Rinnovo contrattuale

mordekayn ha scritto:Dai è un aumento ridicolo e vergognoso che di fatto comporterebbe una diminuzione del salario in termini di potere d'acquisto.

Non recuperiamo neanche l'inflazione.

guymo ha scritto: I sindacati sono in una fase di stallo: accettare lo scarso aumento con i fondi a disposizione ( circa 50 € medi netti ), oppure insistere per nuovi stanziamenti  ?  Ma per la seconda opzione bisogna attendere la nuova legge di Bilancio che viene fatta a dicembre, e scegliendo di aspettare siamo sicuri  che, nell'attuale situazione( pandemia, crisi energetica), il parlamento destinerà fondi importanti al contratto scuola?

Mario1970 ha scritto: I comparti affetti da questa piaga li ha elencati tutti dimenticandosi della scuola.

sabryschool ha scritto:La motivazione principale dello sciopero, purtroppo, era la lotta al precariato... Forse bisognava rivendicare con più forza il diritto ad un giusto salario.

Ciccio.8 ha scritto:Proprio perché non credo che vi saranno grandi novità a chiusura del contratto, mi chiedo: per settembre si dormicchia? Niente di nuovo all'orizzonte?
Non dico l'ampia partecipazione ma nemmeno una minaccia di mobilitazione seria, programmata sin da ora?
Progettiamo di tutto, tranne ciò che dovremmo.

guymo ha scritto: I sindacati sono in una fase di stallo: accettare lo scarso aumento con i fondi a disposizione ( circa 50 € medi netti ), oppure insistere per nuovi stanziamenti  ?  Ma per la seconda opzione bisogna attendere la nuova legge di Bilancio che viene fatta a dicembre, e scegliendo di aspettare siamo sicuri  che, nell'attuale situazione( pandemia, crisi energetica), il parlamento destinerà fondi importanti al contratto scuola?

dolcetto ha scritto:

Appunto. E' quello che bisognerebbe pretendere, ma la categoria degli insegnanti si accontenta perchè si ritiene che per quello che si fa è anche troppo quanto si percepisce...così si avvalora e corrobora il pregiudizio esisitente che lavoriamo poche ore alla settimana, abbiamo tre mesi di ferie e possibilità di congedi/malattia a go go.
Accontentatevi. Io non mi sono mai accontentata ed è per quello che ho sempre rifiutato carichi di lavoro extraordinaro non retribuiti degnamente. Faccio ciò che di dovere è necessrio fare, ma altro no.
E se si dovessero decidere a stabilire degli scioperi seri e condivisi fortemente, io li farei tutti senza stare a pensare a ciò che perdo quel giorno in busta paga perchè potrei vedermi ripagati successivamente i sacrifici economici del presente.

guymo ha scritto: I sindacati sono in una fase di stallo: accettare lo scarso aumento con i fondi a disposizione ( circa 50 € medi netti ), oppure insistere per nuovi stanziamenti  ?  Ma per la seconda opzione bisogna attendere la nuova legge di Bilancio che viene fatta a dicembre, e scegliendo di aspettare siamo sicuri  che, nell'attuale situazione( pandemia, crisi energetica), il parlamento destinerà fondi importanti al contratto scuola?

guymo ha scritto:Sarebbe sufficiente che a settembre nessun docente entrasse nella commissione orario (competenza del dirigente) per mettere in crisi il funzionamento della scuola. Ma è una forma di protesta troppo semplice e troppo efficace perché la categoria l'adotti.

guymo ha scritto:Ma è una forma di protesta troppo semplice e troppo efficace perché la categoria l'adotti.

Mario1970 ha scritto:

guymo ha scritto:Sarebbe sufficiente che a settembre nessun docente entrasse nella commissione orario (competenza del dirigente) per mettere in crisi il funzionamento della scuola. Ma è una forma di protesta troppo semplice e troppo efficace perché la categoria l'adotti.

bravo, al limite dovrebbero importelo tramite ordine di servizio e quindi da fare per forza ma anche in quel caso l'obbiettivo sarebbe raggiunto.

guymo ha scritto:Ma è una forma di protesta troppo semplice e troppo efficace perché la categoria l'adotti.

il problema è che non c'è coscienza di classe. come n tanti altri casi si conferma il lapidario motto: abbiamo quello che ci meritiamo.

guymo ha scritto:Sarebbe sufficiente che a settembre nessun docente entrasse nella commissione orario (competenza del dirigente) per mettere in crisi il funzionamento della scuola. Ma è una forma di protesta troppo semplice e troppo efficace perché la categoria l'adotti.

eracle ha scritto:Alcune premesse:
1) la nostra retribuzione è insufficiente;
2) siamo vittime di luoghi comuni.

Detto questo, credo che un freno alle rivendicazioni di classe sia la femminilizzazione del corpo docente, insieme ad un sistema di welfare debole che ha scaricato sulle donne il peso della gestione della famiglia. Ci si accontenta perché meglio 1.500 così che 1.800 con lo spauracchio di una diversa distribuzione del calendario scolastico o la contrattualizzazione di incarichi.
Ricordo che la mia tutor durante l'anno di prova mi disse:
"Ma tu vuoi fare solo l'insegnante? Un uomo non può accontentarsi di questo stipendio, quindi cerca entrate extra, la professione o altre strade. Abbiamo uno stipendio da fame ma per una donna va bene così: può accudire i figli ed avere anche una buona indipendenza economica dal marito."
Ora, il mio è solo un ricordo di alcuni anni fa e limitato ad una collega prossima alla pensione e con una forma mentis diversa, ma da un punto di vista di coscienza di classe il problema esiste e non è solo l'ultimo dei cretini Eracle a dirlo, ma studi e ricerche che confrontano il gender gap rispetto ad altri paesi europei.
Vi prego, non lapidatemi e non estrapolate questa riflessione contrapponendola al vostro caso di docente donna che aspira giustamente ad una retribuzione equa.

L'altra enorme pietra che blocca per anni i rinnovi e li spinge al ribasso è che siamo tanti: badate bene, non troppi ma tanti. 1.200 euro annui lordi di aumento equivalgono a quasi un miliardo annui da mettere a bilancio e qualsiasi governo, anche il più benevolo e vicino alle nostre istanze, non può presentarsi agli occhi dell'opinione pubblica con proposte di rinnovo più alte senza cessioni della controparte (cioè noi) su altre questioni. Del resto è così in qualsiasi trattativa sindacale, commerciale, di calciomercato o di divorzio a meno che una delle due parti non abbia un potere contrattuale talmente forte da far valere, ma ahimè non mi sembra il nostro caso, anche per il punto precedente.

Le prime preoccupazioni di chi intraprende la carriera di docente sono la stabilità e la vicinanza agli affetti, quindi è su queste leve che i sindacati prima di tutto agiscono in sede contrattuale. Per un sindacato è più importante ottenere una vittoria sui vincoli triennali che sull'aumento stipendiale e probabilmente anche fra i lettori del forum precari o assegnati in sedi sgradite queste sono le priorità.

Se potessi scegliere le mie priorità in sede di trattative di rinnovo indicherei:
un aumento realistico delle buste paga di 100-120 euro netti, perchè di più mi sembra impossibile ottenere;
il ritorno al passato per la prima fascia stipendiale (a proposito, io non insegnavo quando fu introdotto lo scalone 0-9, ma vorrei chiedere ai colleghi "anziani" se furono organizzate proteste e scioperi, perché a me sembra un abominio obbligare un lavoratore ad una fascia stipendiale per un decennio);
l'adeguamento corposo della retribuzione degli incarichi extra, in particolare coordinatori di classe e commissari interni ed esterni degli esami.

guymo ha scritto:Sarebbe sufficiente che a settembre nessun docente entrasse nella commissione orario (competenza del dirigente) per mettere in crisi il funzionamento della scuola. Ma è una forma di protesta troppo semplice e troppo efficace perché la categoria l'adotti.