Iter assegnazione sostegno ed eventuale rinuncia

Buongiorno,

Aderendo alle graduatorie incrociate per il sostegno con eventuale successiva chiamata, come avviene l'iter per l'assegnazione dell'alunno?
L'accettazione della nomina avviene prima o dopo aver conosciuto il caso? Eventualmente, in caso di rinuncia rischierei di precludermi la possibilità di insegnare in altra CDC nella stessa scuola o sono due cose distinte?

È il mio primo inserimento e vorrei capire meglio questi passaggi.

Grazie a chi risponderà

annokkia90 ha scritto:
L'accettazione della nomina avviene prima o dopo aver conosciuto il caso?

Come per tutte le nomine che avvengono prima di conoscere la formazione della cattedra, anche quella sul sostegno avviene prima di conoscere il caso.

All'altra domanda non ti so rispondere.

Grazie per la risposta... Quindi dovrei accettare, conoscere il caso ed eventualmente rinunciare se so di non essere in grado di gestire la situazione?
Perché essendo la prima esperienza non so se sarei in grado di gestire gravi disabilità, volevo quindi capire se vale la pena inserirsi anche nelle graduatorie per il sostegno

L'alunno e la classe sono assegnati dal dirigente (o suoi delegati), dopo l'accettazione della nomina. Generalmente, gli alunni con il sostegno sono ripartiti tra i docenti dal Responsabile del sostegno. Nel riparto, si tiene conto innanzitutto della continuità didattica, della laurea del docente in funzione dei bisogni dell'alunno, dell'impegno psicofisico che richiede seguire il ragazzo (in presenza di problematiche complesse, le ore sono distribuite tra più colleghi allo scopo di ripartire equamente il carico gravoso) ed anche del sesso (alcuni alunni si sentono rassicurati dalla presenza femminile, altri hanno bisogno di quella maschile per sopperire alla latitanza del padre e alla carenza di amici), della scintilla di simpatia/antipatia che scatta a prima vista, ....
La ripartizione avviene quindi sulla base di tantissimi criteri e deve essere il più possibile oculata nell'interesse degli alunni e anche del docente. Non ti nego che alcune volte purtroppo ho visto prevalere le pretese di colleghi ben radicati nella struttura scolastica. E ciò a danno dei colleghi arrivati per ultimi e non anche degli alunni (ehm ehm!). E' chiaro che il riparto è fatto con maggiore cura nelle scuole dove i ragazzi DVA sono tanti e così pure gli insegnanti di sostegno. Nelle scuole piccole, il riparto è fatto esclusivamente su base numerica. Ti faccio notare che, se vuoi occuparti del sostegno, gli alunni "difficili" toccano a tutti, perchè sono ciclici: uno finisce la scuola e un altro arriva. Da alcuni anni, i ragazzi con lievi difficoltà sono sempre più spesso ricompresi nella categoria dei BES non DVA e quindi senza il sostegno. Temo che gli insegnanti di sostegno, molto presto, finiranno per seguire solo i ragazzi con problematiche gravi.
Se accetti un incarico, lo fai a scatola chiusa. Non ti preoccupare più di tanto. Sono sicura che ce la puoi fare.