Decreto legge 9 febbraio 2012 n.5 convertito in legge n.35

Anche questa nuova legge mi insospettisce parecchio. Stanno predisponendo un organico dell'autonomia e un organico di rete triennali a partire dal 2013.
Gli insegnanti di sotegno potranno far parte dell'uno o dell'altro, se non ho capito male.
Se si diventerà organico di rete, però, ci si occuperà anche di formazione permanente, prevenzione dell'abbandono scolastico, contrasto all'insuccesso scolastico e formativo, bullismo e così via.
Si tratta di compiti che verranno affidati solo agli insegnanti di sostegno o anche agli insegnanti curricolari?
Si parla di integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali: normalmente si tratta di obiettivi che fanno parte della formazione degli insegnanti di sostegno, ma non è chiaro se ci sarà interscambiabilità di ruoli tra le persone che si occuperanno di questi problemi (insegnanti su posto comune e di sostegno).
Potrebbe capitare che un bambino con difficoltà cognitive o disturbi del comportamento sia affidato a insegnanti curricolari che magari opereranno su più scuole come specialisti improvvisati di questo tipo di problemi? E del resto, ha invece senso affidare proprio a insegnanti di sostegno la gestione del problema del bullismo piuttosto che delle difficoltà legate alla povertà o ai disagi di tipo sociale?
Mi piacerebbe avere qualche opinione sul tema, anche per capire cosa ci dobbiamo aspettare.

Che vuole dire, esattamente? Cosa avverrebbe agli insegnanti di sostegno...??

Il problema di questa legge è che, secondo me, apre delle opportunità/rischi di modifica del ruolo e dei compiti degli insegnanti di sostegno e non solo.
Ricordo che la Fondazione Agnelli, in una sua recente ricerca, proponeva l'eliminazione della maggioranza degli insegnanti di sostegno (dicendo che bastava aggiornare tutti gli insegnanti della scuola sulle problematiche dell'inclusione per sostituirli) e la costituzione di un gruppo di consulenti per i bisogni educativi speciali (disponibili magari entro l'organico di rete?).
Inoltre da tempo si parla del modello bio-psico-sociale delle diagnosi come sostituto delle diagnosi funzionali: ma sappiamo benissimo che chi ha la L. 104, art. 3, comma 3 si trova in condizioni di handicap grave e ha bisogno di interventi specifici e prolungati perché ci sia effettiva integrazione e, forse, chi ha problemi di tal sorta ha bisogno di personale dedicato, non può bastare la semplice "sosta" in classe, insieme agli altri...
Quel che penso, in generale, è che si voglia ridurre il numero di insegnanti di sostegno a scuola, certificando solo chi può ottenere anche l'invalidità civile, e che si vogliano affidare tutti i bambini con handicap lieve (certificati solo tramite modello bio-psico-sociale) alla cura delle sole insegnanti di classe (con l'aiuto di consulenti di "sostegno" facenti parte dell'organico di rete). E' solo un sospetto, però...

Lalla... quando hai un attimo di tempo.... cosa potremmo aspettarci??