Obbligo ad accettare incarico da commissario interno con contratto scaduto?

Salve,
sono un docente a T.D. su scuola superiore (terza fascia) con contratto al 9 giugno.
Ho due quinte classi e la mia disciplina sarà materia di esame.
Sono obbligato ad accettare l'incarico di commissario interno pur avendo il contratto scaduto?
Saluto tutti e ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondermi.
Giuseppe.

Giuseppe163 ha scritto:Salve,
sono un docente a T.D. su scuola superiore (terza fascia) con contratto al 9 giugno.
Ho due quinte classi e la mia disciplina sarà materia di esame.
Sono obbligato ad accettare l'incarico di commissario interno pur avendo il contratto scaduto?
Saluto tutti e ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondermi.
Giuseppe.

Da quello che so io, non sei obbligato visto che non hai un contratto fino al termine delle attività didattiche, cioè fino al 30 giugno. In teoria potresti iniziare dal 10 un altro lavoro che non c'entra niente con la scuola. Preparati però ad una "rappresaglia" da parte della scuola che pur non avendoti fatto un contratto fino al 30 giugno pretenderà comunque la tua disponibilità.

la designazione è della materia non del commissario

se non ci sarai tu, perché il contratto è scaduto, ci sarà il titolare

Giuseppe163 ha scritto:Salve,
sono un docente a T.D. su scuola superiore (terza fascia) con contratto al 9 giugno.
Ho due quinte classi e la mia disciplina sarà materia di esame.
Sono obbligato ad accettare l'incarico di commissario interno pur avendo il contratto scaduto?
Saluto tutti e ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondermi.
Giuseppe.

non va guardata solo la data del contratto in sè, ma il Contratto generale al quale fai riferimento essendo in servizio in qualità di docente

in questo caso infatti vale l'art. 37 del CCNL, il quale prevede che, qualora ricorrano le condizioni (e cioè rientro del titolare dopo il 30 aprile a seguito di assenza ininterrotta per 150 gg o 90 nelle classi terminali) il supplente in servizio, per ragioni di continuità didattica, è “mantenuto in servizio per gli scrutini e le valutazioni finali” (per “valutazioni finali” si intendono gli esami). N.B. vale anche nel caso di mancato rientro del titolare

ti invito a leggere la Guida sulla proroga dei contratti per scrutini ed esami

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il riferimento naturalmente è alle ultime note emanate dal miur, nel mese di giugno saranno aggiornate (riconfermate)

lallaorizzonte ha scritto:

Giuseppe163 ha scritto:Salve,
sono un docente a T.D. su scuola superiore (terza fascia) con contratto al 9 giugno.
Ho due quinte classi e la mia disciplina sarà materia di esame.
Sono obbligato ad accettare l'incarico di commissario interno pur avendo il contratto scaduto?
Saluto tutti e ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondermi.
Giuseppe.

non va guardata solo la data del contratto in sè, ma il Contratto generale al quale fai riferimento essendo in servizio in qualità di docente

in questo caso infatti vale l'art. 37 del CCNL, il quale prevede che, qualora ricorrano le condizioni (e cioè rientro del titolare dopo il 30 aprile a seguito di assenza ininterrotta per 150 gg o 90 nelle classi terminali) il supplente in servizio, per ragioni di continuità didattica, è “mantenuto in servizio per gli scrutini e le valutazioni finali” (per “valutazioni finali” si intendono gli esami). N.B. vale anche nel caso di mancato rientro del titolare

Ma "mantenuto in servizio" non dovrebbe sottointendere un contratto senza interruzioni? Possono davvero licenziare il 9 giungo per poi pretendere la disponibilità a riassumere il giorno d'inizio degli esami di stato? E i giorni che sono in mezzo? Il precario accetta implicitamente di starsene buono a girare i pollici?

Io ho invece il problema opposto: la segreteria non "vorrebbe" farmi fare gli esami perché sono precaria e vorrebbe che la mia materia fosse rappresentata da un'altra collega di ruolo. La classe é pluri-indirizzo e la collega insegna nell'altra metá della classe, quindi di fatto non é interna! Vi é mai capitata una cosa del genere? Mi aiutate nella battaglia? Fate presto perché ne dovremo parlare oggi in sede di scrutinio!

effe ha scritto:Io ho invece il problema opposto: la segreteria non "vorrebbe" farmi fare gli esami perché sono precaria e vorrebbe che la mia materia fosse rappresentata da un'altra collega di ruolo. La classe é pluri-indirizzo e la collega insegna nell'altra metá della classe, quindi di fatto non é interna! Vi é mai capitata una cosa del genere? Mi aiutate nella battaglia? Fate presto perché ne dovremo parlare oggi in sede di scrutinio!

Non ho ben chiara la situazione: tu e la tua collega insegnate la stessa disciplina in due gruppi distinti della stessa classe? Mi sembra un contesto alquanto assurdo: se la classe è plurindirizzo, la differenziazione dei docenti dovrebbe riguardare solo le discipline non comuni. Come caspita si è arrivati ad un contesto del genere?

Puoi dare un'indicazione dettagliata del contesto? Serve per risponderti in modo più mirato.

Jeeg ha scritto:
Ma "mantenuto in servizio" non dovrebbe sottointendere un contratto senza interruzioni? Possono davvero licenziare il 9 giungo per poi pretendere la disponibilità a riassumere il giorno d'inizio degli esami di stato? E i giorni che sono in mezzo? Il precario accetta implicitamente di starsene buono a girare i pollici?

Gli scenari possibili sono due:
1) l'amministrazione provvede automaticamente alla proroga del contratto, perciò non ci sono interruzioni formali
2) l'amministrazione interrompe il contratto nei quei giorni di "pausa" fra lo scrutinio finale e l'insediamento della commissione. In questo caso c'è una risoluzione formale del contratto.

Non so come si opera in questi casi, ma se si verifica la prima condizione non puoi rifiutare l'incarico: saresti tu a risolvere il contratto. Se invece si verifica la seconda condizione, per quanto la vogliano chiamare "proroga", di fatto, dal punto di vista giuridico credo che si configuri come un nuovo contratto a tutti gli effetti e che non sei tenuta ad accettare.

Ergo, fai espressamente capire all'amministrazione che se non provvederà alla proroga automatica del contratto si aggancerà al tram, perché il giorno dopo lo scrutinio finale inizierai un nuovo lavoro.

probabilmente si verificherà la prima ipotesi di Gian. Nei contratti viene scritto che in caso di esami di stato il contratto viene prorogato.
Giuseppe: non so in che modo lavori la tua scuola ma in alcune viene fatta una riunione preliminare per la designazione dei commissari interni. Sarebbe opportuno che tu comunicassi alla scuola con largo anticipo le tue intenzioni

É un istituto professionale, la materia é la lingua straniera. La classe é composta da settore cucina e settore turistico.
Io voglio accettare l'incarico perché non mi sembra giusto che la classe debba essere penalizzata in questo modo

Mentre io ho il contratto al 30/06, precaria a t.d, la mia materia sarà esterna (italiano), nella stessa classe, però, insegno anche storia e alcuni colleghi vorrebbero che facessi il commissario interno per questa materia, ma non credo sia possibile o sbaglio?

angie ha scritto:Mentre io ho il contratto al 30/06, precaria a t.d, la mia materia sarà esterna (italiano), nella stessa classe, però, insegno anche storia e alcuni colleghi vorrebbero che facessi il commissario interno per questa materia, ma non credo sia possibile o sbaglio?

possibilissimo

effe ha scritto:É un istituto professionale, la materia é la lingua straniera. La classe é composta da settore cucina e settore turistico.
Io voglio accettare l'incarico perché non mi sembra giusto che la classe debba essere penalizzata in questo modo

a qualcuno risulta che si possa impedire ad un precario al 30/06 di essere commissario interno?
e poi, il mio stipendio viene pagato dal ministero e non dalla scuola, in caso di proroga continua a pagare il ministero, giusto?

effe ha scritto:

a qualcuno risulta che si possa impedire ad un precario al 30/06 di essere commissario interno?
e poi, il mio stipendio viene pagato dal ministero e non dalla scuola, in caso di proroga continua a pagare il ministero, giusto?

no

sì

giulia boffa ha scritto:

effe ha scritto:

a qualcuno risulta che si possa impedire ad un precario al 30/06 di essere commissario interno?
e poi, il mio stipendio viene pagato dal ministero e non dalla scuola, in caso di proroga continua a pagare il ministero, giusto?

no

sì

come pensavo... allora, che faccio? consigli?

parlane con il ds

i commissari interni sono proposti da lui insieme al consiglio d classe

gian ha scritto:

effe ha scritto:Io ho invece il problema opposto: la segreteria non "vorrebbe" farmi fare gli esami perché sono precaria e vorrebbe che la mia materia fosse rappresentata da un'altra collega di ruolo. La classe é pluri-indirizzo e la collega insegna nell'altra metá della classe, quindi di fatto non é interna! Vi é mai capitata una cosa del genere? Mi aiutate nella battaglia? Fate presto perché ne dovremo parlare oggi in sede di scrutinio!

Non ho ben chiara la situazione: tu e la tua collega insegnate la stessa disciplina in due gruppi distinti della stessa classe? Mi sembra un contesto alquanto assurdo: se la classe è plurindirizzo, la differenziazione dei docenti dovrebbe riguardare solo le discipline non comuni. Come caspita si è arrivati ad un contesto del genere?

Puoi dare un'indicazione dettagliata del contesto? Serve per risponderti in modo più mirato.

É un istituto professionale, la materia é la lingua straniera. La classe é composta da settore cucina e settore turistico.
Io voglio accettare l'incarico perché non mi sembra giusto che la classe debba essere penalizzata in questo modo

angie ha scritto:Mentre io ho il contratto al 30/06, precaria a t.d, la mia materia sarà esterna (italiano), nella stessa classe, però, insegno anche storia e alcuni colleghi vorrebbero che facessi il commissario interno per questa materia, ma non credo sia possibile o sbaglio?

Ma... ROTFL! Cosa non ci si inventa al giorno d'oggi pur di scaricare la rogna di fare il commissario interno sul primo che capita!
Allora, non credo ci sia un'incompatibilità esplicitamente definita in sede normativa, probabilmente questo scenario è talmente originale che non ha neppure sfiorato l'anticamera del cervello del legislatore o dei burocrati del ministero.
La normativa prevede che siano oggetto d'esame tutte le materie per cui hanno competenza i commissari esterni/interni designati. Dal momento che è stato designato il commissario esterno per Italiano, automaticamente la Storia viene inclusa fra le materie oggetto d'esame (terza prova e colloquio). La nomina di un interno per Storia pertanto non ha alcuna giustificazione. Quali sarebbero pertanto le motivazioni valide per cui si riduce effettivamente il numero di materie oggetto d'esame inserendo nella commissione due membri che hanno lo stesso titolo?
Aggiungiamo inoltre alcuni aspetti che possono creare conflittualità in sede d'esame:
1) il Presidente o il Commissario esterno di Italiano potrebbero contestare questa designazione se non adeguatamente motivata. Ti consiglio pertanto di chiedere ai tuoi colleghi la formulazione di una motivazione che sia fermamente inopinabile. Perché una designazione di questo genere rischia di ridurre a quattro, massimo cinque, le possibili materie oggetto di terza prova e in questo modo si informano anticipatamente i candidati su quelle che saranno le discipline coinvolte nella terza prova.
2) nella conduzione dell'esame si potrebbero verificare divergenze di valutazione nel merito dei contenuti che potrebbero essere all'origine di conflitti interni alla commissione. E' vero che spesso ci sono presenze contemporanee di commissari che hanno la stessa competenza, ma questo riguarda in genere le discipline tecnico-scientifiche, dove i margini di divergenza nel merito dei contenuti si riducono sensibilmente.
Insomma, che senso ha creare i presupposti di uno scenario dagli sviluppi imprevedibili?

effe ha scritto:

gian ha scritto:

effe ha scritto:Io ho invece il problema opposto: la segreteria non "vorrebbe" farmi fare gli esami perché sono precaria e vorrebbe che la mia materia fosse rappresentata da un'altra collega di ruolo. La classe é pluri-indirizzo e la collega insegna nell'altra metá della classe, quindi di fatto non é interna! Vi é mai capitata una cosa del genere? Mi aiutate nella battaglia? Fate presto perché ne dovremo parlare oggi in sede di scrutinio!

Non ho ben chiara la situazione: tu e la tua collega insegnate la stessa disciplina in due gruppi distinti della stessa classe? Mi sembra un contesto alquanto assurdo: se la classe è plurindirizzo, la differenziazione dei docenti dovrebbe riguardare solo le discipline non comuni. Come caspita si è arrivati ad un contesto del genere?

Puoi dare un'indicazione dettagliata del contesto? Serve per risponderti in modo più mirato.

É un istituto professionale, la materia é la lingua straniera. La classe é composta da settore cucina e settore turistico.
Io voglio accettare l'incarico perché non mi sembra giusto che la classe debba essere penalizzata in questo modo

Non so, è una situazione alquanto bizzarra: insegnate la stessa lingua o lingue differenti? In ogni modo non ho mai sentito di due commissari interni designati per la stessa disciplina e per la stessa classe, d'altra parte non ho mai sentito neppure di due insegnanti a cui viene assegnata la stessa disciplina nella stessa classe.
Da un punto di vista formale ci sarebbero anche delle situazioni ambigue da gestire all'interno della commissione: da un punto di vista formale, essendo la stessa classe, il vostro voto sarebbe unico ed entrambe avreste titolo, in teoria, per "invadere" reciprocamente i vostri ambiti. D'altra parte la nomina esclusiva della tua collega sarebbe a tutti gli effetti la designazione di un commissario quasi "esterno", creando le condizioni di una disparità di trattamento all'interno della stessa classe.
A mio parere la questione andrebbe approfondita con un'interpellazione indirizzata ad un ispettore o addirittura al ministero, perché a mio parere qualsiasi scelta può creare i presupposti per un ricorso amministrativo.

giulia boffa ha scritto:

angie ha scritto:Mentre io ho il contratto al 30/06, precaria a t.d, la mia materia sarà esterna (italiano), nella stessa classe, però, insegno anche storia e alcuni colleghi vorrebbero che facessi il commissario interno per questa materia, ma non credo sia possibile o sbaglio?

possibilissimo

sarei obbligata ad accettare?

non sei obbligata

bisogna chiedere al ds della tua situazione

angie ha scritto:

giulia boffa ha scritto:

angie ha scritto:Mentre io ho il contratto al 30/06, precaria a t.d, la mia materia sarà esterna (italiano), nella stessa classe, però, insegno anche storia e alcuni colleghi vorrebbero che facessi il commissario interno per questa materia, ma non credo sia possibile o sbaglio?

possibilissimo

sarei obbligata ad accettare?

La designazione ufficiale si traduce in un obbligo. Sono designazioni ufficiali:
1) per gli esterni:
- la nomina da parte del Ministero (a maggio) sulla base delle domande inoltrate
- la nomina da parte dell'USR (o l'USP, non ricordo al momento) in sostituzione degli assenti rilevati in fase di insediamento della commissione o nel corso di svolgimento degli esami
2) per gli interni:
- la nomina da parte del dirigente scolastico (in genere a giugno) sulla base della delibera del consiglio di classe (a febbraio)
- la nomina da parte del dirigente scolastico in sostituzione degli assenti rilevati in fase di insediamento della commissione o nel corso di svolgimento degli esami

Una volta designati non ci si può defilare se non per cause di forza maggiore documentate (es. malattia, convalescenza, ecc.) o per incompatibilità (es. rapporti di parentela o di istruzione privata con candidati). Pertanto, se la nomina a commissario interno di storia in presenza del commissario esterno di italiano è lecita (e presumo lo sia almeno in sede teorica) sei obbligata ad accettare. Tant'è che nel caso non fossi designata come commissario interno, avendo un contratto a T.D. fino al 30 giugno sei obbligata a inoltrare la domanda di partecipazione agli esami e, in assenza di nomina da parte del ministero, a restare a disposizione per l'eventuale nomina come supplente dall'USR.

Detto questo, l'unica possibilità di non accettare è quella di importi nei confronti dei tuoi colleghi fino a quando non ci sarà la delibera nel consiglio di classe. Ovviamente il dirigente scolastico può fare pressioni sul CdC per sconsigliare la tua designazione: è nel suo interesse in quanto sarebbe tenuto a prorogarti il contratto (a spese dell'istituto) e per evitare situazioni bizzarre che potrebbero generare conflitti nell'ambito della commissione. ;a il CdC è comunque sovrano: se delibera per la designazione del commissario interno di Storia non può farci nulla, che io sappia, salvo impugnare la delibera per qualche vizio di forma. Un vizio di forma è ad esempio la mancata verbalizzazione dei criteri di designazione dei commissari interni, cosa che di solito non viene fatta.

Scusa Gian,
perche' tra le designazioni ufficiali non hai inserito pure la nomina da parte del MIUR per una delle due prime prove?
Quest'anno, per es., e' la seconda prova scritta...

PS

Nella mia quinta, la materia della seconda prova (che per il MIUR quest'anno deve essere coperta da un interno) e' insegnata da un prof precario che ha il contratto fino al 30/6.

Io credevo che fosse obbligato ad accettare l'incarico. Invece lui ha intenzione di non accettare, dato che lui non e' obbligato ad accettare la proroga del contratto ed e' sicuro che gli orali non si concluderanno entro il 30/6.
Ha ragione a dire di poter rifiutare?

luletta ha scritto:PS

Nella mia quinta, la materia della seconda prova (che per il MIUR quest'anno deve essere coperta da un interno) e' insegnata da un prof precario che ha il contratto fino al 30/6.

Io credevo che fosse obbligato ad accettare l'incarico. Invece lui ha intenzione di non accettare, dato che lui non e' obbligato ad accettare la proroga del contratto ed e' sicuro che gli orali non si concluderanno entro il 30/6.
Ha ragione a dire di poter rifiutare?

Digli di leggere, come tutti dovrebbero fare, il contratto che ha firmato ad inizio anno. Troverà con suo stupore una postilla che proroga, senza possibilità di scelta, il contratto fino al termine dell'esame di stato, fosse anche il 15 Agosto.