Posso licenziarmi?

Salve a tutti,
sono una giovane insegnante assunta a tempo determinato fino al 30 di Giugno su posto di sostegno nella scuola primaria, grazie alle nuove chiamate effettuate a Novembre. Questo è il mio primo anno di insegnamento dopo l'università e sto frequentando il corso per conseguire il titolo sul sostegno. Purtroppo questa supplenza è su una classe quarta in cui è inserito un bambino autistico di 10 anni e mezzo, il cui problema principale sono i comportamenti fortementi aggressivi e pericolosi. Io sono piuttosto piccola e minuta e non riesco a trattenerlo con efficacia. Tutto questo si traduce in intere giornate (devo stare con lui per 5 ore filate) passate a farmi picchiare in maniera piuttosto grave dal bambino: ho già subito due incidenti piuttosto gravi e la mia salute ne sta risentendo notevolmente. In questi 4 mesi mi sono rivolta a chiunque, al dirigente (che fa orecchie da mercante e accampa scuse su scuse), a vari sindacati (dove ho trovato persone molto scortesi o molto impreparate), ad un avvocato (che mi ha prospettato la possibilità di una causa, che sicuramente avrebbe l'effetto di far incattivire ancora di più tutti quanti), al centro per persone autistiche che frequenta il bambino nel pomeriggio (con persone competenti e armate di buone intenzioni, ma scarsamente consapevoli di quella che è la realtà di una scuola), le cose continuano a peggiorare. Ho provato a seguire le varie indicazioni didattiche fornitemi da esperti o trovate nei testi specializzati, ma non stanno funzionando. Probabilmente su tutto ciò pesa la mia inesperienza e il fatto che io abbia impostato il rapporto in maniera poco decisa e troppo "dolce": adesso, nonostante i tentativi, risulta impossibile modificare le cose. Questo lunghissimo prologo (chiedo scusa per la mia "generosità" con le parole) è per dire che sto prendendo in considerazione la possibilità di licenziarmi: anche se lo stipendio costituiva per me un'entrata importante, la mia salute fisica e psicologica sono a pezzi. So che non avrò diritto ad altre supplenze per questo anno scolastico, ma non sono riuscita a capire se dovrò rinunciare anche al punteggio fino a ora accumulato. Inoltre, c'è modo per me di riuscire comunque ad ottenere la disoccupazione a requisiti ridotti per i mesi in cui comunque non avrei lavorato (Luglio e Agosto)? Infine, mi è stato riferito da alcune colleghe che la dirigente della scuola è molto "vendicativa" e farà in modo che questo licenziamento venga segnalato con una nota sul mio stato di servizio così da compromettere (oltre che con il passa parola anche nei fatti) il mio futuro rapporto con altri dirigenti della zona: si tratta di una cosa che può legalmente fare?
Vi ringrazio per la pazienza e l'attenzione.
Ciao
Syke

il punteggio fin qui accumulato non è perso; la disoccupazione per licenziamento non si può richiedere, perché hai scetlto volontariamente di interrompere il contratto; io direi che forse è il caso di tenere il bambino in classe, in modo che anche l'insegnante di classe possa darti una mano e in un contesto di altra autorità forse il bambino si calma; la ds non può metterti alcuna nota disciplinare se decidi di licenziarti; mancano circa 40 gg alla fine dell'anno, stai in classe con il bambino in mezzo agli altri più tempo possibile

Dal punto di vista squisitamente normativo, puoi licenziarti sapendo che per tutto l'anno scolastico attuale non potrai più essere nominata per nessuna supplenza in nessuna scuola, e non potrai chiedere l'indennità di disoccupazione. Il tuo stato di servizio non può essere certo intaccato da delle dimissioni volontarie.
Ciò detto, io valuterei attentamente l'opportunità di rinunciare al lavoro per tutelare la salute. Il diritto alla tua salute non può e non deve essere incompatibile col dirito al lavoro. Se non sei coadiuvata dai colleghi e dal DS, se non vuoi metterti in contenziosi legali inutili e difficili da gestire, e la situazione è diventata così ingestibile da compromettere la salute, fai ciò che fa qualunque persona che si sente male. Non credo che il tuo medico avrà difficoltà a certificare la necessità di un periodo di riposo per esaurimento nervoso.

attenzione all'esaurimento nervoso, soprattutto per un insegnante

avevo scritto un messaggio per Syke, ma non me l'ha mandato :-(. In pratica, ti suggerivo anch'io di metterti in malattia per stress o esaurimento. Non capisco cosa tu intendi per stare attenti, Giulia!! Grazie a Dio, al giorno d'oggi, lo stress è riconosciuto come una qualsiasi altra malattia e dà diritto al riposo o alle cure. Nessuno ha diritto a mettere bocca, sennò davvero è bene che parta con una denuncia!

intendevo dire che l'esaurimento nervoso può portare all'inidoneità all'insegnamento, non si scherza

Grazie a tutti per le risposte molto precise. Purtroppo il bambino non vuole stare in classe (o almeno non vuole starci sempre) e se costretto picchia i propri compagni o scappa travolgendo chiunque gli si pari davanti. Le altre insegnanti del resto non sono affatto collaborative e spesso si chiamano fuori nelle situazioni problematiche, per non parlare di quelle che cercano addirittura di rendermi la vita difficile con insulti e complicazioni varie. Io sono già in malattia a causa di un infortunio che ho avuto a casa, ma essendo dipendente a tempo determinato ho diritto a 1 solo mese di malattia interamente pagata in tre anni e ad altri due mesi al 50%, sarebbe certo meglio che rinunciare interamente allo stipendio, ma non vorrei che nel corso dei prossimi tre anni questi giorni mi servissero. Comunque valuterò anche questa possibilità, nonostante il mio medico sia molto fiscale. Grazie di nuovo a tutti quanti.

Syke ha scritto: Io sono già in malattia a causa di un infortunio che ho avuto a casa, ma essendo dipendente a tempo determinato ho diritto a 1 solo mese di malattia interamente pagata in tre anni e ad altri due mesi al 50%, sarebbe certo meglio che rinunciare interamente allo stipendio, ma non vorrei che nel corso dei prossimi tre anni questi giorni mi servissero.

Da quello che scrivi ti servono anche adesso. Poi sarà certamente il medico l'unico a poter valutare bene la tua condizione psico-fisica

La dirigente non può segnalare un bel niente se ti licenzi, tranquilla. L'unica cosa che succede è che non verrai chiamata per altre supplenze quest'anno...ma capirai, l'anno ormai è finito.
Comunque se puoi resta ancora in malattia, altrimenti se proprio non ce la fai e la situazione è così grave, licenziati (se te lo puoi permettere dal punto di vista economico, fatti i conti perchè resterai qualche mese senza stipendio).
Io credo che non si debba perdere la salute fisica e psicologica per un lavoro, non è giusto. Si lavora per vivere, non viceversa. Se il lavoro ti rovina la vita, mollalo (sempre che tu te lo posso permettere, appunto. Se è così, buon per te).

Il Dirigente non ha l'obbligo ma a mio avviso ha certamente la possibilità di emettere un decreto che stabilisca l'abbandono del servizio e quindi il licenziamento "non supportato da giusta causa".

Il consiglio, quando vi licenziate, è quello di supportare il licenziamento con delle motivazioni di carattere oggettivo.

Paolo può essere una motivazione di carattere oggettivo il fatto che lei prenda botte per 5 ore di fila e non sia in grado di reggere la situazione?
Io ci sono passata...nel momento in cui la propria incolumità fisica e psicologica è a rischio, questa può essere considerata una giusta causa di dimissioni?

Secondo me e' sempre meglio non dare motivazioni "psicologiche" per le dimissioni. Fatti cOnsigliare dall'avvocato su un eventuale giusta causa e dai le dimissioni. Quanti gg ti rimangono di malattia?
Ps. Le colleghe di classe non possono chiederti di uscire dalla classe. E se il bambino picchia gli altri alunni la colpa e' tua come e' loro! Tu sei insegnante di sostegno alla classe, e loro sono insegnanti del bimbo a te assegnato quanto te! Vedrai che dopo 2 settimane in classe le colleghe sapranno come 'addolcire' la dirigente!

Le colleghe di classe di fatto non me lo chiedono, ma quando lui scappa fuori non lo ferma nessuno. Basti pensare che ha distutto una porta di legno a calci. Spesso lui non vuole stare in classe a causa del rumore o della luce più intensi e riesco a convincerlo a restare per poco e beccandomi morsi e sputi. Per quanto riguarda la motivazione del licenziamento, cosa vuol dire "per giusta causa"?

Non lo so perché non mi sono mai trovata nella situazione di dovermi dimettere! Pero' chiedi all'avvocato, chi meglio di lui potrà aiutarti?

Attenzione perche` la "giusta causa" ed il "giustificato motivo" per il licenziamento sono due cose diverse!
La "giusta causa" e` prevista dall'INPS e ti permetterebbe di avere la disoccupazione.. purtroppo e` molto restrittiva e ci rientrano solo i casi di mobbing per i quali c'e` una causa in corso e poco altro. Cmq trovi la definizione di "giusta causa" sul sito dell'INPS.
Il "giustificato motivo" e` piu` blando e lo riconosce il DS. Il tuo potrebbe benissimo rientrarci, a mio avviso... Solo che l'unico vantaggio di avere riconosciuto il giustificato motivo per un licenziamento nella scuola, e` che potresti ancora avere delle supplenze durante questo anno scolastico (non incapperesti nelle "punizioni" per chi si licenzia senza giustificato motivo). Il problema e` che l'anno scolastico e` quasi finito.. se tu avessi una nuova supplenza (o un contratto qualunque di lavoro), alla fine di quest'ultima potresti richiedere la disoccupazione, ma se non ti capita piu` nulla, non hai diritto alla disoccupazione. L'unico consiglio che posso darti in merito, e` di provare a sentire il tuo AT se ci sono speranze perche` ti chiamino a fare l'esame di stato in sostituzione di qualche commissario.. altrimenti nn so quante possibilita` potresti avere di una nuova supplenza.

PS: Senza licenziarti potresti provare a prendere un'aspettativa non retribuita fino alla fine dell'anno, se ti viene concessa, al termine del contratto avresti la disoccupazione.