attacchi di ansia. Qualcuna ne ha sofferto?

So benissimo che questo non è un forum medico nè di consulto per problematiche psicologiche.
Vorrei sapere se ci sono colleghe/i che hanno vissuto /stanno vivendo problemi di ansia legati alla dimensione scolastica.
Io sono stata a casa alcune settimane per attacchi di ansia attribuiti dallo specialista che mi segue a problemi familiari per la salute di mio padre.
SOno rientrata a scuola e sono ripiombata nelle crisi. In pratica a casa stavo bene, credevo di aver risolto tant'è che ho ripreso il lavoro per scoprire che è il lavoro a generarmi gli attacchi. Ne ho avuti in diversi momenti, sia nel tragitto che all'ingresso/uscita.
Amo il mio lavoro, ho combattuto per superare la difficoltà e rientrare perchè volevo volevo volevo stramaledettamente volevo tornare alla mia normalità
Anche lo specialista mi ha detto che tenermi impegnata poteva essere un grande aiuto.
Niente da fare, non ce la faccio.
Vorrei confrontarmi con chi ha una storia simile alla mia. Grazie

Ciao Roxano....innanzitutto mi complimento per il coraggio che dimostri parlandone. Questo infatti rappresenta una consapevolezza del problema che ti porterà gradualmente alla guarigione. Conosco bene la sintomatologia che accompagna gli attacchi di panico ( tachicardia, costrizioni e dolori al petto, sudorazione, tachicardia e, cosa più brutta, la sensazione di morte imminente che accompagna gli attacchi). Non ne ho sofferto ma li ho curati (oltre ad insegnare sono una psicologa clinica e counselor). Sicuramente da quanto racconti sono dovuti ad un periodo di forte stress emotivo...ma con l'esperto che ti segue farei una psicoterapia esplorativa alla ricerca di collegamenti con accadimenti della tua infanzia, difensivamente rimossi e relegati nell'inconscio. Una volta scoperta la causa i sintomi legati all'ansia spariranno. Nel frattempo per contrastarli oltre alla terapia psicologica potresti parlare con il tuo medico e valutare la possibilità di una cura farmacologica (ansiolitici) per eliminare i fastidiosissimi sintomi somatici. Io nn sono molto incline a questi ultimi perchè tendono a creare dipendenza ma se ti occorrono a placare il tuo malessere, ben vengano!!
Tranquilla, tutto si risolverà bene e presto!

Grazie mille per la tua risposta e per il tuo incoraggiamento. anche io sono contraria agli ansiolitici, ma se sono necessari valuterò la possibilità. Putroppo sto avendo difficoltà persino a raggiungere il posto di lavoro che dista molto da casa mia. Non riesco più a guidare e mi devo servire del treno ed ho seri problemi. Vorrei capire se stare a casa e curarmi o se curarmi mentre continuo le mie "normali" attività quotidiane ... In pratica non riesco a focalizzare se sia un bene andare al lavoro sentendomi male .

La prima cosa da capire è perchè ti senti male andando al lavoro. Non sono uno psicologo e tanto meno mi voglio improvvisare tale, ma da quel che leggo, l'idea di recarti a scuola ti genera un notevole disagio (colleghi malelingue, difficili rapporti con la classe...) e quindi associ alla scuola dei pensieri negativi. A quel punto la frittata è fatta, e via con ansia, preoccupazione esagerata, tachicardia, dolori al petto, ecc....

Fatti assolutamente supportare da uno psicologo e, se è il caso, assumi qualche goccina al bisogno, quando senti che non riesci a riilassarti con le tue forze. L'errore più grande che tu possa fare è lasciarti condizionare da questo disturbo, rinchiuderti in casa e abbandonare il lavoro.
Devi essere tu ad avere la meglio sul disturbo, non il contrario, quindi continua assolutamente a fare la tua vita come sempre.

Con gli attacchi d'ansia c'è una sorta di predisposizione, non a livello di geni credo, ma a livello caratteriale...è come stare seduto sopra a una bomba a orologeria: se non stai attento, la bomba può esplodere e farti ripiombare in un problema che pensavi superato definitivamente.
Vivi la tua vita, non chiuderti in casa, svagati, non pensare troppo al tuo problema, ma al tempo stesso stai attenta.

Grazie per il tuo parare. Hai ragione, condivido in toto, infatti proprio per questo sono tornata al lavoro, ma non è una cosa facilmente controllabile. In effetti a scuola non c'è nulla che mi generi ansia: classi ok, alunni carini, colleghi tranquilli....

roxcano ha scritto:In effetti a scuola non c'è nulla che mi generi ansia: classi ok, alunni carini, colleghi tranquilli....

Un motivo in più per continuare a lavorare senza subire alcun tipo di condizionamento.
Qualche esercizio di rilassamento ti può aiutare e per questi problemi ricordati che è fondamentale dormire bene la notte per alzarsi riposati al mattino.

In bocca al lupo e facci sapere come procede la cosa

roxcano ha scritto:Grazie per il tuo parare. Hai ragione, condivido in toto, infatti proprio per questo sono tornata al lavoro, ma non è una cosa facilmente controllabile. In effetti a scuola non c'è nulla che mi generi ansia: classi ok, alunni carini, colleghi tranquilli....

E perchè dici che è il lavoro a scatenare gli attacchi? Mi sfugge il nesso.

Chimico, ci sto provando ma non sono wonder woman!

hai ragione, Gugu, il nesso non c'è (proprio per questo sono molto preoccupata): fatto sta che inizio a stare male all'arrivo a scuola, esco che sono una pezza, mi trascino, l'angoscia accompagna ogni mio passo, il cuore va a mille, non riesco a sopportare il peso delle resposabilità (tutto appare gigantesco ai miei occhi, persino la routine). Non insegno da due giorni, sono più di dieci anni. Dieci anni di vero e proprio innamoramento del mio lavoro (per dire sono sempre stata una "contenta" di andare a scuola, quella che alla fine delle vacanze non vede quasi l'ora d rientrare etc)....