scuola chiusa per neve e giorni di chiusura deliberati dal collegio docenti

Il fatto che la scuola sia stata chiusa per neve per diversi giorni può indurre il ds ad annullare la delibera del collegio riguardo futuri giorni di chiusura come il giorno di carnevale o altri ponti? C'è il rischio che non si raggiungano i 200 giorni di lezione?

greta2010 ha scritto:Il fatto che la scuola sia stata chiusa per neve per diversi giorni può indurre il ds ad annullare la delibera del collegio riguardo futuri giorni di chiusura come il giorno di carnevale o altri ponti? C'è il rischio che non si raggiungano i 200 giorni di lezione?

Troppi topic sull'argomento.

L’interruzione dell’erogazione del servizio per qualsiasi causa esterna di forza maggiore, configura sicuramente una situazione di inadempimento derivante da cause non imputabili al prestatore (lavoratore), che, impossibilitato a svolgere i propri obblighi contrattuali, è legittimato ad assentarsi senza alcun vincolo di restituzione e/o recupero delle relative ore/giornate.

Il riferimento normativo, come detto negli altri topic, è l’art. 1256 del Codice civile, che recita: “L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore [il lavoratore], la prestazione diventa impossibile. Se l’impossibilità è solo temporanea, il debitore, finché essa perdura, non è responsabile del ritardo dell’adempimento”.

L'anno scolastico resta valido anche se le cause di forza maggiore hanno determinato la discesa del totale sotto i 200 giorni di lezione.

A mio avviso questa è la regola generale, tuttavia ci possono essere delle eccezioni che possono dipendere da quanto prescritto alle scuole dalla regione.

Ti faccio un esempio:


La Giunta della Regione Liguria nel 2011 ha previsto “207 di lezione, fermo restando il numero minimo di 200 giorni obbligatori di lezione [...] “atto alle Istituzioni Scolastiche, nell’ambito dei termini sopra indicati e nel rispetto delle date di inizio e il termine delle attività didattiche contenuti nella presente deliberazione, coordinandosi con gli Enti Locali di riferimento e dandone ampia e tempestiva comunicazione alle famiglie degli utenti, possono definire gli adattamenti ritenuti più opportuni rispetto alle esigenze del piano dell’offerta formativa, nonché per far fronte all’eventuale necessità di sospendere o ridurre il servizio scolastico a causa di eventi imprevedibili”

Si chiede quindi alle istituzioni scolastiche, nell’eventuale adattamento del calendario scolastico regionale, di riservare - all’interno dei sette giorni del calendario determinato dalla regione in eccedenza alla soglia minima dei 200 giorni richiesti per la validità dell’anno scolastico - alcuni giorni per la eventuale sospensione delle attività didattiche da parte delle competenti autorità per eventi imprevedibili (neve , alluvione ecc.).

Se le scuole lo hanno fatto allora ok, i giorni non vanno recuperati.

Se invece la scuola, nell’adattare il calendario scolastico regionale, non ha riservato alcuni giorni a eventuali sospensioni per eventi imprevedibili e la sospensione per eventi imprevedibili va a intaccare la soglia minima dei 200 giorni di lezione necessari per la validità dell’anno scolastico, è necessario che i giorni persi siano recuperati, considerato che il calendario regionale poneva a carico delle scuole l’onere di riservare alcuni giorni , dei sette oltre i 200, per sospensioni dovute a causa di forza maggiore.

Questo secondo me potrebbe essere un caso in cui i giorni andranno recuperati.

A sostegno di quello che abbiamo sostenuto finora

USR EMILIA ROMAGNA


OGGETTO: Calendario Scolastico – Causa di forza maggiore

"In relazione agli eventi naturali che hanno comportato la perdita di giorni di lezione per la più parte delle Istituzioni scolastiche della regione, si ricorda che per consolidato orientamento già espresso da questa Direzione (vedi note prot. 18967 del 18.11.2002 e n.1743 del 15.2.2010) “L’anno scolastico resta valido anche se le cause di forza maggiore hanno comportato la discesa del totale al disotto dei 200 giorni”.

Pertanto, nella circostanza attuale, la validità dell’anno scolastico non è pregiudicata, laddove lo sforamento della soglia prevista dal calendario scolastico sia dovuto a cause non prevedibili e documentate di forza maggiore.

Nella presente contingenza si invita tutto il personale scolastico,
nell’ottica delle finalità educative del sistema di istruzione e formazione, ad adoperarsi per ridurre il più possibile disagi e difficoltà alle famiglie e agli studenti."

Nella scuola si vocifera appunto di recuperare le giornate tenendo la scuola aperta il sabato o annullando dei ponti o terminando piu' tardi della chiusura ufficiale dalle regioni. Possibile che per una causa non imputabile ai lavoratori dobbiamo recuperare?

Marcos2k ha scritto:Nella scuola si vocifera appunto di recuperare le giornate tenendo la scuola aperta il sabato o annullando dei ponti o terminando piu' tardi della chiusura ufficiale dalle regioni. Possibile che per una causa non imputabile ai lavoratori dobbiamo recuperare?

Infatti non si deve recuperare. Ma è giusto dire non si dovrebbe, visto che quello che leggo.

Scusa Paolo , ma intervengo per ulteriore chiarimento:la normativa si riferisce alla chiusura della scuola dove un determinato lavoratore insegna, fin qui ci sono....ma se il lavoratore abita e ha residenza in un paese dove ha fortemente nevicato, i mezzi pubblici non viaggiano,ed il lavoratore non può raggiungere la sede dove insegna e dove , peraltro non nevica e dunque le scuole fanno regolare attività,come si deve comportare? E' il mio caso ( e quello di tanti miei colleghi), per due giorni non siamo riusciti a muoverci dalla nostra città per raggiungere il paese dove lavoriamo, come siamo giustificati? Devo PER FORZA prendere un giorno di ferie o di permesso retribuito? Grazie mille.

maggio61 ha scritto:Scusa Paolo , ma intervengo per ulteriore chiarimento:la normativa si riferisce alla chiusura della scuola dove un determinato lavoratore insegna, fin qui ci sono....ma se il lavoratore abita e ha residenza in un paese dove ha fortemente nevicato, i mezzi pubblici non viaggiano,ed il lavoratore non può raggiungere la sede dove insegna e dove , peraltro non nevica e dunque le scuole fanno regolare attività,come si deve comportare? E' il mio caso ( e quello di tanti miei colleghi), per due giorni non siamo riusciti a muoverci dalla nostra città per raggiungere il paese dove lavoriamo, come siamo giustificati? Devo PER FORZA prendere un giorno di ferie o di permesso retribuito? Grazie mille.

Nessuna normativa può venirci in aiuto. Non esistono in questo caso "giustificazioni" per forza maggiore, quindi se la scuola è aperta
il fatto di non potervi arrivare si può a mio avviso giustificare solo con i congedi previsti dal Contratto.

Non escludo che qualche ds possa comunque accettare come giustificazione un'ordinanza del sindaco della tua città/paese che ha dichiarato uno stato di allerta o comunque il forte disagio in cui si trova la cittadinanza.

Ma siamo fuori normativa, quindi è difficile dare una risposta sicura.

Certo è che in alcune città, nei confronti delle scuole i sindaci hanno capito ben poco.

Grazie Paolo, chiederemo dunque ferie o permesso però trovo pazzesco che nessuno abbia mai previsto una siimile situazione con tutti i pendolari insegnanti che esistono....o meglio, forse qualcuno ci ha anche pensato, ma....che si arrangino da soli questi insegnanti!!!!