Alunno malatissimo...e padre medico!

Salve a tutti!

Il mio alunno (grave, che seguo per 18 ore) è venuto a scuola malato, certamente aveva la febbre. Fra la tosse e gli starnuti far lezione è stato uno strazio.
Il problema è che il padre è medico e non è una persona umile, con cui si possa avere uno scambio.

Vi siete mai trovati in una situazione simile? Avete qualche consiglio da darmi?
Grazie mille delle eventuali risposte.

è un problema diffuso, la scuola è un posto dove piazzare i figli.... stamattina avevo un'alunna che non si reggeva in piedi, ma la mamma l'ha mandata ugualmente....

L'anno scorso una madre si ostinava a portare a scuola il bambino con la varicella, pieno di pustole.
Il terzo giorno la mia collega è riuscita a fermarla prima che si dileguasse dopo aver mollato il bambino davanti al portone e le ha detto che non avrebbe fatto entrare il bambino in classe senza certificato medico; lei poteva denunciarci, ma noi avremmo denunciato lei ai servizi sociali per incuria e incapacità genitoriale.
Se l'è portato via.
Ps: aveva comunque fatto in tempo a contagiarmi...

Anche un alunno che seguo io (non H grave ma di salute cagionevole) malgrado le sue lamentele (riservate copiosamente a me, che a quanto pare sono l'unica che gli presta ascolto...) viene a scuola anche se sta male - dice che la mamma non gli crede (!).
Ieri abbiamo chiamato casa, ma nessuno "poteva" venire a prenderlo - così è stato tre ore piazzato su una sedia in sala professori. E oggi ha continuato a lamentarsi con me...

Potrei dire: "Mal comune...", ma non c'è gaudio nel veder messa a repentaglio la nostra salute.
Bisognerebbe sensibilizzare su questa delicatissima questione ed approntare un regolamento da far seguire alle famiglie.
Stamattina il ragazzino è stato portato a scuola in condizioni penose.
Il padre si è giustificato con una mia collega dicendo che aveva un'importante verifica.
Peccato che non ce ne fosse neanche una!!!

Lasciamo perdere..... In una classe una aveva la febbre ma era comunque a scuola, nell'altra un'alunna avrà fatto 100 starnuti in un'ora, in un'altra un bimbo stava male fin dalla prima ora e alla quarta nonostante i numerosi solleciti alla famiglia era ancora a scuola che faceva avanti e indietro dal bagno....

Questi atteggiamenti delle famiglie m'indignano profondamente.
La scuola non è un parcheggio!!!

Ho un ragazzino in prima media che accusa da due giorni dolori alla spalla sinistra, proprio sopra il cuore, e al braccio. Era anche visibilmente preoccupato. Ho chiamato la collega di educazione fisica che lo ha tenuto sotto controllo per un po' visto che aveva il battito accelerato. Alla fine mi sono permessa di scrivere due righe ai genitori per descrivere l'accaduto e suggerire che forse era opportuno un controllo medico. Ho esagerato?

Valerie ha scritto:Ho un ragazzino in prima media che accusa da due giorni dolori alla spalla sinistra, proprio sopra il cuore, e al braccio. Era anche visibilmente preoccupato. Ho chiamato la collega di educazione fisica che lo ha tenuto sotto controllo per un po' visto che aveva il battito accelerato. Alla fine mi sono permessa di scrivere due righe ai genitori per descrivere l'accaduto e suggerire che forse era opportuno un controllo medico. Ho esagerato?

Credo che tu abbia agito benissimo, secondo scienza e coscienza.
Se dovesse emergere (ovviamente ci si augura di no) che il ragazzino ha un problema serio lo hai segnalato. Diverso sarebbe stato se avessi ignorato i suoi sintomi e poi fosse stata diagnosticata una malattia. In quel caso, ti avrebbero massacrata!

Io ho una bambina che (sostegno) che viene regolarmente mandata a scuola con diarrea (soffre di una patologia metabolica) febbre, raffreddore.

Mi è stato detto di controllarle il battito e il respiro e quando mi rendo conto che è strana chiamo la mamma.

Che la viene a prendere, la imbottisce di farmaci e la rimanda il giorno dopo.

Morale? Sono ammalata io e i miei 3 bambini e la bimba a scuola è scoperta...

Non voglio giustificare nessuno, sono insegnante e mamma ma ogni volta che prendo giorni di malattia per i mia figlia sono sbuffi da parte delle colleghe e qualche volta si è messo di mezzo pure il DS dicendomi perchè non mi prendo una babysitter, a me non interessa io resto a casa anche non pagata, però mi metto un pò nei panni dei genitori.

muccona ha scritto:Non voglio giustificare nessuno, sono insegnante e mamma ma ogni volta che prendo giorni di malattia per i mia figlia sono sbuffi da parte delle colleghe e qualche volta si è messo di mezzo pure il DS dicendomi perchè non mi prendo una babysitter, a me non interessa io resto a casa anche non pagata, però mi metto un pò nei panni dei genitori.

La madre del mio alunno è casalinga, quindi il problema non si pone proprio.
Piuttosto, le fa comodo essere libera di mattina e non è disposta a rinunciare alla sua libertà neanche davanti ad un figlio con un'influenza tremenda. Questo per me è egoismo allo stato puro.
Il padre ha riempito il figlio di cortisone e lo ha mandato a scuola, ignorando le complicanze che possono insorgere in bambini con i problemi di suo figlio.
Penso che sia ben conscio del fatto che il figlio sia una fonte di contagio per tutti, ma proprio non gli importi.
Questi genitori chiedono rispetto e sensibilità per il proprio bambino, ma non ne riservano ai compagni di classe nè agli insegnanti.
Quindi, penso che se dovessi mettermi nei loro panni, ammetterei di essere una persona davvero spregevole.

muccona ha scritto: però mi metto un pò nei panni dei genitori.

E nei panni di un bambino costretto a stare a scuola malato, non ci metti??

Fedup ha scritto:La madre del mio alunno è casalinga, quindi il problema non si pone proprio.
Piuttosto, le fa comodo essere libera di mattina e non è disposta a rinunciare alla sua libertà neanche davanti ad un figlio con un'influenza tremenda.

In tal caso, io ho il sospetto che non sia propriamente una casalinga, ma che vada "regolarmente" (si fa per dire) a lavorare in nero, facendo un lavoro a ore per cui se non ci va non la pagano...

Lisa

tata matilda ha scritto:

muccona ha scritto: però mi metto un pò nei panni dei genitori.

E nei panni di un bambino costretto a stare a scuola malato, non ci metti??

Non ho detto che i bambini devono stare a scuola malati, penso che nessuna mamma voglia il male per i suoi figli, se lo fanno due sono le cose, ho hanno un cuore di pietra o ci sono dei grossi problemi di gestione dei figli.

Non saprei darmi una spiegazione. Sicuramente la madre del bambino non lavora, è la moglie di un medico, che diamine!
Forse, semplicemente, avendo il figlio una disabilità gravissima e richiedendo un'attenzione costante, si è stancata e se può levarselo di torno per cinque ore è ben contenta. Il bambino fa molta pena.
Questi genitori sono le classiche persone che si sentono in diritto di criticare e giudicare gli altri, poiché partono dal presupposto di essere perfetti.
Comunque io mi sono ammalata e, pur essendo dispiaciuta per i miei colleghi, me ne starò a casa a curarmi.

E' una cosa che accade spesso, specie con i casi più gravi, ed è una cosa che fa molta molta tristezza. Colleghe che lavoravano con i casi gravi spesso mi raccontavano di ragazzi sbattuti a scuola con 39 di febbre, con bronchiti in atto, con gastroenteriti.
Capisco il genitore che non sa a chi lasciarlo, che magari deve andare a lavorare, ma mandare un ragazzino a scuola in quelle condizioni è crudeltà, che pagassero una baby sitter e, quando è il caso, lo facessero restare al caldo sotto le coperte come ogni essere umano farebbe e vorrebbe fare.
Ma, già, parliamo di individui senza volontà...me n'ero dimenticato.

Senza contare il rischio per la salute che corrono i compagni di classe ed il docente di sostegno.

Nessunpericolo ha scritto:Senza contare il rischio per la salute che corrono i compagni di classe ed il docente di sostegno.

Infatti: tutti ko!!! :-(