Mai registrare le proprie lezioni, nemmeno se il fine è migliorare le proprie lezioni.

Promemoria primo messaggio :

E’ sentenza di Cassazione
Precisamente la 14270 del maggio 22, quindi ieri.
Il docente viola la privacy se registra senza il consenso, per cui è legittimo l’ordine di servizio del Ds che vieta al docente di effettuare registrazioni delle proprie lezioni anche se il fine e’ didattico.
Il bello della sentenza però lo si trova quando i togati sentenziano che lo stesso divietò non vale da parte degli studenti, i quali ovviamente registrano per sentire proprio la voce del docente( mentre se si sente quella degli studenti viola la privacy perché potrebbero servire per identificarli)
Diciamo che per me questa sentenza e’ un discreto colpo, visto che registro le mie lezioni da anni.
Comunque credo che continuerò a registrarle anche se dovessi ricevere un ordine di servizio che me lo vieti.

Mario1970 ha scritto:No io non volevo sottolineare nulla.Sicuramente però non e’ stata l’espressione giusta.
Ti do ragione le nuove generazioni si sono incanaglite e bisogna essere asettici. Anche se per motivi miei di temperamento, come dici tu, non sempre mi viene facile, avrei una certa tendenza all’istrionismo, cosa che del resto in altri tempi e in altri contesti mi ha aiutato molto.
Comunque i tempi sono cambiati ma al di là di tutto, il tuo intervento( ci diamo del tu), mi conferma ulteriormente la necessità di avere traccia inoppugnabile di quanto detto in classe. In barba a ordini di servizio e pareri contrari di autorevoli ermellini.
Già ci siamo incarogniti e non poco.

D' altra parte , come dice il proverbio, quando la Cassazione si è  espressa  è... Cassazione.
 Per  citare il divino Otelma , la questione e' da ritenersi chiusa. Laonde, ti conviene stare in campana. Io finora non ho mai sentito il bisogno impellente di registrare le mie lezioni,  forse perché ho uno stile più posato del tuo e inoltre sono riuscito ad evitare ambienti troppo tossici. Comunque non esistono isole felici e anche nella scuola più tranquilla d' Italia se ti metti a fare degli apprezzamenti sul look o sull' aspetto fisico di un adolescente devi aspettarti delle reazioni.  Certo, potresti fregartene, ma se senti il bisogno di registrare le lezioni, e' evidente che non te ne freghi.Dai retta a me: dato che la pensione e' ancora troppo lontana, cerca di fare del tuo meglio per rendere meno stressante il tuo lavoro.

balanzone21 ha scritto:

Mario1970 ha scritto:No io non volevo sottolineare nulla.Sicuramente però non e’ stata l’espressione giusta.
Ti do ragione le nuove generazioni si sono incanaglite e bisogna essere asettici. Anche se per motivi miei di temperamento, come dici tu, non sempre mi viene facile, avrei una certa tendenza all’istrionismo, cosa che del resto in altri tempi e in altri contesti mi ha aiutato molto.
Comunque i tempi sono cambiati ma al di là di tutto, il tuo intervento( ci diamo del tu), mi conferma ulteriormente la necessità di avere traccia inoppugnabile di quanto detto in classe. In barba a ordini di servizio e pareri contrari di autorevoli ermellini.
Già ci siamo incarogniti e non poco.

D' altra parte , come dice il proverbio, quando la Cassazione si è  espressa  è... Cassazione.
 Per  citare il divino Otelma , la questione e' da ritenersi chiusa. Laonde, ti conviene stare in campana. Io finora non ho mai sentito il bisogno impellente di registrare le mie lezioni,  forse perché ho uno stile più posato del tuo e inoltre sono riuscito ad evitare ambienti troppo tossici. Comunque non esistono isole felici e anche nella scuola più tranquilla d' Italia se ti metti a fare degli apprezzamenti sul look o sull' aspetto fisico di un adolescente devi aspettarti delle reazioni.  Certo, potresti fregartene, ma se senti il bisogno di registrare le lezioni, e' evidente che non te ne freghi.Dai retta a me: dato che la pensione e' ancora troppo lontana, cerca di fare del tuo meglio per rendere meno stressante il tuo lavoro.

Terrò’ in debito conto il tuo consiglio

Mario1970 ha scritto:

balanzone21 ha scritto:

Mario1970 ha scritto:No io non volevo sottolineare nulla.Sicuramente però non e’ stata l’espressione giusta.
Ti do ragione le nuove generazioni si sono incanaglite e bisogna essere asettici. Anche se per motivi miei di temperamento, come dici tu, non sempre mi viene facile, avrei una certa tendenza all’istrionismo, cosa che del resto in altri tempi e in altri contesti mi ha aiutato molto.
Comunque i tempi sono cambiati ma al di là di tutto, il tuo intervento( ci diamo del tu), mi conferma ulteriormente la necessità di avere traccia inoppugnabile di quanto detto in classe. In barba a ordini di servizio e pareri contrari di autorevoli ermellini.
Già ci siamo incarogniti e non poco.

D' altra parte , come dice il proverbio, quando la Cassazione si è  espressa  è... Cassazione.
 Per  citare il divino Otelma , la questione e' da ritenersi chiusa. Laonde, ti conviene stare in campana. Io finora non ho mai sentito il bisogno impellente di registrare le mie lezioni,  forse perché ho uno stile più posato del tuo e inoltre sono riuscito ad evitare ambienti troppo tossici. Comunque non esistono isole felici e anche nella scuola più tranquilla d' Italia se ti metti a fare degli apprezzamenti sul look o sull' aspetto fisico di un adolescente devi aspettarti delle reazioni.  Certo, potresti fregartene, ma se senti il bisogno di registrare le lezioni, e' evidente che non te ne freghi.Dai retta a me: dato che la pensione e' ancora troppo lontana, cerca di fare del tuo meglio per rendere meno stressante il tuo lavoro.

Terrò’ in debito conto il tuo consiglio

Il look fa anche parte della decenza e del decoro, e quindi abbiamo assolutamente facoltà di commentare, riprendere o suggerire modalità di coprire il corpo più degne a chi pare scappato da un carnevale di ubriachi

Immagino che il nostro camerata faccia nella sua scuola l ' arbitrer elegantiae e tutti i pischelli ogni giorno si mettano in riga,  trepidanti, per l' ispezione giornaliera.

Ma  per favore!

balanzone21 ha scritto:Immagino che il nostro camerata faccia nella sua scuola l ' arbitrer elegantiae e tutti i pischelli ogni giorno si mettano in riga,  trepidanti, per l' ispezione giornaliera.

Ma  per favore!

Se guardi le foto di classe del tu babbo noterai come negli anni 50 e 60 tutti gli studenti fossero ordinati e in cravatta..o forse le tue foto , non ricordo se hai l Eta della regina elisabetta...
Ok che i tempi cambiano, ok il degrado estremo dell epoca schifosa del berlusconismo, ma tuttora segnalo ai ragazzi che debbono tagliarsi quel cespuglio riccioluto che si ritrovano davanti agli occhi, degno segno di questa epoca degradata e squallida, e chiedo a certe ragazze se hanno attraversato un affluente del rio de la plata infestato dai piranha,  se le vedo con jeans strappati che manco una scena del crimine..
Ogni tanto sortisce effetto ogni tanto no, ma ciò non toglie che il decoro sia importante a scuola.

Oppenheimer ha scritto:
Se guardi le foto di classe del tu babbo noterai come negli anni 50 e 60 tutti gli studenti fossero ordinati e in cravatta..o forse le tue foto , non ricordo se hai l Eta della regina elisabetta...
Ok che i tempi cambiano, ok il degrado estremo dell epoca schifosa del berlusconismo, ma tuttora segnalo ai ragazzi che debbono tagliarsi quel cespuglio riccioluto che si ritrovano davanti agli occhi, degno segno di questa epoca degradata e squallida, e chiedo a certe ragazze se hanno attraversato un affluente del rio de la plata infestato dai piranha,  se le vedo con jeans strappati che manco una scena del crimine..
Ogni tanto sortisce effetto ogni tanto no, ma ciò non toglie che il decoro sia importante a scuola.

Mi spieghi con quale credibilità dici queste cose se poi tu ti vanti di non rispettare l'obbligo di indossare la mascherina?

MarcoTerzi82 ha scritto:No no ma quale autoritario,quale bulletto,si può essere autorevoli, se ne abbiamo la capacità. Io su alcune cose pecco di mediocrità ma su questa eccello. C'è chi ce l'ha e chi non ce l'ha. A me viene naturale,  senza bisogno di spezzare le braccina a nessuno credimi.
Non è colpa mia se alcuni fanno gli insegnanti senza avere capacità caratteriale, comportamentale,comunicativa, empatica.

herman il lattoniere ha scritto:
Sono i colleghi così e quelli "ma con me sono buoni" che rovinano i consigli di classe, ma anche gli alunni stessi.

Su questo ti do pienamente ragione, infatti IO non lo dico mai nei consigli altrimenti scatta la difesa per risentimento dell'inetto collega al quale poi mi toccherebbe ricordare che deve ringraziare questo sistema Italia se può continuare ad esercitare una professione senza averne le capacità. Gente problematica che avrebbe bisogno di uno psicologo, a fare da educatore a degli adolescenti....
Di solito comunque chi lo dice nei consigli, è colui il quale si arrufiana i ragazzi facendo l'amicone permettendo loro di fare come vogliono. Grazie al caiser se con te "sono buoni".

elirpe ha scritto:
Non illuderti; anche con me c'è silenzio, anche se non sono Hartman. Il punto è però che gli alunni/e sanno benissimo come manipolare un docente: con uno fingono di essere terrorizzati con un altro fingono di essere interessatissimi anche se un po' rumorosi con un terzo fingono che ci sia un rapporto speciale. Per quello occorre sempre e solo basarsi su quanti contenuti riusciamo a far sedimentare, tralasciando tutto il resto, che è solo specchi e fumo.

Non mi illudo, anzi è un piacere sentire quessta riflessione. Infatti, tra le altre cose del docente incapace, c'è anche il non saper gestire i sentimenti. Quando parlo di docente "mammina" mi riferisco a questo, infatti uno dei problemi è l'elevata percentuale di docenti di sesso femminle più inclini all'emotività e all'istinto materno.

Allora se uno dei problemi e'   l' elevata   percentuale di docenti di sesso femminile, mettiamo le quote blu . Sembra una boutade , ma un tizio ha fatto sì geniale proposta anche su questo sito.

Come in una famiglia ci vuole un papà e una mamma, così  per un sano processo educativo la cupida gioventù ( cupida di sapere) ha bisogno anche della figura maschile.

Ci dovessimo ritrovare con legioni di Drag Queen e metrosexual. Non sia mai!

Ora che il gioco si fa duro e qualche peracottaro vorrebbe la guerra di Crimea 2.0 , fan d' uopo legioni di balillini nerboruti, saturi di steroidi e testosterone anzicheno' .Veri uomini , come quelli che si sono distinti a Rimini.

balanzone21 ha scritto:

MarcoTerzi82 ha scritto:No no ma quale autoritario,quale bulletto,si può essere autorevoli, se ne abbiamo la capacità. Io su alcune cose pecco di mediocrità ma su questa eccello. C'è chi ce l'ha e chi non ce l'ha. A me viene naturale,  senza bisogno di spezzare le braccina a nessuno credimi.
Non è colpa mia se alcuni fanno gli insegnanti senza avere capacità caratteriale, comportamentale,comunicativa, empatica.

herman il lattoniere ha scritto:
Sono i colleghi così e quelli "ma con me sono buoni" che rovinano i consigli di classe, ma anche gli alunni stessi.

Su questo ti do pienamente ragione, infatti IO non lo dico mai nei consigli altrimenti scatta la difesa per risentimento dell'inetto collega al quale poi mi toccherebbe ricordare che deve ringraziare questo sistema Italia se può continuare ad esercitare una professione senza averne le capacità. Gente problematica che avrebbe bisogno di uno psicologo, a fare da educatore a degli adolescenti....
Di solito comunque chi lo dice nei consigli, è colui il quale si arrufiana i ragazzi facendo l'amicone permettendo loro di fare come vogliono. Grazie al caiser se con te "sono buoni".

elirpe ha scritto:
Non illuderti; anche con me c'è silenzio, anche se non sono Hartman. Il punto è però che gli alunni/e sanno benissimo come manipolare un docente: con uno fingono di essere terrorizzati con un altro fingono di essere interessatissimi anche se un po' rumorosi con un terzo fingono che ci sia un rapporto speciale. Per quello occorre sempre e solo basarsi su quanti contenuti riusciamo a far sedimentare, tralasciando tutto il resto, che è solo specchi e fumo.

Non mi illudo, anzi è un piacere sentire quessta riflessione. Infatti, tra le altre cose del docente incapace, c'è anche il non saper gestire i sentimenti. Quando parlo di docente "mammina" mi riferisco a questo, infatti uno dei problemi è l'elevata percentuale di docenti di sesso femminle più inclini all'emotività e all'istinto materno.

Allora se uno dei problemi e'   l' elevata   percentuale di docenti di sesso femminile, mettiamo le quote blu . Sembra una boutade , ma un tizio ha fatto sì geniale proposta anche su questo sito.

Come in una famiglia ci vuole un papà e una mamma, così  per un sano processo educativo la cupida gioventù ( cupida di sapere) ha bisogno anche della figura maschile.

Ci dovessimo ritrovare con legioni di Drag Queen e metrosexual. Non sia mai!

Ora che il gioco si fa duro e qualche peracottaro vorrebbe la guerra di Crimea 2.0 , fan d' uopo legioni di balillini nerboruti, saturi di steroidi e testosterone anzicheno' .Veri uomini , come quelli che si sono distinti a Rimini.

...a parte che prof maschi ce ne saranno sempre, soprattutto in ambito tecnico scientifico perché,nonostante anni di incentivi, di campagne pro stem per le ragazze, progetti, cristoforette varie le facoltà ingegneristiche continuano ad essere preferite dai maschi .
Ma poi questo accanimento arcobaleno contro la famiglia.. da colui che si dichiarava marxista...
Il vecchio comunista oggi rinnega se stesso 

Camerata Oppencoso, tu  lo sai , vero, che come esegeta del marxismo  sei piuttosto improbabile.

Limitati alle adunate nostalgiche e ai flash mob ( li chiamano così , mi pare) novax, per quanto tu mi faccia pensare , più  che altro, ad   un terrapiattista seduto, un teleterrapiattista,  per così dire.

Secondo me si parla spesso che il bravo docente debba avere molta "empatia", ma questo termine si usa moltissimo a sproposito nella pedagogia e nella psicologia corrente. Lo psicologo Paul Bloom ha scritto un libro fuori dal coro che si intitola testualmente: "Contro l'empatia. Una difesa della razionalità". Nel testo Bloom afferma che l'empatia tanto più è alta tanto più porta ad un cortocircuito del giudizio razionale critico e del sano distacco emotivo, perché l'immedesimazione con la sofferenza altrui porta anche a giustificare le azioni deplorevoli commesse oppure a non valutare le implicazioni a lungo termine di un provvedimento. Nell'ambito scolastico le docenti crocerossine che vogliono fare anche da assistenti sociali sono sicuramente molto empatiche, ma proprio per questo non riescono ad avere quel distacco emotivo che consente di prendere severi provvedimenti di fronte ad atti gravi come bullismo o vera e propria delinquenza. E poi anche quando i gregari in classe seguono il leader negativo/bullo e ne imitano i comportamenti non fanno altro che obbedire ad una reazione empatica (che fa attivare i neuroni specchio), ma tale reazione è condannabile: l'empatia è uno strumento che può servire al bene come al male, ma se non è accompagnata dalla ragione essa ci rende simili non a persone ma ad animali, poiché nasce dai circuiti cerebrali arcaici, quelli che abbiamo in comune con gli animali. Il bravo docente deve quindi avere distacco emotivo, molto autocontrollo, livello di ansia molto basso, resistenza allo stress, tanta autostima ed empatia al massimo moderata, ma non alta.

Scuola70 ha scritto:Secondo me si parla spesso che il bravo docente debba avere molta "empatia", ma questo termine si usa moltissimo a sproposito nella pedagogia e nella psicologia corrente. Lo psicologo Paul Bloom ha scritto un libro fuori dal coro che si intitola testualmente: "Contro l'empatia. Una difesa della razionalità". Nel testo Bloom afferma che l'empatia tanto più è alta tanto più porta ad un cortocircuito del giudizio razionale critico e del sano distacco emotivo, perché l'immedesimazione con la sofferenza altrui porta anche a giustificare le azioni deplorevoli commesse oppure a non valutare le implicazioni a lungo termine di un provvedimento. Nell'ambito scolastico le docenti crocerossine che vogliono fare anche da assistenti sociali sono sicuramente molto empatiche, ma proprio per questo non riescono ad avere quel distacco emotivo che consente di prendere severi provvedimenti di fronte ad atti gravi come bullismo o vera e propria delinquenza. E poi anche quando i gregari in classe seguono il leader negativo/bullo e ne imitano i comportamenti non fanno altro che obbedire ad una reazione empatica (che fa attivare i neuroni specchio), ma tale reazione è condannabile: l'empatia è uno strumento che può servire al bene come al male, ma se non è accompagnata dalla ragione essa ci rende simili non a persone ma ad animali, poiché nasce dai circuiti cerebrali arcaici, quelli che abbiamo in comune con gli animali. Il bravo docente deve quindi avere distacco emotivo, molto autocontrollo, livello di ansia molto basso, resistenza allo stress, tanta autostima ed empatia al massimo moderata, ma non alta.

Considerazioni molto pertinenti e interessanti