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Fecondazione assistita e malattia

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Messaggio Da ScaccoMatto2012 Dom Gen 20, 2013 7:54 pm

Mia sorella, anch'essa insegnante, dovrebbe procedere ad effettuare la fecondazione assistita. Il medico, visto le problematiche avute in passato, ha consigliato massima cautela e riposo prima e dopo. C'è una regolamentazione a parte per questa situazione, o basta effettuare un "classico" certificato medico?

ScaccoMatto2012

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Fecondazione assistita e malattia Empty Re: Fecondazione assistita e malattia

Messaggio Da Paolo1974 Dom Gen 20, 2013 8:15 pm

ScaccoMatto2012 ha scritto:Mia sorella, anch'essa insegnante, dovrebbe procedere ad effettuare la fecondazione assistita. Il medico, visto le problematiche avute in passato, ha consigliato massima cautela e riposo prima e dopo. C'è una regolamentazione a parte per questa situazione, o basta effettuare un "classico" certificato medico?

La fecondazione medicalmente assistita non rientra nelle ipotesi che la legge accorda
all’applicazione dell’aspettativa retribuita dal lavoro.

Il personale non può quindi fruire della normativa prevista dall’art. 14 del T.U. 151/2001
(permessi retribuiti per controlli prenatali).

Questo il messaggio INPS del 03.03.2005:

“Alla luce della normativa vigente e, salvo futuri interventi legislativi, la fecondazione
medicalmente assistita non rientra nelle ipotesi che la legge accorda all’applicazione
dell’aspettativa retribuita dal lavoro. Si potrà invece far luogo alla richiesta di astensione dal
lavoro motivata da fecondazione assistita come cura della sterilità.
Difatti, pur non potendosi considerare malattia in senso classico, può essere ad essa assimilata,
in quanto alterazione dello stato di salute che comporti un’incapacità al lavoro. Infatti, il
periodo di riposo di solito prescritto è finalizzato ad un adeguato impianto dell’embrione in
utero.
Le giornate di ricovero e quelle successive alla dimissione, prescritte dallo specialista e
necessarie per un sicuro impianto dell’embrione, mediamente, sono considerate congrue due
settimane dopo il trasferimento dell’embrione nell’utero.
Per quello che riguarda i controlli ecografici ed ematici quotidiani, si dovrà fare ricorso ad
altri istituti contrattuali (permessi orari), ad eccezione di fattispecie particolari che possano
integrare la necessità medico legale di un riposo anche antecedente la fecondazione assistita,
valutabile nel caso concreto e, approssimativamente, in una settimana.
Ove vengano effettuate tecniche di procreazione assistita che richiedono il prelievo degli
spermatozoi dall’epididimo o dal testicolo, è riconoscibile anche al lavoratore (dipendente) un
congruo periodo di malattia, valutabile nell’ordine dei dieci giorni”.

Forse una delle poche guide che abbia affrontato l'argomento...

http://www.orizzontescuola.it/guide/maternit%C3%A0-e-paternit%C3%A0-nella-scuola-diritti-e-doveri-da-oggi-anche-formato-e-book
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