Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
Salve,
lavoro in un istituto superiore e mi è stato posto il problema di due studenti ultramaggiorenni con gravi disabilità che si sono iscritti a scuola. Avendo superato la maggiore età, iscrivendosi non hanno diritto al sostegno ma solo all'assistente.
Il problema sorge al momento della programmazione: secondo alcuni docenti (avvallati dal DS), date le loro condizioni mentali, hanno diritto ad essere valutati in base ad una programmazione differenziata; secondo altri, non avendo il sostegno, devono essere valutati in base alla programmazione della classe come tutti gli altri alunni.
Chi ha ragione? Anche perchè, se vanno avanti negli anni, giunti al diploma che facciamo???
Grazie.
lavoro in un istituto superiore e mi è stato posto il problema di due studenti ultramaggiorenni con gravi disabilità che si sono iscritti a scuola. Avendo superato la maggiore età, iscrivendosi non hanno diritto al sostegno ma solo all'assistente.
Il problema sorge al momento della programmazione: secondo alcuni docenti (avvallati dal DS), date le loro condizioni mentali, hanno diritto ad essere valutati in base ad una programmazione differenziata; secondo altri, non avendo il sostegno, devono essere valutati in base alla programmazione della classe come tutti gli altri alunni.
Chi ha ragione? Anche perchè, se vanno avanti negli anni, giunti al diploma che facciamo???
Grazie.
automaticjack- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 18.11.12
Re: Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
Non lavoro per ora alle superiori, ma faccio la mia riflessione: la questione appare delicata, trattandosi di persone adulte; tuttavia, presuppongo che vogliano raggiungere il diploma probabilmente per motivi lavorativi, nel qual caso, raggiungere gli obiettivi minimi (anche minimi-minimi-minimi) sembrerebbe essenziale... Come per i ragazzi, del resto: se la programmazione è differenziata, alla fine ricevono solo l'attestato di frequenza. Se invece le disabilità sono sensoriali, si dovranno adottare le misure relative.
Ospite- Ospite
Re: Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
Se i ragazzi sono H al punto di necessitare di un assistente allora hanno diritto ad avere un pei... E non importa se esiste o non esiste un insegnante di sostegno per loro...
Il pei viene infatti redatto dal consiglio di classe e... mica dall'insegnante di sostegno (anche se nella pratica spesso è il sos che fa il pei...)
Per quanto riguarda l'eventualità di una programmazione differenziata... Essendo maggiorenni dovrebbero darlo loro il consenso al programma differenziato... a meno che non siano stati interdetti...
Per quanto riguarda la questione "pei/non pei"... Il pei va fatto anche se il ragazzo ha un QI pari a 300 e prende tutti 8 e 9 rispetto al programma della classe...
Ciao da Cindy
Il pei viene infatti redatto dal consiglio di classe e... mica dall'insegnante di sostegno (anche se nella pratica spesso è il sos che fa il pei...)
Per quanto riguarda l'eventualità di una programmazione differenziata... Essendo maggiorenni dovrebbero darlo loro il consenso al programma differenziato... a meno che non siano stati interdetti...
Per quanto riguarda la questione "pei/non pei"... Il pei va fatto anche se il ragazzo ha un QI pari a 300 e prende tutti 8 e 9 rispetto al programma della classe...
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
Sì ma se fanno la differenziata poi non conseguono il titolo, credo la questione sia questa... non tanto del PEI, che può appunto riportare obiettivi minimi.
Ospite- Ospite
Re: Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
Vi ringrazio per gli interventi, ma forse ho posto male la questione.
Premetto che gli studenti in questione, prossimi alla quarantina, non hanno interesse a conseguire un diploma, ma frequentano la scuola poiché non esistono alternative sul territorio (si ridurebbero, di fatto, a stare quasi sempre rinchiusi in casa).
I due "ragazzi" hanno: uno delle disabilità fisiche gravi tanto da necessitare di assistenza continua ma deficit mentale medio, l'altro ha uno sviluppo delle capacità logiche da 2^ elementare ma è autonomo a livello motorio.
Sicuramente verrà fatta loro una programmazione "ad hoc" ma la questione è: hanno diritto ad una programmazione differenziata pur non avendo il sostegno e quindi passeranno nelle classi successive solo come frequenza o, per legge, devono essere valutati come gli altri studenti pur con obiettivi minimi-minimi-minimi con matematica certezza di bocciatura?
Se consideriamo che uno di loro ha grosse difficoltà nel ricavare le informazioni essenziali da una semplice vignetta, per quanto minimi siano tali obiettivi non potranno mai essere accomunati ai livelli base per passare alle classi successive.
Il risultato di questa confusione è che alcuni colleghi si rifiutano di firmare qualunque programmazione differenziata e intendono valutare gli studenti secondo gli obiettivi minimi previsti dalla disciplina poiché ritengono illegale agire altrimenti; altri sostengono che hanno diritto ad una differenziata e quindi a una semplice frequenza della scuola.
Voi come vi comportereste?
Premetto che gli studenti in questione, prossimi alla quarantina, non hanno interesse a conseguire un diploma, ma frequentano la scuola poiché non esistono alternative sul territorio (si ridurebbero, di fatto, a stare quasi sempre rinchiusi in casa).
I due "ragazzi" hanno: uno delle disabilità fisiche gravi tanto da necessitare di assistenza continua ma deficit mentale medio, l'altro ha uno sviluppo delle capacità logiche da 2^ elementare ma è autonomo a livello motorio.
Sicuramente verrà fatta loro una programmazione "ad hoc" ma la questione è: hanno diritto ad una programmazione differenziata pur non avendo il sostegno e quindi passeranno nelle classi successive solo come frequenza o, per legge, devono essere valutati come gli altri studenti pur con obiettivi minimi-minimi-minimi con matematica certezza di bocciatura?
Se consideriamo che uno di loro ha grosse difficoltà nel ricavare le informazioni essenziali da una semplice vignetta, per quanto minimi siano tali obiettivi non potranno mai essere accomunati ai livelli base per passare alle classi successive.
Il risultato di questa confusione è che alcuni colleghi si rifiutano di firmare qualunque programmazione differenziata e intendono valutare gli studenti secondo gli obiettivi minimi previsti dalla disciplina poiché ritengono illegale agire altrimenti; altri sostengono che hanno diritto ad una differenziata e quindi a una semplice frequenza della scuola.
Voi come vi comportereste?
automaticjack- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 18.11.12
Re: Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
Premettendo che non so nulla della questione, a me sembra addirittura strano che, vista l'età, non sia stata sconsigliata la loro frequenza alla scuola secondaria (si tratta di un normale diurno, esatto?).
Anche se non ricordo il riferimento legislativo mi sembra infatti che, dopo una certa età (40 anni circa?), chiunque possa frequentare l'università... Se il problema è occupare il tempo per non stare a casa, sempre avendone la possibilità, forse l'università sarebbe stata una soluzione migliore, visto che lì operano sempre dei volontari del servizio civile come accompagnatori...e mi sembra di capire che a queste due persone non interessa avere un titolo in più per poter lavorare...
Mi chiedo inoltre se la frequenza a scuola non sarebbe stata invece sconsigliata a un quarantenne senza disabilità... Ad esclusione delle scuole serali, non ricordo infatti scuole che vengano frequentate da adulti...
Anche se non ricordo il riferimento legislativo mi sembra infatti che, dopo una certa età (40 anni circa?), chiunque possa frequentare l'università... Se il problema è occupare il tempo per non stare a casa, sempre avendone la possibilità, forse l'università sarebbe stata una soluzione migliore, visto che lì operano sempre dei volontari del servizio civile come accompagnatori...e mi sembra di capire che a queste due persone non interessa avere un titolo in più per poter lavorare...
Mi chiedo inoltre se la frequenza a scuola non sarebbe stata invece sconsigliata a un quarantenne senza disabilità... Ad esclusione delle scuole serali, non ricordo infatti scuole che vengano frequentate da adulti...
dami- Messaggi : 1158
Data d'iscrizione : 28.08.11
Re: Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
dami ha scritto:Premettendo che non so nulla della questione, a me sembra addirittura strano che, vista l'età, non sia stata sconsigliata la loro frequenza alla scuola secondaria (si tratta di un normale diurno, esatto?).
Anche se non ricordo il riferimento legislativo mi sembra infatti che, dopo una certa età (40 anni circa?), chiunque possa frequentare l'università... Se il problema è occupare il tempo per non stare a casa, sempre avendone la possibilità, forse l'università sarebbe stata una soluzione migliore, visto che lì operano sempre dei volontari del servizio civile come accompagnatori...e mi sembra di capire che a queste due persone non interessa avere un titolo in più per poter lavorare...
Mi chiedo inoltre se la frequenza a scuola non sarebbe stata invece sconsigliata a un quarantenne senza disabilità... Ad esclusione delle scuole serali, non ricordo infatti scuole che vengano frequentate da adulti...
Dubito che l'università consenta a persone con disabilità di questo tipo (a prescindere dall'età) di integrarsi in una mini-comunità per migliorare le possibilità di relazionarsi, non mi risulta infatti che organizzino lavori e attività di gruppo, gite o manifestazioni né sia un ambiente nel quale chi ti sta accanto sia coinvolto a livello empatico come accade in una scuola dove i compagni e i docenti si occupano attivamente di studenti diversamenteabili.
Questo a prescindere dal fatto che la scuola è nello stesso paese, quasi montano, di residenza.
automaticjack- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 18.11.12
Re: Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
automaticjack ha scritto:Vi ringrazio per gli interventi, ma forse ho posto male la questione.
Premetto che gli studenti in questione, prossimi alla quarantina, non hanno interesse a conseguire un diploma, ma frequentano la scuola poiché non esistono alternative sul territorio (si ridurebbero, di fatto, a stare quasi sempre rinchiusi in casa).
I due "ragazzi" hanno: uno delle disabilità fisiche gravi tanto da necessitare di assistenza continua ma deficit mentale medio, l'altro ha uno sviluppo delle capacità logiche da 2^ elementare ma è autonomo a livello motorio.
Sicuramente verrà fatta loro una programmazione "ad hoc" ma la questione è: hanno diritto ad una programmazione differenziata pur non avendo il sostegno e quindi passeranno nelle classi successive solo come frequenza o, per legge, devono essere valutati come gli altri studenti pur con obiettivi minimi-minimi-minimi con matematica certezza di bocciatura?
Se consideriamo che uno di loro ha grosse difficoltà nel ricavare le informazioni essenziali da una semplice vignetta, per quanto minimi siano tali obiettivi non potranno mai essere accomunati ai livelli base per passare alle classi successive.
Il risultato di questa confusione è che alcuni colleghi si rifiutano di firmare qualunque programmazione differenziata e intendono valutare gli studenti secondo gli obiettivi minimi previsti dalla disciplina poiché ritengono illegale agire altrimenti; altri sostengono che hanno diritto ad una differenziata e quindi a una semplice frequenza della scuola.
Voi come vi comportereste?
Mah io a questo punto non mi farei troppi problemi. Se l'obiettivo di queste persone disabili non è conseguire un diploma spedibile nel mondo del lavoro, non è forse vero che la scuola deve assicurare il "successo formativo" per tutti gli alunni?? Cioè, ogni alunno deve fare "progressi", partendo dal punto in cui si trova e con le modalità sue proprie. E allora, un PEI si fa, che diamine, se c'è protocollata a scuola una certificazione di disabilità. Si possono prevedere per loro attività molto semplificate, per esempio, se in geografia si spiega l'Europa, loro possono disegnare una cartina, fare un cartellone da poter appendere, cercando il più possibile di coinvolgerli nell'ambito della classe, fecendo sentire che quello che stanno facendo è utile anche per i compagni di classe. Del resto, credo nel PEI si dovrà dare il maggior risalto possibile all'area della socializzazione.
Forse potreste provare, in aggiunta, a sentire una associazione di disabili, per essere sostenuti in questa cosa. Possibile che i legislatori non ci hanno pensato?! Magari le associazioni nel tempo possono sensibilizzare sul tema.
Ospite- Ospite
Re: Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
LEGGE 104 art. 12 c. 5
5. All'individuazione dell'alunno come persona handicappata ed all'acquisizione della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale, fa seguito un profilo dinamico-funzionale ai fini della formulazione di un piano educativo individualizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la collaborazione dei genitori della persona handicappata, gli operatori delle unità sanitarie locali e, per ciascun grado di scuola, personale insegnante specializzato della scuola, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico individuato secondo criteri stabiliti dal Ministro della pubblica istruzione. Il profilo indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata.
il fatto che non ci sia l'insegnante di sostegno è irrilevante
l'alunno ha diritto al PEI ed eventualmente alla programmazione differenziata
paolopaolo- Messaggi : 3104
Data d'iscrizione : 12.10.10
Re: Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
paolopaolo ha scritto:LEGGE 104 art. 12 c. 5
5. All'individuazione dell'alunno come persona handicappata ed all'acquisizione della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale, fa seguito un profilo dinamico-funzionale ai fini della formulazione di un piano educativo individualizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la collaborazione dei genitori della persona handicappata, gli operatori delle unità sanitarie locali e, per ciascun grado di scuola, personale insegnante specializzato della scuola, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico individuato secondo criteri stabiliti dal Ministro della pubblica istruzione. Il profilo indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata.
il fatto che non ci sia l'insegnante di sostegno è irrilevante
l'alunno ha diritto al PEI ed eventualmente alla programmazione differenziata
Però qui si parla di docenti specializzati!!
Ospite- Ospite
Re: Quarantenni disabili a scuola: come regolarsi?
parvati ha scritto:paolopaolo ha scritto:LEGGE 104 art. 12 c. 5
5. All'individuazione dell'alunno come persona handicappata ed all'acquisizione della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale, fa seguito un profilo dinamico-funzionale ai fini della formulazione di un piano educativo individualizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la collaborazione dei genitori della persona handicappata, gli operatori delle unità sanitarie locali e, per ciascun grado di scuola, personale insegnante specializzato della scuola, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico individuato secondo criteri stabiliti dal Ministro della pubblica istruzione. Il profilo indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata.
il fatto che non ci sia l'insegnante di sostegno è irrilevante
l'alunno ha diritto al PEI ed eventualmente alla programmazione differenziata
Però qui si parla di docenti specializzati!!
non implica niente!
l'alunno con disabilità deve avere il PEI
paolopaolo- Messaggi : 3104
Data d'iscrizione : 12.10.10
Argomenti simili
» Alternanza scuola lavoro per disabili
» Valutazione disabili scuola superiore
» Attestato di credito formativo alunni disabili scuola sec. di II grado
» Valutazione alunni disabili scuola secondaria primo grado... in vista degli scrutini di fine quadrimestre
» Sciopero come regolarsi
» Valutazione disabili scuola superiore
» Attestato di credito formativo alunni disabili scuola sec. di II grado
» Valutazione alunni disabili scuola secondaria primo grado... in vista degli scrutini di fine quadrimestre
» Sciopero come regolarsi
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Gio Ago 18, 2022 10:01 pm Da arrubiu
» AP Ottenuta su COE
Gio Ago 18, 2022 10:00 pm Da sirosergio
» L'unico votabile: De Magistris
Gio Ago 18, 2022 9:57 pm Da franco.71
» Primo giorno assoluto da docente dopo superamento concorso ordinario
Gio Ago 18, 2022 9:56 pm Da arrubiu
» Ridatemi i soldi versati!
Gio Ago 18, 2022 9:31 pm Da nuts&peanuts
» SOS rinuncia al ruolo
Gio Ago 18, 2022 9:25 pm Da lilli87&!
» docente in ruolo a.s. 2020-2021 - accettazione nuovo ruolo da gm straordinario 2020 dal 1 settembre 2022
Gio Ago 18, 2022 9:16 pm Da giuseppedong
» Firma digitale per presa di servizio e stipula contratto
Gio Ago 18, 2022 9:02 pm Da gugu
» Chi ha usufruito dei 6 mesi può prendere altri 3?
Gio Ago 18, 2022 8:37 pm Da Dark