Ci sono AT che hanno pubblicato gli organici di fatto?

Promemoria primo messaggio :

Mi chiedevo, quanto tempo bisogna aspettare per avere gli organici di fatto per poter presentare domanda di ottimizzazione all'AT della mia provincia. Grazie

> La mobilità annuale, per questi docenti è molto spesso obbligata e non voluta
Non mi riferivo agli utilizzi ma alle assegnazioni provvisorie.

> e in altri casi è desiderata per attenuare i gravi disagi legati alla sede di titolarità...
Ok, le assegnazioni. E perchè non accade in nessun altro comparto della P.A., dove invece o sono le famiglie a trasferirsi oppure si rimane là e basta fino a che non si ottiene il trasferimento definitivo?

> Non solo si fanno assunzioni a TI, ma, sempre su COE di tre spezzoni,
> si sono sempre fatti anche i trasferimenti d'ufficio per i docenti di ruolo.
E' giusto fare gli utilizzi sulle COE (e anche sulle COE ad esaurimento dopo un anno); ma le assunzioni a TI sulle COE che tra un anno non ci saranno più, avrei qualche dubbio... Un minimo di programmazione pluriennale, no? C'è infatto da intendersi su cosa significhi "posti vacanti e disponibili"? : )
Oppure - e mi va benissimo (perchè meglio un TI in più che un TD) - si dica pure che sono assunzioni che seguono una ragion politica.

> ma non capisco realmente in che modo "i nostri padri" avrebbero
> contribuito a peggiorare le cose.... potresti essere più esplicito?
Ricorda che la pensione - per come era stata concepita negli anni Cinquanta - è salario differito (e infatti all'inizio era "contributiva). La pensione "retributiva" è costituita da un "regalo non guadagnato" fatto dalle giovani generazioni alle precedenti generazioni. Mio padre sta prendendo la pensione (retributiva) e non se l'è pagata tutta; io prenderò la mia pensione, essendomela pagata tutta (poichè è "contributiva"). La situazione dei nostri alunni - a cui facciamo la predica, dal vertice del nostri posticino di lavoro - sarà ancora peggiore. Senza contare che loro si fanno tra loro una concorrenza sovrumana per avere un lavoro. mentre noi abbiamo avuto posti liberi a gogò. C'è sicuramente una sperequazione tra le generazioni, tra noi insegnanti e i nostri alunni... che dovremmo analizzare con un po' più di sociologia. E questa sperequazione ci farà "cadere dalle nostre cattedre", già "attentate" dal Sessantotto (principio di auctoritas: zero).

Solo che nel Sessantotto, ci toglievano dalle cattedre per ragioni ideologiche; oggi i giovani - e lo auspico! - hanno il diritto di farci cadere dalla cattedra per ragioni "ragionieristico-economiche" molto pratiche, quando se ne renderanno conto.

LucaPS ha scritto:>
Ok, le assegnazioni. E perchè non accade in nessun altro comparto della P.A., dove invece o sono le famiglie a trasferirsi oppure si rimane là e basta fino a che non si ottiene il trasferimento definitivo?

In nessun altro comparto della PA si perdono i posti così facilmente. Io prima lavoravo in Comune. Le persone non potevi nemmeno spostarle di servizio senza scatenare putiferi. E prendevo più soldi di ora. Per carità, non tornerei indietro, ma smettiamola di dire che la situazione della scuola è proprio
normale...

LucaPS ha scritto:>
E' giusto fare gli utilizzi sulle COE (e anche sulle COE ad esaurimento dopo un anno); ma le assunzioni a TI sulle COE che tra un anno non ci saranno più, avrei qualche dubbio... Un minimo di programmazione pluriennale, no? C'è infatto da intendersi su cosa significhi "posti vacanti e disponibili"? : )
Oppure - e mi va benissimo (perchè meglio un TI in più che un TD) - si dica pure che sono assunzioni che seguono una ragion politica.

Qui invece sono d'accordo.

LucaPS ha scritto:> La situazione dei nostri alunni - a cui facciamo la predica, dal vertice del nostri posticino di lavoro - sarà ancora peggiore.

Boh.. io faccio loro lezione, non la predica... E qualche volta ci parlo e li ascolto, ma la predica la lascio per altre figure, la domenica...

> ma smettiamola di dire che la situazione della scuola è proprio normale...
> E' proprio quello che dicevo anch'io. Negli altri comparti, la girandola dei ruolisti non esiste.

> In Comune e persone non potevi nemmeno spostarle di servizio senza scatenare putiferi.
Beh, allora meglio la Scuola, in cui il personale è legato all'organico degli alunni (tranne che per gli insegnanti di religione che vengono assunti anche in presenza di un solo alunno in classe). In tutti gli altri comparti la pianta organica dovrebbe essere legata alla quantità di lavoro da svolgere.

> Boh.. io faccio loro lezione, non la predica... E qualche volta ci parlo e li ascolto,
> ma la predica la lascio per altre figure, la domenica...
Io dovrei imparare a fare come te : (
Ma non riesco: i contenuti disciplinari per me sono veicolo di educazione; non qualche volta ma sempre "ci parlo e li ascolto" e... il dialogo/predica (o comunque un allargamento dagli angusti confini disciplinari) vien sempre: forse è così per le materie umanistiche. Invidio chi insegna matematica o lingua : (

dialogo non è sinonimo di predica.
il dialogo c'è. la predica no. non nel senso di una predica dall'alto del mio posto di lavoro.

ah, dimenticavo, lingue sono materie umanistiche..

LucaPS ha scritto:
E' giusto fare gli utilizzi sulle COE (e anche sulle COE ad esaurimento dopo un anno); ma le assunzioni a TI sulle COE che tra un anno non ci saranno più, avrei qualche dubbio... Un minimo di programmazione pluriennale, no? C'è infatto da intendersi su cosa significhi "posti vacanti e disponibili"? : )
Oppure - e mi va benissimo (perchè meglio un TI in più che un TD) - si dica pure che sono assunzioni che seguono una ragion politica.

Su questo concordo pienamente con te Luca. Anche io sostengo che è impensabile stabilire immissioni in ruolo in cdc destinate, una volta che la riforma Gelmini andrà a regime, ad aumentare il loro esubero a livello nazionale. E' impensabile stabilire immissioni in ruolo su cattedre che, sicuramente fra due anni non ci saranno più e questo aumenterà sicuramente il numero dei docenti soprannumerari e DOP. Così come trovo non razionale stabilire certi numeri per i TFA di cdc in esubero, creando, a pagamento, abilitati che non avranno nessuna possibilità di essere immessi in ruolo anche in un futuro lontano.
La programmazione pluriennale di cui giustamente parli, dovrebbe essere doverosa da parte del MIUR, ma la logica politica, credo proprio che sia un'altra.

LucaPS ha scritto:
Ma non riesco: i contenuti disciplinari per me sono veicolo di educazione; non qualche volta ma sempre "ci parlo e li ascolto" e... il dialogo/predica (o comunque un allargamento dagli angusti confini disciplinari) vien sempre: forse è così per le materie umanistiche. Invidio chi insegna matematica o lingua : (

Sono del parere che il dialogo con gli studenti sia indispensabile per impostare la nostra attività in classe, per qualsiasi materia, non solo per quelle umanistiche. Non credo che un insegnante di Matematica basi la sua attività esclusivamente su lezioni riguardanti numeri, calcoli e figure geometriche, ma sicuramente affianca alle sue lezioni un dialogo costruttivo con gli studenti che non potrà essere solo disciplinare.

PS)Concordo con Tabeta dialogo e predica non sono la stessa cosa.

Giovanna quoto tutto. Nella mia scuola abbiamo un'insegnante di matematica (pure poetessa) che come lei non dialoga nessuna. Ma niente prediche dall'alto del suo posto di lavoro...

Sn d'accordo sia con Giovanna che con Tabeta sulle cose che dite. Volevo solo aggiungere che ciò che scrivevo era l'esatto contrario del concetto di "dall'alto del suo posto di lavoro" in quanto - come dicevo nei precedenti interventi - oggi non c'è nessun "alto del ns posto di lavoro" poichè, dicevo, che le nostre cattedre sono ormai basse per vari motivi:
- perchè ormai la pedana in legno che le alzava è fuori legge in quanto dicono che ci sono gli spigoli e quindi le hanno tolte;
- perchè lo status socio-economico (il ruolo sociale forse ancora è riconosciuto) dell'insegnante è ormai svalutato, paragonato e confuso dalla Politica degli scorsi anni con il dipendente pubblico amministrativo, per l'auspicata "democratizzazione dell'istruzione" (che tuttavia ha portato all'abbassamento del valore del titolo di studio, causa eccesso di offerta) e come conseguenza il venir meno del collegamento tra istruzione e lavoro;
- causa anche internet, che fornendo molte informazioni ha decretato la morte del disciplinarismo... nonostante vi siano ancora i cultori utopistici del disciplinarismo (spesso confuso col nozionismo, anche se il disciplinarismo non dovrebbe essere tale ma spesso lo è).

Quindi, non potevo riferirmi a nessun "vertice della cattedra" perchè tale non può essere, come ci dice la moderna pedagogia ma anche perchè il processo socio-economico ci ha sicuramente "tirato giù" dalle cattedre.

Non mi riferivo neppure ad alcuna "predica unidirezionale", quando auspicavo che i ragazzi prendessero consapevolezza del gap generazional-economico-sociale in cui i padri-insegnanti-politici li hanno - loro malgrado - gettati; mi riferivo ad un dialogo bidirezionale.

Le lingue sono materie umanistiche? Secondo me sono "di più" delle materie umanistiche (italiano, storia, filosofia). Le competenze acquisite con una lingua sono pratiche, culturali, antropologiche: impari a muoverti nel mondo, a vedere le differenze e quindi a sapere che gli usi, la morale, la religione sono relativi alla geografia. Molto di più, secondo me, delle materie umanistiche! E poi servono per il lavoro.

Ma è una mia opinione : )

Qualche AT ha pubblicato l'organico di fatto prima delle utilizzazioni e assegnazioni? Gli anni scorsi questi dati si conoscevano gia' a inizio agosto...

gli AT sono obbligati a pubblicare tutto sul sito dal 1.01.2011. VI PREGO DI SOSTENERMI NEL RIVENDICARE TALE TRASPARENZA TOTALE ,nei post specifici che ho postato in questo forum. Grazie