Spending review e conseguenze accorpamento province

Tra i provvedimenti di revisione della spesa ci saranno anche numerosi accorpamenti di province.
Anche la scuola sarà coinvolta in tale processo?
Ad esempio, se le province alfa, beta e gamma sono accorpate, lo saranno anche i relativi organici e le relative graduatorie ad esaurimento? Ciò significherebbe aumetare i km di mobilità in caso di esubero o soprannumerarietà e la costruzione a pettine di nuove graduatorie provenienti da più province originali con più docenti e (in teoria) più posti. Di fatto gli esuberi verrebbero risolti più facilmente (nella maggior parte dei casi).
Cosa ne pensate?

L'accorpamento avverrà dall' 1 gennaio 2013; certo che la scuola sarà coinvolta.
Bisogna capire che tipo di conseguenze ci saranno sia sulla mobilità che sulle graduatorie ad esaurimento.

Me lo sto chiedendo anch'io e prego di approfondire l'argomento.
Se la scuola fosse coinvolta... sarebbe una rivoluzione...
Forse anche questa notizia in home oggi ( http://www.orizzontescuola.it/node/24772 ) va nella stessa direzione.
Per favore, moderatori e altri, esprimete la vs. opinione in proposito.
Grazie.

Grazie dei vostri interventi, mi sembra di capire che ci si muova sempre più nella direzione di una mobilità regionale (per il futuro prossimo si tratterebbe di microregioni o macroprovince), che permetterebbe all'amministrazione quella "riorganizzazione della rete scolastica onde attuare, al tempo stesso, obiettivi di risparmio e di spesa". In sostanza gli esuberi in una cdc di una provincia vecchia vengono riassorbiti da un'altra provincia vecchia accorpata alla prima. Anche io tengo particolarmente al contributo dei moderatori, eventualmente solo in forma di opinione essendo i tempi ancora non maturi.
Mi permetto un'ultima riflessione: quando leggo "elevare la qualità del servizio" tremo, come tremavo quando si parlava di "meritocrazia"... A buon intenditor, poche parole!

Qualche giorno fa avevo inserito un topic analogo, avevo fatto la stessa riflessione, ma a me la cosa preoccupa. Ti spiego il mio punto di vista. Io vengo da una piccola provincia, sono dop, con poche possibilità di reinserimento nella mia cdc nel mio comune. La mia cdc sta solo in un comune a 50 km, viaggiare tutti i giorni è stancante ma si può fare. Se ci sarà l'accorpamento potrò essere utilizzata o trasferita d'ufficio anche fino a 300 km. Non c'è treno, collegamenti diretti, strade...
Chi è precario ed inserito nelle gae può anche rifiutare una sede molto lontana, chi è di ruolo in esubero no.
A questo punto che faccio, lascio il lavoro o la famiglia?
Spero che la mobilità e gli organici vengano definiti non secondo le nuove province ma magari secondo unità distrettuali più piccole, o che trovino una soluzione adatta a chi ha delle cdc che possono insegnare in poche scuole.
Il timore è anche che si vada verso la mobilità regionale, leggendo la nota OS.

Avete espresso nel migliore dei modi i miei medesimi dubbi.
Speriamo nel contributo di altri, appunto anche solo come semplice manifestazione della propria opinione... alla luce di esperienze e conoscenze più importanti delle nostre.

cheope ha scritto:
Chi è precario ed inserito nelle gae può anche rifiutare una sede molto lontana, chi è di ruolo in esubero no.
A questo punto che faccio, lascio il lavoro o la famiglia?

Dubbio e preoccupazione condivisa Cheope.

cheope ha scritto:
Il timore è anche che si vada verso la mobilità regionale, leggendo la nota OS.

Al tuo timore si aggiunge il mio "terrore" che si possa andare anche verso la mobilità nazionale

Questo rincara la dose:
http://www.orizzontescuola.it/node/24780
addirittura qui si parla di ventilata chiusura di uffici periferici come usr!
Pensavo che gli uffici scolastici REGIONALI non fossero coinvolti, invece, riflettendo, mi rendo conto che è in discussione il passaggio ALLE REGIONI di TUTTA l'istruzione... quindi gli usr NON sarebbero più uffici periferici "dello Stato", in quanto decentramento del Miur...
Dopo diranno... noi Stato non facciamo tagli, DECIDERANNO le Regioni (a cui intanto tagliamo fondi).
Si riprende, per lasciare spazio alle Regioni, l'art. 5 della Costituzione, che, però, secondo me ha tutt'altro significato nel richiamare ed esaltare il concetto di autonomia.

Aggiornamento dalla home di oggi:
"Ambiti territoriali scolastici e revisori dei conti (art. 6 comma 20)
L’art. 6 comma 20 prevede innovazioni in materia di ambiti territoriali scolastici e di revisori dei conti, con decorrenza dal 2013. Pertanto, fermo restando l’attuale vigenza degli incarichi, per tutto il 2012 rimangono invariate le attuali composizioni degli Ambiti territoriali delle istituzioni scolastiche, fatte salve le necessarie modifiche che interverranno a partire dal mese di settembre a seguito del piano di dimensionamento della rete scolastica per l’ A.S. 2012/2013".

Spero che l'argomento COMINCI a essere giudicato importante e degno delle impressioni di qualche moderatore.

Un paio di giorni fa su un giornale locale veniva paventata la possibilità di accorpare alcune province già in 55-60 giorni, tempo record. Forse non ci sono i tempi per iniziare dal 2012-13, ma per l'anno scolastico successivo ci siamo proprio dentro a quanto capisco.
C'è un forte rischio che le operazioni vengano svolte in fretta e furia per ridurre le spese da subito, ma senza il tempo di ragionare sulle problematiche reali che una soluzine così importante comporterebbe.

Secondo me questo intervento di Giulia, in atra parte del forum, riassume bene:

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ma se fatto apposta per risparmiare sugli uffici, figurati se mantengono gli uffici del provveditorato; si sceglierà sempre in base alla propia zona come succede oggi con Milano e Monza o al limite si rinuncerà se sbattuti chissà dove , come già succede e si aspetta da GI; un fatto positivo invece sarà ottenere il trasferimento ex interprovinciale più facilmente, perchè sarà diventato provinciale


Ho parlato ieri con alcuni conoscenti del mio AT:
Ritengono la cosa operativa da settembre-ottobre 2012
Dovranno accettare la loro nuova sede, all'interno della nuova provincia, con un massimo di 2 anni di tempo per procrastinare il trasferimento all'interno della nuova provincia (con sedi eventualmente accorpate, per esempio con prefetture e agenzie territoriali quali quelle del catasto...)
Aspettano i decreti attuativi
Non hanno dubbi sui confini: saranno quelli delle nuove province
e non pensano certo alla suddivisione in distretti perchè saranno accorpati anche come personale (proprio per risparmiare)

Infine penso che il Ministero ne tragga vantaggi per sistemare gli esuberi.