due domande di trasferimento?

Gentilissime Lalla e Giulia, avrei un quesito da porvi: sono neo immessa ruolo scuola primaria decorrenza 1 settembre 2011, ho presentato domanda di trasferimento interprovinciale avendone tutti i diritti e requisiti. Il mio csa mi ha contattato poichè afferma che prima di fare la domanda interprovinciale avrei dovuto fare anche quella provinciale in quanto neo immessa e senza quindi una scuola di titolarità. Io mi chiedo se ciò che mi è stato chiesto ( e cioè la domanda provinciale) è prassi oppure se il mio csa ha cercato il pelo nell'uovo.
Grazie per i preziosi consigli e disponibilità

Secondo me è giusto, se tu non dovessi riuscire ad ottenere il trasferimento interprovinciale dove andresti non avendo una sede di titolarità? Per questo ti hanno detto che devi fare anche quella provinciale cosa che fanno tutti i neoimmessi.

Concordo con mariland!
A dire il vero, da quanto ne so io, i neoimmessi non possono fare domanda di trasferimento interprovinciale per almeno tre anni. Possono presentare solo domanda provinciale, la prima obbligatoria per ottenere una sede definitiva. Ora tu risulti assegnata semplicemente alla provincia X e in una sede di questa provincia devi essere collocata.

ti ringrazio mariland per la tua cortese risposta, ma di porterei a fare una semplice considerazione, per così dire, giuridica. L'art. 3 della carta costituzionale, che introduce il fondamentale principio di eguaglianza, recita così: "Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge"(...)Partendo da questo fondamento costituzionale, un cosidetto "superdiritto", segue l'articolo 32 sempre della nostra Carta costituzionale, il quale afferma:"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività"(...); è da questi fondamenti costituzionali che si è sviluppata la legislazione sanitaria e, in ossequio al principio di eguaglianza testè citato, le varie leggi socio sanitarie, ( vedi legge 104/92 e legge 162/98). Ora, negare un trasferimento interprovinciale per mancanza di posti significa sottoporre il "superdiritto" costituzionale, alle norme attuattive di tipo organizzativo, ossia, in sostanza sovvertire l'ordine di forza legislativa delle leggi, per cui mi chiedo: se è giusto che non mi neghino il trasferimento interprovinciale, per me non ha senso darmi una scuola di titolarità lontana dalla persona a cui devo prestare cura

Carissima La maestrina, ti invito, cortesemente a informarti sulla normativva del nuovo CCNI del 2012-2013il quale afferma:
Il vincolo di cinque anni introdotto dall’art. 9, comma 21 della legge 106/2011. si applicherà “solo” ai docenti assunti nell’a.s 2011/2012 e tenendo conto della decorrenza giuridica.
Anche a questi docenti, inoltre, è stata estesa la deroga, già prevista dalla legge 124/99, grazie alla quale vengono esclusi dal blocco della mobilità coloro che fruiscono delle precedenze art. 7, comma 1 punti I), III) e V) del contratto.

Marialaura1970 ha scritto:Carissima La maestrina, ti invito, cortesemente a informarti sulla normativva del nuovo CCNI del 2012-2013il quale afferma:
Il vincolo di cinque anni introdotto dall’art. 9, comma 21 della legge 106/2011. si applicherà “solo” ai docenti assunti nell’a.s 2011/2012 e tenendo conto della decorrenza giuridica.
Anche a questi docenti, inoltre, è stata estesa la deroga, già prevista dalla legge 124/99, grazie alla quale vengono esclusi dal blocco della mobilità coloro che fruiscono delle precedenze art. 7, comma 1 punti I), III) e V) del contratto.

Cara Marialaura1970,
confesso di non essermi informata molto relativamente alla più recente normativa (non mi riguarda direttamente né riguarda qualcuno che mi è vicino), ciò non toglie che il tuo tono non mi sembra appropriato né al mio intervento né al contesto.
Ho semplicemente riportato quanto è di mia conoscenza indiretta, dato che a una mia amica e collega, assunta in ruolo nell'a.s. 2010-2011 in una provincia diversa da quella in cui risiede, è stato detto che non può chiedere trasferimento interprovinciale per tre anni, ma solo assegnazione provvisoria interprovinciale.
Attendiamo delucidazioni da "voci" più competenti, sia di me che di te, in materia, allora!

Marialaura1970 ha richiesto trasferimento interprovinciale avendone i requisiti (lo ha scritto nel primo messaggio). E' ovvio che la richiesta è subordinata alla disponibilità dei posti. Quanto alla richiesta dell'USP di produrre anche domanda di trasferimento provinciale, è certamente una richiesta ragionevole, ma non obbligatoria, atteso che la domanda di assegnazione della sede definitiva è facoltativa e non obbligatoria. Ovviamente in mancanza della domanda provinciale, se non dovesse essere soddisfatta quella interprovinciale, sarà assegnata una sede d'ufficio nella provincia di attuale titolarità

Infatti concordo in pieno con Gianfranco, mi è venuto in mente dopo il fatto che anche se non si produce domanda provinciale visto che deve essere assegnata una sede definitiva può venir data d'ufficio. Marialaura io concordo pienamente su ciò che hai scritto riguardo ai diritti sanciti dalla Costituzione, ma è pur vero che sottostiamo anche a svariate normative ed emendamenti per i vari settori della Pubblica amministrazione, nel nostro caso la scuola. Ora, anche se tu appartieni ad una categoria che ha il diritto ad essere avvicinata il più possibile alla residenza della persona a cui devi prestare cura, mi chiedo anche: se i posti mancano come si può pretenderlo? E' solo una mia considerazione, cioè ragiono nella "logica" a volte distorta delle leggi. Qualora non dovessero darti il trasferimento, cosa che invece ti auguro tu possa ottenere, in qualche posto dovrai pur insegnare no? Quindi essendo tu entrata di ruolo in una provincia diversa da quella in cui vuoi trasferirti, è lì che eventualmente dovresti lavorare, vuoi perchè avevi fatto lì le domande delle graduatorie ad Esaurimento e/o il concorso ordinario, a seguito purtroppo di scelte e decisioni che sembrano giuste ma poi col passare degli anni la vita e le esigenze cambiano e ci si ritrova ad entrare di ruolo magari in una prov. che dopo tanti anni non ci va più bene per diverse priorità. Ad ogni modo ritornando al discorso sede definitiva, se tu non dovessi avere trasferimento interp. e non produci domanda provinciale ti verrà assegnata una sede d'ufficio nella provincia in cui sei entrata di ruolo. Detto questo ti faccio un grosso in bocca al lupo.

grazie per le cortesi ed esaudienti risposte, siete stati gentilissimi.