Salvaprecari e posti regionali. Quali sono le penalizzazioni in caso di rinuncia?

Buonasera a tutti, sono un'assistente amministrativa, momento lavoro su uno spezzone di 6 ore fino al 30 giugno 2012, con nomina ricevuta dall'USP, e completamento di 30 ore con supplenza fino alla nomina dell'avente diritto (a copertura di un posto accantonato per i docenti inidonei), ricevuta da un'altra scuola tramite chiamate da 1^ fascia di Istituto. Sto per consegnare la domanda per il salvaprecari e ho alcuni dubbi per cui spero mi possiate aiutare:
1) è possibile fare domanda solo per supplenze da salvaprecari e non dare la disponibilità per i posti regionali (Regione Piemonte)? Se non sbaglio in questo caso, se la supplenza di 30 ore fosse ancora in corso potrei rimanere dove sono e ovviamente sperare in un pizzico di fortuna per arrivare comunque al 30 giugno...
2) nel caso facessi domanda anche per i posti della Regione e mi proponessero un'incarico al 30 giugno sarei obbligata ad accettare le 30 ore a completamento dell'orario settimanale? Se rinunciassi per rimanere sul posto con nomina all'avente diritto perderei tutti i benefici previsti dal Decreto?
3) Cosa succederebbe se non facessi domanda per i posti regionali e nonostante tutto, per esaurimento delle graduatorie priritarie, mi chiamassero? In caso di rinuncia che penalità ci sarebbero?

Tutti questi dubbi nascono dal fatto che ho sentito voci, che in via ufficiale non sono ancora state confermate nè smentite, che affermano che chi lavorerà con i posti della Regione Piemonte fino al 30/06/2012 al termine dell'incarico non avrà diritto alla disoccupazione pur avendone maturato i requisiti (le 52 settimane INPS) e i contributi versati durante il periodo di lavoro saranno solo figurativi, quindi ci sarà da pagare parecchio al momento della ricongiunzione. Ho scritto sia alla Regione che all'Inps e al momento non ho ricevuto risposte concrete, l'USP contattato per telefono, non ha saputo dare risposte, i sindacati nemmeno.
Che fare?