quante fesserie in una volta sola

Pur avendo passato la preselettiva, quando leggo articoli come questo, mi sale il sangue al cervello...
che becero qualunquismo.

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Io invece sono totalmente d'accordo.

Su questo concorso tutti avranno da dire e da ridire. Ognuno si fa la sua opinione.

anche io sono d'accordo al 100%. Anzi no, un'imprecisione c'è: le risposte non erano obbligatorie, si potevano anche lasciare in bianco! E per togliermi lo sfizio ho fatto fare il test sul simulatore a mio marito, terza media conclusa 25 anni fa, poco inglese, informatica da utente. lo avrebbe fallito con 32 punti perché sul simulatore per non aspettare i 50 minuti gli ho detto di mettere le risposte anche quando non era sicuro. Se ci sono diplomati e laureati che non sono riusciti a finirlo... poveri noi. E lo penso davvero.

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Non tutti hanno avuto lo stesso tempo per allenarsi.
In discussioni precedenti, ora chiuse, avevo sottolineato questo aspetto. Ho letto commenti di toni molto vari alcuni molto pesanti. Ormai sono passati 10 giorni e Orizzontescuola ha pubblicato una lettera di una collega che accetta la sconfitta con rassegnata filosofia. Ma le donne madri lavoratrici sono state penalizzate!! O no? Un po' più di tempo avrebbe o no aiutato chi ha poco tempo libero?

E BASTA, non se ne può più!
Sei offensivo nei confronti delle donne, finiscila!

Quasi tutti i partecipanti al concorso erano lavoratori (alcuni nella scuola, alcuni in altri ambiti) e vista l'età media, la maggior parte di loro verosimilmente aveva anche figli.

Ma santa pazienza, a parità di tutto il resto, si può spiegare una buona volta perché una donna dovrebbe essere stata penalizzata DI PIU' DI UN UOMO dal fatto di avere un lavoro e di avere dei figli?

Posso capire che una persona senza figli abbia avuto più tempo per studiare rispetto a chi ce li ha;

posso capire che un giovane fresco di studi sia stato più mentalmente pronto rispetto a qualcuno che ha dovuto ripassarsi conoscenze di molti anni prima;

posso pure capire che una persona che in questo momento non sta lavorando sia stata avvantaggiata rispetto a chi ha un lavoro a tempo pieno...

...ma che c'entra l'essere maschio o femmina?

Per quale stracavolo di motivo si assume con tanta sicurezza che un maschio, a parità di tutto il resto (età, stato civile, situazione lavorativa e numero di figli) dovrebbe avere "più tempo per studiare" rispetto a una femmina?

Non vi viene in mente (a te, e a tutte le degne comari di sesso femminile che si compiacciono senza vergogna di denigrare e sminuire la propria stessa categoria), che se "una donna ha più impegni di un uomo" NON E' per una inesorabile legge di natura, ma è perché ha un uomo che non si degna di muovere un dito per collaborare alla vita familiare comune, e perché evidentemente ha sempre consentito che i rapporti familiari si stabilissero così, perché finora le andava bene?

Il pezzo (che ho trovato francamente patetico) linkato qui sopra, quello che espone il rammarico di una partecipante al concorso che ritiene di non avercela fatta "perché era anche madre di famiglia", me lo sono riletto anche più di una volta: bene, in tutta l'elencazione di tutti i suoi fitti impegni che le hanno impedito di prepararsi bene, non c'era una sola cosa, dico UNA, che avesse a che fare strettamente con il suo genere sessuale.

Fa la rappresentante di istituto come genitore? E quella che cos'è, una funzione biologica esclusiva che viene attivata solo dal progesterone? Come si spiega che spesso la facciano anche i padri?

Fa parte di un'associazione impegnata per i contatti tra scuola e territorio? E in quall'associazione cosa c'è, un'intolleranza chimica al cromosoma Y?

Come insegnante, deve occuparsi della chiusura dei moduli didattici prima di Natale, delle verifiche da riconsegnare e delle esercitazioni da assegnare per le vacanze? E perché, quello invece i colleghi maschi non lo fanno?

Dove sta scritto che tutti quegli impegni sono "tipici delle donne" e che quindi penalizzerebbero le donne?

Magari continuo a dire cose impopolari, ma le penso davvero e non posso farci niente: se i compagni di tutte queste martiri piangenti si fossero degnati, nell'imminenza dell'esame, di sollevarle un po' da almeno una parte di tutte quelle preoccupazioni che loro stesse sono abituate a pensare come inesorabilmente esclusive del proprio sesso, o se le martiri stesse, invece di rassegnarsi alla sorte ingrata, avessero guardato i loro mariti dritto nelle palle degli occhi e avessero preteso un po' di collaborazione in più, ALMENO in quei giorni di impegno così importante... forse oggi di mogli-mamme-lavoratrici soddisfatte di aver superato la prova, ce ne sarebbero un po' di più.

Scusate la crudezza, ma realmente non ne posso più di veder descrivere le donne come delle povere creature sacrificali sempre destinate a immolarsi per tutti e per tutto, e però socialmente autorizzate a sguazzare, come unica compensazione, nel vittimismo e nel piagnisteo.

IO NON SONO COSI', e rifiuto di essere associata a un'immagine tanto macchiettistica.

Che peraltro mi irrita quando arriva da un uomo, ma mi fa realmente imbestialire quando viene avallata e propagandata anche da altre donne.

Lisa

Pienamente d'accordo con l'articolo.

Solito vizio italico quello di deresponsabilizzarsi e di dare la colpa a qualche altra cosa: al test non appropriato, al tempo non sufficientemente adeguato per prepararsi, al ministero che si "americanizzato"... ecc.

profnadia ha scritto:Pur avendo passato la preselettiva, quando leggo articoli come questo, mi sale il sangue al cervello...
che becero qualunquismo.

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decisamente il miglior articolo che mi sia capitato di leggere finora sul concorsone.

... vorrei proprio vedere quanti del 33% di quelli che lo hanno passato ci sarebbero riusciti ugualmente se il MIUR non avesse dato le risposte prima....

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