ANCORA TAGLI IN ARRIVO!!!!!!!

Grilli: tagli alla scuola, sanità e sicurezza
Il vice ministro all’economia Vittorio Grilli, nelle trasmissione Tv Ballarò del 24 aprile, è stato abbastanza esplicito: “Quando si parla di tagli della spesa pubblica non si deve pensare solo ai Ministeri ma anche alla scuola, alla sanità, alle forze dell'ordine”.
26/04/2012
La Tecnica della Scuola
Pasquale Almirante

E poi ha continuato: “I dipendenti dei ministeri sono circa 175.000, solo il 5% del totale. Si deve tagliare ma se vogliamo restringere, ridurre la dimensione della macchina dello Stato, non possiamo solo ridurre, come dobbiamo fare, il 5%, dobbiamo ridurre tutto”. I grandi numeri della spesa pubblica, ha affermato ancora, sono “la scuola (con più di un milione di occupati), la sanità, più di 720mila addetti, i dipendenti delle regioni e degli enti locali, circa mezzo milione, e le forze dell'ordine,350mila”. Quando si affronta l'argomento del taglio della spesa pubblica, ha detto ancora Grilli, polemizzando con la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, tutti sono d'accordo ma fin quando rimane “un'entità astratta”. Quando invece dobbiamo dire cosa si deve fare ci rivolgiamo a voci come le consulenze o gli immobili, a cosa che non hanno nome e cognome. Qui - ha insistito - c'e' un problema del dimagrimento di uno Stato, bisogna fare scelte dolorose”.
Quali sono le scelte dolorose relativamente alla scuola? Si possono fare solo delle ipotesi e deboli.
A parte i tagli, già annunciati e su cui starebbero lavorando gli esperti del ministro Profumo, sui costi degli immobili per un importo complessivo di 9 milioni di euro entro il 2013, sui 12 milioni spesi oggi, c’è il versante dei servizi che dovrebbero essere ridotti del 20%, incentivando un sistema centralizzato di acquisti esteso anche alle singole scuole.
Poca cosa se si considera che dei 53 miliardi di euro annui del bilancio del Miur, oltre il 90% è diretto a pagare il personale, per cui nulla di strano se il governo continua con la miope e tragica politica dei tagli dell’organico, che poi andrebbero a incidere sempre di più sui servizi agli studenti e sull’organizzazione complessiva della scuola, mentre butterebbe sul lastrico altre migliaia di docenti che su questo lavoro hanno pianificato il loro futuro.
Mannaia contro cui la stessa ex ministra alla istruzione, Gelmini, presente nella stessa puntata di Ballarò, si è detta contraria: la scuola ha già subito tagli pesanti e non la si può più toccare. Un auspicio?
Rimane tuttavia sempre nell’aria l’applicazione del Titolo V della Costituzione, che affida alle singole regioni la gestione del personale, e che potrebbe servire, se applicato, all’alleggerimento delle spese dello Stato, ma scaricandolo agli enti locali.
"La gestione del personale non implica affatto contratti diversi sul territorio", si sibila dalle parti del Ministero, "né tantomeno discipline diverse per le assunzioni". Affermazione che è tutta da vedere e valutare, considerata pure la penuria finanziaria di cui tutte le regioni soffrono.

Il PD che fa, nicchia? Ai tempi della Gelmini diceva che la prima cosa che avrebbero fatto, se al governo, sarebbe stato il ripristino di tutti i posti tagliati alla scuola......

Ma a questo non ha mai creduto nessuno di noi.

Dunque niente assunzioni per il prossimo anno?

Non è detto. E' ancora presto per saperlo.

giobbe ha scritto:Il PD che fa, nicchia? Ai tempi della Gelmini diceva che la prima cosa che avrebbero fatto, se al governo, sarebbe stato il ripristino di tutti i posti tagliati alla scuola......

Sai, Bersani ha detto in "burocratese" : "Non voglio le elezioni anticipate, non mi piace vincere approfittando delle disgrazie altrui!" che, tradotto per le truppe cammellate che parlano italiano: "Non sono per niente sicuro di avere i numeri per vincere eventuali elezioni quest'anno, meglio rimandare al prossimo e vedere se i numeri a favore del PD amenteranno"

Non è questo il motivo Francy2 perchè i numeri almeno sulla carta ci sarebbero. Bersani ha solo PAURA di dover prendersi la responsabilità di decidere.

patty20 ha scritto:Non è questo il motivo Francy2 perchè i numeri almeno sulla carta ci sarebbero. Bersani ha solo PAURA di dover prendersi la responsabilità di decidere.

Esatto! Il PD non ha avuto mai potenzialità così alte. Il problema è che il PD sa fare solo opposizione....in un momento così difficile non vuole prendere alcuna responsabilità-

Io penso che al di là delle responsabilità Bersani non abbia ancora deciso da che parte stare e quali alleanze (Vendola/ Di Pietro o Casini/Fini) intraprendere. Intanto leggete un pò qui per capire meglio noi da che parte stare:

la responsabile scuola del PD Francesca Puglisi ha già fatto sapere la propria posizione sulle voci di tagli: "Nella scuola non c'e' proprio nulla da tagliare. Chiediamo chiarezza al Governo sulle intenzioni e i contenuti della spending review. Se risparmi ci saranno nella riorganizzazione della spesa dello Stato, vengano piuttosto reinvestiti per restituire il tempo scuola sottratto dal Governo Berlusconi e per dare un posto nella scuola dell'infanzia alle migliaia di bambini in lista d'attesa in tutta Italia" .
Posizione ribadita da Enrico Letta, vicesegretario nazionale del PD che ha già stoppato il Governo: “Va benissimo razionalizzare la spesa pubblica, ma ad una condizione: sulla scuola non si taglia, anzi bisogna investire”
Durissima la reazione di Nichi Vendola (SEL): "Se pensano ad ulteriori tagli sulle scuola pubblica anche solo di 1 euro, sappiano che è una provocazione bella e buona, che non potrà che provocare una sacrosanta ribellione".

In diversi articoli in merito, ho letto che una delle strategie relative alla scuola sarà "rendere più efficiente la gestione delle supplenze". Cosa potrà mai significare?

Life ha scritto:In diversi articoli in merito, ho letto che una delle strategie relative alla scuola sarà "rendere più efficiente la gestione delle supplenze". Cosa potrà mai significare?

http://affaritaliani.libero.it/economia/spending-review-tagli010512.html

Biondi:

"ISTRUZIONE: Riequilibrio della proporzione tra docenti e classi di alunni, riduzione organici dirigenziali, efficienza nella gestione delle supplenze. Il piano-Giarda parla di una spesa "rivedibile" per il Miur nel medio periodo per 15,4 miliardi. Primo punto: snellimento della spesa centrale attraverso l'utilizzo dei sistemi informatici, mediante la riduzione a partire dal 2014 del 50% della spesa per affitti (e del 10 già a partire dal 2013) che però non riguarda gli edifici scolastici. Riorganizzazione delle strutture territoriali con un intervento sui Provveditorati e il trasferimento ad altre funzioni del personale. In calendario anche la razionalizzazione dei distacchi e del personale comandato in altre amministrazioni e il riequilibrio della rete scolastica aumentando il rapporto tra alunni e docenti."

Vergogna! già le classi sono classi pollaio e quindi vogliono ancora aumentare il numero tra alunni e docenti! ripeto:Vergogna, Vergogna, Vergogna e con che faccia Profumo dice che va tutto bene e che farà i concorsi?????????????????????????????

charman ha scritto:

Life ha scritto:In diversi articoli in merito, ho letto che una delle strategie relative alla scuola sarà "rendere più efficiente la gestione delle supplenze". Cosa potrà mai significare?

http://affaritaliani.libero.it/economia/spending-review-tagli010512.html

Biondi:

"ISTRUZIONE: Riequilibrio della proporzione tra docenti e classi di alunni... In calendario anche la razionalizzazione dei distacchi e del personale comandato in altre amministrazioni e il riequilibrio della rete scolastica aumentando il rapporto tra alunni e docenti."

La notizia della futura revisione del rapporto alunni e docenti è ripresa anche qui:
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=36234&action=view