Ipotesi pensione anticipata
5 partecipanti
Ipotesi pensione anticipata
Care e cari,
vengo a chiedervi cosa mi dite di questa ipotesi.
Nato nel 1980, iscrizione universitaria nel 1997 (non è un errore), conclusione laurea nel 2003, poi un anno di militare (2004/2005), poi la SSIS (2005/2007) e infine primo contratto già nel 2007.
Da allora ho sempre lavorato.
1) Quello che mi chiedo è: riscattando tutto quanto, sarebbe come se avessi iniziato a versare contributi (quindi "lavorare") nel 1997?
2) Di conseguenza i 42 fatidici anni di contributi per la pensione anticipata sono calcolati a partire da quella data e potrei già andarci nel 2039?
3) Il ragionamento sopra fatto è completamente sbagliato, quindi quale sarebbe la prima "anticipazione"?
vengo a chiedervi cosa mi dite di questa ipotesi.
Nato nel 1980, iscrizione universitaria nel 1997 (non è un errore), conclusione laurea nel 2003, poi un anno di militare (2004/2005), poi la SSIS (2005/2007) e infine primo contratto già nel 2007.
Da allora ho sempre lavorato.
1) Quello che mi chiedo è: riscattando tutto quanto, sarebbe come se avessi iniziato a versare contributi (quindi "lavorare") nel 1997?
2) Di conseguenza i 42 fatidici anni di contributi per la pensione anticipata sono calcolati a partire da quella data e potrei già andarci nel 2039?
3) Il ragionamento sopra fatto è completamente sbagliato, quindi quale sarebbe la prima "anticipazione"?
PlutOne- Messaggi : 292
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Ipotesi pensione anticipata
Non sono un'esperta, ma trovo comunque qualche errore nelle tue affermazioni. Poi magari chi ne sa di più potrà aggiungere.
Per il riscatto degli anni universitari è possibile riscattare solo un numero di anni pari alla durata legale del tuo corso di studi. Io sono laureata in matematica vecchio ordinamento e ho potuto riscattare 4 anni, anche se mi sono laureata in 4 anni e mezzo, mio marito ingegnere ha potuto riscattarne 5, anche se ne ha impiegato più di sei. Quindi i 6 anni calcolati per l'università possono essere riscattati completamente solo se ti sei laureato in medicina.
Per il calcolo, poi, devi considerare accuratamente i mesi e i giorni.
I 42 anni valgono per le donne, mentre per gli uomini credo che siano 42 e 10 mesi.
Infine mi pare che sia ogni 3 anni il ricalcolo dell'età media e l'eventuale aumento del periodo contributivo richiesto per il prepensionamento. L'ultimo ricalcolo è stato l'anno scorso, ma causa covid non c'è stato nessun aumento dell'età media e di conseguenza nessun aumento del periodo contributivo.
Per il riscatto degli anni universitari è possibile riscattare solo un numero di anni pari alla durata legale del tuo corso di studi. Io sono laureata in matematica vecchio ordinamento e ho potuto riscattare 4 anni, anche se mi sono laureata in 4 anni e mezzo, mio marito ingegnere ha potuto riscattarne 5, anche se ne ha impiegato più di sei. Quindi i 6 anni calcolati per l'università possono essere riscattati completamente solo se ti sei laureato in medicina.
Per il calcolo, poi, devi considerare accuratamente i mesi e i giorni.
I 42 anni valgono per le donne, mentre per gli uomini credo che siano 42 e 10 mesi.
Infine mi pare che sia ogni 3 anni il ricalcolo dell'età media e l'eventuale aumento del periodo contributivo richiesto per il prepensionamento. L'ultimo ricalcolo è stato l'anno scorso, ma causa covid non c'è stato nessun aumento dell'età media e di conseguenza nessun aumento del periodo contributivo.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
Età : 65
Località : Padova
Re: Ipotesi pensione anticipata
Grazie mille per la risposta.
Sì, ho dato cifre in maniera piuttosto approssimativa, quello che mi interessava era il principio: se non ci fosse alcuno stacco tra laurea, abilitazione e lavoro, sostanzialmente di potrebbe prendere la data iniziale degli studi per calcolare gli anni minimi per la "anticipata"? Ovviamente calcolando di conseguenza l'assegno. Oppure c'è una data minima di anzianità?
Sì, ho dato cifre in maniera piuttosto approssimativa, quello che mi interessava era il principio: se non ci fosse alcuno stacco tra laurea, abilitazione e lavoro, sostanzialmente di potrebbe prendere la data iniziale degli studi per calcolare gli anni minimi per la "anticipata"? Ovviamente calcolando di conseguenza l'assegno. Oppure c'è una data minima di anzianità?
PlutOne- Messaggi : 292
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Ipotesi pensione anticipata
Invece di pensare alla pensione anticipata che è comunque lontana ti consiglio di prendere anno sabbatico e aspettativa e goderti questi anni che sei ancora giovane
Aristotelica- Messaggi : 137
Data d'iscrizione : 13.04.22
Re: Ipotesi pensione anticipata
oddio, a me piace il lavoro, non vorrei dare un'impressione sbagliata : )
sto solo cercando di fare due conti per capire se val la pena pagare il riscatto della laurea o meno.
sto solo cercando di fare due conti per capire se val la pena pagare il riscatto della laurea o meno.
PlutOne- Messaggi : 292
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Ipotesi pensione anticipata
Buongiorno, avevo un dubbio in merito ai requisiti per accedere alla pensione.
Avevo letto alcuni articoli nei quali c'era scritto che l'età pensionabile è di 67 anni e che è di 71 anni nel caso in cui non siano stati versati almeno 20 anni di contributi.
Ho letto anche che chi ha versato i contributi dal 1996 rientra nel sistema contributivo, chi li ha versati prima nel sistema misto.
A parte la mia ignoranza in materia, inizio a fare confusione. L'immatricolazione all'università è avvenuta nel novembre del 1995. Ho conseguito la laurea cinque anni dopo e non l'ho riscattata. Ho versato dei contributi alla cassa forense dal 2014 al 2021 e vorrei trasportarli all'inps. Poi ho iniziato a versare contributi all'inps come docente.
Vorrei sapere se nel mio caso si rientra nel sistema misto o nel sistema contributivo. Un patronato aveva detto nel sistema misto, ma non ho capito il perchè, io non ho versato contributi prima del 1996.
Potreste spiegarmi, per favore, se rientro nel sistema contributivo?
Ho un altro dubbio. Se raggiungessi i 20 anni di contributi, potrei andare in pensione comunque a 71 anni di età?
Avevo letto alcuni articoli nei quali c'era scritto che l'età pensionabile è di 67 anni e che è di 71 anni nel caso in cui non siano stati versati almeno 20 anni di contributi.
Ho letto anche che chi ha versato i contributi dal 1996 rientra nel sistema contributivo, chi li ha versati prima nel sistema misto.
A parte la mia ignoranza in materia, inizio a fare confusione. L'immatricolazione all'università è avvenuta nel novembre del 1995. Ho conseguito la laurea cinque anni dopo e non l'ho riscattata. Ho versato dei contributi alla cassa forense dal 2014 al 2021 e vorrei trasportarli all'inps. Poi ho iniziato a versare contributi all'inps come docente.
Vorrei sapere se nel mio caso si rientra nel sistema misto o nel sistema contributivo. Un patronato aveva detto nel sistema misto, ma non ho capito il perchè, io non ho versato contributi prima del 1996.
Potreste spiegarmi, per favore, se rientro nel sistema contributivo?
Ho un altro dubbio. Se raggiungessi i 20 anni di contributi, potrei andare in pensione comunque a 71 anni di età?
ata2017- Messaggi : 489
Data d'iscrizione : 02.09.17
Re: Ipotesi pensione anticipata
ho dimenticato di precisare che ho iniziato a versare contributi all'inps come docente da settembre 2021. Spero che qualcuno possa chiarire i miei dubbi
ata2017- Messaggi : 489
Data d'iscrizione : 02.09.17
Re: Ipotesi pensione anticipata
Se riscatti la laurea, partendo da novembre 1995 ovviamente ricadi nel sistema misto, perché piazzi due mesi di contributi prima del 31/12/1995.
La pensione spetta a 67 anni a chi ha almeno 20 anni di contributi.
Chi non ha i 20 anni può continuare a lavorare fino ai 71 solo se entro quell’età può raggiungere i 20 anni.
Quindi, nel pubblico, se a 67 anni hai 19 anni di contributi sarai autorizzato a lavorare fino ai 68, se hai 18 anni potrai arrivare a 69 e così via.
Quindi nel pubblico non è possibile lavorare oltre i 67 anni se si raggiungono i 20 anni di contribuzione, mentre il privato potrebbe anche essere interessato a mantenere in servizio un “veterano”.
Naturalmente 67 e 71 sono i limiti di età vigenti ora, che potrebbero essere ritoccati in futuro.
La pensione spetta a 67 anni a chi ha almeno 20 anni di contributi.
Chi non ha i 20 anni può continuare a lavorare fino ai 71 solo se entro quell’età può raggiungere i 20 anni.
Quindi, nel pubblico, se a 67 anni hai 19 anni di contributi sarai autorizzato a lavorare fino ai 68, se hai 18 anni potrai arrivare a 69 e così via.
Quindi nel pubblico non è possibile lavorare oltre i 67 anni se si raggiungono i 20 anni di contribuzione, mentre il privato potrebbe anche essere interessato a mantenere in servizio un “veterano”.
Naturalmente 67 e 71 sono i limiti di età vigenti ora, che potrebbero essere ritoccati in futuro.
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
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