€ a Catanzaro non sono 1.600€ a Brescia.
Detto questo, è anche vero che non è solo una questione economica ma anche culturale. Siamo stanziali, vogliamo vivere vicino ai genitori, abbiamo un attaccamento morboso con la famiglia e per carità, tutto lecito, il problema nasce quando si vorrebbe manipolare l'economia per avere un posto di lavoro sotto casa.
Se non sei disposto a stare al Nord ,non vai a prendere il ruolo lassù. E' molto semplice.

ben detto, da molti punti di vista non fà una piega, ma introdurre una misura economica come la gabbia salariale è una manipolazione dell'economia.
secondo il suo ragionamento, giustissimo nella sostanza e nell'esposizione, piuttosto che introdurre la gabbia salariale potrebbe spingere anche cittadini/lavoratori del nord con un bel punteggio a provare a fare domanda a catanzaro, a maratea o agrigento, tanto per dirne una.
o il ragionamento è valido solo da sud a nord?

marco.x ha scritto:
ben detto, da molti punti di vista non fà una piega, ma introdurre una misura economica come la gabbia salariale è una manipolazione dell'economia.
secondo il suo ragionamento, giustissimo nella sostanza e nell'esposizione, piuttosto che introdurre la gabbia salariale potrebbe spingere anche cittadini/lavoratori del nord con un bel punteggio a provare a fare domanda a catanzaro, a maratea o agrigento, tanto per dirne una.
o il ragionamento è valido solo da sud a nord?

Non c'è bisogno di spingere uno del Nord al Sud semplicemente perchè non c'è posto altrimenti stai sicuro che ognuno rimarrebbe da mammà.
La gabbia salariale è vero che è una manipolazione dell'economia ma è una diretta compensazione del fatto che nel pubblico si guadagna la stessa cifra a Trapani e a Bolzano. Nel privato ti risulta che sia lo stesso? Nel privato la gabbia salariale è implicita.

fntscnzt ha scritto:

@melia ha scritto:
Una ventina di anni fa lo avevano fatto con il punteggio. Lo ricordo perché è stato l'unico anno che ho chiesto trasferimento dalla provincia di servizio a quella di residenza, mi hanno preso 10 punti della graduatoria.

Questo c'è ancora oggi, se chiedi il trasferimento perdi tutto il punteggio di continuità, che se non sbaglio vale il 50% del punteggio annuale.

Non ci siamo capiti.
Se ottieni il trasferimento perdi i punti della continuità. In quel caso, invece, senza aver ottenuto il trasferimento, ma solo avendolo chiesto, sono stata penalizzata di 10 punti.

Si veramente diamoci un premio!

@melia ha scritto:

fntscnzt ha scritto:

@melia ha scritto:
Una ventina di anni fa lo avevano fatto con il punteggio. Lo ricordo perché è stato l'unico anno che ho chiesto trasferimento dalla provincia di servizio a quella di residenza, mi hanno preso 10 punti della graduatoria.

Questo c'è ancora oggi, se chiedi il trasferimento perdi tutto il punteggio di continuità, che se non sbaglio vale il 50% del punteggio annuale.

Non ci siamo capiti.
Se ottieni il trasferimento perdi i punti della continuità. In quel caso, invece, senza aver ottenuto il trasferimento, ma solo avendolo chiesto, sono stata penalizzata di 10 punti.

Ah, molto male questa cosa...