Abilitazioni all'estero

Mi sta venendo un dubbio:
Una ragazza che conosco si è laureata brillantemente in Italia in traduzione e interpretazione (triennio) e poi ha superato (come studentessa lavoratrice, ma ce l'ha fatto lo stesso in due anni) la biennale specialistica altrettanto bene.
Ora lavora in Francia e sta contemporaneamente seguendo dei corsi (presso un'università pubblica francese) preparatori a dei concorsi (sempre in Francia) per insegnare (gli esami che ha già dato in Italia glielo permettono) italiano nelle loro scuole. L'anno prossimo ha intenzione di presentarsi per i concorsi per l'insegnamento della lingua spagnola.
Preso atto che a ritornare in Italia non ci pensa neanche lontanamente, l'abilitazione conseguente al concorso eventualmente conseguita in Francia per l'insegnamento dello Spagnolo le consentirebbe di presentarsi come abilitata in Italia?
(lo so che è mettere il carro davanti ai buoi, ma è una cara ragazza e sono curioso di sapere se avrebbe anche questa opportunità...)

Penso di sì: deve solo verificare, al MAE e al MIUR, come ottenere l'equipollenza del titolo conseguito.

La cosa buffa sarebbe se in Italia potesse insegnare anche Italiano, se dovesse superare il concorso in Francia.

Io, sinceramente, spero che le abilitazioni all'estero non vengano riconosciute fino a quando non sarà aperto il nuovo canale di abilitazione in Italia. Non è giusto che abbiano la possibilità di abilitarsi solo quelli che hanno tempo e soldi.