Docenti, riconquistate la dignità perduta.
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Docenti, riconquistate la dignità perduta.
L'attacco alla scuola pubblica ha avuto inizio già ai tempi di Berlinguer ma nessuno si sarebbe mai immaginato che la scuola, quella pubblica per definizione, avrebbe fatto questa fine!
Contrariamente ai governi precedenti, l'ultimo governo di centrodestra si è distinto per una vera e propria crociata contro la scuola pubblica e per farlo ha usato due argomenti che facilmente potevano fare, come hanno fatto, breccia nell'opinione pubblica:
1. i docenti italiani sono troppi;
2. i docenti italiani sono impreparati e scansafatiche.
Ovviamente sono due bugie grosse quanto una casa ma la stragrande maggioranza degli italiani ama le bugie e ama ancor di più chi sa raccontargliele.
Purtroppo i docenti già da tempo sono stati dimenticati da quel poco che resta delle rappresentanze sindacali.
Della campagna di delegittimazione della dignità, ancor prima che della professionalità, portati avanti con scientifica propaganda dai mezzi di informazione (quasi tutti in mano all'ex governo.....), i docenti sono stati le vittime predilette.
Ecco perché oggi è MOLTO frequente che un genitore aggredisca un insegnante, perché in questo suo modo di fare non si sente più un carnefice ma un giustiziere. E molti genitori picchiano i docenti senza chiedersi perché lo fanno, magari su una semplice insinuazione del figliuolo prediletto. Se ne sentono autorizzati dalle notizie che apprendono dai mass media e questo a loro basta e avanza. Anche quando sono gli stessi alunni a picchiare gli insegnanti, fino ad arrivare all'assurdo che anche un bambino di dieci anni può spappolare la milza ad una maestra, vi sentite dire da molti genitori e da molti mezzi di "disinformazione-diseducazione" che in fin dei conti sono "cose di ragazzi". E sono "cose di ragazzi" lo sentirete dire anche da Dirigenti scolastici che tentano di sottacere fatti gravissimi pur di evitare rogne alla propria scuola. Dirigenti disposti anche a mettersi contro il docente innocente pur di salvare se stessi. Sono questi una nuova categoria di Dirigenti scoalstici, la più pericolosa, quella a cui Brunetta ha dato il potere (perché di potere si tratta) di licenziare gli insegnanti e, ancora, quella a cui il precedente governo distruggi-scuola voleva dare la facoltà di nominare direttamente i docenti.
Diversa cosa è quando un insegnante, esasperato dal comportamento a dir poco provocatorio di un alunno, si permette di strattonarlo o, a limite, di dargli uno schiaffo, diventa irrimediabilmente un MOSTRO da sbattere in prima pagina.
Come sono cambiati i tempi! In bene? In male?
Io so solo che quando in un paese uno, che per prendere un diploma attraversa tre istituti diversi (privati?) e per prendere una laurea in giurisprudeneza emigra da Brescia a Reggio Calabria, diventa ministro dell'Istruzione a soli 35 anni, con un curriculo che dimostra la poca "conoscenza" del mondo della scuola, è un paese senza futuro.
Che quando in un paese, un ventiduenne che non è riuscito a prendere un diploma di maturità (se non al suo terzo tentativo), diventa consigliere regionale per sicuro nepotismo e, caso mai, anche lui decide le sorti del paese, questo è un paese senza futuro.
Che quando un ministro di questa repubblica ti viene a dire che "con la cultura non ti ci fai un panino", questo è un paese senza futuro.
Come purtroppo è senza futuro questa nuova classe docente fatta di vecchi insegnanti assuefatti e precari psicologicamente sottomessi. Una classe destinata a morire di agonia lenta se non ritrova se stessa. Ma, se proprio deve morire che morisse con dignità, in piedi!
Il '68 garantì il diritto allo studio, l'emancipazione della classe operaia e la forte rappresentanza sindacale. Certo non furono tutte cose positive.
Ora ci stanno togliendo tutto quello che abbiamo conquistato nell'indifferenza generale. Non ci resta che una cosa da fare, o ritornare ad essere un popolo di emigranti o fare un nuovo sessantotto culturale.
Contrariamente ai governi precedenti, l'ultimo governo di centrodestra si è distinto per una vera e propria crociata contro la scuola pubblica e per farlo ha usato due argomenti che facilmente potevano fare, come hanno fatto, breccia nell'opinione pubblica:
1. i docenti italiani sono troppi;
2. i docenti italiani sono impreparati e scansafatiche.
Ovviamente sono due bugie grosse quanto una casa ma la stragrande maggioranza degli italiani ama le bugie e ama ancor di più chi sa raccontargliele.
Purtroppo i docenti già da tempo sono stati dimenticati da quel poco che resta delle rappresentanze sindacali.
Della campagna di delegittimazione della dignità, ancor prima che della professionalità, portati avanti con scientifica propaganda dai mezzi di informazione (quasi tutti in mano all'ex governo.....), i docenti sono stati le vittime predilette.
Ecco perché oggi è MOLTO frequente che un genitore aggredisca un insegnante, perché in questo suo modo di fare non si sente più un carnefice ma un giustiziere. E molti genitori picchiano i docenti senza chiedersi perché lo fanno, magari su una semplice insinuazione del figliuolo prediletto. Se ne sentono autorizzati dalle notizie che apprendono dai mass media e questo a loro basta e avanza. Anche quando sono gli stessi alunni a picchiare gli insegnanti, fino ad arrivare all'assurdo che anche un bambino di dieci anni può spappolare la milza ad una maestra, vi sentite dire da molti genitori e da molti mezzi di "disinformazione-diseducazione" che in fin dei conti sono "cose di ragazzi". E sono "cose di ragazzi" lo sentirete dire anche da Dirigenti scolastici che tentano di sottacere fatti gravissimi pur di evitare rogne alla propria scuola. Dirigenti disposti anche a mettersi contro il docente innocente pur di salvare se stessi. Sono questi una nuova categoria di Dirigenti scoalstici, la più pericolosa, quella a cui Brunetta ha dato il potere (perché di potere si tratta) di licenziare gli insegnanti e, ancora, quella a cui il precedente governo distruggi-scuola voleva dare la facoltà di nominare direttamente i docenti.
Diversa cosa è quando un insegnante, esasperato dal comportamento a dir poco provocatorio di un alunno, si permette di strattonarlo o, a limite, di dargli uno schiaffo, diventa irrimediabilmente un MOSTRO da sbattere in prima pagina.
Come sono cambiati i tempi! In bene? In male?
Io so solo che quando in un paese uno, che per prendere un diploma attraversa tre istituti diversi (privati?) e per prendere una laurea in giurisprudeneza emigra da Brescia a Reggio Calabria, diventa ministro dell'Istruzione a soli 35 anni, con un curriculo che dimostra la poca "conoscenza" del mondo della scuola, è un paese senza futuro.
Che quando in un paese, un ventiduenne che non è riuscito a prendere un diploma di maturità (se non al suo terzo tentativo), diventa consigliere regionale per sicuro nepotismo e, caso mai, anche lui decide le sorti del paese, questo è un paese senza futuro.
Che quando un ministro di questa repubblica ti viene a dire che "con la cultura non ti ci fai un panino", questo è un paese senza futuro.
Come purtroppo è senza futuro questa nuova classe docente fatta di vecchi insegnanti assuefatti e precari psicologicamente sottomessi. Una classe destinata a morire di agonia lenta se non ritrova se stessa. Ma, se proprio deve morire che morisse con dignità, in piedi!
Il '68 garantì il diritto allo studio, l'emancipazione della classe operaia e la forte rappresentanza sindacale. Certo non furono tutte cose positive.
Ora ci stanno togliendo tutto quello che abbiamo conquistato nell'indifferenza generale. Non ci resta che una cosa da fare, o ritornare ad essere un popolo di emigranti o fare un nuovo sessantotto culturale.
Ospite- Ospite
Re: Docenti, riconquistate la dignità perduta.
D'accordissimo con te? Ma come fare di fronte a dei colleghi ormai completamente assuefatti a tale sistema e, che di conseguenza, fanno il gioco dei dirigenti il cui unico obiettivo è quello di soddisfare a tutti i costi i loro "clienti" edulcorando, per non dire falsificando la realtà e facendo apparire tutti quanti come dei geni?
Chiunque si discosta da tale modello "buonista" viene bersagliato in tutti i modi dai colleghi, dai dirigenti, dagli alunni e dalle famiglie..Questa è la triste realtà!
Così facendo, non soltanto stiamo perdendo(o forse abbiamo già perso la nostra dignità professionale), ma ci stiamo rendendo complici di un sistema che non fa altro che creare dei ragazzi fragili che non riesco a sostenere il peso di una sconfitta(come può essere un brutto voto a scuola), figuriamoci di altro!
Chiunque si discosta da tale modello "buonista" viene bersagliato in tutti i modi dai colleghi, dai dirigenti, dagli alunni e dalle famiglie..Questa è la triste realtà!
Così facendo, non soltanto stiamo perdendo(o forse abbiamo già perso la nostra dignità professionale), ma ci stiamo rendendo complici di un sistema che non fa altro che creare dei ragazzi fragili che non riesco a sostenere il peso di una sconfitta(come può essere un brutto voto a scuola), figuriamoci di altro!
marika26- Messaggi : 240
Data d'iscrizione : 22.12.10
Re: Docenti, riconquistate la dignità perduta.
marika26 ha scritto:Così facendo, non soltanto stiamo perdendo(o forse abbiamo già perso la nostra dignità professionale), ma ci stiamo rendendo complici di un sistema che non fa altro che creare dei ragazzi fragili che non riesco a sostenere il peso di una sconfitta(come può essere un brutto voto a scuola), figuriamoci di altro!
Hai toccato il nocciolo della questione. Il buonismo sta creando ragazzi apparentemente strofottenti ma psicologiacemte fragili. I nostri parlamentari mandano i loro figli a studire all'estero per prepararli ad essere i dirigenti di domani. La scuola pubblica italiana si deve distruggere, solo così i figli dei parlamentari potranno governare, un domani, su un popolo di pecoroni e ignoranti.
Non vi aspettate che qualche partito vi aiuti. Dovete riscattarvi da soli......
Ospite- Ospite
Re: Docenti, riconquistate la dignità perduta.
Ma non credere che le scuole all'estero siano migliori delle nostre!!!
Ti ricordo che fino a qualche tempo chi si laureava in Italia all'estero era molto ben visto proprio perché il titolo di studio italiano era considerato di valore, oggi non più!
La nostra scuola è caduta tanto in basso proprio per adeguarsi all'Europa, per non parlare, poi, degli stati Uniti: sono una massa di ignoranti, non conoscono nemmeno la loro lingua e vanno avanti con i test a crocette, cosa che, oggi, si è affermata anche in Italia!
Ti ricordo che fino a qualche tempo chi si laureava in Italia all'estero era molto ben visto proprio perché il titolo di studio italiano era considerato di valore, oggi non più!
La nostra scuola è caduta tanto in basso proprio per adeguarsi all'Europa, per non parlare, poi, degli stati Uniti: sono una massa di ignoranti, non conoscono nemmeno la loro lingua e vanno avanti con i test a crocette, cosa che, oggi, si è affermata anche in Italia!
marika26- Messaggi : 240
Data d'iscrizione : 22.12.10
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