Il CLIL è saltato per quest'anno ?

Forse ricorderete che Decreto del Direttore generale n. 6 del il 16 aprile 2012 si definivano le caratteristiche e le modalità dei corsi di formazione dei docenti in servizio per l'insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera secondo la metodologia Content and Language Integrated Learning (CLIL).
Si dava mandato ad ANSAS INDIRE di organizzare la formazione dei docenti in modo tale da far partire l'insegnamento nelle terze classi di linguistico nel corrente anno scolastico 2012-13.
Il numero e la tipologia dei corsi era già stato fissato sulla base di un'indagine svolta in precedenza e sulla base delle segnalazioni dei Dirigenti scolastici che avevano comunicato i loro docenti in servizio nei licei linguistici dotati dei requisiti di conoscenza della lingua straniera.
Ora, ad oggi andando sul sito INDIRE si vede che lo stesso Istituto ha emesso un bando con scadenza 10 agosto 2012 rivolto alle Università che vengono invitate a presentare proposte per la formazione qualificante dei docenti CLIL.
A questo punto mi chiedo: visto l'enorme ritardo dell'avvio della procedura di formazione di cui non si vede ancora la luce (considerato che è presumibile che in questo momento siano ancora all'esame le proposte dell'Università), e visto che le lezioni stanno per cominciare, come è pensabile che le scuole attivino l'insegnamento CLIL con docenti che ancora non hanno iniziato il percorso formativo.
E che ne è della previsione normativa che prescriveva che quest'anno scolastico avrebbe avuto inizio l'insegnamento Clil?
In questo momento dirigenti scolastici e insegnanti sono alle prese col dubbio amletico: dovremmo rispettare la previsione di legge e avviare il Clil nelle terze classi dei Licei LInguistici con docenti resisi disponibili ma non formati oppure - considerato che le nozze con i fichi secchi non si possono fare - far finta che la norma non ci sia e organizzare cattedre e corsi in modo tradizionale?
Chissà se al Ministero qualcuno si accorgerà che bisogna dare un'indicazione operativa in merito .... o certificare formalmente che il CLIL avrà inizio con un anno di ritardo.

http://www.orizzontescuola.it/node/25695

Nella mia scuola il DS ha comunque messo nelle terze liguistico un docente formato per la CLIL.

bgiordy ha scritto:Nella mia scuola il DS ha comunque messo nelle terze liguistico un docente formato per la CLIL.

Ha fatto ciò che la norma prevede, per quest'anno.
Il problema è che sono pochissimi in Italia i docenti già formati. Nella stragrande maggioranza dei casi ci sono docenti che hanno semplicemente espresso la disponibilità alla formazione che non è ancora iniziata e di cui allo stato non si conoscono i tempi.

Nella migliore delle ipotesi, questi docenti inizieranno l'anno programmando un lavoro da soli o ricercando materiali in rete, e forse, nel corso dell'anno scolastico o verso la fine di questo, avranno inizio i percorsi formativi.

Come al solito si fa affidamento totale sulla capacità creative e professionali dei tanto vituperati docenti.

Attendiamo notizie ...

poveri studenti!

bgiordy ha scritto:Nella mia scuola il DS ha comunque messo nelle terze liguistico un docente formato per la CLIL.

Chi sono questi docenti? Cosa insegneranno in lingua? Quali metodologie?

gugu ha scritto:

Chi sono questi docenti? Cosa insegneranno in lingua? Quali metodologie?

C'è un docente di scienze, uno di filosofia e due di matematica che hanno seguito appositi corsi (non chiedermi quali, ma ne parlavano sempre) e quindi sono queste le materie coinvolte. Metodologia non lo so, però nella riunione di dipartimento di lunedì prossimo è previsto che ne parliamo per l'organizzazione pratica.

Il CLIL è una metodologia affascinante, potenzialmente molto utile nel processo educativo.
E' appunto una metodologia, non un semplice insegnare in lingua straniera. Perciò non basta - è condizione però necessaria - una più che buona conoscenza della lingua, ma bisogna padroneggiare il metodo, composto di apprendimento per competenze, con portfolios gestiti dal discente, programmazione dettagliata con ampio uso di mezzi visivi che procede per processi linguistico lessicali, puntando non ad essi come obiettivo didattico, ma ai contenuti della disciplina insegnata.
Non è un'alternativa o una cosa in concorrenza con l'insegnamento della lingua, ma concorre con esso, non tanto all'apprendimento della lingua, ma alla formazione di un individuo con competenze flessibili e interdisciplinari. Peraltro il CLIL si può attivare in diverse forme e/o intensità secondo gli obiettivi, il contesto didattico e organizzativo etc.

Per questo è necessario che chi deve costruire i percorsi sia soprattutto formato sulla metodologia, perché sulla lingua si deve solo accertare che abbia già ottime competenze che non bastano, ma sono necessarie.

La Riforma Gelmini ha l'ambizione di estenderlo su tutto il territorio nazionale, ma non mi pare ci siano ancora i necessari presupposti per un lavoro serio.

Invece in passato alcune regioni hanno effettivamente attivato seri percorsi formativi per docenti. Magari la scuola di bgiordy ricade in una di queste e quindi da loro riusciranno a fare un buon lavoro.