cancellazione blocco dei 5 anni
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cancellazione blocco dei 5 anni
Promemoria primo messaggio :
Buonasera,
dato che questa INIQUA norma del blocco dei cinque anni è stata messa e voluta dalla lega e dato che molto probabilmente il prossimo governo sarà di colore diverso ovvero a marchio PD mi chiedevo se il PD avesse intenzione quantomeno di ridurre il periodo di blocco(tornare ai tre anni?!?) o di cancellare proprio il blocco.Qualcuno mi sa dire quali sono le intenzioni del pd in merito?ho inoltre intenzione di creare un coordinamento per iniziare una battaglia in tal senso e portare questa situazione assurda per migliaia di famiglie all'attenzione del prossimo parlamento. Cosa ne pensate?
Buonasera,
dato che questa INIQUA norma del blocco dei cinque anni è stata messa e voluta dalla lega e dato che molto probabilmente il prossimo governo sarà di colore diverso ovvero a marchio PD mi chiedevo se il PD avesse intenzione quantomeno di ridurre il periodo di blocco(tornare ai tre anni?!?) o di cancellare proprio il blocco.Qualcuno mi sa dire quali sono le intenzioni del pd in merito?ho inoltre intenzione di creare un coordinamento per iniziare una battaglia in tal senso e portare questa situazione assurda per migliaia di famiglie all'attenzione del prossimo parlamento. Cosa ne pensate?
italo bianchi- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 07.10.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
Questo lascia intravedere uno spiraglio da luce , giusto italo? speriamo bene allora!
mary84- Messaggi : 233
Data d'iscrizione : 03.11.11
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
77PeSche ha scritto:G.le Italo, ...Sono tantissimi i docenti che vorrebbero la "cancellazione del blocco dei cinque anni"
ce ne sono anche tanti altri che vogliono che il blocco non venga cancellato
paolopaolo- Messaggi : 3104
Data d'iscrizione : 12.10.10
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
sono ottimista.la buona riuscita dipenderà da quanto riusciremo a farci sentire.c'è bisogno che ognuno ci metta del suo contattando sindacati e politici....dobbiamo sfinirli....
italo bianchi- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 07.10.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
Capisco che ognuno guardi al suo interesse ma non credo sia giusto eliminare il vincolo quinquennale. Del resto i docenti di sostegno, ad esempio, hanno da sempre avuto il vincolo quinquennale e nessuno mai ha proposto di toglierlo. Addirittura, in certi momenti, sembrava che un incaricato annuale sulla materia avesse più diritti di un docente di ruolo sul sostegno: c'era chi sosteneva, ad esempio, che un prof. di sostegno non potesse nemmeno presentare la domanda come commissario esterno agli esami di stato, se non vantava almeno dieci anni di ruolo! Quando un semplice supplente, magari neanche abilitato, poteva presentarla! Ora si parla di abbattere il vincolo quinquennale vostro. Come mai non vi siete mossi anche per cancellare altri tipi di vincoli? Ve lo dico io: perchè osservavate "sei tu che hai scelto di andare sul sostegno, quindi non lamentarti". Bene volevo dirti che quando andai di ruolo io, non c'era nemmeno la possibilità di cancellarsi dagli elenchi del sostegno, il famoso allegato per la cancellazione, fu istituito l'anno dopo e, se rinunciavi sul sostegno, ti cancellavano dalla materia. Poi ti sei subito il vincolo. Con tutto ciò che comporta: attesa per l'utilizzo, rovinate la vacanze, domanda DOS tutti gli anni ecc... Adesso io dovrei vedere che tolgono il vincolo a voi? Bene, vi rispondo: "se non vi piaceva la città dove vi siete iscritti, potevate iscrivervi in un'altra città, la vostra preferita". A chiunque vuole abbattere il vincolo, rispondo che LOTTERO' CON TUTTE LE FORZE PER NON FARLO ABBATTERE. Siamo tutti uguali: a dispetto di chi dice che i proff. di sostegno sono cozzaglia di serie B. E il fatto di vincolare anche i docenti curricolari è sintomo di uguaglianza di trattamento!
E inoltre: i patti erano chiari, LO SAPEVATE CHE C'ERA IL VINCOLO! Perchè non vi siete iscritti laddove preferivate? PATTI CHIARI, come per i proff. di sostegno, vincolo c'era vincolo permarrà!!!
E ti chiedo di nuovo: ma se la città in cui sei andato di ruolo, non ti piaceva, ma perchè ti sei andato a iscrivere lì? Risposta semplice: per andare di ruolo prima! Bene... Adesso, a patti chiari a priori, lo sapevi che avevi il vincolo, rimani nella città che hai scelto, cosiccome un docente di sostegno permane nel tipo di posto che ha scelto per cinque anni.
E inoltre: i patti erano chiari, LO SAPEVATE CHE C'ERA IL VINCOLO! Perchè non vi siete iscritti laddove preferivate? PATTI CHIARI, come per i proff. di sostegno, vincolo c'era vincolo permarrà!!!
E ti chiedo di nuovo: ma se la città in cui sei andato di ruolo, non ti piaceva, ma perchè ti sei andato a iscrivere lì? Risposta semplice: per andare di ruolo prima! Bene... Adesso, a patti chiari a priori, lo sapevi che avevi il vincolo, rimani nella città che hai scelto, cosiccome un docente di sostegno permane nel tipo di posto che ha scelto per cinque anni.
bomaria- Messaggi : 364
Data d'iscrizione : 26.07.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
cara bomaria, sono un' insegnate di sostegno della scuola primaria entrata di ruolo nel 2011 in un' isola che non è la mia. ti do ragione quando parli del vincolo dei 5 anni sul sostegno però é una cosa ben diversa del blocco interprovinciale. altro è farti 5 anni sul sostegno vicino casa e altro è farteli lontano miglia e miglia dalla tua famiglia
soprattutto quando hai già fatto anni e anni di sacrificio da precaria sempre lontano da casa. se ci pensi un attimo é un' ingiustizia , siamo in un paese libero dove ognuno deve sentirsi libero di spostarsi da una regione all 'altra , non si può vincolare la gente che ha già fatto tanti sacrifici e che si è sudata il ruolo. scusami ma c 'é una differenza sostanziale e poi non è vero che siamo di serie b...almeno parlo per quanto mi riguarda , ho una laurea e una specializzazione dunque sono anche un gradino sopra i miei colleghi di scuola comune che mi rispettano e mi consultano in quanto mi ritengono più aggiornata.
soprattutto quando hai già fatto anni e anni di sacrificio da precaria sempre lontano da casa. se ci pensi un attimo é un' ingiustizia , siamo in un paese libero dove ognuno deve sentirsi libero di spostarsi da una regione all 'altra , non si può vincolare la gente che ha già fatto tanti sacrifici e che si è sudata il ruolo. scusami ma c 'é una differenza sostanziale e poi non è vero che siamo di serie b...almeno parlo per quanto mi riguarda , ho una laurea e una specializzazione dunque sono anche un gradino sopra i miei colleghi di scuola comune che mi rispettano e mi consultano in quanto mi ritengono più aggiornata.
mary84- Messaggi : 233
Data d'iscrizione : 03.11.11
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
oh.......... finalmente sento riparlare del blocco....mio marito è entrato di ruolo nel settembre 2011....forse poteva entrare anche in un'altra provincia con decorrenza 2010 solo che è stato chiamato nel mese di ottobre perchè apparteneva alla famosa coda.. e abbiamo avuto paura di rinunciare alla cattedra 2011 da graduatoria regolare perchè in quei giorni si parlava di irregolarità delle code e in più, poichè avrebbe firmato ad anno scolastico iniziato, la decorrenza economica sarebbe partita e forse anche l'anno di prova nel 2012.....cmq a parte ciò abbiamo una bimba piccola di 21 mesi e qs anno siamo riusciti ad ottenere l'AP e sarebbe il suo 2° aa di ruolo...a settembre sarà tutto da vedere.. i primi 14 mesi di ns figlia sono stati tragici perchè oltre 600 km non li puoi fare tutti i week end...ed io spesso lavoro proprio sabato e domenica...non vi dico quanti soldi abbiamo perso... secondo me bisogna vedere se è costituzionale firmare nello stesso giorno 2 contratti per lo stesso ente utilizzando 2 graduatorie ..vecchia e nuova ..e con regole diverse cioè una con blocco a 3 aa ed una a 5 aa....nel momento che sono usciti i posti da dare per il ruolo e c'è una graduatoria nuova non è legittimo riservare una quota ad una graduatoria vecchia che dovrebbe essere nulla proprio per l'uscita della nuova. Discorso diverso è il concorso; un concorso ti abilita e quindi è giusto che una quota dei posti da assegnare sia riservata ai vincitori di concorso. Scusate se sono...come al solito..prolissa..abbattiamo il blocco...troviamo un avvocato...perchè le basi per ricorrere ci sono....
stefania.c- Messaggi : 140
Data d'iscrizione : 27.02.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
cara mary84 mio marito ad esempio aveva poco da scegliere per quanto riguardava la città dove fare la SSIS e così, poichè non sapeva come sarebbero andate le cose ..ha fatto domanda nella città vicina alla SSIS per fare eventualmente il sostegno e si come tutti entrare prima in ruolo..Lui ha avuto la fortuna di iniziare a lavorare dal 1 settembre e quindi non ha più fatto l'anno di sostegno....e poi cara mia il mutuo te lo danno in banca se non hai la busta paga???? evidentemente navigherai nell'oro o sei fortunata nei gratta e vinci....cmq non leggi i giornali nè vedi la televisione...
voi insegnanti di sostegno siete tanti...evidentemente non siete mai stati interessati alla questione blocco..ma in Italia le cose non vanno bene...non è regolare neanche la reiterazione del contratto a tempo determinato per oltre 3 aa..la legge della CE parla chiaro..gli italiani sono delle pecore..
voi insegnanti di sostegno siete tanti...evidentemente non siete mai stati interessati alla questione blocco..ma in Italia le cose non vanno bene...non è regolare neanche la reiterazione del contratto a tempo determinato per oltre 3 aa..la legge della CE parla chiaro..gli italiani sono delle pecore..
stefania.c- Messaggi : 140
Data d'iscrizione : 27.02.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
paolopaolo ha scritto:77PeSche ha scritto:G.le Italo, ...Sono tantissimi i docenti che vorrebbero la "cancellazione del blocco dei cinque anni"
ce ne sono anche tanti altri che vogliono che il blocco non venga cancellato
Ti ringrazio per la precisazione!!! ;-)
77PeSche- Messaggi : 103
Data d'iscrizione : 17.05.11
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
errata corrige il mio messaggio era per bomaria
stefania.c- Messaggi : 140
Data d'iscrizione : 27.02.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
Cara bomaria,
non sai quello che dici.Sia perchè confondi il blocco quinquennale sulla mobilità interprovinciale sul quale noi lottiamo con il passaggio di cattedra.Anche io sono insegnante di ruolo e se conoscessi le storie di tutte le persone che vivono lontano da mogli,figli,parenti per guadagnare quattro soldi forse saresti più cauta nel prendere una posizione solo per il gusto di ripicca.MA forse tutte queste cose non le sai.....
non sai quello che dici.Sia perchè confondi il blocco quinquennale sulla mobilità interprovinciale sul quale noi lottiamo con il passaggio di cattedra.Anche io sono insegnante di ruolo e se conoscessi le storie di tutte le persone che vivono lontano da mogli,figli,parenti per guadagnare quattro soldi forse saresti più cauta nel prendere una posizione solo per il gusto di ripicca.MA forse tutte queste cose non le sai.....
italo bianchi- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 07.10.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
volevo dire anche io sono insegnante di sostegno.....
italo bianchi- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 07.10.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
Cari colleghi,
mi sembra che voi stiate sragionando! Dunque, non si tratta di confusione ma, bensì, di equità. Ognuno di noi fa la sua gara ed è giustissimo. Ritengo, però, che se sussistono regole tutti noi dobbiamo avere il coraggio di rispettarle. Un conto sarebbe se ci cambiano le regole durante il gioco. E' successo! E, in quel caso, io sono sempre stata dalla parte delle persone danneggiate. Tipo, ad esempio, quando hanno cambiato in corso d'opera le tabelle di valutazione nelle Graduatorie Permanenti. Certe persone, forti di una regolamentazione certa, avevano compiuto scelte, poi vanificate. Ecc... Ma, qui, stiamo parlando di regole certe. Quando sono stata immessa sul sostegno sapevo di avere un vincolo quinquennale. Quando ti sei iscritto nella città X (presumo del nord), tu invece sapevi che, in caso di immissione in ruolo, lì saresti rimasto per cinque anni. Però, come dicono alcune altre persone, magari, avevi il mutuo da pagare, un bambino piccolo ecc...E quindi ti sei detto: vado, vediamo se becco il ruolo, poi si vedrà... Eh NO CARO MIO! La regola era ben scritta. Ora che pretendi? Di cambiare le regole? Un cambiamento delle regole potrebbe danneggiare chi concorre con te per un trasferimento, e non è attualmente sottoposto ad alcun vincolo (vincolo ben chiaro fin da sempre). E poi, mi si accusa di essere benestante e di non capire chi ha problemi. Bene, allora così rispondo: è vero sono molto benestante, non ho figli, non ho mutui da pagare. E' una colpa? Io non sopporto le persone che fanno scelte alla luce di una regolamentazione chiara e, poi, in nome di vari piagnuccolii del tipo ho un mutuo da pagare, ho un bimbo piccolo, sono tanto stanco ecc... intendono ottenere sgravi rispetto a chi, invece, essendo benestante, secondo loro, dovrebbe mettersi in coda per concederglieli. Allora: le regole erano chiare. Ognuno fa la sua gara ma, per piacere, non mettete in campo figli e povertà per potere ottenere quello che volete. Rispettate le regole, già note al momento della vostra scelta, siate coerenti con voi stessi e con le strategie da voi seguite e sopportatene le inevitabili conseguenze, conseguenze che erano ben prevedibili e che devono essere uguali per tutti! E non manipolate la legge a vostro uso e consumo, villantando problemi di vario genere! E' comodo ottenere il proprio scopo, poi volere abbattere quella normativa nella parte che vi scomoda! Rispondete onestamente a questa domanda: "Se tutti avessero saputo che il vincolo sarebbe stato tolto, voi sareste andati di ruolo?". La risposta è: "FORSE NO". Ciò perchè, nella città da voi sfruttata per i vostri precisi comodi, magari sarebbero arrivati altri concorrenti, magari con molti più punti di voi e, magari, vi avrebbero soffiato il ruolo! Ma, dal momento che si sapeva che, una volta immessi in ruolo, lì si doveva permanere per 5 lunghi anni, molte persone sono rimaste altrove, permettendovi di ottenere il ruolo! E adesso? Volete mischiare le carte a vostro favore, eh! No, cari colleghi! Non si fa così! Un insegnante deve essere prima di tutto equo, e voi non mi sembrate molto equi nei vostri ragionamenti. Piuttosto mi sembrate gente pronta a far di tutto pur di ottenere il proprio scopo! Questo è un comportamento opportunista e, peraltro, anche molto infantile! La disonestà sta nel volere godere della regola solo nella parte in cui gioca a vostro favore (ottenimento del ruolo) per poi rigettarla nella parte in cui vi disturba (permanenza nella città di immissione). Io NON POSSO VEDERE UNA COSA SIMILE! A chi poi mi dice che il marito ha ottenuto l'assegnazione provvisora perchè ha una bimba di 14 mesi, rispondo: tuo marito, secondo me, non avrebbe potuto chiederla. Da quel che so il trasferimento e l'assegnazione provvisoria può essere chiesta solo da soggetti con gravi potologie, emodializzati... Se poi esiste la possibilità per un genitore di ottenere tale assegnazione, trovo la cosa assai scorretta. Tuo marito deve restare laddove messo in ruolo per 5 anni e BASTA! Così dice la normativa! Tuo marito conosce la legge? Ha letto i regolamenti prima di inserirsi in graduatoria? Penso di si e, pertanto, conosceva i rischi che correva. Ma la gola per il ruolo vi ha sopraffatto e, adesso, cercate di arrampicarvi sugli specchi per abbattere ciò che, al contrario, ha fatto desistere tante altre persone dall'inserirsi nella città ove tuo marito ha ottenuto il ruolo. Tante persone che, magari, potevano ottenere il ruolo al posto di tuo marito ma che, a quella legge, si sono affidati, rispettandola! E se per il solo fatto di avere una figlia, egli ha ottenuto un'assegnazione provvisoria, a mio avviso, tale assegnazione ha leso gli interessi legittimi di tutti i precari che lavorano nella città di sua destinazione! Secondo me voi tirate solo l'acqua al vostro mulino e, ripeto, se una cosa del genere fosse proposta, io sarò la prima a scatenare una RIVOLUZIONE per impedirla!!!
Per italo: il passaggio da sostegno a materia è trasferimento e non passaggio di cattedra. Non confondo un tubo, ho capito e so benissimo tutte le differenze. E in nome dell'equità rigetto il vostro ragionamento davvero inascoltabile.
E concludo: non è solo su questo preciso argomento che mi indigno. In generale, nel campo della scuola, ho conosciuto tantissimi colleghi che, nel fare ragionamenti, proporre soluzioni, non seguivano un iter di coerenza e giustizia normativa ma, al contrario, proponevano soluzioni assai suggestive. Quando andavo ad analizzare tali proposte, sovente, mi accorgevo che ciò che veniva proposto era solo ciò che permetteva, al soggetto proponente, il raggiungimento di un subdolo scopo personale (a volte assai irrisorio, a volte consistente, dipende). E' vergognoso! Ma gli insegnanti non dovrebbero essere quelli che insegnano ai discenti il senso della giustizia e del dovere, a prescindere dal proprio fine personale? Eh, forse dovevo dar retta a chi di dovere quando mi si consigliava di fare l'imprenditore e non l'idealista, almeno sarei partita più prevenuta
mi sembra che voi stiate sragionando! Dunque, non si tratta di confusione ma, bensì, di equità. Ognuno di noi fa la sua gara ed è giustissimo. Ritengo, però, che se sussistono regole tutti noi dobbiamo avere il coraggio di rispettarle. Un conto sarebbe se ci cambiano le regole durante il gioco. E' successo! E, in quel caso, io sono sempre stata dalla parte delle persone danneggiate. Tipo, ad esempio, quando hanno cambiato in corso d'opera le tabelle di valutazione nelle Graduatorie Permanenti. Certe persone, forti di una regolamentazione certa, avevano compiuto scelte, poi vanificate. Ecc... Ma, qui, stiamo parlando di regole certe. Quando sono stata immessa sul sostegno sapevo di avere un vincolo quinquennale. Quando ti sei iscritto nella città X (presumo del nord), tu invece sapevi che, in caso di immissione in ruolo, lì saresti rimasto per cinque anni. Però, come dicono alcune altre persone, magari, avevi il mutuo da pagare, un bambino piccolo ecc...E quindi ti sei detto: vado, vediamo se becco il ruolo, poi si vedrà... Eh NO CARO MIO! La regola era ben scritta. Ora che pretendi? Di cambiare le regole? Un cambiamento delle regole potrebbe danneggiare chi concorre con te per un trasferimento, e non è attualmente sottoposto ad alcun vincolo (vincolo ben chiaro fin da sempre). E poi, mi si accusa di essere benestante e di non capire chi ha problemi. Bene, allora così rispondo: è vero sono molto benestante, non ho figli, non ho mutui da pagare. E' una colpa? Io non sopporto le persone che fanno scelte alla luce di una regolamentazione chiara e, poi, in nome di vari piagnuccolii del tipo ho un mutuo da pagare, ho un bimbo piccolo, sono tanto stanco ecc... intendono ottenere sgravi rispetto a chi, invece, essendo benestante, secondo loro, dovrebbe mettersi in coda per concederglieli. Allora: le regole erano chiare. Ognuno fa la sua gara ma, per piacere, non mettete in campo figli e povertà per potere ottenere quello che volete. Rispettate le regole, già note al momento della vostra scelta, siate coerenti con voi stessi e con le strategie da voi seguite e sopportatene le inevitabili conseguenze, conseguenze che erano ben prevedibili e che devono essere uguali per tutti! E non manipolate la legge a vostro uso e consumo, villantando problemi di vario genere! E' comodo ottenere il proprio scopo, poi volere abbattere quella normativa nella parte che vi scomoda! Rispondete onestamente a questa domanda: "Se tutti avessero saputo che il vincolo sarebbe stato tolto, voi sareste andati di ruolo?". La risposta è: "FORSE NO". Ciò perchè, nella città da voi sfruttata per i vostri precisi comodi, magari sarebbero arrivati altri concorrenti, magari con molti più punti di voi e, magari, vi avrebbero soffiato il ruolo! Ma, dal momento che si sapeva che, una volta immessi in ruolo, lì si doveva permanere per 5 lunghi anni, molte persone sono rimaste altrove, permettendovi di ottenere il ruolo! E adesso? Volete mischiare le carte a vostro favore, eh! No, cari colleghi! Non si fa così! Un insegnante deve essere prima di tutto equo, e voi non mi sembrate molto equi nei vostri ragionamenti. Piuttosto mi sembrate gente pronta a far di tutto pur di ottenere il proprio scopo! Questo è un comportamento opportunista e, peraltro, anche molto infantile! La disonestà sta nel volere godere della regola solo nella parte in cui gioca a vostro favore (ottenimento del ruolo) per poi rigettarla nella parte in cui vi disturba (permanenza nella città di immissione). Io NON POSSO VEDERE UNA COSA SIMILE! A chi poi mi dice che il marito ha ottenuto l'assegnazione provvisora perchè ha una bimba di 14 mesi, rispondo: tuo marito, secondo me, non avrebbe potuto chiederla. Da quel che so il trasferimento e l'assegnazione provvisoria può essere chiesta solo da soggetti con gravi potologie, emodializzati... Se poi esiste la possibilità per un genitore di ottenere tale assegnazione, trovo la cosa assai scorretta. Tuo marito deve restare laddove messo in ruolo per 5 anni e BASTA! Così dice la normativa! Tuo marito conosce la legge? Ha letto i regolamenti prima di inserirsi in graduatoria? Penso di si e, pertanto, conosceva i rischi che correva. Ma la gola per il ruolo vi ha sopraffatto e, adesso, cercate di arrampicarvi sugli specchi per abbattere ciò che, al contrario, ha fatto desistere tante altre persone dall'inserirsi nella città ove tuo marito ha ottenuto il ruolo. Tante persone che, magari, potevano ottenere il ruolo al posto di tuo marito ma che, a quella legge, si sono affidati, rispettandola! E se per il solo fatto di avere una figlia, egli ha ottenuto un'assegnazione provvisoria, a mio avviso, tale assegnazione ha leso gli interessi legittimi di tutti i precari che lavorano nella città di sua destinazione! Secondo me voi tirate solo l'acqua al vostro mulino e, ripeto, se una cosa del genere fosse proposta, io sarò la prima a scatenare una RIVOLUZIONE per impedirla!!!
Per italo: il passaggio da sostegno a materia è trasferimento e non passaggio di cattedra. Non confondo un tubo, ho capito e so benissimo tutte le differenze. E in nome dell'equità rigetto il vostro ragionamento davvero inascoltabile.
E concludo: non è solo su questo preciso argomento che mi indigno. In generale, nel campo della scuola, ho conosciuto tantissimi colleghi che, nel fare ragionamenti, proporre soluzioni, non seguivano un iter di coerenza e giustizia normativa ma, al contrario, proponevano soluzioni assai suggestive. Quando andavo ad analizzare tali proposte, sovente, mi accorgevo che ciò che veniva proposto era solo ciò che permetteva, al soggetto proponente, il raggiungimento di un subdolo scopo personale (a volte assai irrisorio, a volte consistente, dipende). E' vergognoso! Ma gli insegnanti non dovrebbero essere quelli che insegnano ai discenti il senso della giustizia e del dovere, a prescindere dal proprio fine personale? Eh, forse dovevo dar retta a chi di dovere quando mi si consigliava di fare l'imprenditore e non l'idealista, almeno sarei partita più prevenuta
bomaria- Messaggi : 364
Data d'iscrizione : 26.07.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
bomaria ha scritto: A chi poi mi dice che il marito ha ottenuto l'assegnazione provvisora perchè ha una bimba di 14 mesi, rispondo: tuo marito, secondo me, non avrebbe potuto chiederla. Da quel che so il trasferimento e l'assegnazione provvisoria può essere chiesta solo da soggetti con gravi potologie, emodializzati... Se poi esiste la possibilità per un genitore di ottenere tale assegnazione, trovo la cosa assai scorretta. Tuo marito deve restare laddove messo in ruolo per 5 anni e BASTA! Così dice la normativa! Tuo marito conosce la legge? Ha letto i regolamenti prima di inserirsi in graduatoria? Penso di si e, pertanto, conosceva i rischi che correva. Ma la gola per il ruolo vi ha sopraffatto
ti rimando ad una lettura più serena della normativa, priva del "secondo me".
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
cara bomaria...anche tu parli senza conoscere le regole...e forse perchè sei più piccola...io sono una di quelle persone che ha vissuto sempre lanciandosi nel vuoto...il cui primo interesse è stato sempre il lavoro...e che non si è mai fermata dinanzi ai km...a cui le regole le hanno cambiate in corsa...che ha firmato un contratto a tempo indeterminato lontano da casa perchè sapeva che dopo 3 aa sarebbe rientrata nella propria provincia (non sono insegnante), che lavora di notte ..e nei festivi..che non ha ferie...che va a lavorare malata..con il ciclo....(e con molto altro) perchè ti assicuro che è così complicato mettersi in malattia per la mia categoria... che ha dovuto rallentare la "carriera" ...perchè quando conosci l'amore capisci che la vita è fatta di tante cose...mio marito è potuto rientrare in AP perchè a giugno è uscita una postilla per cui un genitore madre o padre poteva usufruire dell'assegnazione fino ad 8 aa e con priorità fino ai primi 3aa...e considerando che io non ho potuto chiedere altro oltre i 5 mesi della maternità....e mi trovo ancora fuori provincia ingiustamente (e non so a questo punto se mai rientrerò)...l'AP è stata chiesta da mio marito..te lo dico in maniera meno elegante di Lalla...cambia forum...(un'altra motivazione per cui mio marito ha fatto domanda fuori è stata la poca "chiarezza" del nostro USP che cmq ci ha invitato a farla in altra provincia....lui poteva tranquillamente prendere il ruolo a casa sua senza rubare il posto a nessuno!)..
stefania.c- Messaggi : 140
Data d'iscrizione : 27.02.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
ora ragazzi pensiamo a cancellare questo blocco..
stefania.c- Messaggi : 140
Data d'iscrizione : 27.02.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
bomaria ha scritto:Cari colleghi,
mi sembra che voi stiate sragionando! Dunque, non si tratta di confusione ma, bensì, di equità. Ognuno di noi fa la sua gara ed è giustissimo. Ritengo, però, che se sussistono regole tutti noi dobbiamo avere il coraggio di rispettarle. Un conto sarebbe se ci cambiano le regole durante il gioco. E' successo! E, in quel caso, io sono sempre stata dalla parte delle persone danneggiate. Tipo, ad esempio, quando hanno cambiato in corso d'opera le tabelle di valutazione nelle Graduatorie Permanenti. Certe persone, forti di una regolamentazione certa, avevano compiuto scelte, poi vanificate. Ecc... Ma, qui, stiamo parlando di regole certe. Quando sono stata immessa sul sostegno sapevo di avere un vincolo quinquennale. Quando ti sei iscritto nella città X (presumo del nord), tu invece sapevi che, in caso di immissione in ruolo, lì saresti rimasto per cinque anni. Però, come dicono alcune altre persone, magari, avevi il mutuo da pagare, un bambino piccolo ecc...E quindi ti sei detto: vado, vediamo se becco il ruolo, poi si vedrà... Eh NO CARO MIO! La regola era ben scritta. Ora che pretendi? Di cambiare le regole? Un cambiamento delle regole potrebbe danneggiare chi concorre con te per un trasferimento, e non è attualmente sottoposto ad alcun vincolo (vincolo ben chiaro fin da sempre). E poi, mi si accusa di essere benestante e di non capire chi ha problemi. Bene, allora così rispondo: è vero sono molto benestante, non ho figli, non ho mutui da pagare. E' una colpa? Io non sopporto le persone che fanno scelte alla luce di una regolamentazione chiara e, poi, in nome di vari piagnuccolii del tipo ho un mutuo da pagare, ho un bimbo piccolo, sono tanto stanco ecc... intendono ottenere sgravi rispetto a chi, invece, essendo benestante, secondo loro, dovrebbe mettersi in coda per concederglieli. Allora: le regole erano chiare. Ognuno fa la sua gara ma, per piacere, non mettete in campo figli e povertà per potere ottenere quello che volete. Rispettate le regole, già note al momento della vostra scelta, siate coerenti con voi stessi e con le strategie da voi seguite e sopportatene le inevitabili conseguenze, conseguenze che erano ben prevedibili e che devono essere uguali per tutti! E non manipolate la legge a vostro uso e consumo, villantando problemi di vario genere! E' comodo ottenere il proprio scopo, poi volere abbattere quella normativa nella parte che vi scomoda! Rispondete onestamente a questa domanda: "Se tutti avessero saputo che il vincolo sarebbe stato tolto, voi sareste andati di ruolo?". La risposta è: "FORSE NO". Ciò perchè, nella città da voi sfruttata per i vostri precisi comodi, magari sarebbero arrivati altri concorrenti, magari con molti più punti di voi e, magari, vi avrebbero soffiato il ruolo! Ma, dal momento che si sapeva che, una volta immessi in ruolo, lì si doveva permanere per 5 lunghi anni, molte persone sono rimaste altrove, permettendovi di ottenere il ruolo! E adesso? Volete mischiare le carte a vostro favore, eh! No, cari colleghi! Non si fa così! Un insegnante deve essere prima di tutto equo, e voi non mi sembrate molto equi nei vostri ragionamenti. Piuttosto mi sembrate gente pronta a far di tutto pur di ottenere il proprio scopo! Questo è un comportamento opportunista e, peraltro, anche molto infantile! La disonestà sta nel volere godere della regola solo nella parte in cui gioca a vostro favore (ottenimento del ruolo) per poi rigettarla nella parte in cui vi disturba (permanenza nella città di immissione). Io NON POSSO VEDERE UNA COSA SIMILE! A chi poi mi dice che il marito ha ottenuto l'assegnazione provvisora perchè ha una bimba di 14 mesi, rispondo: tuo marito, secondo me, non avrebbe potuto chiederla. Da quel che so il trasferimento e l'assegnazione provvisoria può essere chiesta solo da soggetti con gravi potologie, emodializzati... Se poi esiste la possibilità per un genitore di ottenere tale assegnazione, trovo la cosa assai scorretta. Tuo marito deve restare laddove messo in ruolo per 5 anni e BASTA! Così dice la normativa! Tuo marito conosce la legge? Ha letto i regolamenti prima di inserirsi in graduatoria? Penso di si e, pertanto, conosceva i rischi che correva. Ma la gola per il ruolo vi ha sopraffatto e, adesso, cercate di arrampicarvi sugli specchi per abbattere ciò che, al contrario, ha fatto desistere tante altre persone dall'inserirsi nella città ove tuo marito ha ottenuto il ruolo. Tante persone che, magari, potevano ottenere il ruolo al posto di tuo marito ma che, a quella legge, si sono affidati, rispettandola! E se per il solo fatto di avere una figlia, egli ha ottenuto un'assegnazione provvisoria, a mio avviso, tale assegnazione ha leso gli interessi legittimi di tutti i precari che lavorano nella città di sua destinazione! Secondo me voi tirate solo l'acqua al vostro mulino e, ripeto, se una cosa del genere fosse proposta, io sarò la prima a scatenare una RIVOLUZIONE per impedirla!!!
Per italo: il passaggio da sostegno a materia è trasferimento e non passaggio di cattedra. Non confondo un tubo, ho capito e so benissimo tutte le differenze. E in nome dell'equità rigetto il vostro ragionamento davvero inascoltabile.
E concludo: non è solo su questo preciso argomento che mi indigno. In generale, nel campo della scuola, ho conosciuto tantissimi colleghi che, nel fare ragionamenti, proporre soluzioni, non seguivano un iter di coerenza e giustizia normativa ma, al contrario, proponevano soluzioni assai suggestive. Quando andavo ad analizzare tali proposte, sovente, mi accorgevo che ciò che veniva proposto era solo ciò che permetteva, al soggetto proponente, il raggiungimento di un subdolo scopo personale (a volte assai irrisorio, a volte consistente, dipende). E' vergognoso! Ma gli insegnanti non dovrebbero essere quelli che insegnano ai discenti il senso della giustizia e del dovere, a prescindere dal proprio fine personale? Eh, forse dovevo dar retta a chi di dovere quando mi si consigliava di fare l'imprenditore e non l'idealista, almeno sarei partita più prevenuta
Se non viene tutelata la famiglia mi dici tu su che cosa si reggerà la società del futuro?Ti dirò che anche nel mio caso una serie di circostanze negative (molte anzi troppe) mi hanno portato ad avere il ruolo fuori dal luogo di residenza con un cambiamento improvviso delle regole, a luglio la legge, ad agosto l'immisione in ruolo senza alcuna possibilità di riorganizzare la propria vita che coinvolge un nucleo familiare di ben 4 persone!Pensare in quel momento prioritariamente al sostentamento della propria famiglia è stato uno scopo subdolo? Pensare oggi a lavorare vicino ad essa è un desiderio che ti pare anomalo? O è nell'ordine naturale delle cose?
elisadg- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 08.05.11
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
G.li colleghi, come era facilmente prevedibile, l'argomento "vincolo quinquennale" sta dividendo il mondo della scuola così come era successo in occasione delle vicende"pettine/coda", "proposta congelamento", "proposta 40 punti aggiuntivi" ecc. ecc. Facciamo in modo di non alzare i toni della discussione e di difendere le proprie idee nel rispetto di quelle altrui.
Personalmente credo che bisognerebbe ritornare ai tre anni di vincolo
Personalmente credo che bisognerebbe ritornare ai tre anni di vincolo
77PeSche- Messaggi : 103
Data d'iscrizione : 17.05.11
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
77PeSche ha scritto:G.li colleghi, come era facilmente prevedibile, l'argomento "vincolo quinquennale" sta dividendo il mondo della scuola così come era successo in occasione delle vicende"pettine/coda", "proposta congelamento", "proposta 40 punti aggiuntivi" ecc. ecc. Facciamo in modo di non alzare i toni della discussione e di difendere le proprie idee nel rispetto di quelle altrui.
Personalmente credo che bisognerebbe ritornare ai tre anni di vincolo
Anche per me purchè sia consentita nel triennio almeno l'assegnazione provvisoria,insomma come prima
elisadg- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 08.05.11
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
Mi dispiace Bomaria, ma, secondo me, è proprio il fatto di essere molto benestante che ti fa parlare così. Con tutto l'amore che ho per il mio lavoro, se fossi stata benestante me ne sarei stata tranquillamente a casa mia a svolgere questo mestiere da precaria e credimi che quando lo ero e lavoravo giù le mie soddisfazioni (non certo economiche) le ho sempre avute in questo ambito... ma non ho potuto rinunciare al ruolo e, appunto, a una certa stabilità economica che mi fa vivere più tranquilla. Certo, tu di questi problemi non ne hai... E poi come dice Lalla, rileggiti la normativa, quando feci il concorso del '99, la mobilità territoriale era ancora garantita... Con Affetto
luc- Messaggi : 181
Data d'iscrizione : 20.10.11
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
Cercherò di spiegarmi ulteriormente. Allora... Sull'a.p. non sapevo che un genitore può ottenerla, se così è, a mio avviso, tale concessione crea iniqui trattamenti, non voglio entrare nel merito, ma sono sicura che attraverso un apposito ricorso si riuscirebbe a far venir meno questa stupida possibilità.
Tornando al trasferimento vero e proprio, sottolineo, che l'abbattimento del vincolo, si tradurrebbe, in una vera e propria iniquità nei confronti dei partecipanti ad un pubblico concorso.
Vediamo perchè:
al momento dell'inserimento in GaE, la normativa nazionale, prevedeva un blocco quinquennale, nella città di immissione, con impossibilità di chiedere, nella stragrande maggioranza dei casi, anche l'a.p.
Se ora si addolcissero i vincoli, ciò si tradurrebbe in una iniquità impugnabile da parte di coloro che, valutata una norma, hanno preso conseguenti scelte.
Chiariamo il punto attraverso un esempio pratico:
poniamo di avere due proff. di diritto nativi di Matera ed inseriti in GaE a Matera. Il primo, Tizio, vanta 300 punti, il secondo, Caio, vanta 280 punti. Entrambi hanno famiglia e mutuo da pagare. Tizio, conscio della normativa che lo bloccherebbe in altra città (in caso di ottenimento di ruolo da GaE di altra provincia) rinuncia ad inserirsi a Milano, ove, probabilmente, per tramite di tutti i punti vantati, sarebbe il primo in graduatoria. Caio, invece, sfida la sorte, spera in rimaneggiamenti successivi della norma, e si iscrive a Milano. Caio, a settembre, ottiene il ruolo a Milano, Tizio, permasto a Matera, resta precario. A questo punto Caio comincia a spingere al fine di abbattere la norma, proprio nella parte in cui, tale norma blocca il trasferimento. Tale vincolo è proprio ciò che ha fatto desistere Tizio dall'inserimento a Milano. Ricordiamo che Tizio, conscio di una norma, si è ad essa adeguato, ponendo in essere scelte anche dolorose, ma inevitabili. Caio, invece, speranzoso di un ribaltamento della normativa, non se ne è curato ed ha tentato di raggiungere il ruolo. Ora se si abbattesse il vincolo, Tizio ne rimarrebbe leso: la sua buona fede nell'affidarsi ad una norma sarebbe tradita. Caio ha rischiato ed ora può chiedere il trasferimento a Matera, o anche solo l'assegnazione provvisoria, sottraendo il posto di lavoro a Tizio che, pur avendo da sempre più punti di lui, è ancora precario! Allora, ciò sarebbe giusto, nel caso in cui la normativa, fin da sempre, non avesse previsto il vincolo: Caio avrebbe rischiato e, ora, verrebbe premiato circa il suo rischio ma, in presenza di una normativa certa, che abbassava la volontà di rischiare, l'abbattimento del vincolo risulterebbe un'aggravante. Esso non è toglibile: elidendo il vincolo, si correrebbe il rischio che Tizio faccia ricorso per violazione di un interesse legittimo. Per 5 anni, Tizio, deve avere la possibilità di essere immesso in ruolo a Matera, senza che Caio possa influenzare il numero delle immissioni col suo trasferimento. Per 5 anni, poi, deve avere possibilità di lavorare a Matera, senza che Caio diminuisca le disponibilità di cattedre attraverso la richiesta di assegazione provvisoria. Ciò è sinalagmatico e conseguente: discende da quella norma certa che ha promosso scelte consapevoli sia in Tizio sia in Caio.
La certezza del diritto deve guidare, infatti, le scelte dei concorrenti.
Se, infine, un candidato fosse stato immesso da Graduatoria Concorsuale del 1999, il problema non sussiste. Un soggetto poteva rinunciare tranquillamente al ruolo, senza pericoli di depennamento dalla Graduatoria ad Esaurimento, che costituiva canale a se stante. Quindi, l'accettazione di un ruolo, da Graduatoria Concorsuale del 1990/1999, costituisce accettazione della nuova regola in toto che poteva essere evitata attraverso una rinunzia al ruolo, continuando a permanere nella GaE con tutta tranquillità.
Peraltro l'immissione in ruolo da Graduatoria Concorsuale rappresenta surroga ed eccezionalità, soprattutto se avvenuta in tempi assai successivi al bando di concorso. Infatti, la Graduatoria Concorsuale, ha continuato ad essere operativa, solo in virtù del fatto che, nei tempi successivi, non sono stati banditi nuovi concorsi. Nuovi concorsi che ne avrebbero annullato lo scorrimento. L'eccezionalità nella continuazione d'uso della Graduatoria Concorsuale trascina, pertanto, anche gli effetti delle nuove norme sulle immissioni in ruolo. Effetti evitabili per mezzo di una rinuncia al ruolo assolutamente non penalizzante.
Avete capito? Il vincolo non può essere abbattuto. Mi spiace.
Circa la possibilità di chiedere a.p. in presenza di figli, se tale possibilità fosse susseguente alla normativa che ha guidato le scelte dei concorrenti, ripeto, essa rappresenta violazione di interesse legittimo e, pertanto, suggerisco i precari delle varie città di muovere ricorso contro tale concessione. Sussistono tutti gli elementi per denunciare la violazione di un interesse legittimo.
Tornando al trasferimento vero e proprio, sottolineo, che l'abbattimento del vincolo, si tradurrebbe, in una vera e propria iniquità nei confronti dei partecipanti ad un pubblico concorso.
Vediamo perchè:
al momento dell'inserimento in GaE, la normativa nazionale, prevedeva un blocco quinquennale, nella città di immissione, con impossibilità di chiedere, nella stragrande maggioranza dei casi, anche l'a.p.
Se ora si addolcissero i vincoli, ciò si tradurrebbe in una iniquità impugnabile da parte di coloro che, valutata una norma, hanno preso conseguenti scelte.
Chiariamo il punto attraverso un esempio pratico:
poniamo di avere due proff. di diritto nativi di Matera ed inseriti in GaE a Matera. Il primo, Tizio, vanta 300 punti, il secondo, Caio, vanta 280 punti. Entrambi hanno famiglia e mutuo da pagare. Tizio, conscio della normativa che lo bloccherebbe in altra città (in caso di ottenimento di ruolo da GaE di altra provincia) rinuncia ad inserirsi a Milano, ove, probabilmente, per tramite di tutti i punti vantati, sarebbe il primo in graduatoria. Caio, invece, sfida la sorte, spera in rimaneggiamenti successivi della norma, e si iscrive a Milano. Caio, a settembre, ottiene il ruolo a Milano, Tizio, permasto a Matera, resta precario. A questo punto Caio comincia a spingere al fine di abbattere la norma, proprio nella parte in cui, tale norma blocca il trasferimento. Tale vincolo è proprio ciò che ha fatto desistere Tizio dall'inserimento a Milano. Ricordiamo che Tizio, conscio di una norma, si è ad essa adeguato, ponendo in essere scelte anche dolorose, ma inevitabili. Caio, invece, speranzoso di un ribaltamento della normativa, non se ne è curato ed ha tentato di raggiungere il ruolo. Ora se si abbattesse il vincolo, Tizio ne rimarrebbe leso: la sua buona fede nell'affidarsi ad una norma sarebbe tradita. Caio ha rischiato ed ora può chiedere il trasferimento a Matera, o anche solo l'assegnazione provvisoria, sottraendo il posto di lavoro a Tizio che, pur avendo da sempre più punti di lui, è ancora precario! Allora, ciò sarebbe giusto, nel caso in cui la normativa, fin da sempre, non avesse previsto il vincolo: Caio avrebbe rischiato e, ora, verrebbe premiato circa il suo rischio ma, in presenza di una normativa certa, che abbassava la volontà di rischiare, l'abbattimento del vincolo risulterebbe un'aggravante. Esso non è toglibile: elidendo il vincolo, si correrebbe il rischio che Tizio faccia ricorso per violazione di un interesse legittimo. Per 5 anni, Tizio, deve avere la possibilità di essere immesso in ruolo a Matera, senza che Caio possa influenzare il numero delle immissioni col suo trasferimento. Per 5 anni, poi, deve avere possibilità di lavorare a Matera, senza che Caio diminuisca le disponibilità di cattedre attraverso la richiesta di assegazione provvisoria. Ciò è sinalagmatico e conseguente: discende da quella norma certa che ha promosso scelte consapevoli sia in Tizio sia in Caio.
La certezza del diritto deve guidare, infatti, le scelte dei concorrenti.
Se, infine, un candidato fosse stato immesso da Graduatoria Concorsuale del 1999, il problema non sussiste. Un soggetto poteva rinunciare tranquillamente al ruolo, senza pericoli di depennamento dalla Graduatoria ad Esaurimento, che costituiva canale a se stante. Quindi, l'accettazione di un ruolo, da Graduatoria Concorsuale del 1990/1999, costituisce accettazione della nuova regola in toto che poteva essere evitata attraverso una rinunzia al ruolo, continuando a permanere nella GaE con tutta tranquillità.
Peraltro l'immissione in ruolo da Graduatoria Concorsuale rappresenta surroga ed eccezionalità, soprattutto se avvenuta in tempi assai successivi al bando di concorso. Infatti, la Graduatoria Concorsuale, ha continuato ad essere operativa, solo in virtù del fatto che, nei tempi successivi, non sono stati banditi nuovi concorsi. Nuovi concorsi che ne avrebbero annullato lo scorrimento. L'eccezionalità nella continuazione d'uso della Graduatoria Concorsuale trascina, pertanto, anche gli effetti delle nuove norme sulle immissioni in ruolo. Effetti evitabili per mezzo di una rinuncia al ruolo assolutamente non penalizzante.
Avete capito? Il vincolo non può essere abbattuto. Mi spiace.
Circa la possibilità di chiedere a.p. in presenza di figli, se tale possibilità fosse susseguente alla normativa che ha guidato le scelte dei concorrenti, ripeto, essa rappresenta violazione di interesse legittimo e, pertanto, suggerisco i precari delle varie città di muovere ricorso contro tale concessione. Sussistono tutti gli elementi per denunciare la violazione di un interesse legittimo.
Ultima modifica di bomaria il Mar Feb 05, 2013 12:56 pm - modificato 2 volte.
bomaria- Messaggi : 364
Data d'iscrizione : 26.07.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
Bomaria quello che hai scritto è tutto relativo, in quanto, ad esempio, quest'anno io ho potuto ancora chiedere l'assegnazione provvisoria per figlio minore nella provincia di residenza, in cui ci sono più posti nella mia classe di concorso rispetto alla provincia di titolarità, dove invece una precaria ha potuto usufruire dell'incarico annuale sul posto da me lasciato libero.Saremo o no liberi di muoverci nel nostro territorio tutto italiano?
elisadg- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 08.05.11
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
elisadg ha scritto:Bomaria quello che hai scritto è tutto relativo, in quanto, ad esempio, quest'anno io ho potuto ancora chiedere l'assegnazione provvisoria per figlio minore nella provincia di residenza, in cui ci sono più posti nella mia classe di concorso rispetto alla provincia di titolarità, dove invece una precaria ha potuto usufruire dell'incarico annuale sul posto da me lasciato libero.Saremo o no liberi di muoverci nel nostro territorio tutto italiano?
Cara Elisadg, ti prego di leggere attentamente ciò che ho scritto, cercando "carpire" con attenzione ove sta il problema. E' inutile proseguire con frasi demagogiche del tipo "saremo o no liberi si spostarci sul territorio nazionale" oppure "ho una bambina piccola e bisognosa". Questo non è l'argomento del contendere. Probabilmente non sei laureata nè in giurisprudenza nè in economia e commercio ma, ti assicuro, che se leggi attentamente le motivazioni che ho riportato, potrai capire che, l'abbattimento del vincolo, si potrebbe potenzialmente tradurre in violazioni di interessi legittimi. Il diritto deve muoversi in maniera astratta e combattere, assolutamente, disparità di trattamento garantendo la certezza del diritto. Parlare di normativa non è come parlare di letteratura o di psicologia! E, con il massimo rispetto per ogni materia, sottolineo: se amate la poesia, sognate per tramite della letteratura ma, per piacere, non proponete scelte politiche che potrebbero tradursi in ricorsi. Grazie.
Ed inoltre, quando proponete soluzioni, cercate di farlo al di là dei vostri meri interessi. Io, ad esempio, non sono affatto coinvolta dal vostro problema, sono già di ruolo e nella mia città. Ergo sto parlando, sto esprimendomi in nome del diritto e della correttezza della procedura, cercando di comprendere i diritti e le ragioni che stanno a capo di ogni parte (vostra e altrui).
stefania.c ha scritto:l'AP è stata chiesta da mio marito..te lo dico in maniera meno elegante di Lalla...cambia forum...(un'altra motivazione per cui mio marito ha fatto domanda fuori è stata la poca "chiarezza" del nostro USP che cmq ci ha invitato a farla in altra provincia....lui poteva tranquillamente prendere il ruolo a casa sua senza rubare il posto a nessuno!)..
Sul fatto che Stefania.c., mi inviti (in maniera poco elegante, ndr) ad abbandonare il forum, rispondo: sarebbe corretto invitarmi ad abbandonare il forum nel caso in cui le mie parole non fossero state suffragate da ampie giustificazioni giuridiche circa i contenuti espressi. O se fossi stata oltremodo maleducata ed oltragiosa. Cosa che non mi sembra di essere stata. Pertanto, tale invito, mi sembra assolutamente fuori luogo: ti prego, pertanto, di riflettere su quanto da me espresso. Ciò, anche se dicotomicamente opposto ai tuoi interessi personali, non è certo improvvisato nè ingiustificato nei termini e nella ratio. E, aggiungo, tuo marito ha promosso scelte e, nel farlo, ciò che doveva valutare erano solo la normativa e le conseguenze inevitabili della normativa stessa. Nel promuovere una scelta contrattuale un soggetto non deve basarsi sui suggerimenti o sulle incertezze di un USP. Anche perchè firmando un contratto, il soggetto resta l'unico e solo responsabile del suo agire, al di là degli altrui suggerimenti. Non lo sapevi?
bomaria- Messaggi : 364
Data d'iscrizione : 26.07.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
Probabilmente c'è un po' di confusione sul concetto di "cancellazione blocco quinquennale". La maggior parte dei richiedenti,con questo concetto, intende un ritorno al "vecchio" vincolo dei tre anni(modificato da circa un anno e mezzo per i motivi che tutti conosciamo) con deroghe per i casi previsti dalla legge. Non va inteso come "mordi e fuggi" cioè prendo il ruolo e scappo il mese dopo...;-)
77PeSche- Messaggi : 103
Data d'iscrizione : 17.05.11
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
Oh Santi Numi! Ma come mai non capite? Ho voglia di mettermi a piangere! Confesso che, a scuola, quando spiego i miei alunni mi capiscono meglio!77PeSche ha scritto:Probabilmente c'è un po' di confusione sul concetto di "cancellazione blocco quinquennale". La maggior parte dei richiedenti,con questo concetto, intende un ritorno al "vecchio" vincolo dei tre anni(modificato da circa un anno e mezzo per i motivi che tutti conosciamo) con deroghe per i casi previsti dalla legge. Non va inteso come "mordi e fuggi" cioè prendo il ruolo e scappo il mese dopo...;-)
Allora, ricominciamo con calma... Cara 77PeSche, non c'è nessuna confusione circa il concetto di "cancellazione blocco quinquennale", le vostre intenzioni sono chiarissime, non ti preoccupare di ciò... Però, vediamo se mi capisci, cancellare o variare la cosa, non fa differenza. L'inserimento in GaE fu fatto alla luce di una normativa CHIARA E INEQUIVOCABILE, ossia: se un soggetto avesse ottenuto il ruolo non avrebbe potuto chiedere trasferimento o assegnazione per 5 anni. Alla luce di ciò i vari soggetti hanno mosso le loro scelte (vedi spigazione precedente). Ora l'abbattimento e/o la variazione del vincolo creerebbe, per le ragioni suddette, violazioni di interessi legittimi da parte di coloro che, alla luce della normativa, non hanno effettuato l'iscrizione in GaE in provincia diversa dalla propria (vedi spiegazione precedente).
Allo stesso modo, se un domani, si proponesse un ipotetico allungamento del vincolo da 5 a 6 anni, si lederebbe, invece, un vostro diritto. Se nel momento di firma del contratto il vincolo era di 5 anni, tale deve rimanere, non può essere nè ridotto nè aumentato. Allo stesso modo, deroghe alla dinamica delle assegnazioni provvisorie, non già previste in prima battuta, sono ugualmente illegittime...
Chissà se avete capito? Mi spieghi perchè incentri il tuo discorso sui tre anni, su ciò che era una volta ecc...? Mi sembra che tu non voglia afferrare il senso del discorso per difendere un interesse personale
L'unico modo per abbattere il vincolo, e non incorrere in ricorsi per violazione di interessi legittimi da parte dei soggetti che non hanno operato iscrizioni in province diverse dalla propria, a mio avviso, resterebbe una eventuale pronuncia di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale. Se la norma, infatti, fosse ritenuta tale, allora, a questo punto, il vincolo decadrebbe immediatamente e, i ruoli contrattuali comunque salvaguardati, in quanto perfezionatisi durante il periodo in cui la norma era in vigore. Ma a questo punto, se fosse incostituzionale il vostro vincolo quinquennale, anche tutti gli altri vincoli apparirebbero tali: dal vincolo sul sostegno, al vincolo triennale precedentemente previsto ad altri vincoli sulla mobilità di ogni ordine e grado. L'abbattimento di tutti i vincoli, se fossero dichiarati incostituzionali, aprirebbe nuove dinamiche d'azione dei docenti e, probabilmente, allargherebbe anche il divario tra ruolisti e precari. E' un discorso estremamente delicato, vi consiglio di rifletterci. Ciao.
bomaria- Messaggi : 364
Data d'iscrizione : 26.07.12
Re: cancellazione blocco dei 5 anni
ti devo correggere un'altra volta..le AP vengono dopo le assegnazioni dei ruoli..dopo i DOP ..i DOS....non ruba il posto a nessuno....a te forse anche il posto è caduto dal cielo..perchè in quanto a leggi ..regolamenti etc....non sembri appartenere a questo mondo...
stefania.c- Messaggi : 140
Data d'iscrizione : 27.02.12
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