corsi lis-lingua segni-

ciao
volevo chiedere se a voi risulta una normativa sulla figura dell'interprete lingua segni.
io sono maestra di sostegno, per cui potrei seguire nel futuro, un bambino che usa la lingua dei segni..poichè non la so, pensavo di fare un corso per imparare (anche per una curiosità personale), ma esistono corsi certificati?
non mi sembra che ci sia una normativa chiara..ne sapete di più? grazie
ciao e buona scuola a tutti!!!

Ciao, anche io sono maestra di sostegno e ho seguito un corso per tre anni a Roma presso l'ENS (Ente Nazionale Sordomuti) che mi ha rilasciato i certificati di superamento degli esami annuali. Con quattro anni di corso..puoi diventare assistente alla comunicazione o interprete e lavorare nelle scuole, ma non ti viene riconosciuto nesson punteggio per le graduatorie. Secondo me la LIS dovrebbe essere insegnata anche a tutti i bambini con gravi problemi di linguaggio che dopo anni e anni di logopedia non ottengono un mezzo completo di comunicazione e nel frattempo accumulano enormi frustrazioni.

grazie! in questi giorni mi è arrivata la proposta di un corso di 12 lezioni (24 ore) di lis e volevo capirci qualcosa di piu....ovvio che non mi aspetto di sapere tutto della lis in cosi poco tempo, ma volevo capire la spendibilità di questo corso..
rispetto a una che non ne sa niente (nella mia zona, tutte le maestre, direi ;)) ne saprei piu io, ma rispetto a tre anni di corso è veramente pochissimo!!.
io abito in provincia di genova e non ho mai sentito di corsi così lunghi..qui da noi (per ora) non ne han mai fatto (almeno per quello che sento in giro)..
grazie! ora devo decidere cosa fare per questo corso ;))
ciaooo

Io sto seguendo il corso dell'ENS di Milano e in classe c'è anche una ragazza che viene da vicino Genova!

Infatti i corsi dell'ENS non sono attivi sempre in tutte le città, quindi purtroppo bisogna vedere dove li attivano.

Considera che il ciclo triennale dell'ENS prevede un totale di 450 ore (120 il 1° anno, 150 il 2° anno e 180 il 3° anno). Un corso di 24 ore ti darà un'infarinatura comunque molto utile, perché finché non si ha un contatto con il mondo dei sordi (non chiamarli "non udenti" perché lo trovano offensivo, come se una donna fosse chiamata "non maschio") non si riesce davvero a capire cosa significhi per molti di loro la LIS.

Non tutti i sordi ne sono stati fautori (ma questo fa parte della loro storia), ma oggi ha comunque un'importanza riconosciuta, ed è un fatto anche molto recente, dagli anni '90 grosso modo c'è un riconoscimento pieno della LIS all'interno della comunità sorda.

Ti consiglio quindi di seguire quel mini-corso, anche per avvicinarti alla cultura sorda: magari poi il prossimo anno l'ENS di Genova attiva il corso di primo livello.

In bocca al lupo!

P.S. Se vuoi dopo ti scrivo una bibliografia con i testi di riferimento per la LIS e la cultura sorda: appena ho un attimo di tempo più tardi, te la posto.

grazie per le risposte chiarificatrici....
penso che farò il corso per interesse personale, vedremo se piu avanti ci saranno altri corsi più impegnativi, purtroppo la nostra regione è un po' avara di questi corsi di formazione..qualche ente prova ad avviarne qualcuno, ma se poi ci son poche iscrizioni..tutto naufraga..sigh..
grazie ancora..
albith, quando hai tempo posta la bibliografia, grazie! magari serve anche a qualcun'altra maestra del forum!!
più conoscenze abbiamo nei vari campi delle disabilità più possiamo essere professionali!!
ciaooo

In ogni caso ricordo che nel 2009 l'istituto per sordi Magarotto di Torino (sede principale a Roma) istituì un corso di specializzazione biennale per docenti di sostegno.

Il costo era di 4000 euro, e l'impegno orario era notevole, ma garantivano una preparazione discreta/buona sulla LIS, oltre a valere 6 punti nelle GaE.

Hanno anche un sito internet che vale la pena tenere d'occhio!

Più tardi posto la bibliografia, non temere :-)

Allora, questa bibliografia che inserisco è relativa ai libri che effettivamente ho in casa e che uso per imparare la LIS. Specifico che essendo un bibliofilo fanatico, non è assolutamente richiesto da nessuno avere questi libri per sostenere adeguatamente un corso LIS, ma certo aiutano :-)

Come mi disse qualcuno, una volta un professore di lingua chiese, a un allievo che non aveva portato quaderni e libro, se aveva portato le orecchie e la bocca: alla risposta "sì!", il prof concluse: "allora hai tutto quello che ti serve". Nella LIS ciò che serve sono le mani, il corpo e gli occhi ben vigili e attenti, e hai tutto quello che ti serve :-)

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DIZIONARI

Elena Radutzky (a cura di)
Dizionario bilingue della Lingua dei segni italiana
Edizioni Kappa

Angelini, Borgioli, Folchi, Mastromatteo
I primi 400 segni
Carocci Faber

Orazio Romeo
Dizionario dei segni; Lingua dei segni in 1400 immagini
Zanichelli

Orazio Romeo
Il dizionario tematico dei segni in 3000 immagini
Zanichelli

Orazio Romeo
Grammatica dei segni; La lingua dei segni in 1300 immagini e 150 frasi
Zanichelli

Cesare Magarotto (a cura di)
Vocabolario della lingua gestuale italiana dei sordi
Armando Editore

SAGGI SCIENTIFICI, ATTI DI CONVEGNI, STORIE E VICENDE SUI SORDI E LE LINGUE DEI SEGNI

Cardona, Volterra
Le lingue dei segni; Storia e semiotica
Carocci

Caselli, Maragna, Volterra
Linguaggio e sordità
Il Mulino

Sabina Fontana
Linguaggio e Multimodalità
Edizioni ETS

Cardinaletti, Cecchetto, Donati (a cura di)
Grammatica, lessico e dimensioni di variazione nella LIS
Franco Angeli

Carmela Bertone
Fondamenti di grammatica della lingua dei segni italiana
Franco Angeli

Oliver Sacks
Vedere voci; Un viaggio nel mondo dei sordi
Adelphi

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Qualche precisazione:

1) Il dizionario con le immagini migliori è quello della Radutzky, ma è anche il più tecnico. E' corredato da un utilissimo CD-ROM con i segnanti che segnano le parole, il che aiuta molto.

2) Gli altri dizionari sono di varia utilità (quello di 400 segni è tascabile, quindi lo porto con me sempre). Quelli di Romeo usano un formalismo grafico leggermente diverso, ma comunque dettagliato. Quello di Magarotto è forse il più datato (parla ancora di lingua gestuale... credo di aver comprato una delle ultime copie ancora in commercio, hehehehe: i disegni sono però ben fatti e chiari).

3) Ho inserito anche la "Grammatica" di Romeo fra i dizionari in quanto è strutturato nello stesso modo, sebbene siano riportate anche delle frasi per spiegare la costruzione sintattica nella LIS, ma non ha la sistematicità di una grammatica vera e propria.

4) I due libri di Virginia Volterra sono fondamentali: è stata lei a portare in Italia il dibattito scientifico che in America era già partito negli anni '60 sulle lingue dei segni. Per i sordi segnanti la Volterra è una specie di mito.

5) Gli altri libri sono saggi scientifici e atti di convegni magari anche un po' troppo tecnici; tuttavia la Grammatica della Bertone è molto molto utile: con un minimo di conoscenze glottologiche è davvero chiarificatrice (però se si hanno almeno le basi della linguistica generale, visto che usa questo tipo di formalismo senza spiegarlo nel dettaglio: si vede che resta comunque un libro per addetti ai lavori sebbene usi un linguaggio semplice e chiaro).

6) Il libro di Oliver Sacks (per intenderci l'autore di Risvegli, da cui il film con Robin Williams e Robert De Niro) è semplicemente fantastico, ma sono di parte: Sacks è uno dei miei autori preferiti (è per me secondo solo a Primo Levi). Ma non sono certamente l'unico a osannarlo, hehehehe.

Buona lettura e buono studio!!!

Albith, vorrei dirti che è sempre istruttivo leggere le tue risposte e fa piacere sentire la passione che metti nel tuo lavoro. Vorrei chiederti di dirmi di più sul fatto del punteggio, visto che, quando mi sono informata io, l'Ens non risultava ancora riconosciuto dal ministero e quindi i corsi non davano punteggio.
Tu che ne pensi, se hai voglia di parlare, del fatto che a bambini con disprassia o anche con autismo, andrebbe data la possibilità di imparare subito un linguaggio molto più istintivo di quello verbale, per non dover aspettare di non aver più niente da dire o di caricarsi di rabbia, e avere la possibilità di organizzare mentalmente la realtà. Anche un italiano segnato può aiutarli e credo che questo non impedisca successivamente di imparare di parlare, ma anzi, che favorisca l'apprendimento. Ciao!

La LIS, come la ASL e tutte le lingue dei segni, sono fortemente strutturate per immagini, e infatti all'inizio del corso ci hanno dato un foglio con delle indicazioni generali fra cui... imparare a pensare per immagini (quanto mi è venuta in mente Temple Grandin in quel momento, non potete capire!!!). Oliver Sacks ci informa di come sordi segnanti di paesi molto diversi, dopo pochi giorni di contatto reciproco, sono in grado di comprendersi vicendevolmente (competenza passiva quindi in meno di 10 giorni: per le lingue orali servono non meno di 4 mesi), e di usare segni comuni in poco più di 3 settimane (pidginizzazione o addirittura creolizzazione: nelle lingue orali servono alcuni anni di contatto, a volte almeno una o due generazioni). Arrivano a usare la lingua dei segni altrui in poco più di un mese (competenza attiva: nelle lingue orali si arriva dopo alcuni anni intensi di studio).

E' vero che le lingue orali, storicamente, si sono rivelate più flessibili, ma le lingue dei segni sono spaventosamente potenti in molti altri aspetti (linguisticamente parlando, si può quasi dire che in esse siano quasi a livello cosciente riconoscibili le unità minime sintattiche, che nelle lingue orali sono quasi solo individuate a livello teorico). Cioè un sordo segnante vede letteralmente la sintassi della sua lingua, laddove per un parlante la coscienza della sintassi è acquisita solo con un avanzato studio teorico: forse per questo sono così flessibili nell'apprendimento delle altre lingue dei segni.

Secondo me per un bambino autistico con un sufficiente QI, diciamo almeno di 60/70 punti, potrebbe ricavare dalla LIS molto di più di quanto si possa immaginare, anche perché è ormai chiaro che anche per i sordi apprendere per tempo una lingua dei segni è di enorme aiuto per apprendere poi, come L2, la lingua orale con cui devono confrontarsi quotidianamente, sia come lingua labiale sia come lingua scritta.

La struttura iconica di una lingua dei segni può superare il gap creato dal malfunzionamento dei lobi frontali, anche se per i sordi tale malfunzionamento non esiste, quindi è sempre da verificare come e quanto si possa insegnare la LIS a un autistico (probabilmente alcuni aspetti meno iconici rischiano di sfuggire, ma è probabile che per un autistico questa forma di comunicazione debba essere meno mediata di quella orale).

Per i disprassici non ho un'idea in proposito, conoscendoli molto meno: non escludo però un'eguale utilità.

Sul fatto che i titoli ENS possano essere spesi come punteggio non ho notizie, né, a essere sinceri, mi sono interessato. Non facendolo per questo motivo, avendo quasi concluso la "raccolta punti", non ho nemmeno chiesto se potevo avere le 150 ore, anche perché non ne avevo nemmeno bisogno.

Diciamo però che è palese che ignorare la LIS facendo il docente di sostegno e magari avendo un giorno affidato un ragazzo sordo segnante, beh, è quantomeno un handicap (del docente a quel punto, non dell'alunno).

Una riforma del titolo SOS che rilasci la qualifica per il sostegno udito solo dopo aver conseguito almeno un titolo ENS di III livello, o assimilato, come il CILIS, mi vedrebbe molto favorevole.

Grazie Albith, quando ho cercato di portare avanti questa convinzione, per aiutare i bambini che ho seguito, ho sempre trovato grande ostilità da parte dei neurologi... e dei logopedisti, ovviamente. Così a sedici anni li buttano fuori dai centri di riabilitazione che sono in grado, se va bene, di usare un linguaggio funzionale, ma non possono esprimere quello che hanno dentro. Inoltre quest'anno la Provincia di Roma ha tolto gli assistenti alla comunicazione a tutti gli udenti. Penso davvero che si dovrebbero diffondere il più possibile queste conoscenze.

grazie albith!
mi sono iscritta al corso perchè anche io penso che essere insegnante di sostegno e non avere conoscenze su lingua dei segni, braille...sia una grave pecca..io ho 2 lauree, tanta teoria, 6 esami per sostegno, e nessun corso su questi..se arriva un bambino a settembre (io sono di ruolo) e mi viene affidato, devo correre a studiare tutto quello che non mi hanno insegnato..sigh..
grazie per bibliografia,
buon lavoro
ciao

ciao,il corso a genova è già iniziato?
é possibile parteciparvi? in ogni caso puoi segnalarmi l'ente che lo ha proposto?
grazie!

Qualcuno può darmi informazioni riguardo a questo corso di specializzazione a Roma. Grazie mille
Michela

MiciMiao ha scritto:Qualcuno può darmi informazioni riguardo a questo corso di specializzazione a Roma. Grazie mille
Michela

anche io sono interessata a eventuali corsi a Roma, grazie

meri ha scritto:

MiciMiao ha scritto:Qualcuno può darmi informazioni riguardo a questo corso di specializzazione a Roma. Grazie mille
Michela

anche io sono interessata a eventuali corsi a Roma, grazie

So che li fa l'Istituto per Sordi in Via Nomentana a Roma, c'è tutto sul loro sito.

Certo un docente di Sos si può fare un'infarinatura...  l'assistente alla comunicazione è un'altra cosa, ci vogliono anni di studio e pratica. Ce l'aveva una collega in classe: praticamente "traduce" all'alunno tutto quello che si dice in classe!!!

Questi corsi rilasciati dall'ENS possono essere riconosciuti nelle graduatorie di istituto?

Non credo proprio. Però deve esserci (ma non so dove) una graduatoria per intepreti per sordi, una volta completato tutto il corso (credo siano almeno tre anni).

docente63 ha scritto:Non credo proprio. Però deve esserci (ma non so dove) una graduatoria per intepreti per sordi, una volta completato tutto il corso (credo siano almeno tre anni).

 
la graduatoria di cui parli è a livello regionale, provinciale, ecc? qualcuno sa qualcosa in più su questi corsi? dove si può sfruttare questo titolo?

Mah, questo credo che dove tengono il corso dovrebbero sapertelo dire....

Ciao a tutti,
Volevo chiedervi alcune cose:

Com'è strutturato il corso Ens, a livello di impegno orario? Mi chiedo se sia possibile frequentarlo se contemporaneamente si lavora a scuola. Si possono richiedere le 150 ore con l iscrizione a questo corso?

È un corso costoso?