Programmazione differenziata solo per alcune materie
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Ire
apollonius
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Programmazione differenziata solo per alcune materie
Salve a tutti, ho bisogno di una informazione.
I miei studenti sono a obiettivi minimi (frequentano una scuola professionale alberghiera), nel secondo anno. Con molta fatica riusciamo a seguire la programmazione della classe in certe materie, mentre nelle materie pratiche (Che qui sono fondamentali) non ci sono difficoltà.
Parlando con il coordinatore, si è ventilata l'ipotesi di poter svolgere una programmazione differenziata solo in alcune materie, rimanendo sempre nell'ambito degli obiettivi minimi. Mi ha detto che la cosa è possibile, e sarebbe davvero una svolta per questi ragazzi, ma non ricordava i riferimenti normativi.
Io nella mia ignoranza non avevo mai sentito parlare di questa possibilità. Ho fatto qualche ricerca ma ancora brancolo nel buio: qualcuno di voi è a conoscenza della cosa e potrebbe indicarmeli?
Io avevo anche pensato di parlare con i genitori di un passaggio a PEI, perchè temo che nei prossimi anni rimangano troppo indietro. In certe materie hanno lacune incredibili, se solo potessi svolgere con loro un programma differenziato sono sicuro che riuscirei a recuperare i fondamentali su cui costruire piano piano. Ma in una scuola come questa, altamente professionalizzante, imparare certe cose può realmente cambiargli la vita e permettergli di trovare un'occupazione dignitosa.
I miei studenti sono a obiettivi minimi (frequentano una scuola professionale alberghiera), nel secondo anno. Con molta fatica riusciamo a seguire la programmazione della classe in certe materie, mentre nelle materie pratiche (Che qui sono fondamentali) non ci sono difficoltà.
Parlando con il coordinatore, si è ventilata l'ipotesi di poter svolgere una programmazione differenziata solo in alcune materie, rimanendo sempre nell'ambito degli obiettivi minimi. Mi ha detto che la cosa è possibile, e sarebbe davvero una svolta per questi ragazzi, ma non ricordava i riferimenti normativi.
Io nella mia ignoranza non avevo mai sentito parlare di questa possibilità. Ho fatto qualche ricerca ma ancora brancolo nel buio: qualcuno di voi è a conoscenza della cosa e potrebbe indicarmeli?
Io avevo anche pensato di parlare con i genitori di un passaggio a PEI, perchè temo che nei prossimi anni rimangano troppo indietro. In certe materie hanno lacune incredibili, se solo potessi svolgere con loro un programma differenziato sono sicuro che riuscirei a recuperare i fondamentali su cui costruire piano piano. Ma in una scuola come questa, altamente professionalizzante, imparare certe cose può realmente cambiargli la vita e permettergli di trovare un'occupazione dignitosa.
apollonius- Messaggi : 400
Data d'iscrizione : 12.10.12
Re: Programmazione differenziata solo per alcune materie
prendendo come riferimento la nota del dicembre 2012 sui Bisogni Educativi Speciali, potete approntare per loro un PDP.
http://www.gophoto.it/view.php?i=http://lnx.fantasylands.net/aiuto-dislessia/wp-content/uploads/2013/02/BES.png
http://www.gophoto.it/view.php?i=http://lnx.fantasylands.net/aiuto-dislessia/wp-content/uploads/2013/02/BES.png
Re: Programmazione differenziata solo per alcune materie
se c'è l'insegnante di sos vuol dire che i ragazzi hanno la 104 e quindi va fatto un pei. il pdp si fa per i dsa senza sos o per altri tipi di svantaggi (culturali, ragazzi stranieri ecc).
alle superiori la programmzione non può essere mista, ossia in parte con obiettivi minimi e in parte differenziata (questo è invece possibile alle medie). Il probelma è dovuto al rilascio del diploma di V che può essere rilasciato solo se la programmazione è per obiettivi minimi. se è differenziata, gli alunni npon conseguiranno un diploma ma solo una certificazione della frequenza e delle competenze. a volte si fa anche alle superiori una programmazione mista magari ad inizio anno, per dare tempo all'alunno di recuperare, dove possibile, eventuali lacune e raggiungere il resto della classe, ma cmq in corso d'anno di dovrà poi decidere se fara la differenziata o meno. non ho riferimenti normativi, ma sono sicura che sia così.
alle superiori la programmzione non può essere mista, ossia in parte con obiettivi minimi e in parte differenziata (questo è invece possibile alle medie). Il probelma è dovuto al rilascio del diploma di V che può essere rilasciato solo se la programmazione è per obiettivi minimi. se è differenziata, gli alunni npon conseguiranno un diploma ma solo una certificazione della frequenza e delle competenze. a volte si fa anche alle superiori una programmazione mista magari ad inizio anno, per dare tempo all'alunno di recuperare, dove possibile, eventuali lacune e raggiungere il resto della classe, ma cmq in corso d'anno di dovrà poi decidere se fara la differenziata o meno. non ho riferimenti normativi, ma sono sicura che sia così.
peach79- Messaggi : 831
Data d'iscrizione : 10.10.09
Re: Programmazione differenziata solo per alcune materie
non è indispensabile fare il pei nemmeno per la 104.
Può essere fatto ma non necessariamente deve.
La decisione va presa in accordo con la famiglia, vedendo la diagnosi funzionale ed osservando l'alunno.
Anche con la 104 si può fare il pdp se l'handicap non è cognitivo e non impedisce il raggiungimento degli obbiettivi minimi.
Può essere fatto ma non necessariamente deve.
La decisione va presa in accordo con la famiglia, vedendo la diagnosi funzionale ed osservando l'alunno.
Anche con la 104 si può fare il pdp se l'handicap non è cognitivo e non impedisce il raggiungimento degli obbiettivi minimi.
Re: Programmazione differenziata solo per alcune materie
Innanzitutto grazie per le risposte.
I ragazzi hanno tutti e tre la certificazione di un "deficit cognitivo limite": una strana definizione, che non dice niente. LA scarsissima documentazione che ho potuto visionare era tanto generica quanto standardizzata: quindi non ci ho capito niente.
Ho dovuto, come sempre, aspettare almeno il primo quadrimestre prima di potermi fare un'idea della situazione. Sono tre persone molto diverse tra loro, con bisogni molto diversi (eppure se vai a leggere le diagnosi sembrano fatte con la carta carbone... mah). Ognuno di loro riesce meglio in alcune materie, peggio in altre, ed in altre ancora ha difficoltà enormi, mancanza totale di basi e problematiche inerenti il loro handicap cognitivo.
Giusto per farmi capire, parlo ad esempio delle lingue straniere, dove manca la minima conoscenza dei vocabili, delle strutture sintattiche, persino del verbo essere ed avere.
Ora, in altre situazioni insisterei senza ombra di dubbio per passare al PEI: sono dell'opinione che per questi ragazzi è infinitamente più utile imparare davvero qualcosa con una programmazione adeguata e mirata, piuttosto che prendere un diploma finto.
Quest'anno però insegno in un alberghiero, e nelle materie di indirizzo (quelle che, papale papale, gli permetteranno in un futuro di trovare lavoro) i ragazzi non hanno lacune. Eseguono gli stessi compiti dei compagni con risultati simili. Un domani potranno servire ai tavoli, apparecchiare, sparecchiare, stare al bar, fare caffè e cocktail come tutti gli altri.LAvorando parecchio nell'ambito emotivo sono riuscito a fargi acquistare anche una certa sicurezza di sè.
Ho paura però che col proseguire della carriera scolastica le materie in cui sono più deboli vengano a costituire un ostacolo insormontabile e spingerli addirittura a ritirarsi. Praticamente non ci dormo la notte!
PEr questo volevo sapere se era possibile fare una programmazione mirata solo in certe materie: in quelle ore mi dedicherei a cercare di restituirgli quelle basi che gli mancano, creare un minimo di fondamentali che gli permettano di affrontare i prossimi anni (anni in cui, già lo so, non ci sarò) con un pò più sicurezza; e soprattutto, l'esame di maturità.
Da quel che ho capito dalle vostre risposte, la cosa non è possibile.
A questo punto mi chiedo se non sia meglio per loro "barare" in quelle materie, adottando un metodo che ho sempre evitato come la peste (cioè suggerire direttamente le risposte nei compiti); e poi incrociare le dita per il futuro. Oppure proporre di mandarli a PEI con la consapevolezza che non è il meglio per loro (in un paio di casi sarebbe un vero trauma per la famiglia e per loro).
Bah, in calce a questi dilemmi, mi chiedo se non sia il caso di sviluppare una bella pelliccia sullo stomaco: nelle condizioni in cui lavoriamo (contratti annuali quando va bene, una legislazione a tratti schizofrenica) è veramente impossibile poter svolgere una seria azione didattica rivolta a questi ragazzi.
I ragazzi hanno tutti e tre la certificazione di un "deficit cognitivo limite": una strana definizione, che non dice niente. LA scarsissima documentazione che ho potuto visionare era tanto generica quanto standardizzata: quindi non ci ho capito niente.
Ho dovuto, come sempre, aspettare almeno il primo quadrimestre prima di potermi fare un'idea della situazione. Sono tre persone molto diverse tra loro, con bisogni molto diversi (eppure se vai a leggere le diagnosi sembrano fatte con la carta carbone... mah). Ognuno di loro riesce meglio in alcune materie, peggio in altre, ed in altre ancora ha difficoltà enormi, mancanza totale di basi e problematiche inerenti il loro handicap cognitivo.
Giusto per farmi capire, parlo ad esempio delle lingue straniere, dove manca la minima conoscenza dei vocabili, delle strutture sintattiche, persino del verbo essere ed avere.
Ora, in altre situazioni insisterei senza ombra di dubbio per passare al PEI: sono dell'opinione che per questi ragazzi è infinitamente più utile imparare davvero qualcosa con una programmazione adeguata e mirata, piuttosto che prendere un diploma finto.
Quest'anno però insegno in un alberghiero, e nelle materie di indirizzo (quelle che, papale papale, gli permetteranno in un futuro di trovare lavoro) i ragazzi non hanno lacune. Eseguono gli stessi compiti dei compagni con risultati simili. Un domani potranno servire ai tavoli, apparecchiare, sparecchiare, stare al bar, fare caffè e cocktail come tutti gli altri.LAvorando parecchio nell'ambito emotivo sono riuscito a fargi acquistare anche una certa sicurezza di sè.
Ho paura però che col proseguire della carriera scolastica le materie in cui sono più deboli vengano a costituire un ostacolo insormontabile e spingerli addirittura a ritirarsi. Praticamente non ci dormo la notte!
PEr questo volevo sapere se era possibile fare una programmazione mirata solo in certe materie: in quelle ore mi dedicherei a cercare di restituirgli quelle basi che gli mancano, creare un minimo di fondamentali che gli permettano di affrontare i prossimi anni (anni in cui, già lo so, non ci sarò) con un pò più sicurezza; e soprattutto, l'esame di maturità.
Da quel che ho capito dalle vostre risposte, la cosa non è possibile.
A questo punto mi chiedo se non sia meglio per loro "barare" in quelle materie, adottando un metodo che ho sempre evitato come la peste (cioè suggerire direttamente le risposte nei compiti); e poi incrociare le dita per il futuro. Oppure proporre di mandarli a PEI con la consapevolezza che non è il meglio per loro (in un paio di casi sarebbe un vero trauma per la famiglia e per loro).
Bah, in calce a questi dilemmi, mi chiedo se non sia il caso di sviluppare una bella pelliccia sullo stomaco: nelle condizioni in cui lavoriamo (contratti annuali quando va bene, una legislazione a tratti schizofrenica) è veramente impossibile poter svolgere una seria azione didattica rivolta a questi ragazzi.
apollonius- Messaggi : 400
Data d'iscrizione : 12.10.12
Re: Programmazione differenziata solo per alcune materie
Ciao!
Ti rispondo brevemente: basta anche una sola materia in cui Tizio è differenziato per NON poter conseguire il diploma (a meno che, si intende, il differenziato non venga tolto negli anni successivi).
Basta una sola materia in cui non raggiunge gli obiettivi minimi indicati per la sua classe... Quindi occhio...
Ciao da Cindy
Ti rispondo brevemente: basta anche una sola materia in cui Tizio è differenziato per NON poter conseguire il diploma (a meno che, si intende, il differenziato non venga tolto negli anni successivi).
Basta una sola materia in cui non raggiunge gli obiettivi minimi indicati per la sua classe... Quindi occhio...
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Programmazione differenziata solo per alcune materie
IL PEI E' OBBLIGATORIO, vatti a ripassare la normativa invece di confondere le idee a colleghi che chiedono dei pareri.Ire ha scritto:non è indispensabile fare il pei nemmeno per la 104.
Può essere fatto ma non necessariamente deve.
La decisione va presa in accordo con la famiglia, vedendo la diagnosi funzionale ed osservando l'alunno.
Anche con la 104 si può fare il pdp se l'handicap non è cognitivo e non impedisce il raggiungimento degli obbiettivi minimi.
Nessunpericolo- Messaggi : 274
Data d'iscrizione : 09.11.12
Re: Programmazione differenziata solo per alcune materie
Vedi apollonius, ti fai una domanda la cui risposta è eticamente difficile ma alla quale nella realtà dentro di te hai già risposto. E io sono d'accordissimo con te.
Hai valutato bene il futuro di questi ragazzi che non sarà quello di decidere le sorti di altri, di andare a costruire ponti, o curare persone (professioni per le quali è indispensabile una salda cultura teorica) loro andranno ad impiegarsi nel terziario, a diretto contatto con il pubblico quindi: dovranno fare benissimo il loro lavoro (e non hanno problemi) e tu li stai aiutando nei rapporti interpersonali. Hanno tutte le caratteristiche per vivere bene, usufruendo di un diploma che avrà dato loro quello di cui avranno bisogno.
Il mio consiglio è questo: fate il PDP (vuoi chiamarlo PEI?) nel quale non sia previsto alcun esonero da nessuna meteria ma che conceda tutti gli strumenti dispensativi e compensativi garantiti dalla 170.
Non ho capito bene perchè hai inteso che non potete farlo.
Il PEI di per se stesso non preclude il diploma, la direttiva sui bes in sostanza concede a tutti quelli che ne abbiano bisogno gli strumenti adeguati.
Come tu ben sai, l'unico impedimento al diploma è non aver seguito le materie curricolari (anche una) ma avere fatto altro. Tra questa situazione e quella dei tuoi ragazzi, ce ne passa.
Hai valutato bene il futuro di questi ragazzi che non sarà quello di decidere le sorti di altri, di andare a costruire ponti, o curare persone (professioni per le quali è indispensabile una salda cultura teorica) loro andranno ad impiegarsi nel terziario, a diretto contatto con il pubblico quindi: dovranno fare benissimo il loro lavoro (e non hanno problemi) e tu li stai aiutando nei rapporti interpersonali. Hanno tutte le caratteristiche per vivere bene, usufruendo di un diploma che avrà dato loro quello di cui avranno bisogno.
Il mio consiglio è questo: fate il PDP (vuoi chiamarlo PEI?) nel quale non sia previsto alcun esonero da nessuna meteria ma che conceda tutti gli strumenti dispensativi e compensativi garantiti dalla 170.
Non ho capito bene perchè hai inteso che non potete farlo.
Il PEI di per se stesso non preclude il diploma, la direttiva sui bes in sostanza concede a tutti quelli che ne abbiano bisogno gli strumenti adeguati.
Come tu ben sai, l'unico impedimento al diploma è non aver seguito le materie curricolari (anche una) ma avere fatto altro. Tra questa situazione e quella dei tuoi ragazzi, ce ne passa.
Re: Programmazione differenziata solo per alcune materie
Il problema Ire non è seguire o non seguire le materie curricolari, ma il raggiungimento degli obiettivi minimi, così come stabilito nel PEI, su una programmazione curricolare che deve essere uguale a quella del resto della classe. Programmazione semplificata per obiettivi minimi, ma non programmazione differenziata, altrimenti niente diploma
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Programmazione differenziata solo per alcune materie
beh, certo giovanna, e qui si vede la mia scarsa dimestichezza con i termini propri del vostro mestiere ; - )
Volevo dire così.
Gli obbiettivi minimi devono essere raggiunti, in qualche modo ed in tutte le materie curricolari.
Volevo dire così.
Gli obbiettivi minimi devono essere raggiunti, in qualche modo ed in tutte le materie curricolari.
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