pei differenziato alla fine dell'anno?!
+6
dolcetto
paolopaolo
Cinderella
paniscus
giulia boffa
Viola80
10 partecipanti
Pagina 1 di 1
pei differenziato alla fine dell'anno?!
Insegno sul sostegno in una scuola superiore e mi trovo ad affrontare una situazione difficile. Il punto è questo: il ragazzo che seguo, date le capacità cognitive, verrà sicuramente bocciato. La psicologa che ha in cura il ragazzo ritiene che una bocciatura per lui sarebbe insostenibile. Il cdc ha quindi proposto ai genitori il passaggio ad un pei differenziato; questi , tuttavia, hanno deciso di aspettare fino a giugno prima di darne l'autorizzazione. La mia domanda quindi è questa: è possibile arrivare fino a maggio/giugno con un pei equipollente e poi, in accordo con i genitori, passare ad un pei differenziato per evitare una bocciatura che potrebbe essere causa di gravi malesseri nell'alunno?
aspetto consigli!!
grazie a tutti!
Violetta
aspetto consigli!!
grazie a tutti!
Violetta
Viola80- Messaggi : 10
Data d'iscrizione : 13.01.12
Re: pei differenziato alla fine dell'anno?!
con tutte le verifiche di un anno equipollenti?
giulia boffa- Admin
- Messaggi : 37431
Data d'iscrizione : 28.09.09
Età : 60
Località : milano
Re: pei differenziato alla fine dell'anno?!
E' inusuale... "teoricamente" si può fare... (ma camminando molto cauti, e scrivendo verbali su verbali).... Dal punto di vista didattico mi sembra poco produttivo... e inoltre crea dei problemi al ragazzo che in questo modo non fa cose adatte a lui...
Cercate quindi di convincere i genitori...
Io metterei a verbale che i genitori non vogliono passare subito al differenziato... nonostante sia stato loro proposto...
Cercate di convincerli... ad esempio proponendo al ragazzo una verifica differenziata e una verifica normale... e far vedere che su quella differenziata rende meglio... e che si sente gratificato...
Altra cosa: il "differenziato" può essere una cosa temporanea: uno potrebbe averlo in un anno e passare agli obiettivi minimi nell'anno successivo... ma se ho ben capito questo non è il caso di quel ragazzo...
Ciao da Cindy
Cercate quindi di convincere i genitori...
Io metterei a verbale che i genitori non vogliono passare subito al differenziato... nonostante sia stato loro proposto...
Cercate di convincerli... ad esempio proponendo al ragazzo una verifica differenziata e una verifica normale... e far vedere che su quella differenziata rende meglio... e che si sente gratificato...
Altra cosa: il "differenziato" può essere una cosa temporanea: uno potrebbe averlo in un anno e passare agli obiettivi minimi nell'anno successivo... ma se ho ben capito questo non è il caso di quel ragazzo...
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: pei differenziato alla fine dell'anno?!
si può fare alla fine dell'anno, ma verrebbe bocciato lo stesso avendo voti negativi
formalmente non sarebbe corretto promuoverlo con voti insufficienti
formalmente non sarebbe corretto promuoverlo con voti insufficienti
paolopaolo- Messaggi : 3104
Data d'iscrizione : 12.10.10
Re: pei differenziato alla fine dell'anno?!
una info: è possibile il passaggio da un semplificato ad un differenziato a marzo per un ragazzo che oltre ad avere difficoltà di apprendimento ha anche problemi comportamentali notevoli? se sì, bisognerebbe effettuare una integrazione al PEI? grazie
dolcetto- Messaggi : 1758
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: pei differenziato alla fine dell'anno?!
[quote="dolcetto"]una info: è possibile il passaggio da un semplificato ad un differenziato a marzo per un ragazzo che oltre ad avere difficoltà di apprendimento ha anche problemi comportamentali notevoli? se non raggiunge gli obiettivi minimi e la fam accetta, si
se sì, bisognerebbe effettuare una integrazione al PEI? grazie ovviamente si, se fa un programma differenziato dovete predisporlo. [/quote]
se sì, bisognerebbe effettuare una integrazione al PEI? grazie ovviamente si, se fa un programma differenziato dovete predisporlo. [/quote]
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: pei differenziato alla fine dell'anno?!
grazie per la risposta
dolcetto- Messaggi : 1758
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: pei differenziato alla fine dell'anno?!
Scusate, sicuramente sono io che non vi capisco. Perdonatemi.
Parlate di differenziazione del PEI, ma il PEI per sua natura é già una programmazione differenziata. Per questo l'acronimo è Programmazione Educativa Individualizzata, dove si fa rientrare anche la Didattica.
Premesso questo, capisco che i ragazzo che segue Viola80 ha seguito sino ad ora una programmazione parallela alla classe, magari con stesse modalità di verifica e tempistica. Ció non significa che NON HA una Programmazione ad hoc, significa che date le potenzialità si auspica che l'allievo raggiunga gli stessi obiettivi con le stesse modalità della classe. Ma il PEI esiste sempre, c'è! Non può non esserci!
Quindi, integrare il PEI esistente è normale! È logico che i ragazzi anche nel corso dei mesi (non per forza anni) cambino significativamente. Ricordiamoci che più si va avanti col programma più le difficoltà aumentano, si richiedono prestazioni maggiori, nuovi argomenti sempre più legati ad una corretta acquisizione di concetti già affrontati. E se i concetti precedenti non sono del tutto acquisiti è ovvio che lì ci sta il rinforzo, il consolidamento di quanto già affrontato precedentemente.
Adesso, proprio per quanto ho detto, entra il gioco la flessibilità del PEI.
Dato che non siamo dei maghi ( anche se qualcuno lo pensa) all'inizio di Settembre facciamo delle "previsioni" sui possibili livelli di sviluppo dell'alunno, quindi non appena mi si presenta la difficoltà prendo il PEI lo adatto sempre più alle reali esigenze del soggetto.
Faccio un esempio sciocco: se un alunno si rompe un braccio e quindi non puó usare compasso, riga, goniometro... Lo boccio in ed. Tecnica perché per due mesi più riabilitazione non mi ha fatto i disegni? Alla stessa stregua le potenzialità di un alunno col sostegno non sono statiche, sono mutevoli, e a questo viene incontro il PEI, strumento per l'Individualizzazione degli obiettivi, verifiche, tempi, ritmi stili di apprendimento e chi più ne ha più ne metta.
Non per ultimo mi piace ricordare che una delle caratteristiche della programmazione didattica è la flessibilità che, ovviamente, si oppone alla staticità.
Per quanto riguarda i genitori che non accettano la differenziazione del programma ci vorrebbe un chilometro di post. Sono già stato lungo in questo e vi chiedo scusa.
Parlate di differenziazione del PEI, ma il PEI per sua natura é già una programmazione differenziata. Per questo l'acronimo è Programmazione Educativa Individualizzata, dove si fa rientrare anche la Didattica.
Premesso questo, capisco che i ragazzo che segue Viola80 ha seguito sino ad ora una programmazione parallela alla classe, magari con stesse modalità di verifica e tempistica. Ció non significa che NON HA una Programmazione ad hoc, significa che date le potenzialità si auspica che l'allievo raggiunga gli stessi obiettivi con le stesse modalità della classe. Ma il PEI esiste sempre, c'è! Non può non esserci!
Quindi, integrare il PEI esistente è normale! È logico che i ragazzi anche nel corso dei mesi (non per forza anni) cambino significativamente. Ricordiamoci che più si va avanti col programma più le difficoltà aumentano, si richiedono prestazioni maggiori, nuovi argomenti sempre più legati ad una corretta acquisizione di concetti già affrontati. E se i concetti precedenti non sono del tutto acquisiti è ovvio che lì ci sta il rinforzo, il consolidamento di quanto già affrontato precedentemente.
Adesso, proprio per quanto ho detto, entra il gioco la flessibilità del PEI.
Dato che non siamo dei maghi ( anche se qualcuno lo pensa) all'inizio di Settembre facciamo delle "previsioni" sui possibili livelli di sviluppo dell'alunno, quindi non appena mi si presenta la difficoltà prendo il PEI lo adatto sempre più alle reali esigenze del soggetto.
Faccio un esempio sciocco: se un alunno si rompe un braccio e quindi non puó usare compasso, riga, goniometro... Lo boccio in ed. Tecnica perché per due mesi più riabilitazione non mi ha fatto i disegni? Alla stessa stregua le potenzialità di un alunno col sostegno non sono statiche, sono mutevoli, e a questo viene incontro il PEI, strumento per l'Individualizzazione degli obiettivi, verifiche, tempi, ritmi stili di apprendimento e chi più ne ha più ne metta.
Non per ultimo mi piace ricordare che una delle caratteristiche della programmazione didattica è la flessibilità che, ovviamente, si oppone alla staticità.
Per quanto riguarda i genitori che non accettano la differenziazione del programma ci vorrebbe un chilometro di post. Sono già stato lungo in questo e vi chiedo scusa.
bell75- Messaggi : 107
Data d'iscrizione : 14.02.13
Re: pei differenziato alla fine dell'anno?!
paniscus ha scritto:Cioè, facciamo a capirsi: la famiglia, su consiglio della psicologa, non vuole che il ragazzo sia bocciato; però la famiglia, contemporaneamente, non vuole passare al programma differenziato; e comunque, se anche acconsentisse al passaggio, pretende di farlo quando vogliono loro e solo alle condizioni che dettano loro.
Ma qualcuno gliel'ha spiegato, a questi genitori, che la scuola non è un distributore automatico di servizi individualizzati su richiesta, né per gli alunni disabili né per quelli normodotati? E che, ovviamente, è sempre auspicabile riuscire a mettersi d'accordo tutti sul da farsi, ma che nei casi in cui proprio non ci si riesce, il consiglio di classe resta comunque sovrano in materia di scelte didattiche?
Questa famiglia non era stata presente alle sedute del consiglio di classe dedicate appositamente alla stesura e alla verifica del PEI? Non aveva consultato e approvato la programmazione? E non era al corrente del fatto che il PEI serve apposta per riscalare le richieste e le modalità di verifica dell'alunno, in modo da poterlo valutare in maniera EQUA, proporzionalmente alle sue effettive capacità, ma non implica il diritto alla promozione sempre e comunque?
Se quel ragazzo, anche senza nessuna colpa personale, ha riportato risultati insufficienti anche rispetto al piano di studi individuale che era stato stilato apposta per lui, e se il consiglio di classe ritiene che ripetere un anno gli faccia bene per la sua stessa maturazione e per agevolare le sue stesse dinamiche di apprendimento, può benissimo essere bocciato anche senza il consenso della famiglia. Possibile che la famiglia non l'avesse capito, e che nemmeno la psicologa lo sapesse?
Se si comincia a rivendicare che "non si può bocciare senza il consenso dei genitori" perchè "lo psicologo ha fatto la certificazione che dice che non si deve bocciare", vedremo che di qui a un paio d'anni cominceranno a usarla in massa anche le famiglie di ragazzi che non hanno nessuna diagnosi di handicap, nessun ritardo cognitivo, né problema di salute di nessun tipo...
Scusate il cinismo,
L.
Credo che tu abbia perfettamente ragione, Paniscus. Ed il tuo non è cinismo, è onestà intellettuale.
Fedup- Messaggi : 580
Data d'iscrizione : 15.09.10
Re: pei differenziato alla fine dell'anno?!
Il problema tra il biennio (obbligatorio perchè rientra nell'obbligo formativo) ed il triennio l'ho notato pure io. Il livello cresce, in alcuni casi, paurosamente.
Anche io quest'anno mi ritrovo a gestire una situazione simile a Paniscus.
Il vero problema spesso è la comunicazione.
Da un lato lo psicologo che, più o meno giustamente (diciamo fa il suo lavoro), sottolinea come una bocciatura sarebbe deleteria per l'autostima del ragazzo.
Dall'altro la famiglia che, più o meno sinceramente, si trincera, dietro al "ma se è il caso fatele ripetere un anno".
Poi i colleghi che, diciamocelo chiaro, magari al cdc prima erano i primi a lamentarsi che "non ce la può fare", ma poi, non si sa perchè davanti al NPI ed ai genitori non prendono una posizione chiara.
In mezzo il docente di sostegno (spesso anche precario quindi con la consapevolezza che magari il prossimo anno non ci sarà) che cerca di trovare una mediazione.
Spesso non è il discorso di fargli ripetere l'anno, spesso manca proprio il livello cognitivo adeguato e quell'anno lo potrebbe ripetere 40 volte.
Io credo che molto spesso, quando si stabilisce se fare una programmazione differenziata od una equipollente bisognerebbe avere lo sguardo lungo, chiedersi, ok in prima ed in seconda ce la potrà anche fare, ma in quinta?e l'esame di stato?
Anche io quest'anno mi ritrovo a gestire una situazione simile a Paniscus.
Il vero problema spesso è la comunicazione.
Da un lato lo psicologo che, più o meno giustamente (diciamo fa il suo lavoro), sottolinea come una bocciatura sarebbe deleteria per l'autostima del ragazzo.
Dall'altro la famiglia che, più o meno sinceramente, si trincera, dietro al "ma se è il caso fatele ripetere un anno".
Poi i colleghi che, diciamocelo chiaro, magari al cdc prima erano i primi a lamentarsi che "non ce la può fare", ma poi, non si sa perchè davanti al NPI ed ai genitori non prendono una posizione chiara.
In mezzo il docente di sostegno (spesso anche precario quindi con la consapevolezza che magari il prossimo anno non ci sarà) che cerca di trovare una mediazione.
Spesso non è il discorso di fargli ripetere l'anno, spesso manca proprio il livello cognitivo adeguato e quell'anno lo potrebbe ripetere 40 volte.
Io credo che molto spesso, quando si stabilisce se fare una programmazione differenziata od una equipollente bisognerebbe avere lo sguardo lungo, chiedersi, ok in prima ed in seconda ce la potrà anche fare, ma in quinta?e l'esame di stato?
Nessunpericolo- Messaggi : 274
Data d'iscrizione : 09.11.12
Re: pei differenziato alla fine dell'anno?!
5. Qualora un Consiglio di classe intenda adottare la valutazione differenziata di cui sopra, deve darne immediata notizia alla famiglia fissandole un termine per manifestare un formale assenso, in mancanza del quale la modalità valutativa proposta si intende accettata. In caso di diniego espresso, l’alunno non può essere considerato in situazione di handicap ai soli fini della valutazione, che viene effettuata ai sensi dei precedenti artt.12 e 13Viola80 ha scritto:Insegno sul sostegno in una scuola superiore e mi trovo ad affrontare una situazione difficile. Il punto è questo: il ragazzo che seguo, date le capacità cognitive, verrà sicuramente bocciato. La psicologa che ha in cura il ragazzo ritiene che una bocciatura per lui sarebbe insostenibile. Il cdc ha quindi proposto ai genitori il passaggio ad un pei differenziato; questi , tuttavia, hanno deciso di aspettare fino a giugno prima di darne l'autorizzazione. La mia domanda quindi è questa: è possibile arrivare fino a maggio/giugno con un pei equipollente e poi, in accordo con i genitori, passare ad un pei differenziato per evitare una bocciatura che potrebbe essere causa di gravi malesseri nell'alunno?
aspetto consigli!!
grazie a tutti!
Violetta
(Comma 5, art 15, O.M. 90/2001).
Ma quale fino a giugno, fissate un termine di 15 giorni, o firmano ADESSO la differenziata, oppure procederete con gli l'equipollenza con tutte le conseguenze del caso.
Naturalmente spiegate bene che vi siete presi ben 5 mesi di tempo di osservazione (siamo a marzo quasi!!!), che avete adottato tutte le strategie di supporto per consentire il raggiungimento degli obiettivi minimi e che purtroppo questi si sono rivelati irraggiungibili per il ragazzo.
Certo, poi oramai a scuola ne sento di tutti i colori, da quello che capisco i genitori pensano che alla fine nessuno si prenda la responsabilità di bocciarlo e che quindi o lo farete promosso con l'equipollenza oppure alla fine pastrocchierete qualcosa per far risultare il passaggio alla differenziata e promuoverlo. Ecco perchè vi serve la loro firma o il loro rifiuto ADESSO, messo nero su bianco. Se la cosa passa poco chiara adesso poi avete le mani legate voi (sai quanti genitori poi ti ritorcono la normativa contro quando gli conviene!!!)
Nessunpericolo- Messaggi : 274
Data d'iscrizione : 09.11.12
Argomenti simili
» Come far accettare un PEI differenziato alla famiglia?
» curricolo ridotto o semplificato, differenziato o comune alla classe
» PEI Differenziato:in alcune materie gli obiettivi possono essere comuni alla classe?
» Resoconto trasferimento: dubbi chiariti ancora 1 da sciogliere.
» ALLA FINE CI VUOLE IL PIN SI O NO?
» curricolo ridotto o semplificato, differenziato o comune alla classe
» PEI Differenziato:in alcune materie gli obiettivi possono essere comuni alla classe?
» Resoconto trasferimento: dubbi chiariti ancora 1 da sciogliere.
» ALLA FINE CI VUOLE IL PIN SI O NO?
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Gio Ago 18, 2022 10:01 pm Da arrubiu
» AP Ottenuta su COE
Gio Ago 18, 2022 10:00 pm Da sirosergio
» L'unico votabile: De Magistris
Gio Ago 18, 2022 9:57 pm Da franco.71
» Primo giorno assoluto da docente dopo superamento concorso ordinario
Gio Ago 18, 2022 9:56 pm Da arrubiu
» Ridatemi i soldi versati!
Gio Ago 18, 2022 9:31 pm Da nuts&peanuts
» SOS rinuncia al ruolo
Gio Ago 18, 2022 9:25 pm Da lilli87&!
» docente in ruolo a.s. 2020-2021 - accettazione nuovo ruolo da gm straordinario 2020 dal 1 settembre 2022
Gio Ago 18, 2022 9:16 pm Da giuseppedong
» Firma digitale per presa di servizio e stipula contratto
Gio Ago 18, 2022 9:02 pm Da gugu
» Chi ha usufruito dei 6 mesi può prendere altri 3?
Gio Ago 18, 2022 8:37 pm Da Dark