allattamento a rischio

ciao a tutte
da poco parlando con una amica anche lei insegnante di sostegno, io nella scuola dell'infanzia lei in quella primaria, vengo a sapere che esiste la possibilità di richiedere l'allattamento a rischio...7 mesi in più a casa?
io sono in anticipata x condizioni di lavoro a rischio e dovrei partorire il 14 marzo..potrei richiedere anche questi 7 mesi e poi prendere anche la facoltativa? dove devo presentare la domanda? sono ancora in tempo? e la scuola? devo gestire io la domanda o serve la loro relazione per le condizioni a rischio come x la maternità? devo andare all'ispettorato o all'inps?
grazie a chi può rispondermi

non riguarda la nostra categoria; riguarda chi lavora
I limiti di esposizione per le sostanze pericolose e altri agenti sono normalmente fissati a livelli tali da non mettere in pericolo le lavoratrici gestanti e puerpere e i loro figli. In alcuni casi, per le lavoratrici gestanti esistono limiti di esposizione più bassi di quelli validi per altri lavoratori.
La direttiva relativa alle donne gestanti impone in particolare ai datori di lavoro di tener conto dei rischi cui possono essere esposte le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento, in sede di valutazione dei rischi legati all’attività lavorativa . Laddove il rischio non possa essere evitato con altri mezzi, si dovranno cambiare le condizioni di lavoro o gli orari o offrire adeguate mansioni alternative.

scusa ma anche la mia amica che ha usufruito di questi 7 mesi, appena conclusi, fa l'insegnante di sostegno nella scuola primaria...non fa un altro lavoro...boh, io sto crcando qui in internet ma trovo poco

ma c'era amianto in questa scuola? mi sembra molto strano che si possano verificare rischi per il latte insegnando sostegno; capisco la iperattività di un bambino , ma il latte proprio no

ti dirò che anche a me sembra strano xchè io sapevo di questa possibilità per chi lavora nelle comunità, nei cse..ma non sapevo che fosse possibile anche x noi docenti....se saprò qualcosa vi faccio sapere..grazie a tutte

A tal proposito anche io ho una testimonianza di una collega (insegnante scuola secondaria) di una mia amica ( ha partorito a giugno) che sta usufruendo dell'allattamento a rischio pagato al 100% fino al 7 mese di vita del bambino. Esiste una normativa?

clio ha scritto:ciao a tutte
da poco parlando con una amica anche lei insegnante di sostegno, io nella scuola dell'infanzia lei in quella primaria, vengo a sapere che esiste la possibilità di richiedere l'allattamento a rischio...7 mesi in più a casa?
io sono in anticipata x condizioni di lavoro a rischio e dovrei partorire il 14 marzo..potrei richiedere anche questi 7 mesi e poi prendere anche la facoltativa? dove devo presentare la domanda? sono ancora in tempo? e la scuola? devo gestire io la domanda o serve la loro relazione per le condizioni a rischio come x la maternità? devo andare all'ispettorato o all'inps?
grazie a chi può rispondermi

Non credo che il sostegno si possa considerare lavoro a rischio durante l'allattamento...in ogni caso puoi informarti presso l'ispettorato o la medicina del lavoro della tua città.

miria deglinnocenti ha scritto:A tal proposito anche io ho una testimonianza di una collega (insegnante scuola secondaria) di una mia amica ( ha partorito a giugno) che sta usufruendo dell'allattamento a rischio pagato al 100% fino al 7 mese di vita del bambino. Esiste una normativa?

La normativa è il Testo Unico sulla maternità (decreto legislativo 151/2001).

trovato! ho scoperto che si chiama interdizione post partum e le condizioni valide x cui te la concedono sono le stesse x la maternità anticipata x lavoro a rischio..i rischi sono gli stessi perchè vieni on contatto con sostanze organiche, la postura, le malattie e l'impossibilità di spostarsi..domani provo a chiamare l'ispettoratoe vediamo xchè ho scoperto che viene applicato in emilia romagna e nel veneto.qui in lombardia non ne ho sentito parlare..vi dirò

eccomi, ho sentito l'ispettorato ed è vero che c'è questa possibilità..invece di ususfruire di 3 mesi di obbligatoria e poi se si vuole della facoltativa si può richiedere l'interdizione post partum per condizioni di lavoro pregiudizievoli....la gestisce sempre la scuola con l'ispettorato e a quanto ho capito la scuola redigerà una relazione come quella per la maternità anticipata x condizioni di lavoro pregiudizievoli....l'unica cosa che non capisco e che la simpaticissima signora che mi ha risposto non ha detto è se devo comunque fare la domanda x l'obbligatoria perchè non so se poi non concedono l'interdizione come dovrò fare..boh..
alla prossima puntata..meno male che ho tempo fino al 13 gennaio..ma chi ha tempo con la burocrazia è meglio no perdere tempo, no?

clio ha scritto:eccomi, ho sentito l'ispettorato ed è vero che c'è questa possibilità..invece di ususfruire di 3 mesi di obbligatoria e poi se si vuole della facoltativa si può richiedere l'interdizione post partum per condizioni di lavoro pregiudizievoli....la gestisce sempre la scuola con l'ispettorato e a quanto ho capito la scuola redigerà una relazione come quella per la maternità anticipata x condizioni di lavoro pregiudizievoli....l'unica cosa che non capisco e che la simpaticissima signora che mi ha risposto non ha detto è se devo comunque fare la domanda x l'obbligatoria perchè non so se poi non concedono l'interdizione come dovrò fare..boh..
alla prossima puntata..meno male che ho tempo fino al 13 gennaio..ma chi ha tempo con la burocrazia è meglio no perdere tempo, no?

Art. 7.
Lavori vietati
(legge 30 dicembre 1971, n. 1204, articoli 3, 30, comma 8, e 31, comma 1;
decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 645, art. 3;
legge 8 marzo 2000, n. 53, art. 12, comma 3)

1. E' vietato adibire le lavoratrici al trasporto e al sollevamento di pesi, nonche' ai lavori pericolosi, faticosi ed insalubri. I lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono indicati dall'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1976, n. 1026, riportato nell'allegato A del presente testo unico. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri della sanita' e per la solidarieta' sociale, sentite le parti sociali, provvede ad aggiornare l'elenco di cui all'allegato A.

2. Tra i lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono inclusi quelli che comportano il rischio di esposizione agli agenti ed alle condizioni di lavoro, indicati nell'elenco di cui all'allegato B.

3. La lavoratrice e' addetta ad altre mansioni per il periodo per il quale e' previsto il divieto.

4. La lavoratrice e', altresi', spostata ad altre mansioni nei casi in cui i servizi ispettivi del Ministero del lavoro, d'ufficio o su istanza della lavoratrice, accertino che le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli alla salute della donna.

5. La lavoratrice adibita a mansioni inferiori a quelle abituali conserva la retribuzione corrispondente alle mansioni precedentemente svolte, nonche' la qualifica originale. Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 13 della legge 20 maggio 1970, n. 300, qualora la lavoratrice sia adibita a mansioni equivalenti o superiori.

6. Quando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni, il servizio ispettivo del Ministero del lavoro, competente per territorio, puo' disporre l'interdizione dal lavoro per tutto il periodo di cui al presente Capo, in attuazione di quanto previsto all'articolo 17.

7. L'inosservanza delle disposizioni contenute nei commi 1, 2, 3 e 4 e' punita con l'arresto fino a sei mesi.



Art. 17.
Estensione del divieto
(legge 30 dicembre 1971, n. 1204, articoli 4, commi 2 e 3, 5, e 30, commi 6, 7, 9 e 10)

1. Il divieto e' anticipato a tre mesi dalla data presunta del parto quando le lavoratrici sono occupate in lavori che, in relazione all'avanzato stato di gravidanza, siano da ritenersi gravosi o pregiudizievoli. Tali lavori sono determinati con propri decreti dal Ministro per il lavoro e la previdenza sociale, sentite le organizzazioni sindacali nazionali maggiormente rappresentative. Fino all'emanazione del primo decreto ministeriale, l'anticipazione del divieto di lavoro e' disposta dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro, competente per territorio.

2. Il servizio ispettivo del Ministero del lavoro puo' disporre, sulla base di accertamento medico, avvalendosi dei competenti organi del Servizio sanitario nazionale, ai sensi degli articoli 2 e 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, l'interdizione dal lavoro delle lavoratrici in stato di gravidanza, fino al periodo di astensione di cui alla lettera a), comma 1, dell'articolo 16, per uno o piu' periodi, la cui durata sara' determinata dal servizio stesso, per i seguenti motivi:
a) nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza;
b) quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino;
c) quando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni, secondo quanto previsto dagli articoli 7 e 12.

3. L'astensione dal lavoro di cui alla lettera a) del comma 2 e' disposta dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro, secondo le risultanze dell'accertamento medico ivi previsto. In ogni caso il provvedimento dovra' essere emanato entro sette giorni dalla ricezione dell'istanza della lavoratrice.

4. L'astensione dal lavoro di cui alle lettere b) e c) del comma 2 puo' essere disposta dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro, d'ufficio o su istanza della lavoratrice, qualora nel corso della propria attivita' di vigilanza constati l'esistenza delle condizioni che danno luogo all'astensione medesima.

5. I provvedimenti dei servizi ispettivi previsti dai presente articolo sono definitivi.