Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
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Albith
marisuri
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Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
Ho trovato questo articolo sulla Tecnica della Scuola | ||
Nel pubblico impiego le ore “buche” vanno retribuite | ||
</I>di Aldo Domenico Ficara</I> | ||
Per la Suprema Corte, nel caso in cui lo spostamento sia funzionale alla prestazione lavorativa, occorrerà tenerne conto ai fini della quantificazione dello stipendio. | ||
Con l’avvio del prossimo anno scolastico, il numero di cattedre orario esterne aumenterà, come aumenterà anche il numero dei docenti utilizzati su più di una scuola. Per questi docenti è utile sapere che la Corte di Cassazione, sez. lavoro, con sentenza n. 17511 del 27 luglio 2010 ha affermato che il dipendente pubblico, con ore “buche" nel proprio orario di servizio, deve essere retribuito tenendo in considerazione anche di queste ore. Infatti, per la Suprema Corte, nel caso in cui lo spostamento sia funzionale alla prestazione lavorativa, occorrerà tenerne conto ai fini della quantificazione dello stipendio. Inoltre la prestazione su uno spostamento obbligato dovrà essere qualificata come lavoro a tutti gli effetti, anche a proposito dei limiti temporali imposti dall’art. 2107 del codice civile. La questione sopra esposta è stata affrontata anche dal Ministero del Lavoro con interpello n. 13/2010 del 2 aprile 2010. In questa sede si è chiarito come il D.Lgs. n. 66/2003, superando la normativa contenuta nel RD 1955/1923, considera la prestazione lavorativa quale “messa a disposizione” e non più come lavoro effettivo. Tale principio ha una precisa corrispondenza con quanto stabilito dalla Direttiva CE 1993/104, secondo cui la definizione di orario di lavoro è la seguente: “qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell’esercizio della sua attività o delle sue funzioni”. Questo principio di legittimità può avere sviluppi pratici molto importanti nel comparto scuola. La sentenza n. 17511 del 27 luglio 2010, infatti, può adattarsi al caso di scuole articolate su più succursali, sedi staccate, oppure al docente avente cattedra orario esterna. In questi casi, qualora il dipendente dovesse recarsi da una scuola all’altra (a maggior ragione se nell’ambito della stessa giornata), potrebbe legittimamente pretendere che il tempo di spostamento venga considerato a tutti gli effetti quale prestazione lavorativa. | ||
28/07/2012 |
marisuri- Messaggi : 221
Data d'iscrizione : 19.06.11
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
Beh, mi sa che piuttosto che riconoscere a una COE uno stipendio maggiore, le riporteranno tutte a spezzoni e poi vincoleranno il completamento orario solo se esso può avvenire nello spazio di massimo 500 metri fra le due sedi di lavoro, e vedi come una norma favorevole invece ti rovina la vita...
Completamento orario e COE, addio...
Completamento orario e COE, addio...
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
[quote="marisuri"]
esempio pratico: ho avuto una supplenza a 50 km da casa, prorogata di mese in mese, su tre sedi distanti l'una dall'altra 15/20 km. Ogni giorno 100 km di auto fra andata e ritorno, due volte a settimana un'ora buco per passare da una sede all'altra, più tutti i consigli che capitavano nella sede diversa dall'ultima del mattino, quindi altro percorso aggiunto. Insomma 5 mesi di supplenza: 11.000 Km, 1.500 euro di benzina, un numero notevole di pranzi al sacco o al ristorante per aspettare i consigli. Posso calcolare tutte le ore passate in macchina per raggiungere il posto di lavoro e tutte quelle di trasloco da una scuola all'altra. Senza dimenticare un'infiammazione alla colonna vertebrale per troppa auto, conseguente problema alle gambe e ancora oggi accertamenti. Ah, su tutta quella benzina lo Stato prende l'accisa per cui lo Stato su di me, docente lavoratore e viaggiatore, ha preso dallo stipendio, a priori, ogni mese(circa 500 euro quest'anno) e dalla benzina man mano...
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Nel pubblico impiego le ore “buche” vanno retribuite | ||
</I>di Aldo Domenico Ficara</I> | ||
Per la Suprema Corte, nel caso in cui lo spostamento sia funzionale alla prestazione lavorativa, occorrerà tenerne conto ai fini della quantificazione dello stipendio. | ||
Con l’avvio del prossimo anno scolastico, il numero di cattedre orario esterne aumenterà, come aumenterà anche il numero dei docenti utilizzati su più di una scuola. Per questi docenti è utile sapere che la Corte di Cassazione, sez. lavoro, con sentenza n. 17511 del 27 luglio 2010 ha affermato che il dipendente pubblico, con ore “buche" nel proprio orario di servizio, deve essere retribuito tenendo in considerazione anche di queste ore. Infatti, per la Suprema Corte, nel caso in cui lo spostamento sia funzionale alla prestazione lavorativa, occorrerà tenerne conto ai fini della quantificazione dello stipendio. Inoltre la prestazione su uno spostamento obbligato dovrà essere qualificata come lavoro a tutti gli effetti, anche a proposito dei limiti temporali imposti dall’art. 2107 del codice civile. La questione sopra esposta è stata affrontata anche dal Ministero del Lavoro con interpello n. 13/2010 del 2 aprile 2010. In questa sede si è chiarito come il D.Lgs. n. 66/2003, superando la normativa contenuta nel RD 1955/1923, considera la prestazione lavorativa quale “messa a disposizione” e non più come lavoro effettivo. Tale principio ha una precisa corrispondenza con quanto stabilito dalla Direttiva CE 1993/104, secondo cui la definizione di orario di lavoro è la seguente: “qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell’esercizio della sua attività o delle sue funzioni”. Questo principio di legittimità può avere sviluppi pratici molto importanti nel comparto scuola. La sentenza n. 17511 del 27 luglio 2010, infatti, può adattarsi al caso di scuole articolate su più succursali, sedi staccate, oppure al docente avente cattedra orario esterna. In questi casi, qualora il dipendente dovesse recarsi da una scuola all’altra (a maggior ragione se nell’ambito della stessa giornata), potrebbe legittimamente pretendere che il tempo di spostamento venga considerato a tutti gli effetti quale prestazione lavorativa. | ||
28/07/2012 |
marisuri- Messaggi : 221
Data d'iscrizione : 19.06.11
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
[quote="Albith"]... poi vincoleranno il completamento orario solo se esso può avvenire nello spazio di massimo 500 metri fra le due sedi di lavoro,
Magari ci fossero queste possibilità!
Magari ci fossero queste possibilità!
marisuri- Messaggi : 221
Data d'iscrizione : 19.06.11
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
marisuri ha scritto:Albith ha scritto:... poi vincoleranno il completamento orario solo se esso può avvenire nello spazio di massimo 500 metri fra le due sedi di lavoro,
Magari ci fossero queste possibilità!
Infatti non esistono questi casi, ecco perché dico che piuttosto che riconoscere ore settimanali in più, si eliminano le COE e si vincola alla distanza il completamento orario.
Qua tolgono le ferie non godute, e ti pare mai che paghino le ore buca?
Non ci credo nemmeno se lo vedo...
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
Albith ha scritto:marisuri ha scritto:Albith ha scritto:... poi vincoleranno il completamento orario solo se esso può avvenire nello spazio di massimo 500 metri fra le due sedi di lavoro,
Magari ci fossero queste possibilità!
Infatti non esistono questi casi, ecco perché dico che piuttosto che riconoscere ore settimanali in più, si eliminano le COE e si vincola alla distanza il completamento orario.
Qua tolgono le ferie non godute, e ti pare mai che paghino le ore buca?
Non ci credo nemmeno se lo vedo...
Intanto, nel caso si presentasse l'opportunità potremo appellarci. Esiste un riferimento legislativo ben preciso! Viaggio da sempre per andare a scuola, migliaia e migliaia di km, un terzo dello stipendio in benzina, manutenzione auto, pranzi...davvero insostenibile. Sapere che finalmente si comincia a porre attenzione a questa piaga, perchè tale è, mi rende fiduciosa. Il mio lavoro è un servizio verso la comunità, perché non dovrebbe essere riconosciuto tale con un giusto rimborso spese, almeno? Perché parte del mio stipendio, sudato e guadagnato con sacrifici deve andare perso? Funziona così con gli altri impieghi statali? Non mi pare
marisuri- Messaggi : 221
Data d'iscrizione : 19.06.11
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
Ma io ti do pienissimamente ragione, solo che dubito, con questi chiari (o scuri, non so più) di luna che inizino giustamente a preoccuparsi della logistica, sempre tutta a nostre spese, retribuendocela in busta paga come ore di straordinario.
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
diciamo che una sentenza della Corte di Cassazione ha sempre un certo rilievo, ma la sua applicazione non è nè semplice nè scontata.
dubito, alla stregua di albith, che il docente che si trovi in questa situazione (vogliamo contare quanti sono ogni anno) dica al dirigente di aver letto su una rivista che... e il dirigente acconsenta, in quanto ogni pagamento deve essere giustificato. discorso diverso se si decide di fare ricorso e si porta come precedente la sentenza delle corte di cassazione.
un suggerimento potrebbe essere quello di introdurre il pagamento nel contratto integrativo di istituto, questo sì avrebbe senso.
dubito, alla stregua di albith, che il docente che si trovi in questa situazione (vogliamo contare quanti sono ogni anno) dica al dirigente di aver letto su una rivista che... e il dirigente acconsenta, in quanto ogni pagamento deve essere giustificato. discorso diverso se si decide di fare ricorso e si porta come precedente la sentenza delle corte di cassazione.
un suggerimento potrebbe essere quello di introdurre il pagamento nel contratto integrativo di istituto, questo sì avrebbe senso.
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
Ho anche io serissimi dubbi come Albith e Lalla che questa sentenza venga applicata, considerando che...con tutti i tagli in atto.... tutti i diritti acquisiti dai docenti vengono messi in discussione e non vengono rispettati (...vedi retribuzione ferie non godute).
Ci sono anche leggi dello Stato che non vengono rispettate, come il DL n. 320/1945 e la legge 417/1978 che prevede, per i docenti trasferiti d'ufficio, come per tutti i lavoratori del pubblico impiego, il diritto al pagamento dell'indennità di prima sistemazione, norme quasi sconosciute nel comparto scuola ma che sono tuttora in vigore. E questo succede malgrado ci siano docenti che appellandosi a questa legge hanno fatto relativa richiesta.
Credo quindi che sia una vana speranza, purtroppo, quella di Marisuri
Ci sono anche leggi dello Stato che non vengono rispettate, come il DL n. 320/1945 e la legge 417/1978 che prevede, per i docenti trasferiti d'ufficio, come per tutti i lavoratori del pubblico impiego, il diritto al pagamento dell'indennità di prima sistemazione, norme quasi sconosciute nel comparto scuola ma che sono tuttora in vigore. E questo succede malgrado ci siano docenti che appellandosi a questa legge hanno fatto relativa richiesta.
Credo quindi che sia una vana speranza, purtroppo, quella di Marisuri
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
grazie a Lalla per aver dato cmq una possibile soluzione al problema, grazie a Giovanna per aver ricordato anche altre situazioni in cui non vengono rispettati i diritti degli statali e in particolare dei docenti, grazie anche ad Albith per aver subito risposto al mio post.
Ma, mi chiedo, noi precari saremmo una categoria "privilegiata" (anche se da anni e anni stiamo fermi in una graduatoria senza riuscire a passare di ruolo), come ha detto "qualcuno" nelle alte sfere, come mai, allora, tutta la categoria docenti è discriminata rispetto agli altri statali?
Ma, mi chiedo, noi precari saremmo una categoria "privilegiata" (anche se da anni e anni stiamo fermi in una graduatoria senza riuscire a passare di ruolo), come ha detto "qualcuno" nelle alte sfere, come mai, allora, tutta la categoria docenti è discriminata rispetto agli altri statali?
marisuri- Messaggi : 221
Data d'iscrizione : 19.06.11
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
Vorrei riportare il tuo post per aprire un'altra discussione, spero non ti dispiacciagiovanna onnis ha scritto:Ho anche io serissimi dubbi come Albith e Lalla che questa sentenza venga applicata, considerando che...con tutti i tagli in atto.... tutti i diritti acquisiti dai docenti vengono messi in discussione e non vengono rispettati (...vedi retribuzione ferie non godute).
Ci sono anche leggi dello Stato che non vengono rispettate, come il DL n. 320/1945 e la legge 417/1978 che prevede, per i docenti trasferiti d'ufficio, come per tutti i lavoratori del pubblico impiego, il diritto al pagamento dell'indennità di prima sistemazione, norme quasi sconosciute nel comparto scuola ma che sono tuttora in vigore. E questo succede malgrado ci siano docenti che appellandosi a questa legge hanno fatto relativa richiesta.
Credo quindi che sia una vana speranza, purtroppo, quella di Marisuri
marisuri- Messaggi : 221
Data d'iscrizione : 19.06.11
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
marisuri ha scritto:Vorrei riportare il tuo post per aprire un'altra discussione, spero non ti dispiacciagiovanna onnis ha scritto:Ho anche io serissimi dubbi come Albith e Lalla che questa sentenza venga applicata, considerando che...con tutti i tagli in atto.... tutti i diritti acquisiti dai docenti vengono messi in discussione e non vengono rispettati (...vedi retribuzione ferie non godute).
Ci sono anche leggi dello Stato che non vengono rispettate, come il DL n. 320/1945 e la legge 417/1978 che prevede, per i docenti trasferiti d'ufficio, come per tutti i lavoratori del pubblico impiego, il diritto al pagamento dell'indennità di prima sistemazione, norme quasi sconosciute nel comparto scuola ma che sono tuttora in vigore. E questo succede malgrado ci siano docenti che appellandosi a questa legge hanno fatto relativa richiesta.
Credo quindi che sia una vana speranza, purtroppo, quella di Marisuri
Assolutamente non mi dispiace :-)
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
non ho ancora capito che valore ha la sentenza che avete citato.non so se posso utilizzarla per il mia situazione.
io ho accettato in convocazione una cattedra in un paese.solo quando ho preso servizio mi hanno detto che la cattedra ha ben 2 cattedre esterne.
il mio orario quindi prevede di coprirle tutte,ma per il momento me ne han dato due.gli spostamenti avvengono quasi tutti i giorni con 2 ore buche,naturalmente, non retribuite.bisogna spostarsi con la macchina e questo comporta oltre un costo, notevole,tra benzina e usura auto,uno stress e un rischio.sono in emilia e in inverno c'è nebbia e neve.per giunta è una scuola che funziona dalle 14.30 alle 21 circa.è un ctp.ho fatto presente al preside tutto questo e mi ha risposto che hanno sbagliato in convocazione a non dire che è una cattedra con 2 COE e che le ore buche servono per effettuare gli spostamenti,come a loro non riguarda.vi sembra possibile lavorare così?
io ho accettato in convocazione una cattedra in un paese.solo quando ho preso servizio mi hanno detto che la cattedra ha ben 2 cattedre esterne.
il mio orario quindi prevede di coprirle tutte,ma per il momento me ne han dato due.gli spostamenti avvengono quasi tutti i giorni con 2 ore buche,naturalmente, non retribuite.bisogna spostarsi con la macchina e questo comporta oltre un costo, notevole,tra benzina e usura auto,uno stress e un rischio.sono in emilia e in inverno c'è nebbia e neve.per giunta è una scuola che funziona dalle 14.30 alle 21 circa.è un ctp.ho fatto presente al preside tutto questo e mi ha risposto che hanno sbagliato in convocazione a non dire che è una cattedra con 2 COE e che le ore buche servono per effettuare gli spostamenti,come a loro non riguarda.vi sembra possibile lavorare così?
minollo- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 18.08.12
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
In alcune scuole, il Fondo di Istituto prevede una retribuzione forfetaria per le cattedre su più plessi (ma non penso che queste si configurino come COE, anche se di fatto lo sono, per la distanza dei plessi). Io non sono d’accordo che il FIS venga impiegato per incentivare cattedre su più plessi, anziché essere usato per l’offerta formativa. Peraltro, molti insegnanti su più plessi sono i colleghi di religione che già godono di un trattamento economico diverso e superiore dei colleghi di materia.
> Ho anche io serissimi dubbi come Albith e Lalla che questa sentenza
> venga applicata, considerando che... con tutti i tagli in atto....
> tutti i diritti acquisiti dai docenti vengono messi in discussione
> e non vengono rispettati (... vedi retribuzione ferie non godute).
A queste condizioni, si equipari finalmente il trattamento economico degli insegnanti di religione a tutti gli altri colleghi, perché i tempi sono cambiati per tutti e non si può vessare una parte di insegnanti e privilegiarne alcuni. E ciò anche a fronte dell’aumento delle COE per molti, a causa della soprannumerarietà (che invece per i colleghi di religione non può accadere, a causa di una legge degli anni Ottanta che sgancia (!) l’organico di religione dal numero degli alunni).
L’insegnante di religione delle medie non deve essere pagato come un insegnante delle superiori ma deve essere pagato come il collega delle medie di inglese o di matematica; si cominci da questo!
Poi si rendano triennali i rinnovi contrattuali degli insegnanti di religione, come avviene per tutti gli altri insegnanti. Sono invece stati mantenuti biennali nel 2009.
Poi si calcolino gli aumenti stipendiali agli insegnanti di religione cattolica come a tutti gli altri insegnanti: cioè solo su stipendio tabellare e non – come avviene per loro – su stipendio tabella + IIS.
Poi si calcolino gli anni di ricostruzione di carriera anche a loro al 66% per gli anni successivi al quarto (anziché conteggiarli, solo a loro, tutti al 100%).
Poi si accorpino le classi, come avviene per i colleghi di seconda e terza lingua (che formano una classe, sommando gli alunni di tre classi). Non è giustificabile – in tempi di classi-pollaio – che gli insegnanti di religione lavorino con 10 alunni per classe o meno e che le classi non possano essere accorpate per una legge “ad categoriam” degli anni Ottanta, per la specifica salvaguardia dell’organico degli insegnanti di religione cattolica. Mentre gli organici degli altri insegnanti, diminuiscono sempre più.
Poi si riduca da due ore a un’ora Religione alle elementari (due ore paiono davvero troppe!).
Le ricostruzioni di carriera e gli gli scatti sono bloccati per tutti (e - come abbiamo letto - vengono tolti anni totalmente o parzialmente), mentre per gli insegnanti di religione le ricostruzioni di carriera partono già da precari (in modo che essi riescono comunque ad ammortizzare il blocco attuale, ache a fronte di tutti gli anni di precariato al 100%, anzichè al 66% per gli anni successivi al quarto come avviene per gli insegnanti di materia).
Gli scatti sono bloccati per tutti ma gli insegnanti di religione li percepiscono - nei periodi non sottoposti al blocco - anche da precari, con relativa progressione di carriera anche da precari.
> Ho anche io serissimi dubbi come Albith e Lalla che questa sentenza
> venga applicata, considerando che... con tutti i tagli in atto....
> tutti i diritti acquisiti dai docenti vengono messi in discussione
> e non vengono rispettati (... vedi retribuzione ferie non godute).
A queste condizioni, si equipari finalmente il trattamento economico degli insegnanti di religione a tutti gli altri colleghi, perché i tempi sono cambiati per tutti e non si può vessare una parte di insegnanti e privilegiarne alcuni. E ciò anche a fronte dell’aumento delle COE per molti, a causa della soprannumerarietà (che invece per i colleghi di religione non può accadere, a causa di una legge degli anni Ottanta che sgancia (!) l’organico di religione dal numero degli alunni).
L’insegnante di religione delle medie non deve essere pagato come un insegnante delle superiori ma deve essere pagato come il collega delle medie di inglese o di matematica; si cominci da questo!
Poi si rendano triennali i rinnovi contrattuali degli insegnanti di religione, come avviene per tutti gli altri insegnanti. Sono invece stati mantenuti biennali nel 2009.
Poi si calcolino gli aumenti stipendiali agli insegnanti di religione cattolica come a tutti gli altri insegnanti: cioè solo su stipendio tabellare e non – come avviene per loro – su stipendio tabella + IIS.
Poi si calcolino gli anni di ricostruzione di carriera anche a loro al 66% per gli anni successivi al quarto (anziché conteggiarli, solo a loro, tutti al 100%).
Poi si accorpino le classi, come avviene per i colleghi di seconda e terza lingua (che formano una classe, sommando gli alunni di tre classi). Non è giustificabile – in tempi di classi-pollaio – che gli insegnanti di religione lavorino con 10 alunni per classe o meno e che le classi non possano essere accorpate per una legge “ad categoriam” degli anni Ottanta, per la specifica salvaguardia dell’organico degli insegnanti di religione cattolica. Mentre gli organici degli altri insegnanti, diminuiscono sempre più.
Poi si riduca da due ore a un’ora Religione alle elementari (due ore paiono davvero troppe!).
Le ricostruzioni di carriera e gli gli scatti sono bloccati per tutti (e - come abbiamo letto - vengono tolti anni totalmente o parzialmente), mentre per gli insegnanti di religione le ricostruzioni di carriera partono già da precari (in modo che essi riescono comunque ad ammortizzare il blocco attuale, ache a fronte di tutti gli anni di precariato al 100%, anzichè al 66% per gli anni successivi al quarto come avviene per gli insegnanti di materia).
Gli scatti sono bloccati per tutti ma gli insegnanti di religione li percepiscono - nei periodi non sottoposti al blocco - anche da precari, con relativa progressione di carriera anche da precari.
LucaPS- Messaggi : 1960
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
lucaPS vuoi essere scomunicato? tocchi la religione,gli intoccabili.
premesso che sono cattolica,tuttavia, sono contraria all'insegnamento della religione cattolica,perchè è così che si chiama,a scuola.
nelle nostre classi abbiamo quasi il 60% di stranieri,che dovrebbero usufruire delle ore alternative,ancora non si capisce chi le deve fare e cosa deve fare.
sì. due ore di religione alla primaria,2 ore in prima elementare e 1 ora d'inglese.pensa che assurdità.ci sono altre sedi per l'insegnamento della religione.i bambini frequentano il catechismo anche 3 volte alla settimana.non è sufficiente?hai già ampiamente parlato dei privilegi che godono.sai che il tutto passa attraverso la curia,poi quando entrano in ruolo li paga lo stato.ma non ho mai capito come avviene il loro reclutamento,hanno un'abilitazione,fanno un concorso,o bastano i "santi in paradiso"?
premesso che sono cattolica,tuttavia, sono contraria all'insegnamento della religione cattolica,perchè è così che si chiama,a scuola.
nelle nostre classi abbiamo quasi il 60% di stranieri,che dovrebbero usufruire delle ore alternative,ancora non si capisce chi le deve fare e cosa deve fare.
sì. due ore di religione alla primaria,2 ore in prima elementare e 1 ora d'inglese.pensa che assurdità.ci sono altre sedi per l'insegnamento della religione.i bambini frequentano il catechismo anche 3 volte alla settimana.non è sufficiente?hai già ampiamente parlato dei privilegi che godono.sai che il tutto passa attraverso la curia,poi quando entrano in ruolo li paga lo stato.ma non ho mai capito come avviene il loro reclutamento,hanno un'abilitazione,fanno un concorso,o bastano i "santi in paradiso"?
minollo- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 18.08.12
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
Ti risponderei sulla questione del relutamento ma ne abbiamo abbondamentemente parlato e su questo post siamo out of thread se tiriamo fuori la questione del reclutamento. Io, peraltro - da cristiano - non sono nè contro l'IRC nè contro gli IDR nè contro il loro reclutamento appaltato ad un ambito extra-statale che è la Chiesa Cattolica Italiana. Sono solo contro la diversità di trattamento economico di una parte di insegnanti (gli IDR) rispetto ai colleghi di materia, che raggiunge casi sicuramente ai limiti della normazione, come il caso degli IDR delle medie che prendono di più del collega di inglese o matematica, in quanto pagati come insegnanti delle superiori (e tutti gli altri privilegi stipendiali e previdenziali).
Se possiamo e vogliamo, informiamo sulla situazione nelle sale-insegnanti: i colleghi a cui lo dico rimangono sbigottiti di tutto ciò. Dobbiamo peraltro aiutare i colleghi di religione ad acquistare la pari dignità con i colleghi di materia e non essere discriminati dalla Chiesa Cattolica (a cominciare dal diverso trattamento economico) che, con la normativa sugli IDR che essa ha preteso - complici le lusinghe (leggi: tentazioni) della Città dell'Uomo (leggi: lo Stato Italiano nelle politiche protempore e la gerarchia della Chiesa-Struttura) - crea divisione nella comunità degli insegnanti e degli insegnanti cristiani (e, con l'ultimo C.O. 2005, ha creato divisione pure negli IDR medesimi).
Se possiamo e vogliamo, informiamo sulla situazione nelle sale-insegnanti: i colleghi a cui lo dico rimangono sbigottiti di tutto ciò. Dobbiamo peraltro aiutare i colleghi di religione ad acquistare la pari dignità con i colleghi di materia e non essere discriminati dalla Chiesa Cattolica (a cominciare dal diverso trattamento economico) che, con la normativa sugli IDR che essa ha preteso - complici le lusinghe (leggi: tentazioni) della Città dell'Uomo (leggi: lo Stato Italiano nelle politiche protempore e la gerarchia della Chiesa-Struttura) - crea divisione nella comunità degli insegnanti e degli insegnanti cristiani (e, con l'ultimo C.O. 2005, ha creato divisione pure negli IDR medesimi).
LucaPS- Messaggi : 1960
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
E' molto interessante questo argomento che tocca problematiche concrete. Purtroppo dobbiamo constatare che i sindacati non sono riusciti nel corso degli anni, perchè di certo non è questione nuova, a ottenere una sorta di rimborso spese per chi affronta un certo chilometraggio per raggiungere la scuola di servizio, o le scuole di servizio, dalla propria residenza.
Telecaster- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 06.07.11
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
Concordo con te Telecaster, purtroppo non si è mai mosso niente in questo versante....ma quale rimborso...percorro 100 km al giorno per recarmi a scuola e spendo tutto di tasca mia, riducendo lo stipendio...... come molti di noi sono costretti a fare!!!!!
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Finalmente se ne parla! Dedicato a chi deve viaggiare per lavorare
....e i sindacati DORMONO!!!!!!!!!
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
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