Spezzone e tempo parziale

A parte un parere espresso dall'usr dell'Emilia Romagna esiste un riferimento normativo che dica che uno spezzone e il tempo parziale sono assimilabili? Questo per definire eventuali incompatibilità con altri lavori.

Se qualcuno trova un riferimento normativo, gli sarò grata anch'io.
Dico qui quello che mi pare ragionevole.
L'incompatibilità viene definita in relazione ad un orario di servizio pari o inferiore al 50% dell'orario di cattedra.
Che poi non sia un part time voluto e richiesto dal docente, ma obbligato per mancanza di alternative, non dovrebbe fare alcuna differenza ai fini della compatibilità con altro lavoro.
Altrimenti, si porrebbe un problema di equità: chi ha firmato un contratto part time, pur avendo la possibilità di cattedra, potrebbe accedere ad altro lavoro, mentre chi ha trovato solo uno spezzone si vedrebbe preclusa anche la possibilità di arrotondare.
Insomma, cornuto e mazziato! :-))

la segretaria della mia scuola ritiene che le due cose non sono assimilabili anche perchè chi prende uno spezzone è libero di completare in un'altra scuola, chi chiede il part-time in teoria no.

kikka1980 ha scritto:la segretaria della mia scuola ritiene che le due cose non sono assimilabili anche perchè chi prende uno spezzone è libero di completare in un'altra scuola, chi chiede il part-time in teoria no.

Sì, ma chi prende uno spezzone, non per sua volontà, ma perché trova solo quello, non deve essere ostacolato se vuole fare un altro lavoro compatibile.
Bisognerebbe riflettere su un aspetto non marginale della questione; magari potresti suggerire questa riflessione alla segretaria della tua scuola, perché il parere legale dell'USR dell'Emilia Romagna può essere una pezza d'appoggio per un DS che voglia porsi il problema senza i paraocchi.
Le norme sull'incompatibilità sono state emanate quando il lavoro nella scuola era accessibile con più facilità, quando le cattedre (per incaricati annuali o supplenti) venivano assegnate anche lasciando ore a disposizione e la figura del docente a TD con spezzone orario era quasi sconosciuta. Quindi la norma sull'incompatibilità citava il part time (anch'esso introdotto da poco) come modello di lavoro ad orario ridotto: sostanzialmente il legislatore non aveva di fronte il quadro attuale, disastroso, in cui c'è gente che resta tutto un anno con 4 ore di incarico. Probabilmente sarebbe opportuno che la norma venisse aggiornata alla luce del mutamento dei tempi, ma, in attesa, non mi sembra il caso di mettere i bastoni fra le ruote a chi vuole rispettare la legge, ma non può vivere con mezzo stipendio, quando riesce a prenderlo.

Grazie fradacla. La pensi proprio come me. Se un esperto ci desse un riferimento normativo ne sarei grata.

Se possibile chiedo un chiarimento a Lalla sulla questione.
Nella guida al contratto part-time per i docenti a tempo det e neo-immessi al punto 12 affermi:

Se alle nomine per il conferimento delle supplenze si accetta una proposta di supplenza per un numero di ore inferiore a quello di cattedra, vuol dire che si è in regime di part time?

No, in quel caso si è accettato uno spezzone e il trattamento sarà uguale a quello di una cattedra ad orario intero (con retribuzione proporzionale), mentre il part time deriva dalla scissione della cattedra ad orario intero, con apposita domanda.

Questa cosa si rjiferisce anche alla questione delle incompatibilità? So che nella normativa non c'è niente in proposito, ma hai una faq di riferimento?

Baudelaire ha scritto:Se possibile chiedo un chiarimento a Lalla sulla questione.
Nella guida al contratto part-time per i docenti a tempo det e neo-immessi al punto 12 affermi:

Se alle nomine per il conferimento delle supplenze si accetta una proposta di supplenza per un numero di ore inferiore a quello di cattedra, vuol dire che si è in regime di part time?

No, in quel caso si è accettato uno spezzone e il trattamento sarà uguale a quello di una cattedra ad orario intero (con retribuzione proporzionale), mentre il part time deriva dalla scissione della cattedra ad orario intero, con apposita domanda.

Questa cosa si rjiferisce anche alla questione delle incompatibilità? So che nella normativa non c'è niente in proposito, ma hai una faq di riferimento?

Lalla, in un altro post dici espressamente che tra spezzone e tempo parziale ci sono fraintendimenti.
Mi puoi dire se anche in riferimento alle incompatibilità uno spezzone non è tempo parziale?

Lalla, scusa l'insistenza. Puoi dare una risposta a questo quesito?

Baudelaire ha scritto:

Baudelaire ha scritto:Se possibile chiedo un chiarimento a Lalla sulla questione.
Nella guida al contratto part-time per i docenti a tempo det e neo-immessi al punto 12 affermi:

Se alle nomine per il conferimento delle supplenze si accetta una proposta di supplenza per un numero di ore inferiore a quello di cattedra, vuol dire che si è in regime di part time?

No, in quel caso si è accettato uno spezzone e il trattamento sarà uguale a quello di una cattedra ad orario intero (con retribuzione proporzionale), mentre il part time deriva dalla scissione della cattedra ad orario intero, con apposita domanda.

Questa cosa si rjiferisce anche alla questione delle incompatibilità? So che nella normativa non c'è niente in proposito, ma hai una faq di riferimento?

Lalla, in un altro post dici espressamente che tra spezzone e tempo parziale ci sono fraintendimenti.
Mi puoi dire se anche in riferimento alle incompatibilità uno spezzone non è tempo parziale?

E' il dirigente scolastico e non la segretaria che deve dare il nullaosta allo svolgimento di un'altra attività di lavoro, sempre nel rispetto delle regole previste dal contratto della scuola.
Il partime al 50% è concesso tra pubblico (scuola) e privato (azienda). Per gli spezzoni vale la regola della compatibilità e non tutte le professioni lo sono. Ma i Presidi non negano se non per motivi validi queste possibilità.
Per esperienza personale ho svolto altre attività lavorative compatibili, semplicemente chiedendo il nullaosta al dirigente scolastico.
Lascio a Lalla o ai moderatori ulteriori risposte.